Le grotte medievali dell'antica Cales. Orizzonte artistico e istanze conservative, in Le grotte tra Preistoria, età classica e Medioevo. Capri, la Campania, il Mediiterraneo, a cura di L. Di Franco e R. Perrella, Edizioni Quasar 2022, 2022
Sebastiano Conca, Annunciazione, scheda per il catalogo della mostra “Restituzioni. Tesori d’arte restaurati, XIX edizione, guida alla mostra a cura di C. Bertelli, G. Bonsanti, C. Di Francesco, Skira, Milano 2022, pp. 836-845., 2022
La Cappella dell’Assunta nella chiesa di San Francesco ad Aversa: committenza e artisti, in «Napoli nobilissima», volume VIII, fascicolo II, maggio-agosto 2022, pp. 83-88, 2022
Il contributo intende presentare la figura del maestro carrarese Giovambattista Mazzolo, personal... more Il contributo intende presentare la figura del maestro carrarese Giovambattista Mazzolo, personalità di spicco della scultura a Messina nel corso della prima metà del XVI secolo. Giunto nella città dello Stretto in coincidenza con il trasferimento a Palermo di Antonello Gagini – protagonista della scena artistica messinese nel periodo a cavallo tra la fine del Quattrocento e l’inizio del secolo successivo –, il Mazzolo ha risposto alle esigenze della committenza pubblica e privata siciliana con una produzione statuaria cospicua, che ha largamente riproposto i fortunati modelli figurativi lasciati a Messina da Antonello Gagini, a sua volta emulo di Benedetto da Maiano. In particolare, si analizzano qui due serie di rappresentazioni marmoree, le Madonne col Bambino e le Sante Caterine richieste allo scultore carrarese dalla committenza privata – nobiliare e non – della provincia, significativamente raccolte nel territorio dei Monti Nebrodi. Attraverso l’esame dettagliato di questi gruppi statuari, la cui datazione si concentra entro il quarto decennio del Cinquecento, si propone una peculiare lettura dell’attività di Giovambattista Mazzolo, che si profila come “inseguitore” un po’ attardato delle innovative creazioni gaginiane, ed in definitiva incapace di aderire compiutamente alla stagione della “Maniera moderna” a Messina.
Schede delle seguenti opere:
- Domenico Gagini, Profilo di Pietro Speciale, 1470 circa, Militello... more Schede delle seguenti opere: - Domenico Gagini, Profilo di Pietro Speciale, 1470 circa, Militello in Val di Catania, Tesoro di Santa Maria della Stella - Francesco Laurana, Madonna col Bambino, 1471 circa, Palazzolo Acreide, chiesa dell'Immacolata - Domenico Gagini, Busto di Francesco II del Balzo, 1470 circa, Andria, Museo Diocesano
The sculptor Giovandomenico Mazzolo had a key role in the animated artistic scene of Messina of t... more The sculptor Giovandomenico Mazzolo had a key role in the animated artistic scene of Messina of the 1540s. Training in the workshop of his father Giovambattista, who had arrived in Sicily from Carrara, Giovandomenico quickly succeeded in breaking free from the composed and rather unemotional style of his father, which was deeply associated with the older models of Antonello Gagini, and launch himself in the direction of a controlled Mannerism, the first of the marble sculptors active in Messina to do so. A brief description of the works of Mazzolo the younger precedes the presentation of three statues, attributed here to Giovandomenico on the basis of stylistic similarities with other works certainly by him or universally attributed to him by art scholars. Among these, the ‘Madonna of Loreto’ housed in the Mother Church of Pézzolo and the ‘Virgin Annunciate’ over the high altar of the Mother Church of Frazzanò are important new additions to Mazzolo’s œuvre (together with the Eucharistic tabernacle today inside Villa De Pasquale in Messina). The already well-known ‘San Sebastiano’ of Raccuia, on the other hand, is for the first time compared to the protagonists of the panels of the portal of the Cappella del Crocifisso, which Giovandomenico Mazzolo sculpted in the 1560s for Catania Cathedral. From the numerous “Morellian” comparisons similarities emerge that are enough to attribute the marble not to Rinaldo Bonanno, another Sicilian sculptor active in this period, but to the hand of Giovandomenico Mazzolo, whose work was very close, precisely in the Saint Sebastian, to other contemporary Manneristic expressions in Italy.
Le grotte medievali dell'antica Cales. Orizzonte artistico e istanze conservative, in Le grotte tra Preistoria, età classica e Medioevo. Capri, la Campania, il Mediiterraneo, a cura di L. Di Franco e R. Perrella, Edizioni Quasar 2022, 2022
Sebastiano Conca, Annunciazione, scheda per il catalogo della mostra “Restituzioni. Tesori d’arte restaurati, XIX edizione, guida alla mostra a cura di C. Bertelli, G. Bonsanti, C. Di Francesco, Skira, Milano 2022, pp. 836-845., 2022
La Cappella dell’Assunta nella chiesa di San Francesco ad Aversa: committenza e artisti, in «Napoli nobilissima», volume VIII, fascicolo II, maggio-agosto 2022, pp. 83-88, 2022
Il contributo intende presentare la figura del maestro carrarese Giovambattista Mazzolo, personal... more Il contributo intende presentare la figura del maestro carrarese Giovambattista Mazzolo, personalità di spicco della scultura a Messina nel corso della prima metà del XVI secolo. Giunto nella città dello Stretto in coincidenza con il trasferimento a Palermo di Antonello Gagini – protagonista della scena artistica messinese nel periodo a cavallo tra la fine del Quattrocento e l’inizio del secolo successivo –, il Mazzolo ha risposto alle esigenze della committenza pubblica e privata siciliana con una produzione statuaria cospicua, che ha largamente riproposto i fortunati modelli figurativi lasciati a Messina da Antonello Gagini, a sua volta emulo di Benedetto da Maiano. In particolare, si analizzano qui due serie di rappresentazioni marmoree, le Madonne col Bambino e le Sante Caterine richieste allo scultore carrarese dalla committenza privata – nobiliare e non – della provincia, significativamente raccolte nel territorio dei Monti Nebrodi. Attraverso l’esame dettagliato di questi gruppi statuari, la cui datazione si concentra entro il quarto decennio del Cinquecento, si propone una peculiare lettura dell’attività di Giovambattista Mazzolo, che si profila come “inseguitore” un po’ attardato delle innovative creazioni gaginiane, ed in definitiva incapace di aderire compiutamente alla stagione della “Maniera moderna” a Messina.
Schede delle seguenti opere:
- Domenico Gagini, Profilo di Pietro Speciale, 1470 circa, Militello... more Schede delle seguenti opere: - Domenico Gagini, Profilo di Pietro Speciale, 1470 circa, Militello in Val di Catania, Tesoro di Santa Maria della Stella - Francesco Laurana, Madonna col Bambino, 1471 circa, Palazzolo Acreide, chiesa dell'Immacolata - Domenico Gagini, Busto di Francesco II del Balzo, 1470 circa, Andria, Museo Diocesano
The sculptor Giovandomenico Mazzolo had a key role in the animated artistic scene of Messina of t... more The sculptor Giovandomenico Mazzolo had a key role in the animated artistic scene of Messina of the 1540s. Training in the workshop of his father Giovambattista, who had arrived in Sicily from Carrara, Giovandomenico quickly succeeded in breaking free from the composed and rather unemotional style of his father, which was deeply associated with the older models of Antonello Gagini, and launch himself in the direction of a controlled Mannerism, the first of the marble sculptors active in Messina to do so. A brief description of the works of Mazzolo the younger precedes the presentation of three statues, attributed here to Giovandomenico on the basis of stylistic similarities with other works certainly by him or universally attributed to him by art scholars. Among these, the ‘Madonna of Loreto’ housed in the Mother Church of Pézzolo and the ‘Virgin Annunciate’ over the high altar of the Mother Church of Frazzanò are important new additions to Mazzolo’s œuvre (together with the Eucharistic tabernacle today inside Villa De Pasquale in Messina). The already well-known ‘San Sebastiano’ of Raccuia, on the other hand, is for the first time compared to the protagonists of the panels of the portal of the Cappella del Crocifisso, which Giovandomenico Mazzolo sculpted in the 1560s for Catania Cathedral. From the numerous “Morellian” comparisons similarities emerge that are enough to attribute the marble not to Rinaldo Bonanno, another Sicilian sculptor active in this period, but to the hand of Giovandomenico Mazzolo, whose work was very close, precisely in the Saint Sebastian, to other contemporary Manneristic expressions in Italy.
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- Domenico Gagini, Profilo di Pietro Speciale, 1470 circa, Militello in Val di Catania, Tesoro di Santa Maria della Stella
- Francesco Laurana, Madonna col Bambino, 1471 circa, Palazzolo Acreide, chiesa dell'Immacolata
- Domenico Gagini, Busto di Francesco II del Balzo, 1470 circa, Andria, Museo Diocesano
- Domenico Gagini, Profilo di Pietro Speciale, 1470 circa, Militello in Val di Catania, Tesoro di Santa Maria della Stella
- Francesco Laurana, Madonna col Bambino, 1471 circa, Palazzolo Acreide, chiesa dell'Immacolata
- Domenico Gagini, Busto di Francesco II del Balzo, 1470 circa, Andria, Museo Diocesano