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sono di responsabilit� del traduttore e non sono in alcun modo imputabili
al W3C. Per qualsiasi commento riguardo la traduzione rivolgersi a patrizia.andronico@iat.cnr.it.
Nella traduzione italiana di queste specifiche ci potrebbero essere degli
errori. L'unica versione ufficiale di questo documento � la versione originale
in inglese: http://www.w3.org/TR/REC-smil
REC-smil-19980615
Synchronized Multimedia Integration
Language (SMIL) 1.0:
Specifiche
W3C Recommendation 15-giugno-1998
-
Questa versione:
-
http://www.w3.org/TR/1998/REC-smil-19980615
-
Ultima versione:
-
http://www.w3.org/TR/REC-smil
-
Versione precedente:
-
http://www.w3.org/TR/1998/PR-smil-19980409
Copyright ©
1998 W3C (MIT,
INRIA, Keio),
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Circa questo documento
Questo documento è stato preparato dal Synchronized Multimedia Working
Group (WG) del World Wide Web Consortium. Il gruppo WG era composto dalle seguenti
persone:
-
Stephan Bugaj, Lucent/Bell Labs
-
Dick Bulterman, CWI
-
Bruce Butterfield, RealNetworks
-
Wo Chang, NIST
-
Guy Fouquet, Alcatel
-
Christian Gran, GMD
-
Mark Hakkinen, The Productivity Works
-
Lynda Hardman, CWI
-
Peter Hoddie, Apple
-
Klaus Hofrichter, GMD
-
Philipp Hoschka, W3C
-
Jack Jansen, CWI
-
George Kerscher, DAISY Consortium
-
Rob Lanphier, RealNetworks
-
Nabil Layaïda, INRIA
-
Stephanie Leif, RealNetworks
-
Sjoerd Mullender, CWI
-
Didier Pillet, CNET/DSM
-
Anup Rao, Netscape
-
Lloyd Rutledge, CWI
-
Patrick Soquet, Havas
-
Warner ten Kate, Philips
-
Jacco van Ossenbruggen, CWI
-
Michael Vernick, Lucent/Bell Labs
-
Jin Yu, DEC
Riconoscimenti: Oltre ai membri del Working Group, anche
le seguenti persone hanno contributo allo sforzo per la creazione di SMIL:
Bert Bos (W3C), Dan Connolly (W3C), Patrick Deunhouwer (Philips), Martin
Dürst (W3C), Al Gilman, Håkon Lie (W3C), Chris Lilley
(W3C), Curtis Reynolds (RealNetworks), Michael Riesman, Curtis Reynolds
(RealNetworks), Henning Schulzrinne (Columbia University) and Koga Youichirou
(W3C).
Editore: Philipp Hoschka, W3C (hoschka@w3.org)
Riassunto
Questo documento specifica la versione 1.0 del Synchronized Multimedia Integration
Language (SMIL 1.0, pronuncia "smail"). SMIL permette l'integrazione di un insieme
di oggetti multimediali indipendenti in una presentazione multimediale sincronizzata.
Usando SMIL un autore può:
-
descrivere il comportamento temporale di una presentazione
- descrivere il layoutdi una presentazione sullo schermo
- associare gli hyperlink ad oggetti multimediali
Questa presentazione è strutturata come segue: la Sezione 1 presenta l'approccio
alle specifiche. La Sezione 2 definisce l'elemento "smil". La Sezione 3 definisce
gli elementi che possono essere contenuti nella intestazione (head part) di un
documento SMIL. La Sezione 4 definisce gli elementi che possono essere contenuti
all'interno del corpo (body part) di un documento SMIL. In particolare questa
Sezione definisce il modello temporale usato in SMIL. La Sezione 5 descrive la
DTD di SMIL.
Stato di questo documento
Questo documento è stato revisionato dai membri del W3C e da altre parti
interessate ed è stato approvato dal Direttore come una Raccomandazione
del W3C. E' un documento stabile e può essere usato come materiale di riferimento
o citato come normativa di riferimento da un altro documento. Il ruolo del W3C
nel fare la Raccomandazione è quello di attirare l'attenzione sulle specifiche
e di promuovere la loro diffusione. Questo accresce la funzionalità e l'interoperabilità
del Web.
I commenti su queste Raccomandazioni possono essere inviati alla lista
di discussione pubblica listwww-smil@w3.org.
Lingue disponibili
La versione inglese di queste specifiche è l'unica versione a norma. Comunque,
per le traduzioni in altre lingue, vedere alla URL
http://www.w3.org/AudioVideo/SMIL/translations.
Errata
La lista degli errori noti in questa specifica è disponibile all'indirizzo
http://www.w3.org/AudioVideo/SMIL/errata.
Tabella dei contenuti
1 Approccio alla specifica
I documenti SMIL sono documenti scritti in XML 1.0
[XML10].
Si presuppone che il lettore abbia familiarità con concetti e termini definiti
in XML 1.0.
Queste specifiche non dipendono da particolari caratteristiche definite nelle
URL che potenzialmente non possono essere espresse tramite URN. Quindi in questa
specifica viene usato il termine più generico di URI [URI].
La sintassi dei documenti SMIL viene definita dalla DTD nella Sezione
5.2. La sintassi del valore di un attributo che non può essere definita
usando la notazione DTD viene definita insieme al primo elemento usando un attributo
che può contenere il valore dell'attributo stesso. La sintassi di tali
valori viene definita usando la Extended Backus-Naur Form (EBNF) definita nella
specifica di XML 1.0.
La definizione di un elemento è strutturata come segue: primo, tutti
gli attributi di un elemento sono definiti in ordine alfabetico. Un attributo
viene definito nel seguente modo: se l'attributo viene usato da un elemento
per la prima volta nella specifica, viene definita la semantica dell'attributo.
Se l'attributo è stato già usato da un altro elemento, la specifica
si riferisce alla definizione dell'attributo nel primo elemento che lo ha usato.
La definizione degli attributi degli elementi è seguita dalla definizione
di ogni valore dell'attributo la cui sintassi non può essere definita
usando la notazione DTD. La sezione finale nella definizione di un elemento
specifica il contenuto dell'elemento.
2 L'elemento smil
Attributi dell'elemento
L'elemento "smil" può avere il seguente attributo:
-
id
- Questo attributo identifica univocamente un elemento all'interno del documento.
Il suo valore è un identificativo XML.
Contenuto dell'elemento
L'elemento "smil" può contenere i seguenti figli:
-
body
-
Definito nella Sezione 4.1
-
head
-
Definito nella Sezione 3.1
3 L'intestazione del documento (head)
3.1 L'elemento head
L'elemento "head" contiene informazioni che non sono legate all'andamento
temporale della presentazione.
Attributi dell'elemento
L'elemento "head" può avere i seguenti attributi:
-
id
-
Definito nella Sezione 2
Contenuto dell'elemento
L'elemento "head" può contenere i seguenti figli:
-
layout
-
Definito nella Sezione 3.2
-
meta
-
Definito nella Sezione 3.4
-
switch
-
Definito nella Sezione 4.3
L'elemento "head" può contenere un numero qualsiasi di elementi
"meta" e sia l'elemento "layout" che l'elemento "switch".
3.2 L'elemento layout
L'elemento "layout" determina come sono posizionati gli elementi del corpo (body)
del documento su una superficie astratta di rendering (sia visuale che acustica).
Se il documento non contiene un elemento layout, la posizione degli elementi
del body è dipendente dall'implementazione.
Un documento SMIL può contenere multipli layout alternativi includendo
varii elementi di layout all'interno di un elemento "switch" (definito nella
Sezione 4.3). Questo può essere usato per descrivere,
per esempio, il layout del documento usando differenti linguaggi di layout.
L'esempio seguente mostra come i CSS2 possono essere usati in alternativa al
linguaggio di layout di base di SMIL (definito nella Sezione
3.3):
<smil>
<head>
<switch>
<layout type="text/css">
[region="r"] { top: 20px; left: 20px }
</layout>
<layout>
<region id="r" top="20" left="20" />
</layout>
</switch>
</head>
<body>
<seq>
<img region="r" src="http://www.w3.org/test" dur="10s" />
</seq>
</body>
</smil>
(nota che in questo esempio entrambe le alternative di layout risultano nello
stesso layout)
Attributi dell'elemento
-
id
-
Definito nella Sezione 2
-
type
- Questo attributo specifica quale linguaggio di layout è usato nell'elemento
layout. Se il player non comprende questo linguaggio allora deve saltare tutto
il contenuto fino al successivo tag "</layout>" . Il valore di default
dell'attributo type è "text/smil-basic-layout".
Contenuto dell'elemento
Se l'attributo type dell'elemento layout ha il valore "text/smil-basic-layout",
allora può contenere i seguenti elementi:
-
region
-
Definito nella Sezione 3.3.1
-
root-layout
-
Definito nella Sezione 3.3.2
Se l'attributo type dell'elemento "layout" ha un altro valore, l'elemento contiene
dati di carattere (character data).
3.3 Il linguaggio base di layout di SMIL
Questa sezione definisce un linguaggio base di layout per SMIL. Il layout base
di SMIL è in accordo con il modello di resa visiva definito nei CSS2, esso
riutilizza le proprietà di formattazione definite dalle specifiche dei
CSS2, e introduce in modo nuovo l'attributo "fit"
[CSS2].
Si presume che il lettore abbia familiarità con i concetti e i termini
definiti nei CSS2.
Il layout base di SMIL controlla solo il layout degli elementi degli oggetti
multimediali (definiti nella Sezione 4.2.3). E'
illegale usare il layout base di SMIL per altri elementi di SMIL.
L'identificativo type per il layout base di SMIL è "text/smil-basic-layout".
Valori fissi per le proprietà
Il seguente foglio di stile definisce i valori "display" e "position" delle
proprietà dei CSS2 che sono validi nel layout base di SMIL. Questi valori
di proprietà sono fissati:
a {display:block}
anchor {display:block}
animation {display: block;
position: absolute}
body {display: block}
head {display: none}
img {display: block;
position: absolute}
layout {display: none}
meta {display: none}
par {display: block}
region {display: none}
ref {display: block;
position: absolute}
root-layout {display: none}
seq {display: block}
smil {display: block}
switch {display:block}
text {display: block;
position: absolute}
textstream {display: block;
position: absolute}
video {display: block;
position: absolute}
Notare che come risultato di queste definizioni, tutti gli elementi con posizionamento
assoluto (animation, img, ref, text, textstream e video) sono contenuti all'interno
di un singolo blocco definito dal contenuto dell'elemento radice (smil).
Valori di default
Il layout di base di SMIL definisce i valori di default per tutti gli attributi
relativi al layout. Questi sono consistenti con i valori iniziali delle proprietà
corrispondenti nei CSS2.
Se un autore vuole selezionare i valori di default per tutti gli elementi
degli oggetti multimediali del documento, il documento dovrà contenere
un elemento di layout vuoto con attributo type "text/smil-basic-layout" come:
<layout type="text/smil-basic-layout"></layout>
3.3.1 L'elemento region
L'elemento region controlla la posizione, la dimensione e la misura di scala degli
elementi oggetto multimediali.
Nel seguente frammento di esempio la posizione di un elemento di testo è
posta ad una distanza di 5 pixel dal bordo superiore della finestra di rendering:
<smil>
<head>
<layout>
<region id="a" top="5" />
</layout>
</head>
<body>
<text region="a" src="text.html" dur="10s" />
</body>
</smil>
Attributi dell'elemento
L'elemento "region" può avere i seguenti attributi:
- background-color
- L'uso e la definizione di questo attributo sono identici alla proprietà
"background-color" nelle specifiche dei CSS2, ad eccezione del fatto che il
layout base di SMIL non richiede un supporto per "system colors".
Se l'attributo del colore di background è assente, il background è
trasparente.
- fit
- Questo attributo specifica il comportamento se l'altezza e la larghezza
intrinseca dell'oggetto visivo multimediale differiscono dai valori specificati
dagli attributi di altezza e di larghezza nell'elemento "region". Questo attributo
non ha una corrispondenza 1-1 nelle proprietà dei CSS2, ma può
essere simulato con queste.
Questo attributo può avere i seguenti valori:
- fill
- Regola indipendentemente l'altezza e la larghezza dell'oggetto in modo
che il contenuto tocchi appena tutti gli angoli della scatola.
- hidden
- Se l'altezza intrinseca (larghezza) dell'elemento oggetto multimediale
è minore dell'altezza (larghezza) definita nell'elemento "region",
l'oggetto verrà visualizzato a partire dall'angolo in alto (a sinistra)
e la rimanente altezza (larghezza) sarà riempita con il colore
di background.
- Se l'altezza intrinseca (larghezza) dell'elemento oggetto multimediale
è maggiore dell'altezza (larghezza) definita nell'elemento "region",
l'oggetto verrà visualizzato a partire dall'angolo in alto (a sinistra)
fino a raggiungere l'altezza (o larghezza) definita nell'elemento "region",
e verrà tagliata la parte inferiore (e a destra) dell'altezza (larghezza).
- meet
- Regola l'oggetto visivo multimediale conservando le sue proporzioni finchè
l'altezza e la larghezza sono uguali ai valori specificati dagli attributi
di altezza e larghezza, il contenuto non viene tagliato. L'angolo superiore
sinistro dell'oggetto viene posizionato alle coordinate superiori sinistre
della scatola, e uno spazio bianco a sinistra o in basso viene riempito
con il colore di background.
- scroll
- Quando i contenuti visualizzati dall'elemento superano i propri confini
dovrebbe essere posto un meccanismo di scrolling.
- slice
- Regola l'oggetto visivo multimediale conservando le sue proporzioni in
modo che la sua altezza o larghezza sono uguali al valore specificato dagli
attributi di altezza e larghezza, mentre parte del contenuto potrebbe venir
tagliato. A seconda dell'esatta situazione, viene visualizzata una parte
orizzontale o una verticale dell'oggetto visivo multimediale. La larghezza
eccedente viene tagliata dalla destra dell'oggetto multimediale. L'altezza
eccedente viene tagliata dalla parte inferiore dell'oggetto multimediale.
Il valore di default di "fill" è "hidden".
- height
- L'uso e la definizione di questo attributo sono identici alla proprietà
"height" delle specifiche dei CSS2. I valori dell'attributo possono essere
valori di "percentage", e una variazione dei valori di "length" definiti nei
CSS2. Per valori di "length", il layout base di SMIL supporta solo l'unità
di pixel come definito nei CSS2. Questo permette di non scrivere l'identificativo
di unità "px" nei valori in pixel (l'identificativo "px" è invece
richiesto nei CSS2).
- id
- Definito nella Sezione 2
Un elemento region è applicato ad un elemento posizionabile settando
l'attributo region dell'elemento posizionabile al valore
di id della region.
Per gli elementi "region" è richiesto l'attributo "id".
- left
- L'uso e la definizione di questo attributo sono identici alla proprietà
"left" delle specifiche dei CSS2. I valori dell'attributo hanno le stesse
restrizioni dei valori dell'attributo "height".
Il valore di default è zero.
- skip-content
- Questo attributo è introdotto per estensioni future di SMIL (vedere
Appendice). Viene interpretato nei due casi seguenti:
- Se in una futura versione di SMIL viene introdotto un nuovo elemento,
e questo elemento fornisce elementi di SMIL 1.0 come contenuto di elemento,
l'attributo "skip-content" controlla se questo contenuto viene
processato da un player di SMIL 1.0.
- se un elemento vuoto nella versione SMIL 1.0 diventa un elemento non-vuoto
nelle future versioni di SMIL, l'attributo "skip-content" controlla se questo
contenuto viene ignorato da un player di SMIL 1.0 o se genera un errore
di sintassi..
Se il valore dell'attributo "skip-conten" è "true", e viene applicato
uno dei casi sopra descritti, il contenuto dell'elemento viene ignorato. Se
il valore è "false", il contenuto dell'elemento viene processato.
Il valore di default per l'attributo "skip-content" è "true".
- title
- Questo attributo offre ulteriori informazioni circa l'elemento per il quale
viene settato.Il valore dell'attributo title può essere visualizzato
da uno user agent in diversi modi. Per esempio i browser grafici normalmente
visualizzano il titolo come un "tool tip" (un breve messaggio che appare quando
la periferica di puntamento si ferma sopra un oggetto).
- Si raccomanda caldamente che tutti gli elementi "region" abbiano un attributo
"title" con una descrizione significativa. I programmi autore dovrebbero assicurare
che nessun elemento possa essere introdotto in un documento SMIL senza questo
attributo.
- top
- L'uso e la definizione di questo attributo sono identiche alla proprietà
"top" nelle specifiche CSS2. I valori dell'attributo hanno le stesse restrizioni
dei valori dell'attributo "height".
Il valore di default è zero.
- width
- L'uso e la definizione di questo attributo sono identiche alla proprietà
"height" delle specifiche CSS2. I valori dell'attributo hanno le stesse restrizioni
dei valori dell'attributo "height".
- z-index
- L'uso e la definizione di questo attributo sono identiche alla proprietà
"z-index" delle specifiche CSS2, con la seguente eccezione:
- Se due riquadri generati dagli elementi A e B hanno lo stesso livello
nella pila, allora
- Se la visualizzazione di un elemento A inizia dopo la visualizzazione
di un elemento B, il riquadro di A viene posizionato in cima alla pila
dal riquadro di B (ordine temporale).
- Se la visualizzazione degli elementi ha inizio nello stesso momento,
e in un documento SMIL di testo un elemento A occorre più tardi
rispetto ad un elemento B, il riquadro di A viene posto sopra al riquadro
di B (ordine dell'albero del documento come definito nei CSS2)
Contenuto dell'elemento
"region" è un elemento vuoto
3.3.2 L'elemento root-layout
L'elemento "root-layout" determina il valore delle proprietà di layout
dell'elemento root, che a sua volta determina la dimensione dell'area di visualizzazione,
per esempio la finestra in cui viene visualizzata la presentazione di SMIL.
Se il documento contiene più di un elemento "root-layout" c'è
un errore, e il documento non dovrebbe essere visualizzato.
Attributi dell'elemento
L'elemento "root-layout" può avere i seguenti attributi:
- background-color
- Definito nella Sezione 3.3.1
- height
- Definito nella Sezione 3.3.1
Definisce l'altezza dell'elemento root. Sono permessi solo i valori della lunghezza.
- id
- Definito nella Sezione 2
- skip-content
- Definito nella Sezione 3.3.1
- title
- Definito nella Sezione 3.3.1
- width
- Definito nella Sezione 3.3.1
Definisce la larghezza dell'elemento root. Sono permessi solo i valori
della lunghezza.
Contenuto dell'elemento
"root-layout" è un elemento vuoto.
3.4 L'elemento meta
L'elemento "meta" può essere usato per definire le proprietà di
un documento (per es. autore, data di scadenza, una lista di parole chiavi, ecc.)
e assegna i valori a queste proprietà. Ogni elemento "meta" specifica una
singola coppia proprietà/valore.
Attributi dell'elemento
L'attributo "meta" può avere i seguenti attributi:
-
content
-
Questo attributo specifica il valore della proprietà definita nell'elemento
meta.
Per ogni elemento "meta" è richiesto l'attributo "content".
-
id
-
Definito nella Sezione 2
-
name
- Questo attributo identifica la proprietà definita nell'elemento meta.
Per ogni attributo "meta" è richiesto l'attributo "name".
-
skip-content
-
Definito nella Sezione 3.3.1
La lista delle proprietà è una lista aperta in qualsiasi direzione.
Questa specifica definisce le seguenti proprietà:
-
base
- Il valore di questa proprietà definisce la URI di base per tutte
le URI relative usate nel documento.
-
pics-label or PICS-Label
- Il valore di questa proprietà specifica una etichetta di qualità
per il documento, come definito da [PICS].
-
title
- Il valore di questa proprietà contiene il titolo della presentazione.
Contenuto dell'elemento
"meta" è un elemento vuoto.
4 Il Corpo del documento (Body)
4.1 L'elemento body
L'elemento "body" contiene informazioni relative al comportamento temporale e
dei link del documento. Implicitamente definisce un elemento "seq" (definito nella
Sezione 4.2.2, vedere Sezione 4.2.4 per una definizione della semantica temporale
dell'elemento "body").
Attributi dell'elemento
L'elemento "body" può avere il seguente attributo:
-
id
-
Definito nella Sezione 2
Contenuto dell'elemento
L'elemento "body" può contenere i seguenti elementi figli:
-
a
-
Definito nella Sezione 4.5.1
-
animation
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
audio
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
img
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
par
-
Definito nella Sezione 4.2.1
-
ref
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
seq
-
Definito nella Sezione 4.2.2
-
switch
-
Definito nella Sezione 4.3
-
text
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
textstream
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
video
-
Definito nella Sezione 4.2.3
4.2 Elementi di sincronizzazione
4.2.1 L'elemento par
Gli elementi figli di un elemento par possono sovrapporsi nel tempo. L'ordine
testuale dell'apparizione dei figli in par non è significativa per il tempo
della presentazione.
Attributi dell'elemento
L'elento "par" può avere i seguenti attributi:
- abstract
- Una breve descrizione del contenuto presente nell'elemento.
- author
- Il nome dell'autore del contenuto presente nell'elemento.
- begin
- Questo attributo specifica il tempo dell'inizio esplicito di un elemento.
Vedere Sezione 4.2.4 per una definizione della
sua semantica.
Questo attributo può contenere i seguenti due tipi di valori:
- delay-value
- Un delay-value è un valore di tempo che misura la durata della
presentazione. La durata della presentazione procede alla velocità
della presentazione stessa. Essa si comporta come un codice di tempo visualizzato
in un contatore di un mangianastri. Può essere fermato, diminuito
o aumentato sia dalle azioni dell'utente sia dallo stesso player.
Le semantiche di un valore di ritardo dipendono dal primo elemento padre
che è l'elemento di sincronizzazione (per es. gli antenati che sono
elementi "a" o "switch" vengono ignorati):
- Se questo antenato è un elemento "par", il valore definisce
un ritardo dall' inizio effettivo di quell'elemento (vedere Figura 4.1).
- Se questo antenato è un elemento "seq" (Definito nella Sezione
4.2.2), il valore definisce un ritardo dalla fine effettiva del primo
predecessore lessicale che è un elemento di sincronizzazione (vedere
Figura 4.2).
- event-value
- L'elemento inizia quando accade un certo evento (vedere Figura 4.3). Il
suo valore è un elemento-evento (vedere Definizione sotto).
L'elemento che genera un evento deve essere "in scope". L'insieme degli elementi
S "in scope" è determinato come segue:
- Prende tutti gli elementi figli dal primo elemento padre che è
l'elemento di sincronizzazione e li aggiunge a S
- Rimuovi tutti gli elementi "a" e "switch" da S. Aggiunge i figli di
tutti gli elementi "a" a S, a meno che essi non siano elementi "switch".
- L'insieme S ottenuto è l'insieme degli elementi "in scope".
<par>
<audio id="a" begin="6s" src="audio" />
</par>
D
Figura 4.1: Uso del valore di delay all'interno di un elemento "par"
<seq>
<audio src="audio1" />
<audio begin="5s" src="audio2" />
</seq>
D
Figura 4.2: Uso del valore di delay all'interno di un elemento "seq"
<par>
<audio id="a" begin="6s" ... />
<img begin="id(a)(4s)" ... />
</par>
D
Figura 4.3: Attributo di sincronizzazione con il valore di evento dell'elemento
- copyright
- L'annotazione di copyright del contenuto presente nell'elemento.
- dur
- Questo attributo specifica la durata esplicita di un elemento. Vedere Sezione
4.2.4 per una definizione della sua semantica. Il valore dell'attributo
può essere un valore di clock, o la stringa "indefinite".
- end
- Questo attributo specifica la fine esplicita di un elemento. Vedere Sezione
4.2.4 per una definizione della sua semantica. L'attributo può
contenere gli stessi tipi di valori dell'attributo "begin".
- endsync
- Per una definizione della semantica di questo valore vedere la Sezione
4.2.4. Questo attributo può avere i seguenti valori:
- Il valore di default di "endsync" è "last".
-
-
- id
- Definito nella Sezione 2
- region
- Questo attributo specifica una superficie di rendering astratta (sia visiva
che acustica) definita all'interno della sezione di layout del documento.
Il suo valore deve essere un identificatore XML valido. Se nella sezione layout
non è definita nessuna superficie di rendering con questo id, i valori
delle proprietà di formattazione di questo elemento sono determinati
dal layout di default.
L'attributo "region" negli elementi "par" non può
essere usato dal linguaggio di base della disposizione di SMIL definito in
questa specifica. E' aggiunto per completezza in quanto potrebbe essere richiesto
da altri linguaggi di layout.
- repeat
- Per una definizione della semantica di questo attributo vedere la Sezione
4.2.4. Questo valore di attributo può essere un intero o una stringa
"indefinite". Il valore di default è 1.
- system-bitrate
- Definito nella Sezione 4.4
- system-captions
- Definito nella Sezione 4.4
- system-language
- Definito nella Sezione 4.4
- system-overdub-or-caption
- Definito nella Sezione 4.4
- system-required
- Definito nella Sezione 4.4
- system-screen-size
- Definito nella Sezione 4.4
- system-screen-depth
- Definito nella Sezione 4.4
- title
- Definito nella Sezione 3.3.1
Si raccomanda caldamente che tutti gli elementi "par" abbiano un attributo "title"
con una descrizione significativa. I programmi autore dovrebbero assicurare
che nessun elemento possa essere introdotto in documento SMIL senza questo attributo.
Note sulla sincronizzazione tra figli
La precisione della sincronizzazione tra i figli in un gruppo parallelo è
dipendente dalla implementazione. Prendete l'esempio della sincronizzazione
nel caso di un ritardo nel playback, cioè il comportamento dell'elemento
"par" quando contiene due o più tipi di media continui come un audio
o un video, e uno di questi ha un ritardo.
Un player può mostrare i seguenti comportamenti di sincronizzazione:
- sincronizzazione forte
- Il player sincronizza i figli dell'elemento "par" ad un orologio
comune (vedere Figura 4.4 a).
-
- sincronizzazione debole
-
- Ogni figlio dell'elemento "par" ha il suo proprio orologio che gira indipendentemente
dall'orologio degli altri figli dell'elemento "par" (vedere Figura 4.4 b).
D
a) sincronizzazione forte: ritardo nel video: se l'audio viene bloccato
o si abbassa qualche riquadro del video. Il comportamento esatto è dipendente
dall'implementazione.
D
b) sincronizzazione debole
Figura 4.4: effetto del ritardo su una schedulazione di playout per players
che usano diverse politiche di sincronizzazione
Valori dell'attributo
- clock value
- I valori del clock hanno la seguente sintassi:
Clock-val ::= Full-clock-val | Partial-clock-val | Timecount-val
Full-clock-val ::= Hours ":" Minutes ":" Seconds ("." Fraction)?
Partial-clock-val ::= Minutes ":" Seconds ("." Fraction)?
Timecount-val ::= Timecount ("." Fraction)?
("h" | "min" | "s" | "ms")? ; default is "s"
Hours ::= 2DIGIT; any positive number
Minutes ::= 2DIGIT; range from 00 to 59
Seconds ::= 2DIGIT; range from 00 to 59
Fraction ::= DIGIT+
Timecount ::= DIGIT+
2DIGIT ::= DIGIT DIGIT
DIGIT ::= [0-9]
Quelli che seguono sono esempi legali di valori di clock:
- Valore totale di clock: 02:30:03 = 2 ore, 30 minuti e 3 secondi
- Valore parziale di clock: 02:33 = 2 minuti e 33 secondi
- Valori di timecount:
3h = 3 ore
45min = 45 minuti
30s = 30 secondi
5ms = 5 millisecondi
Il valore seguente viene rappresentato da una frazione x con n cifre:
x * 1/10**n
Esempi:
00.5s = 5 * 1/10 secondi = 500 millisecondi
00:00.005 = 5 * 1/1000 secondi = 5 millisecondi
- element-event value
- Un valore di un elemento event specifica un particolare evento in
un elemento di sincronizzazione.
Un elemento event ha la seguente sintassi:
Element-event ::= "id(" Event-source ")(" Event ")"
Event-source ::= Id-value
Event ::= "begin" | Clock-val | "end"
- Vengono definiti i seguenti eventi:
- begin
- Questo elemento viene generato all'effettivo inizio dell'elemento.
Esempio di utilizzo: begin="id(x)(begin)"
- clock-val
- Questo evento viene generato quando un clock associato ad un elemento
raggiunge un valore particolare. Il clock parte da 0 all'inizio effettivo
dell'elemento. Per gli elementi "par" e "seq", il clock fornisce il tempo
mancante dall'effettivo inizio dell'elemento. Per elementi di oggetti di
tipo media la semantica è dipendente dall'implementazione. Il clock
può dare sia il tempo trascorso dall'inizio effettivo, che il tempo
medio dell'oggetto. Quest'ultimo può differire dal tempo della presentazione
che è passato da quando è cominciato per esempio a causa del
rendering o del ritardo nella rete, ed è l'approccio raccomandato.
E' un errore usare un valore di clock che superi il valore dell'effettiva
durata dell'elemento che genera l'evento.
Esempio di uso: begin="id(x)(45s)"
- end
- Questo evento viene generato al termine effettivo dell'elemento.
Esempio di uso: begin="id(x)(end)"
Contenuto dell'elemento
L'elemento par può contenere i seguenti figli:
-
a
-
Definito nella Sezione 4.5.1
-
animation
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
audio
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
img
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
par
-
Definito nella Sezione 4.2.1
-
ref
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
seq
-
Definito nella Sezione 4.2.2
-
switch
-
Definito nella Sezione 4.3
-
text
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
textstream
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
video
-
Definito nella Sezione 4.2.3
Tutti questi elementi possono apparire in tempi multipli come figli diretti di
un elemento par.
4.2.2 L'elemento seq
I figli di un elemento "seq" formano una sequenza temporale.
Attributi
L'elemento seq può avere i seguenti attributi:
- abstract
- Definito nella Sezione 4.2.1
- author
- Definito nella Sezione 4.2.1
- begin
- Definito nella Sezione 4.2.1
- copyright
- Definito nella Sezione 4.2.1
- dur
- Definito nella Sezione 4.2.1
- end
- Definito nella Sezione 4.2.1
- id
- Definito nella Sezione 2
- region
- Definito nella Sezione 4.2.1
L'attributo region degli elementi "seq" non può essere usato dal linguaggio
base di layout di SMIL definito in questa specifica. Viene aggiunto per completezza,
poichè potrebbe essere richiesto da altri linguaggi di layout.
- repeat
- Definito nella Sezione 4.2.1
- system-bitrate
- Definito nella Sezione 4.4
- system-captions
- Definito nella Sezione 4.4
- system-language
- Definito nella Sezione 4.4
- system-overdub-or-caption
- Definito nella Sezione 4.4
- system-required
- Definito nella Sezione 4.4
- system-screen-size
- Definito nella Sezione 4.4
- system-screen-depth
- Definito nella Sezione 4.4
- title
- Definito nella Sezione 3.3.1
Si raccomanda caldamente che tutti gli elementi "seq" hanno un attributo "title"
con una descrizione significativa. I programmi autore dovrebbero assicurare
che non venga introdotto nessun elemento in un documento SMIL senza questo attributo.
Contenuto dell'elemento
L'elemento seq può contenere i seguenti figli:
-
a
-
Definito nella Sezione 4.5.1
-
animation
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
audio
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
img
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
par
-
Definito nella Sezione 4.2.1
-
ref
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
seq
-
Definito nella Sezione 4.2.2
-
switch
-
Definito nella Sezione 4.3
-
text
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
textstream
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
video
-
Definito nella Sezione 4.2.3
4.2.3 Elementi Oggetto di tipo multimediale: gli
elementi ref, animation, audio,img, video,text
e textstream
Gli elementi oggetto di tipo multimediale permettono l'inclusione di oggetti di
tipo multimediale in una presentazione SMIL. Gli oggetti di tipo multimediale
sono inclusi con un riferimento (usando una URI).
Ci sono due tipi di oggetti multimediale: quelli con una durata intrinseca
(video, audio) (chiamati anche "media continui") e quelli senza una durata intrinseca
(testo, immagini) (chiamati anche "media discreti").
Le ancore e i link possono essere fissati ad oggetti di tipo media visivi,
cioè gli oggetti media resi su una superficie di rappresentazione astratta
visiva.
Quando viene riavvolto un oggetto multimediale, il player non deve derivare
l'esatto tipo dell'oggetto multimediale dal nome dell'elemento dell'oggetto
multimediale. Deve invece dipendere solamente da altre sorgenti del tipo, come
l'informazione di tipo contenuta nell'attributo "type", o l'informazione di
tipo comunicata da un server o dal sistema operativo.
Gli autori, comunque, dovrebbero assicurarsi che il gruppo entro cui cade l'oggetto
multimediale (animazione, audio, img, video, testo o teststream) viene riflesso
nel nome dell'elemento. Questo per poter aumentare la leggibilità di
un documento SMIL. Quando si è in dubbio sul gruppo dell'oggetto multimediale,
gli autori dovrebbero usare un generico elemento "ref".
Attributi dell'elemento
Gli elementi dell'oggetto multimediale possono avere i seguenti attributi:
- abstract
- Definito nella Sezione 4.2.1
- alt
- Questo attributo specifica il testo alternativo nel caso di user agent
che non possono visualizzare un particolare oggetto-multimediale. E' fortemente
raccomandato che tutti gli elementi dell'oggetto multimediale abbiano un attributo
"alt" con una descrizione significativa. I tool autore dovrebbero assicurare
l'impossibilità di introdurre elementi in un documento SMIL che non
abbiano questo attributo.
- author
- Definito nella Sezione 4.2.1
- begin
- Definito nella Sezione 4.2.1
- clip-begin
- L'attributo clip-begin specifica l'inizio di un sub-clip di un oggetto
multimediale continuo come offset dall'inizio dell'oggetto multimediale.
La sintassi per i valori dell'attributo clip-begin è la seguente:
Clip-time-value ::= Metric "=" ( Clock-val | Smpte-val )
Metric ::= Smpte-type | "npt"
Smpte-type ::= "smpte" | "smpte-30-drop" | "smpte-25"
Smpte-val ::= Hours ":" Minutes ":" Seconds
[ ":" Frames [ "." Subframes ]]
Hours ::= 2DIGIT
Minutes ::= 2DIGIT
Seconds ::= 2DIGIT
Frames ::= 2DIGIT
Subframes ::= 2DIGIT
Il valore di questo attributo consiste di uno specificatore metrico, seguito
da un valore di tempo la cui sintassi e semantica dipendono dallo specificatore
metrico. Sono permessi i seguenti formati:
- SMPTE Timestamp
- Per una definizione più accurata dei livelli di frame possono
essere usati i codici del tempo SMPTE [SMPTE].
Lo specificatore metrico può avere i seguenti valori:
smpte
- smpte-30-drop
- Questi valori indicano l'uso del formato "SMPTE 30 drop" con 29.97
frame per secondo. Il campo "frames" nel valore tempo può assumere
valori da 0 a 29. La differenza tra 30 e 29,97 frame per secondo viene
controllata abbassando il primo indice di frame di ogni minuto (valori
00 e 01), eccetto ogni decimo di minuto.
- smpte-25
- Il campo "frames" nella specifica di tempo può assumere valori
da 0 a 24.
Il formato per il valore tempo è ore:minuti:secondi:frame:sottoframe.
Se il valore del frame è zero, può essere omesso. I sottoframe
vengono misurati in un centesimo di un frame.
Esempio:
clip-begin="smpte=10:12:33:20"
- Normal Play Time
- Normal Play Time esprime il tempo secondo i valori di clock di SMIL.
Lo specificatore metrico è "npt" e la sintassi per il valore di tempo
è identica alla sintassi per i valori di clock di SMIL.
Esempio:
clip-begin="npt=123.45s"
clip-begin="npt=12:05:35.3"
- clip-end
- L'attributo clip-end specifica la fine di un sub-clip di un oggetto multimediale
continuo (come audio, video o altra presentazione) che dovrebbe essere girato.
Usa la stessa sintassi per il valore dell'attributo come l'attributo clip-begin.
Se il valore dell'attributo "clip-end" supera la durata dell'oggetto multimediale,
il valore viene ignorato, e la clip-end viene settata uguale alla fine
effettiva dell'oggetto multimediale.
- copyright
- Definito nella Sezione 4.2.1
- dur
- Definito nella Sezione 4.2.1
- end
- Definito nella Sezione 4.2.1
- fill
- Per una definizione della semantica di questo attributo, vedere la Sezione
4.2.4. Questo attributo può avere i valori "remove" e "freeze".
- id
- Definito nella Sezione 2
- longdesc
- Questo attributo specifica un link (URI) ad una descrizione lunga di un
oggetto multimediale. Questa descrizione dovrebbe integrare la descrizione
breve fornita usando l'attributo alt. Quando un oggetto multimediale viene
associato ad un'ancora, queste attributo dovrebbe fornire informazioni sui
contenuti dell'ancora.
- region
- Definito nella Sezione 4.2.1
- src
- Il valore dell'attributo src è la URI dell'oggetto multimediale.
- system-bitrate
- Definito nella Sezione 4.4
- system-captions
- Definito nella Sezione 4.4
- system-language
- Definito nella Sezione 4.4
- system-overdub-or-caption
- Definito nella Sezione 4.4
- system-required
- Definito nella Sezione 4.4
- system-screen-size
- Definito nella Sezione 4.4
- system-screen-depth
- Definito nella Sezione 4.4
- title
- Definito nella Sezione 3.3.1
Si raccomanda caldamente che tutti gli elementi oggetto multimediale abbiano
un attributo "title" con una descrizione significativa. I programmi autore dovrebbero
assicurare che nessun elemento possa essere introdotto in un documento SMIL
senza questo attributo.
- type
- Il tipo MIME di un oggetto multimediale riferito all'attributo "src".
Contenuto dell'elemento
Gli elementi oggetto multimediale possono contenere il seguente elemento:
-
anchor
-
Definito nella Sezione 4.5.2
4.2.4 Il modello di tempo di SMIL
4.2.4.Valori del modello di tempo
Nella seguente discussione il termine "elemento" si riferisce solo ad elementi
di sincronizzazione.
Per ciascun elemento definiamo l'inizio, la durata e la fine, implicita, esplicita,
desiderata ed effettiva.
L'effettivo inizio/durata/fine specifica quello che l'utente del documento
percepirà.
I valori impliciti, espliciti e desiderati sono valori ausiliari usati per
definire i valori effettivi.
Nella sezione seguente sono descritte le regole per il calcolo di ciascuno
di questi valori per gli elementi definiti in SMIL 1.0.
- Ogni elemento in SMIL ha un inizio implicito.
- Ad ogni elemento può essere assegnato un inizio esplicito aggiungendo
un attributo "begin" all'elemento:
begin = "value of explicit-begin"
E' un errore se l'inizio esplicito precede l'inizio implicito di un elemento.
- Ogni elemento in SMIL ha una fine implicita.
- Ad ogni elemento può essere assegnata una fine esplicita
aggiungendo un attributo "end" all'elemento.
end = "value of explicit-end"
- La durata implicita di un elemento è la differenza tra la
fine e l'inizio implicito.
- Ad ogni elemento di SMIL può essere assegnata una durata esplicita
aggiungendo un attributo "dur" all'elemento:
dur = "value of explicit-duration"
- L'inizio desiderato di un elemento è uguale all'inizio esplicito,
se è stato assegnato, altrimenti è uguale all'inizio implicito.
- Ogni elemento ha una fine desiderata.
- La durata desiderata di un elemento è la differenza tra la
fine e l'inizio desiderati.
- Ogni elemento ha un inizio effettivo.
- Ogni elemento ha una fine effettiva. (NOTA: la fine effettiva di
un elemento figlio non può mai seguire la fine effettiva del suo genitore.)
- La durata effettiva di un elemento è la differenza tra la
fine e l'inizio effettivi.
4.2.4.2 Determinare i valori del modello
di tempo per gli elementi di SMIL 1.0
Questa sezione definisce come vengono calcolati i valori del modello di tempo
per la sincronizzazione degli elementi di SMIL 1.0 nei casi non coperti dalle
regole definite nella
Sezione 4.2.4.1.
Determinazione dell'inizio implicito di un elemento
- L'inizio implicito del primo figlio dell'elemento "body" avviene quando
il documento inizia a girare. Quando avviene questo si cade fuori dallo scopo
di questo documento.
- L'inizio implicito di un figlio di un elemento "par" è uguale all'inizio
effettivo di un elemento "par".
- L'inizio implicito del primo figlio di un elemento "seq" è uguale
all'inizio effettivo dell'elemento "seq".
- L'inizio implicito di ogni altro figlio dell'elemento "seq" è uguale
al tempo finale desiderato del figlio precedente dell'elemento "seq".
Determinazione della fine implicita di un elemento
La prima descrizione corrispondente all'elemento è quella che deve essere
usata:
- Un elemento con un attributo "repeat" con un valore "indefinite" ha la fine
implicita immediatamente dopo il suo inizio effettivo.
- Un elemento con un attributo "repeat" con un valore diverso da "indefinite"
ha una fine implicita uguale alla fine implicita di un elemento seq con il
numero dichiarato di copie dell'elemento senza l'attributo "repeat"
come figlio.
- Un elemento oggetto multimediale che si riferisce ad un oggetto multimediale
continuo ha una fine implicita uguale alla somma dell'inizio effettivo dell'elemento
e la durata intrinseca dell'oggetto multimediale.
- Un elemento oggetto multimediale che si riferisce ad un oggetto multimediale
discreto, come testo o immagine, ha la fine implicita immediatamente dopo
il suo inizio effettivo.
- Un elemento "seq" ha una fine inplicita uguale alla fine desiderata del suo
ultimo figlio.
- Un elemento "par" ha una fine implicita che dipende dal valore dell'attributo
"endsync". La fine implicita è uguale alla somma dell'inizio effettivo
dell'elemento "par" e della durata implicita che viene derivata come segue:
- Se il valore dell'attributo "endsync" è "last", o se manca l'attributo
"endsync", la durata implicita dell'elemento "par" è il massimo delle
durate desiderate dei suoi figli.
- Se il valore dell'attributo "endsync" è "first", la durata implicita
dell'elemento "par" è il minimo delle durate desiderate dei suoi
figli.
- Se il valore dell'attributo "endsync" è un id-ref, la durata implicita
dell'elemento "par" è uguale alla durata desiderata del figlio referenziato
da "id-ref".
Determinazione della fine desiderata di un elemento
- Se un elemento ha sia una durata esplicita che una fine esplicita, la fine
desiderata è il minimo di:
- la somma dell'inizio desiderato e della durata esplicita, e
- la fine esplicita.
- Se un elemento ha la durata esplicita ma non la fine esplicita, la fine desiderata
è la somma dell'inizio desiderato e della durata esplicita.
- Se un elemento ha la fine esplicita ma non la durata esplicita, la fine desiderata
è uguale alla fine esplicita.
- Altrimenti, la fine desiderata è uguale alla fine implicita.
Determinazione dell'inizio desiderato di un elemento
L'inizio desiderato di un elemento è determinato dall'uso delle regole
7 nella Sezione 4.2.4.1.
Determinazione dell'inizio effettivo di un elemento
L'inizio effettivo di un elemento è uguale all'inizio desiderato di un
elemento, a meno che la fine effettiva di un elemento padre sia minore di questo
tempo, nel qual caso l'elemento non viene mostrato per niente.
Determinazione della fine effettiva di un elemento
- La fine effettiva dell'ultimo figlio di un elemento body è dipendente
dal player. La fine effettiva è ritardata almeno quanto la fine desiderata,
ma se è in ulteriore ritardo è dipendente dall'implementazione.
- La fine effettiva di un un figlio di un elemento "par" può essere
derivata come segue:
- Se il figlio ha un attributo "fill" e il valore di questo attributo è
"freeze", la fine effettiva dell'elemento figlio è uguale alla fine
effettiva del padre.
L'ultimo stato dell'elemento viene mantenuto sullo schermo fino alla fine
effettiva dell'elemento.
- Se il figlio ha un attributo "fill", e il valore di questo attributo
è "remove", la fine effettiva dell'elemento figlio è
il minimo della fine effettiva del padre e la fine desiderata dell'elemento
figlio.
- Se il figlio non ha un attributo "fill", la fine effettiva del figlio
dipende dal fatto che il figlio abbia o meno una durata o una fine esplicita
.
- Se il figlio ha una durata o una fine esplicite, la fine effettiva
viene determinata come se l'elemento avesse un attributo "fill" con valore
"remove".
- Se il figlio non ha una durata esplicita e nemmeno una fine esplicita,
la fine effettiva viene determinata come se l'elemento avesse un attributo
"fill" con valore "freeze".
- La fine effettiva dell'ultimo figlio di un elemento "seq" viene derivato
nello stesso modo come la fine effettiva di un figlio di un elemento "par".
- La fine effettiva di ogni altro figlio di un elemento "seq" può
essere derivato come segue:
- Se il figlio ha un attributo "fill" e il suo valore è "freeze",
la fine effettiva dell'elemento figlio è uguale all'inizio effettivo
dell'elemento successivo
- Se il figlio ha un attributo "fill" e il suo valore è "remove",
la fine effettiva dell'elemento figlio è il minimo dell'inizio effettivo
dell'elemento successivo e la fine desiderata dell'elemento figlio successivo.
- Se l'elemento figlio non ha un attributo "fill", la fine effettiva del
figlio dipende dal fatto che il figlio abbia o meno una durata o una fine
esplicite
- Se il figlio ha una durata o una fine esplicite, la fine effettiva
viene determinata come se l'elemento avesse un attributo "fill" con valore
"remove"
- Se il figlio non ha nè una durata esplicita nè una fine
esplicita, la fine effettiva viene determinata come se l'elemento avesse
un attributo "fill" con valore "freeze".
4.3 L'elemento switch
L'elemento switch permette all'autore di specificare un insieme di elementi alternativi
fra i quali è possibile sceglierne uno solo accettabile. Un elemento è
accettabile se è un elemento di SMIL 1.0, il tipo di media può essere
codificato e tutti gli attributi di testo (vedere
Sezione 4.4)
dell'elemento posti a "true".
Un elemento viene selezionato come segue: il player valuta gli elementi nell'ordine
in cui compaiono nell'elemento switch. Il primo elemento accettato viene selezionato
ad esclusione di tutti gli altri elementi all'interno di switch.
Quindi, gli autori dovrebbero ordinare le alternative dalle più desiderabili
alle meno desiderabili. Inoltre, gli autori dovrebbero porre una alternativa
sicura come ultima scelta nello <switch> in modo che venga scelto almeno un
oggetto all'interno dello <switch> (a meno che questo non sia esplicitamente
non desiderato).
Le implementazioni non dovrebbero selezionare arbitrariamente un oggetto all'interno
di <switch> quando gli attibuti di test falliscono per tutti.
Nota che gli http URI forniscono una opzione sul formato dei dati, che in alcuni
casi potrebbe essere una alternativa all'uso dell'elemento "switch".
Attributes
L'elemento switch può avere i seguenti attributi:
- id
- Definito nella Sezione 2
- title
- Definito nella Sezione 3.3.1
Si raccomanda caldamente che tutti gli elementi switch abbiano un attributo
"title" con una descrizione significativa. I tool autore dovrebbero
assicurare che non possa essere introdotto nessun elemento in un documento SMIL
senza questo attributo.
Contenuto dell'elemento
Se l'elemento "switch" viene usato come figlio diretto o indiretto
di un elemento "body", allora può contenere i seguenti figli:
-
a
-
Definito nella Sezione 4.5.1
-
animation
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
audio
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
img
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
par
-
Definito nella Sezione 4.2.1
-
ref
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
seq
-
Definito nella Sezione 4.2.2
-
switch
-
Definito nella Sezione 4.3
-
text
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
textstream
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
video
-
Definito nella Sezione 4.2.3
Tutti questi elementi possono comparire più volte come figli di un elemento
"switch".
Se l'elemento "switch" viene usato all'interno dell'elemento "head",
allora può contenere il seguente figlio:
- layout
- Definito nella Sezione 3.2
All'interno dell'elemento switch possono essere presenti elementi multipli di
layout.
4.4 Attributi di test
Questa specifica definisce una lista di attributi di test che può essere
aggiunta ad ogni elemento di sincronizzazione, e che verifica le capacità
e i setting del sistema. Concettualmente questi attributi rappresentano test di
tipo booleano. Quando uno degli attributi di test specificato per un elemento
viene valutato come "false", l'elemento che porta questo attributo viene
ignorato.
All'interno della lista sottostante si può presentare il concetto di
"preferenze per l'utente". Le preferenze per l'utente vengono normalmente
definite dal motore di playback usando una box di dialogo per le preferenze,
ma in questa specifica non si hanno restrizioni su come queste preferenze vengono
comunicate dallo user al player di SMIL.
In SMIL 1.0 sono definiti i seguenti attributi di testo:
- system-bitrate
- Questo attributo specifica, in bit per secondo, l'ampiezza di banda approssimativa
disponibile sul sistema. La misura dell'ampiezza di banda è una specifica
dell'applicazione, cioè, l'applicazione può usare misure sofisticate
di connettività end-to-end o un semplice settaggio statico controllato
dall'utente. Nel secondo caso questo potrebbe per esempio essere usato per
fare una scelta sulla connessione dell'utente alla rete. I valori tipici dei
modem degli utenti dovrebbero essere 14400, 28800, 56000 bit/s, e così
via. Viene posto a "true" se il sistema bitrate disponibile è
uguale o maggiore del valore dato. Viene posto a "false" se il sistema
bitrate disponibile è minore del valore dato.
Questo attributo può assumere qualsiasi valore intero più grande
di 0. Se il valore eccede il valore di ampiezza di banda definito dall'implementazione,
l'attributo prende sempre il valore "false".
- system-captions
- Questo attributo permette agli autori di distinguere tra un testo ridondante
equivalente ad una porzione di audio della presentazione (intesa per una platea
di quelle con disabilità uditive o di quelle che imparano a leggere
e che vogliono o necessitano di questa informazione) e testo inteso per una
platea estesa. Questo attributo può avere il valore "on"
se l'utente ha indicato il desiderio di vedere informazioni sottotitolate,
ed ha valore "off" se l'utente ha indicato che non vuole vedere
questa informazione. Viene posto a "true" se il valore è
"on", e viene posto a "false" se il valore è "off".
- system-language
- Il valore di questo attributo è una lista di nomi di linguaggi separati
da virgole come definito nel [RFC1766].
Viene posto a "true" se uno dei linguaggi indicati dalle preferenze
dell'utente equivale esattamente a uno dei linguaggi dati nel valore di questo
parametro, o se uno dei linguaggi indicati dalle preferenze dell'utente equivale
esattamente al prefisso di uno dei linguaggi dati in questo parametro in modo
che il primo carattere di tag che segue il prefisso sia "-".
- Altrimenti viene posto a "false".
Nota: Questo utilizzo di una regola del prefisso non implica che i tag del
linguaggio vengano assegnati ai linguaggi in modo tale che è sempre
vero che se un utente comprende il linguaggio con un certo tag, allora l'utente
comprenderà sempre tutti i linguaggi di tag per i quali questo tag
è un prefisso.
La regola del prefisso permette semplicemente l'uso dei tags di prefisso se
questo è il caso.
Note sull'implementazione: quando vengono scelte le preferenze linguistiche
disponibili per l'utente, gli implementatori dovrebbero tener conto del fatto
che gli utenti non sono familiari con i dettagli del matching di linguaggio
come descritto sotto, e dovrebbero fornire una guida appropriata. Come esempio,
l'utente può assumere che selezionando "en-gb" gli verrà
fornito qualsiasi tipo di documento inglese se non è disponibile l'inglese
britannico. L'interfaccia utente per la scelta delle preferenze dovrebbe guidare
l'utente ad aggiungere "en" per ottenere il miglior comportamento
di matching.
POSSONO essere elencati diversi linguaggi per il contenuto che è destinato
a differenti platee. Per esempio, l'interpretazione di "Treat of Waitangi",
presentato contemporaneamnete in versione originale Maori e Inglese, verrebbe
chiamata con:
<audio src="foo.rm" system-language="mi, en"/>
In ogni caso, proprio perchè diversi linguaggi vengono presentati all'interno
di oggetti che hanno l'attributo per il test sul linguaggio di sistema, non
significa che è destinato a platee linguistiche diverse. Un esempio potrebbe
essere un sillabario di lingua per principianti, come "A first lesson in
Latin", che è chiaramente rivolto ad un pubblico che sa leggere
e scrivere in inglese. In questo caso, l'attributo per il test del linguaggio
di sistema dovrebbe esclusivamente includere "en".
Note per gli autori: gli autori dovrebbero realizzare che, se in uno "switch"
sono inclusi varii oggetti di linguaggi alternativi, e nessuno di questi corrisponde,
questo può portare a situazioni come un video che viene mostrato senza
traccia audio. Viene dunque raccomandato di includere una scelta di "catch-all"
alla fine di questo tipo di switch che viene accettato in ogni caso.
- system-overdub-or-caption
- Questo attributo determina se gli utenti preferiscono cambiare audio o
sottotitolare quando è disponibile l'opzione. L'attributo può
assumere i valori "caption" e "overdub". Viene posto a
"true" se le preferenze dell'utente corrispondono al valore di questo
attributo. Viene posto a "false" nel caso in cui non corrispondono.
- system-required
- Questo attributo specifica il nome di una estensione. Viene posto a "true"
se l'estensione viene supportata dall'implementazione, altrimenti viene posto
a "false". In una futura versione di SMIL il valore di questo attributo
sarà un namespace di XML [NAMESPACES].
- system-screen-size
- I valori dell'attributo hanno la seguente sintassi::
screen-size-val ::= screen-height"X"screen-width
Ciascuno di questi è il valore di un pixel e deve essere un valore intero
maggiore di 0. Viene posto a "true" se il sistema di playback di SMIL
è in grado di visualizzare una presentazione della dimensione data. Viene
posto a "false" se il sistema di playback di SMIL è in grado
di visualizzare solo una presentazione più piccola.
- system-screen-depth
- Questo attributo specifica l'ampiezza in bit della palette di colori dello
schermo, richiesta per visualizzare l'elemento. Il valore deve essere più
grande di 0. Valori tipici sono 1, 8, 24 .... Viene posto a "true"
se il sistema di playback di SMIL è in grado di visualizzare immagini
o video con la profondità di colore data. Viene posto a "false"
se il sistema di playback di SMIL è in grado di visualizzare solo immagini
o video con una profondità di colore minore.
Esempi
1) Scegliere fra contenuto con diverso velocità di trasmissione
In una situazione comune, le implementazioni possono desiderare di permettere
una selezione attraverso un parametro sugli elementi di "sistem-bitrate".
Il player multimediale valuta ciascuna delle "scelte" (elementi all'interno
di switch) una sola volta, cercando un bitrate accettabile date le caratteristiche
conosciute del link tra il player multimediale e il server.
...
<par>
<text .../>
<switch>
<par system-bitrate="40000">
...
</par>
<par system-bitrate="24000">
...
</par>
<par system-bitrate="10000">
........
</par>
</switch>
</par>
...
2) Scelta tra risorse audio con diversi bitrate
Gli elementi all'interno dello switch possono essere qualsiasi combinazione
di elementi. Per esempio, uno potrebbe semplicemente specificare una traccia
audio alternativa::
...
<switch>
<audio src="joe-audio-better-quality" system-bitrate="16000" />
<audio src="joe-audio" system-bitrate="8000" />
</switch>
...
3) Scelta tra risorse audio in diversi linguaggi
Nel seguente esempio, una risorsa audio è disponibile sia in inglese
che in francese. Il player può scegliere una di queste risorse audio,
basate sul linguaggio preferito dall'utente.
...
<switch>
<audio src="joe-audio-french" system-language="fr"/>
<audio src="joe-audio-english" system-language="en"/>
</switch>
...
4) Scelta tra contenuto scritto per diversi monitor
Nell'esempio seguente la presentazione contiene parti alternative disegnate
per monitor con differenti risoluzioni e profondità di colore. A seconda
delle caratteristiche particolari dello schermo, il player può scegliere
una delle alternative.
...
<par>
<text .../>
<switch>
<par system-screen-size="1280X1024" system-screen-depth="16">
........
</par>
<par system-screen-size="640X480" system-screen-depth="32">
...
</par>
<par system-screen-size="640X480" system-screen-depth="16">
...
</par>
</switch>
</par>
...
5) Distinguere tracce di sottotitolatura da telescrivente
Nell'esempio seguente le sottotitolature sono mostrate solo se l'utente le
vuole attivate.
...
<seq>
<par>
<audio src="audio.rm"/>
<video src="video.rm"/>
<textstream src="stockticker.rtx"/>
<textstream src="closed-caps.rtx" system-captions="on"/>
</par>
</seq>
...
6) Scelta tra il linguaggio per il cambio di audio e le tracce di sottotitolatura
Nel seguente esempio è disponibile un film in lingua francese con cambio
di audio e titoli in inglese, tedesco e olandese. Il segmento di SMIL che segue
esprime proprio questo e si attiva le alternative che l'utente preferisce.
...
<par>
<switch>
<audio src="movie-aud-en.rm" system-language="en"
system-overdub-or-caption="overdub"/>
<audio src="movie-aud-de.rm" system-language="de"
system-overdub-or-caption="overdub"/>
<audio src="movie-aud-nl.rm" system-language="nl"
system-overdub-or-caption="overdub"/>
<!-- French for everyone else -->
<audio src="movie-aud-fr.rm"/>
</switch>
<video src="movie-vid.rm"/>
<switch>
<textstream src="movie-caps-en.rtx" system-language="en"
system-overdub-or-caption="caption"/>
<textstream src="movie-caps-de.rtx" system-language="de"
system-overdub-or-caption="caption"/>
<textstream src="movie-caps-nl.rtx" system-language="nl"
system-overdub-or-caption="caption"/>
<!-- French captions for those that really want them -->
<textstream src="movie-caps-fr.rtx" system-captions="on"/>
</switch>
</par>
...
4.5 Elementi di hyperlink
Gli elementi per i link permettono una descrizione dei link di navigazione tra
gli oggetti.
SMIL si preoccupa solo degli elementi di link in-linea. I link sono limitati
a link unidirezionali e con una singola testata. (cioè, tutti i link
hanno esattamente una origine e una risorsa di destinazione). Tutti i link di
SMIL sono attivati dall'utente.
Manipolare i link in documenti incapsulati
A causa della sua natura integrante, la presentazione di un documento di SMIL
può implicare altre applicazioni o plug-in (non-SMIL). Per esempio, un
browser SMIL può usare un plug-in HTML per visualizzare una pagina incapsulata
HTML. Viceversa, un browser HTML può usare un plug-in SMIL per visualizzare
un documento SMIL incapsulato in una pagina HTML.
In presentazioni di questo tipo, i link possono essere definiti da documenti
a livelli diversi e possono far sorgere dei conflitti. In questo caso, il link
definito dal documento contenente dovrebbe avere la precedenza sul link definito
dall'oggetto incapsulato. Nota che da quando questo potrebbe richiedere la comunicazione
tra il browser e il plug-in, l'implementazione di SMIL può scegliere
di non adeguarsi con questa raccomandazione.
Se viene definito un link in un documento SMIL incapsulato, il link interessato
agisce solo sul documento SMIL incapsulato.
Se viene definito un link in un documento non-SMIL incapsulato in un documento
SMIL, il link interessato può agire solo sulla presentazione del documento
incapsulato e non sulla presentazione contenente il documento SMIL. Questa restrizione
può essere eliminata in versioni future di SMIL.
Indirizzamento
SMIL supporta l'identificatore di fragmento di nome e il connettore '#'. Questo
significa che SMIL supporta locators così come vengono usati abitualmente
in HTML (per esempio usa il locator nella forma "http://foo.com/some/path#anchor1").
Link a frammenti SMIL
Un locator che punta ad un documento SMIL può contenere una parte frammento
(per esempio: http://www.w3.org/test.smi#par1). La parte frammento è
un valore di id che identifica uno degli elementi all'interno del documento
SMIL referenziato. Se è seguito da un link contenente una parte di frammento,
la presentazione dovrebbe iniziare come se l'utente avesse fatto uno scorrimento
veloce in avanti.
Possono capitare i seguenti casi speciali:
- L'elemento indirizzato dal link ha un attributo "repeat"
- Se il valore dell'attributo "repeat" è N, vengono girate
tutte le ripetizioni N dell'elemento
- Se il valore dell'attributo "repeat" è "indefinite",
il playback termina in accordo con le regole definite per il valore "indefinite"
di "repeat"
- L'elemento indirizzato dal link è contenuto all'interno di un altro
elemento che contiene un attributo "repeat"
- Se il valore dell'attributo "repeat" è N, il playback
parte all'inizio dell'elemento indirizzato dal link, seguito da N-1 ripetizioni
dell'elemento contenente l'attributo "repeat"
- Se il valore dell'attributo "repeat" è "indefinite",
il playback parte all'inizio dell'elemento indirizzato dal link. Il playback
termina in accordo con le regole definite dal valore "indefinite"
di "repeat"
- L'elemento indirizzato dal link è contenuto nell'elemento "switch":
è proibito linkare a elementi che sono il contenuto degli elementi
"switch".
4.5.1 L'elemento a
La funzionalità dell'elemento "a" è molto simile alla
funzionalità dell'elemento "a" in HTML 4.0
[HTML40].
SMIL aggiunge un attributo "show" che controlla il comportamento temporale
di un sorgente quando è seguito da un link. A scopi di sincronizzazione,
l'elemento "a" è trasparente, cioè non influenza la sincronizzazione
dei suoi elementi figli. Gli elementi "a" possono essere annidati. Un
elemento "a" deve avere un attributo
href.
Attributi
L'elemento "a" può avere i seguenti attributi:
- id
- Definito nella Sezione 2
- href
- Questo attributo contiene la URI di destinazione del link
E' richiesto l'attributo "href" per gli elementi "a".
- show
- Questo attributo controlla il comportamento di un documento sorgente contenente
il link quando segue il link. Può avere uno dei seguenti valori:
- "replace": La presentazione attuale è bloccata al suo
stato corrente e viene sostituita dalla risorsa di destinazione. Se il player
offre un meccanismo di storia passata, la presentazione sorgente riprende
dallo stato in cui era stata bloccata quando l'utente ritorna a questo.
- "new": La presentazione della risorsa di destinazione ha inizio
in un nuovo contesto che non influisce sulla risorsa sorgente.
- "pause": La presentazione sorgente viene messa in pausa al suo
stato attuale e la risorsa destinazione inizia in un nuovo contesto. Quando
termina la visualizzazione della risorsa destinazione, la presentazione
sorgente riprende dallo stato in cui era stata posta in pausa.
Il valore di default di "show" è "replace".
- title
- Definito nella Sezione 3.3.1
Si raccomanda caldamente che tutti gli elementi "a" abbiano un attributo
"title" con una descrizione significativa. I programmi autore dovrebbero
assicurare che nessun elemento possa essere introdotto in un documento SMIL
senza questo attributo.
Contenuto dell'elemento
L'elemento "a" può contenere i seguenti figli:
-
animation
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
audio
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
img
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
par
-
Definito nella Sezione 4.2.1
-
ref
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
seq
-
Definito nella Sezione 4.2.2
-
switch
-
Definito nella Sezione 4.3
-
text
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
textstream
-
Definito nella Sezione 4.2.3
-
video
-
Definito nella Sezione 4.2.3
Esempi
Esempio 1
Il link da avvio alla nuova presentazione sostituendo la presentazione che
stava girando.
<a href="http://www.cwi.nl/somewhereelse.smi">
<video src="rtsp://foo.com/graph.imf" region="l_window"/>
</a>
Nell'esempio, la seconda linea può essere sostituita da un riferimento
a qualsiasi sottoalbero valido di una presentazione SMIL.
Esempio 2
Il link da avvio alla nuova presentazione insieme alla presentazione che stava
girando.
<a href="http://www.cwi.nl/somewhereelse.smi" show="new">
<video src="rtsp://foo.com/graph.imf" region="l_window"/>
</a>
Per esempio, questo permette ad un player di SMIL di controllare un browser HTML.
Esempio 3
Il link da inizio alla nuova presentazione e mette in pausa la presentazione
che stava girando.
<a href="http://www.cwi.nl/somewhereelse.smi" show="pause">
<video src="rtsp://foo.com/graph.imf" region="l_window"/>
</a>
Esempio 4
L'esempio seguente contiene un link da un elemento in una presentazione A alla
metà di un'altra presentazione B. Questo dovrebbe far girare la presentazione
B iniziando esattamente dall'inizio dell'elemento con id "next".
Presentation A:
<a href="http://www.cwi.nl/presentationB#next">
<video src="rtsp://foo.com/graph.imf"/>
</a>
Presentation B (http://www.cwi.nl/presentation):
...
<seq>
<video src="rtsp://foo.com/graph.imf"/>
<par>
<video src="rtsp://foo.com/timbl.rm" region="l_window"/>
<video id="next" src="rtsp://foo.com/v1.rm" region="r_window"/>
^^^^^^^^^
<text src="rtsp://foo.com/caption1.html" region="l_2_title"/>
<text src="rtsp://foo.com/caption2.rtx" region="r_2_title"/>
</par>
</seq>
...
4.5.2 L'elemento anchor
La funzionalità di un elemento "a" è limitata dal fatto
che permette di associare un link solo con oggetti multimediali completi. Le mappe
sensibili di HTML hanno dimostrato che è utile associare dei link a sottoparti
spaziali di un oggetto. L'elemento anchor realizza funzionalità simili
per SMIL.
- L'elemento anchor permette di associare un link a sottoparti spaziali e
temporali di un oggetto multimediale, usando l'attributo "href"
(al contrario, l'elemento "a" permette solo di associare un link
ad un oggetto multimediale completo).
- L'elemento anchor permette ad una sottoparte di un oggetto multimediale
di diventare la destinazione di un link, usando l'attributo "id".
- L'elemento anchor permette di dividere un oggetto in sottoparti spaziali,
usando l'attributo "coords"
- L'elemento anchor permette di dividere un oggetto in sottoparti temporali,
usando gli attributi "begin" e "end". I valori degli attributi
begin e end sono relativi all'effettivo inizio dell'oggetto multimediale.
Attributi
L'elemento anchor può avere i seguenti attributi:
- begin
- Definito nella Sezione 4.2.1
- coords
- Il valore di questo attributo specifica un rettangolo all'interno dell'area
di visualizzazione di un oggetto multimediale visivo. La sintassi e la semantica
di questo attributo sono simili a quelle dell'attributo coords delle mappe
sensibili in HTML, quando il link è associato ad una figura rettangolare.
Il rettangolo è specificato da quattro valori di lunghezza: i primi
due valori specificano le coordinate dell'angolo superiore sinistro del rettangolo.
I secondi due valori specificano le coordinate dell'angolo inferiore destro
del rettangolo. Le coordinate sono relative all'angolo in alto a sinistra
dell'oggetto multimediale visivo (vedere figura 4.5). Se una coordinata è
specificata come valore in percentuale, questa è relativa all'altezza
e alla larghezza totali dell'area di visualizzazione dell'oggetto multimediale.
Un attributo con un valore di coords errato viene ignorato (x-destro minore
o uguale di x-sinistro, y-inferiore minore o uguale di y-superiore). Se il
rettangolo definito dagli attributi di coords supera l'area delimitata dall'oggetto
multimediale, l'altezza e la larghezza eccedenti vengono tagliate ai bordi
dell'oggetto multimediale.
I valori dell'attributo di coords hanno la seguente sintassi:
coords-value ::= left-x "," top-y "," right-x "," bottom-y
D
Figura 4.5: Semantica dell'attributo "coords"
- end
- Definito nella Sezione 4.2.1
- id
- Definito nella Sezione 2
- show
- Definito nella Sezione 4.5.1
- skip-content
- Definito nella Sezione 3.3.1
- title
- Definito nella Sezione 3.3.1
Si raccomanda caldamente che tutti gli elementi anchor abbiano un attributo
"title" con una descrizione significativa. I programmi autore dovrebbero
assicurare che nessun elemento possa essere introdotto in un documento SMIL
senza questo attributo.
Esempi
1) Associazione di link con sottoparti spaziali
Nell'esempio che segue lo spazio di schermo occupato da un video clip è
diviso in due sezioni. A ciascuna di queste sezioni viene associato un link
differente.
<video src="http://www.w3.org/CoolStuff">
<anchor href="http://www.w3.org/AudioVideo" coords="0%,0%,50%,50%"/>
<anchor href="http://www.w3.org/Style" coords="50%,50%,100%,100%"/>
</video>
2) Associazione di link con sottoparti temporali
Nell'esempio che segue la durata di un video clip viene divisa in due sotto
intervalli. A ciascuno di questi intervalli viene associato un link differente.
<video src="http://www.w3.org/CoolStuff">
<anchor href="http://www.w3.org/AudioVideo" begin="0s" end="5s"/>
<anchor href="http://www.w3.org/Style" begin="5s" end="10s"/>
</video>
3) Salto alla sottoparte di un oggetto
L'esempio che segue contiene un link da un elemento di una presentazione A a
metà di un oggetto video contenuto in un'altra presentazione B. Questo
dovrebbe far partire la presentazione B iniziando dal secondo 5 del video (cioè
la presentazione partirebbe come se l'utente avesse portato avanti velocemente
l'intera presentazione al punto in cui inizia il frammento video designato nel
"CoolStuff").
Presentation A:
<a href="http://www.cwi.nl/mm/presentationB#tim">
<video id="graph" src="rtsp://foo.com/graph.imf" region="l_window"/>
</a>
Presentation B:
<video src="http://www.w3.org/CoolStuff">
<anchor id="joe" begin="0s" end="5s"/>
<anchor id="tim" begin="5s" end="10s"/>
</video>
4) Combinare usi diversi di link
L'esempio che segue mostra come gli usi diversi dei link associati possono
essere utilizzati in combinazione.
Presentation A:
<a href="http://www.cwi.nl/mm/presentationB#tim">
<video id="graph" src="rtsp://foo.com/graph.imf" region="l_window"/>
</a>
Presentation B:
<video src="http://www.w3.org/CoolStuff">
<anchor id="joe" begin="0s" end="5s" coords="0%,0%,50%,50%"
href="http://www.w3.org/"/>
<anchor id="tim" begin="5s" end="10s" coords="0%,0%,50%,50%"
href="http://www.w3.org/Tim"/>
</video>
5 La DTD di SMIL
5.1 Relazione con XML
Un documento SMIL 1.0 può facoltativamente contenere una dichiarazione
di tipo di documento che nomina la definizione di tipo di documento (DTD) in uso
per il documento. Per SMIL, la dichiarazione di tipo di documento dovrebbe apparire
come segue (le doppie virgolette possono essere sostituite dalle virgolette singole).
<!DOCTYPE smil PUBLIC "-//W3C//DTD SMIL 1.0//EN"
"http://www.w3.org/TR/REC-smil/SMIL10.dtd">
La specifica XML 1.0 fornisce un modo per estendere la DTD usando l'elemento
<!DOCTYPE>, per esempio aggiungendo un nuovo insieme di definizioni di entità.
Gli autori non dovrebbero usare questa caratteristica con SMIL poichè
molti player di SMIL non la supporteranno.
Quello che segue non è legale in SMIL:
<!DOCTYPE smil PUBLIC "-//W3C//DTD SMIL 1.0//EN"
"http://www.w3.org/TR/REC-smil/SMIL10.dtd" [
<!ENTITY % AcmeCorpSymbols PUBLIC
"-//Acme Corp//ENTITIES Corporate Symbols//EN"
"http://www.acme.com/corp_symbols.xml"
>
%AcmeCorpSymbols;
]>
5.2 DTD
<!--
This is the XML document type definition (DTD) for SMIL 1.0.
Date: 1998/06/15 08:56:30
Authors:
Jacco van Ossenbruggen <jrvosse@cwi.nl>
Sjoerd Mullender <sjoerd@cwi.nl>
Further information about SMIL is available at:
http://www.w3.org/AudioVideo/
-->
<!-- Generally useful entities -->
<!ENTITY % id-attr "id ID #IMPLIED">
<!ENTITY % title-attr "title CDATA #IMPLIED">
<!ENTITY % skip-attr "skip-content (true|false) 'true'">
<!ENTITY % desc-attr "
%title-attr;
abstract CDATA #IMPLIED
author CDATA #IMPLIED
copyright CDATA #IMPLIED
">
<!--=================== SMIL Document =====================================-->
<!--
The root element SMIL contains all other elements.
-->
<!ELEMENT smil (head?,body?)>
<!ATTLIST smil
%id-attr;
>
<!--=================== The Document Head =================================-->
<!ENTITY % layout-section "layout|switch">
<!ENTITY % head-element "(meta*,((%layout-section;), meta*))?">
<!ELEMENT head %head-element;>
<!ATTLIST head %id-attr;>
<!--=================== Layout Element ====================================-->
<!--
Layout contains the region and root-layout elements defined by
smil-basic-layout or other elements defined an external layout
mechanism.
-->
<!ELEMENT layout ANY>
<!ATTLIST layout
%id-attr;
type CDATA "text/smil-basic-layout"
>
<!--=================== Region Element ===================================-->
<!ENTITY % viewport-attrs "
height CDATA #IMPLIED
width CDATA #IMPLIED
background-color CDATA #IMPLIED
">
<!ELEMENT region EMPTY>
<!ATTLIST region
%id-attr;
%title-attr;
%viewport-attrs;
left CDATA "0"
top CDATA "0"
z-index CDATA "0"
fit (hidden|fill|meet|scroll|slice) "hidden"
%skip-attr;
>
<!--=================== Root-layout Element ================================-->
<!ELEMENT root-layout EMPTY>
<!ATTLIST root-layout
%id-attr;
%title-attr;
%viewport-attrs;
%skip-attr;
>
<!--=================== Meta Element=======================================-->
<!ELEMENT meta EMPTY>
<!ATTLIST meta
name NMTOKEN #REQUIRED
content CDATA #REQUIRED
%skip-attr;
>
<!--=================== The Document Body =================================-->
<!ENTITY % media-object "audio|video|text|img|animation|textstream|ref">
<!ENTITY % schedule "par|seq|(%media-object;)">
<!ENTITY % inline-link "a">
<!ENTITY % assoc-link "anchor">
<!ENTITY % link "%inline-link;">
<!ENTITY % container-content "(%schedule;)|switch|(%link;)">
<!ENTITY % body-content "(%container-content;)">
<!ELEMENT body (%body-content;)*>
<!ATTLIST body %id-attr;>
<!--=================== Synchronization Attributes ========================-->
<!ENTITY % sync-attributes "
begin CDATA #IMPLIED
end CDATA #IMPLIED
">
<!--=================== Switch Parameter Attributes =======================-->
<!ENTITY % system-attribute "
system-bitrate CDATA #IMPLIED
system-language CDATA #IMPLIED
system-required NMTOKEN #IMPLIED
system-screen-size CDATA #IMPLIED
system-screen-depth CDATA #IMPLIED
system-captions (on|off) #IMPLIED
system-overdub-or-caption (caption|overdub) #IMPLIED
">
<!--=================== Fill Attribute ====================================-->
<!ENTITY % fill-attribute "
fill (remove|freeze) 'remove'
">
<!--=================== The Parallel Element ==============================-->
<!ENTITY % par-content "%container-content;">
<!ELEMENT par (%par-content;)*>
<!ATTLIST par
%id-attr;
%desc-attr;
endsync CDATA "last"
dur CDATA #IMPLIED
repeat CDATA "1"
region IDREF #IMPLIED
%sync-attributes;
%system-attribute;
>
<!--=================== The Sequential Element ============================-->
<!ENTITY % seq-content "%container-content;">
<!ELEMENT seq (%seq-content;)*>
<!ATTLIST seq
%id-attr;
%desc-attr;
dur CDATA #IMPLIED
repeat CDATA "1"
region IDREF #IMPLIED
%sync-attributes;
%system-attribute;
>
<!--=================== The Switch Element ================================-->
<!-- In the head, a switch may contain only layout elements,
in the body, only container elements. However, this
constraint cannot be expressed in the DTD (?), so
we allow both:
-->
<!ENTITY % switch-content "layout|(%container-content;)">
<!ELEMENT switch (%switch-content;)*>
<!ATTLIST switch
%id-attr;
%title-attr;
>
<!--=================== Media Object Elements =============================-->
<!-- SMIL only defines the structure. The real media data is
referenced by the src attribute of the media objects.
-->
<!-- Furthermore, they have the following attributes as defined
in the SMIL specification:
-->
<!ENTITY % mo-attributes "
%id-attr;
%desc-attr;
region IDREF #IMPLIED
alt CDATA #IMPLIED
longdesc CDATA #IMPLIED
src CDATA #IMPLIED
type CDATA #IMPLIED
dur CDATA #IMPLIED
repeat CDATA '1'
%fill-attribute;
%sync-attributes;
%system-attribute;
">
<!--
Most info is in the attributes, media objects are empty or
contain associated link elements:
-->
<!ENTITY % mo-content "(%assoc-link;)*">
<!ENTITY % clip-attrs "
clip-begin CDATA #IMPLIED
clip-end CDATA #IMPLIED
">
<!ELEMENT ref %mo-content;>
<!ELEMENT audio %mo-content;>
<!ELEMENT img %mo-content;>
<!ELEMENT video %mo-content;>
<!ELEMENT text %mo-content;>
<!ELEMENT textstream %mo-content;>
<!ELEMENT animation %mo-content;>
<!ATTLIST ref %mo-attributes; %clip-attrs;>
<!ATTLIST audio %mo-attributes; %clip-attrs;>
<!ATTLIST video %mo-attributes; %clip-attrs;>
<!ATTLIST animation %mo-attributes; %clip-attrs;>
<!ATTLIST textstream %mo-attributes; %clip-attrs;>
<!ATTLIST text %mo-attributes;>
<!ATTLIST img %mo-attributes;>
<!--=================== Link Elements =====================================-->
<!ENTITY % smil-link-attributes "
%id-attr;
%title-attr;
href CDATA #REQUIRED
show (replace|new|pause) 'replace'
">
<!--=================== Inline Link Element ===============================-->
<!ELEMENT a (%schedule;|switch)*>
<!ATTLIST a
%smil-link-attributes;
>
<!--=================== Associated Link Element ===========================-->
<!ELEMENT anchor EMPTY>
<!ATTLIST anchor
%skip-attr;
%smil-link-attributes;
%sync-attributes;
coords CDATA #IMPLIED
>
Riferimenti
- [CSS2]
- "Cascading Style Sheets, level 2", B. Bos, H. Lie, C. Lilley, I. Jacobs,
12 May 1998.
- Disponibile all'indirizzo: http://www.w3.org/TR/REC-CSS2/.
- [HTML40]
- "HTML 4.0 Specification", D. Raggett, A. Le Hors, I. Jacobs, 24 April 1998.
Disponibile all'indirizzo: http://www.w3.org/TR/REC-html40/.
- [ISO/IEC 10646]
- ISO (International Organization for Standardization). ISO/IEC 10646-1993
(E). Information technology -- Universal Multiple-Octet Coded Character Set
(UCS) -- Part 1: Architecture and Basic Multilingual Plane. [Geneva]: International
Organization for Standardization, 1993 (plus amendments AM 1 through AM 7).
- [NAMESPACES]
- "Namespaces in XML", T. Bray, D. Hollander, A. Layman, 27 March 1998
W3C working draft. Disponibile all'indirizzo: http://www.w3.org/TR/WD-xml-names.
- [PICS]
- "PICS 1.1 Label Distribution -- Label Syntax and Communication Protocols",
31 October 1996, T. Krauskopf, J. Miller, P. Resnick, W. Trees
Disponibile all'indirizzo: http://www.w3.org/TR/REC-PICS-labels-961031
- [RFC1738]
- "Uniform Resource Locators", T. Berners-Lee, L. Masinter, and M. McCahill,
December 1994.
Disponibile all'indirizzo: ftp://ftp.isi.edu/in-notes/rfc1738.txt.
- [RFC1766]
- "Tags for the Identification of Languages", H. Alvestrand, March 1995.
Disponibile all'indirizzo: ftp://ftp.isi.edu/in-notes/rfc1766.txt.
- [RFC1808]
- "Relative Uniform Resource Locators", R. Fielding, June 1995.
Disponibile all'indirizzo: ftp://ftp.isi.edu/in-notes/rfc1808.txt.
- [RFC2045]
- "Multipurpose Internet Mail Extensions (MIME) Part One: Format of Internet
Message Bodies", N. Freed and N. Borenstein, November 1996.
Disponibile all'indirizzo: ftp://ftp.isi.edu/in-notes/rfc2045.txt.
Note that this RFC obsoletes RFC1521, RFC1522, and RFC1590.
- [SMPTE]
- "Time and Control Codes for 24, 25 or 30 Frame-Per-Second Motion-Picture
Systems - RP 136-1995". Society of Motion Picture & Television Engineers.
- [URI]
- "Uniform Resource Identifiers (URI): Generic Syntax and Semantics", T.
Berners-Lee, R. Fielding, L. Masinter, 4 March 1998.
Disponibile all'indirizzo: http://www.ics.uci.edu/pub/ietf/uri/draft-fielding-uri-syntax-02.txt.
This is a work in progress that is expected to update [RFC1738]
and [RFC1808].
- [XML10]
- "Extensible Markup Language (XML) 1.0", T. Bray, J. Paoli, C.M. Sperberg-McQueen,
editors, 10 February 1998.
Disponibile all'indirizzo: http://www.w3.org/TR/REC-xml/
Appendice
Estensioni di SMIL 1.0
(non-normative)
In futuro SMIL 1.0 potrebbe essere esteso da un'altra raccomandazione del W3C
o da estensioni private.
Per queste estensioni, è raccomandabile che vengano osservate le regole
che seguono:
- Tutti gli elementi introdotti nelle estensioni devono avere un attributo
"skip-content" (definito nella Sezione 3.3.1) dovrebbe essere possibile
che il loro contenuto sia processato dai player di SMIL 1.0
- Le estensioni private decono essere introdotte usando la sintassi specificata
nei namespace di XML.
Si raccomanda che i player SMIL vengano preparati per manipolare i documenti che
contengono estensioni che osservano queste due regole.
Le estensioni dovrebbero essere manipolate usando il meccanismo di namespace
di XML, una volta che tale meccanismo diventa una raccomandazione del W3C. Nel
resto della sezione viene usata la sintassi e la semantica dei namespace di
XML definiti nella note del W3C [NAMESPACE] solo come dimostrazione:
Possono presentarsi i seguenti casi:
- Il documento contiene una dichiarazione di namespace per la specifica SMIL
1.0 che definisce un prefisso vuoto. In questo caso un elemento non SMIL 1.0
e gli attributi non sono accettati in un documento se sono dichiarati usando
un namespace XML. Il documento può non contenere una dichiarazione
di tipo di documento per SMIL 1.0. Se è così non è valido.
Nell'esempio che segue l'elemento "new:a" è una estensione
legale. L'elemento "mytags:a" e "b" sono errori di sintassi
poichè non sono stati dichiarati usando il namespace di XML.
<?xml:namespace ns="http://www.acme.com/new-smil" prefix="new" ?>
<?xml:namespace ns="http://www.w3.org/TR/PR-smil" ?>
<smil>
<body>
<par>
<new:a>
...
</new:a>
<mytags:a ... />
...
</mytags:a>
<b>
...
</b>
</par>
</body>
</smil>
- Il documento non contiene dichiarazione del tipo di documento, ma contiene
una dichiarazione di tipo di documento per una versione di SMIL superiore
a 1.0, o contiene una dichiarazione di namespace per una specifica di SMIL
con una versione superiore di 1.0. Per un player SMIL 1.0 capace di riconoscere
questo tipo di dichiarazione di namespace, si raccomanda che la URI delle
versioni future di SMIL inizino con http://www.w3.org/TR/REC-smil, e siano
seguite da più caratteri che possono essere per esempio il numero della
versione.
In questo caso un player SMIL 1.0 dovrebbe assumere che viene processato un
documento SMIL con un numero di versione maggiore di 1.0.
Possono presentarsi i seguenti casi:
- Unknown element
- Gli elementi unknown vengono ignorati
Un elemento unknown può contenere contenuto consistente in elementi
di SMIL 1.0. Se questo tipo di contenuto viene ignorato o processato dipende
dal valore dell'attributo "skip-content". Se l'attributo è
posto a "true", o l'attributo è assente, il contenuto
non viene processato. Se è posto a "false" il contenuto
viene processato.
-
Conteuto in elementi che venivano dichiarati "Empty"
- Una versione futura di SMIL può permettere il contenuto negli
elementi che sono dichiarati come "empty" in SMIL 1.0.
- Se questo contenuto viene ignorato o meno dipende dal valore dell'attributo
"skip-content" nell'elemento precedentemente vuoto. Se l'attributo
è posto a "true", il contenuto non viene processato.
Se è posto a "false" il contenuto viene processato.
- Unknown Attribute
- Gli attributi sconosciuti vengono ignorati.
- Unknown Attribute Value
- Gli attributi con valori di attributo sconosciuti vengono ignorati.
- Il documento contiene una dichiarazione di tipo di documento per SMIL 1.0.
In questo caso, potrebbe contenere elementi non SMIL 1.0, anche se vengono
dichiarati nel namespace di XML. Questo perchè questo tipo di estensioni
renderebbero il documento non valido.
L'uso di SMIL 1.0 come estensione
Quando il meccanismo di namespace di XML viene usato per includere elementi e
attributi SMIL in altri documenti basati su XML, viene raccomandato di usare il
seguente identificatore di namespace:
http://www.w3.org/TR/REC-smil