LE RADICI DEL NEOREALISMO Il Neorealismo è un movimento culturale e artistico italiano che nasce ... more LE RADICI DEL NEOREALISMO Il Neorealismo è un movimento culturale e artistico italiano che nasce in risposta al contesto storico creatasi in seguito al crollo del fascismo, la lotta partigiana, la profonda crisi nelle fabbriche e nelle campagne e i tentativi politici di riorganizzare la democrazia. >>Si delinea così l'esigenza di penetrare in modo analitico e drammatico la realtà attuale. È difficile attribuirgli una data precisa di inizio, tendenzialmente la letteratura neorealista include tutta la narrativa antifascista, popolare, dagli anni Trenta agli anni Cinquanta; in particolare del decennio che inizia con la conclusione della Seconda Guerra Mondiale (1946-1956). Le sue radici affondano negli anni Venti, periodo caratterizzato da un'esigenza di rinnovamento che anima l'Europa. Il termine viene usato per la prima volta in Germania all'inizio del ventesimo secolo, Neue Sachlichkeit, per definire una scuola che mira a recuperare il valore dell'oggettività dei fatti e che utilizza il mezzo pittorico come denuncia dei crimini del totalitarismo. Si sviluppa in vari paesi e ognuno lo rielabora a modo suo. Assume un maggiore significato in letteratura con una pubblicazione di Erich Maria Remarque del 1929. Si sviluppa quindi in Europa la figura dell'intellettuale engagé, ovvero impegnato non solo a descrivere la realtà ma a scrivere per operare per il progresso degli uomini e della società. Forti influenze di questo movimento culturale vengono manifestate anche nel cinema, in fotografia e nell'arte. Si avverte ora il bisogno di opere nelle quali, non un'élite, ma la maggioranza trovi espresso il proprio sentire. > La letteratura si porge al lettore come conforto, momento di riposo e rifugio. Adotta uno stile di scrittura adatto a tutti, trattando argomenti quotidiani e rispondendo ai bisogni della gente comune. >Calvino descrive il Neorealismo come una cosa spontanea che nasce dal basso e si rivolge al basso. CARLO BO: Nella "Letteratura come vita", che è un saggio, afferma che la letteratura non deve essere solo astratta, elitaria e funzionale, ma deve accrescere la coscienza, consapevolezza e maturità collettiva. CARATTERISTICHE DEL NEOREALISMO-Genius Loci: riferimento identitario geografico (matrice geografica)-Forte e inarrestabile voglia di raccontare, esprimere testimonianze, esprimere se' stessi e i sentimenti della gente-Raffigurazione della realtà che viene offerte al lettore, in maniera concreta ma vissuta e mediata dall'autore-La memoria: letteratura fortemente memorialista e legata al culto del ricordo (raccontare per ricordare) Alcuni autori fungono da "ponte" tra Verismo e Neorealismo… CORRADO ALVARO: Letteratura meridionalista, ricca di termini nuovi che continuano ad esprimere una realtà primitiva e ancestrale. ("Manca la geometria della ruota, ma per poco ancora…" = soffio neorealista) Nella sua opera Gente in Aspromonte, collezione di racconti, sintetizza la storia dell'uomo in quel contesto: protagonista è la famiglia degli Argirò vessata dai latifondisti. IGNAZIO SILONE: Di origine abruzzese (centro-sud), scrive il romanzo Fontamara. Introduce un nuovo elemento: l'eroe positivo (Berardo Viola), che si ribella allo status quo, a costo della sua vita scoordina l'asetticità della società. Il linguaggio cambia e viene caratterizzato da un sempre maggiore ottimismo. FRANCESCO IOVINE: (Molise) Nella sua opera Le Terre del Sacramento, l'eroe positivo ha un valore aggiunto: oltre ad opporsi, tenta di trovare un accordo con il potere, non con la violenza, bensì attraverso il dialogo. (razionalità) Fallisce nel suo intento e rimane ucciso. Alla fine del racconto le vecchie del villaggio si riuniscono attorno alla bara di Luca e recitano una frase che introduce il Neorealismo: "Per noi fame e disperazione e per i figli paradiso e pane". CARLO BERNARI: Di origini francesi ma visse a Bari, Puglia. Nella sua opera, I Tre Operai (1934) avviene uno scontro tra gli imprenditori e gli operai della nascente industrializzazione italiana; questi ultimi pieni di speranze e sogni di elevare la propria vita (Teodoro, Marco, Anna) e di affrancarsi da quella realtà disumanante. Teodoro, protagonista acculturato e competitivo con capacità di farsi valere: "Dentro ci aveva la rivoluzione" sgrammaticato ma rappresenta la realtà nella sua interezza. I primi autori del Neorealismo… Vittorini, Pavese e Fenoglio. I primi due particolarmente rilevanti per il contributo nell'introduzione della letteratura americana contemporanea attraverso traduzioni.
LE RADICI DEL NEOREALISMO Il Neorealismo è un movimento culturale e artistico italiano che nasce ... more LE RADICI DEL NEOREALISMO Il Neorealismo è un movimento culturale e artistico italiano che nasce in risposta al contesto storico creatasi in seguito al crollo del fascismo, la lotta partigiana, la profonda crisi nelle fabbriche e nelle campagne e i tentativi politici di riorganizzare la democrazia. >>Si delinea così l'esigenza di penetrare in modo analitico e drammatico la realtà attuale. È difficile attribuirgli una data precisa di inizio, tendenzialmente la letteratura neorealista include tutta la narrativa antifascista, popolare, dagli anni Trenta agli anni Cinquanta; in particolare del decennio che inizia con la conclusione della Seconda Guerra Mondiale (1946-1956). Le sue radici affondano negli anni Venti, periodo caratterizzato da un'esigenza di rinnovamento che anima l'Europa. Il termine viene usato per la prima volta in Germania all'inizio del ventesimo secolo, Neue Sachlichkeit, per definire una scuola che mira a recuperare il valore dell'oggettività dei fatti e che utilizza il mezzo pittorico come denuncia dei crimini del totalitarismo. Si sviluppa in vari paesi e ognuno lo rielabora a modo suo. Assume un maggiore significato in letteratura con una pubblicazione di Erich Maria Remarque del 1929. Si sviluppa quindi in Europa la figura dell'intellettuale engagé, ovvero impegnato non solo a descrivere la realtà ma a scrivere per operare per il progresso degli uomini e della società. Forti influenze di questo movimento culturale vengono manifestate anche nel cinema, in fotografia e nell'arte. Si avverte ora il bisogno di opere nelle quali, non un'élite, ma la maggioranza trovi espresso il proprio sentire. > La letteratura si porge al lettore come conforto, momento di riposo e rifugio. Adotta uno stile di scrittura adatto a tutti, trattando argomenti quotidiani e rispondendo ai bisogni della gente comune. >Calvino descrive il Neorealismo come una cosa spontanea che nasce dal basso e si rivolge al basso. CARLO BO: Nella "Letteratura come vita", che è un saggio, afferma che la letteratura non deve essere solo astratta, elitaria e funzionale, ma deve accrescere la coscienza, consapevolezza e maturità collettiva. CARATTERISTICHE DEL NEOREALISMO-Genius Loci: riferimento identitario geografico (matrice geografica)-Forte e inarrestabile voglia di raccontare, esprimere testimonianze, esprimere se' stessi e i sentimenti della gente-Raffigurazione della realtà che viene offerte al lettore, in maniera concreta ma vissuta e mediata dall'autore-La memoria: letteratura fortemente memorialista e legata al culto del ricordo (raccontare per ricordare) Alcuni autori fungono da "ponte" tra Verismo e Neorealismo… CORRADO ALVARO: Letteratura meridionalista, ricca di termini nuovi che continuano ad esprimere una realtà primitiva e ancestrale. ("Manca la geometria della ruota, ma per poco ancora…" = soffio neorealista) Nella sua opera Gente in Aspromonte, collezione di racconti, sintetizza la storia dell'uomo in quel contesto: protagonista è la famiglia degli Argirò vessata dai latifondisti. IGNAZIO SILONE: Di origine abruzzese (centro-sud), scrive il romanzo Fontamara. Introduce un nuovo elemento: l'eroe positivo (Berardo Viola), che si ribella allo status quo, a costo della sua vita scoordina l'asetticità della società. Il linguaggio cambia e viene caratterizzato da un sempre maggiore ottimismo. FRANCESCO IOVINE: (Molise) Nella sua opera Le Terre del Sacramento, l'eroe positivo ha un valore aggiunto: oltre ad opporsi, tenta di trovare un accordo con il potere, non con la violenza, bensì attraverso il dialogo. (razionalità) Fallisce nel suo intento e rimane ucciso. Alla fine del racconto le vecchie del villaggio si riuniscono attorno alla bara di Luca e recitano una frase che introduce il Neorealismo: "Per noi fame e disperazione e per i figli paradiso e pane". CARLO BERNARI: Di origini francesi ma visse a Bari, Puglia. Nella sua opera, I Tre Operai (1934) avviene uno scontro tra gli imprenditori e gli operai della nascente industrializzazione italiana; questi ultimi pieni di speranze e sogni di elevare la propria vita (Teodoro, Marco, Anna) e di affrancarsi da quella realtà disumanante. Teodoro, protagonista acculturato e competitivo con capacità di farsi valere: "Dentro ci aveva la rivoluzione" sgrammaticato ma rappresenta la realtà nella sua interezza. I primi autori del Neorealismo… Vittorini, Pavese e Fenoglio. I primi due particolarmente rilevanti per il contributo nell'introduzione della letteratura americana contemporanea attraverso traduzioni.
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Drafts by Gaia Montino