Uno dei più significativi paradossi dell'epoca contemporanea diventa sempre più evidente: ai proc... more Uno dei più significativi paradossi dell'epoca contemporanea diventa sempre più evidente: ai processi di globalizzazione internazionale, ormai avviata da decenni, fa da contrappunto lo slegamento dei microsistemi culturali rispetto alle macrostrutture di organizzazione sociale e politica. L'agency individuale perde performatività nei confronti dell'azione sociale collettiva sempre più irrimediabilmente compromessa da interventi unilaterali imposti secondo una logica utilitaristica e impersonale, addirittura, transnazionale. Progressivamente si riduce il potere d'intervento sociale individuale con ripercussioni sul sistema personale di aspettative. Tale fenomeno sociale concorre a determinare a livello simbolico culturale la percezione di impotenza e l'elaborazione collettiva di schemi comportamentali efficaci soltanto entro limitati micro-sistemi di appartenenza (nucleo familiare, contesti urbani e suburbani, associazioni e club, forme di aggregazione fra pari formali e informali). Assistiamo, inoltre, al ritorno di rinnovate forme di isolamento culturale, nazionalismi, estremismi e fanatismi ai quali fa da contrappunto uno dei rischi più alti per la società civile moderna: l'indifferenza. L'indifferenza predomina sulla compartecipazione e sull'azione performativa. Allora, quali punti di vista disciplinari prevalgono nell'analisi delle molteplici e contraddittorie configurazioni dell'istanza individuale che emergono in riferimento alle tensioni sociali e all'andirivieni fra microsistemi e macrosistemi? Ogni sistema culturale e sociale ha una struttura (discorsiva e non-discorsiva) articolata al suo interno su diversi livelli – figurativo di superficie e generativo profondo – e dotata di una morfologia e di una sintassi fra le quali si coniuga la relazione fra modello, mise en forme e prassi, fra essere e fare, fra individuo e collettività, fra produzione e ricezione, fra ricezione e produzione. Fra l'istanza interiore e la dimensione sociale sussiste una semiosfera di confine porosa attraversata da continui, perlopiù inconsapevoli, flussi di informazione in entrata e in uscita. È la dimensione nella quale si definiscono i complessi processi che, in psicologia, vengono definiti autostima, autoefficacia, alto funzionamento, percezione del sé, credenze e stili attributivi. Processi che diventano istanza interiore e soggettiva e che ri-attraversano il confine sotto forma di azioni e schemi comportamentali. La semiosfera di cui parlo ha un carattere di divenire e trasformazione, è una dimensione di potenziale sociale, uno " spazio " evolutivo di " sviluppo prossimale " , che permette all'istanza interiore di rendersi manifesta sotto forma di azioni nello spazio in un tempo dato. Lo spazio fisico è la dimensione nella quale rispetto ad un tempo storico si traduce tale passaggio. Applicare come metodologia di analisi e descrizione la spazializzazione delle dinamiche sociali mette in evidenza il carattere relazionale delle posizioni dei soggetti-agenti e attua il principio di differenziazione
Uno dei più significativi paradossi dell'epoca contemporanea diventa sempre più evidente: ai proc... more Uno dei più significativi paradossi dell'epoca contemporanea diventa sempre più evidente: ai processi di globalizzazione internazionale, ormai avviata da decenni, fa da contrappunto lo slegamento dei microsistemi culturali rispetto alle macrostrutture di organizzazione sociale e politica. L'agency individuale perde performatività nei confronti dell'azione sociale collettiva sempre più irrimediabilmente compromessa da interventi unilaterali imposti secondo una logica utilitaristica e impersonale, addirittura, transnazionale. Progressivamente si riduce il potere d'intervento sociale individuale con ripercussioni sul sistema personale di aspettative. Tale fenomeno sociale concorre a determinare a livello simbolico culturale la percezione di impotenza e l'elaborazione collettiva di schemi comportamentali efficaci soltanto entro limitati micro-sistemi di appartenenza (nucleo familiare, contesti urbani e suburbani, associazioni e club, forme di aggregazione fra pari formali e informali). Assistiamo, inoltre, al ritorno di rinnovate forme di isolamento culturale, nazionalismi, estremismi e fanatismi ai quali fa da contrappunto uno dei rischi più alti per la società civile moderna: l'indifferenza. L'indifferenza predomina sulla compartecipazione e sull'azione performativa. Allora, quali punti di vista disciplinari prevalgono nell'analisi delle molteplici e contraddittorie configurazioni dell'istanza individuale che emergono in riferimento alle tensioni sociali e all'andirivieni fra microsistemi e macrosistemi? Ogni sistema culturale e sociale ha una struttura (discorsiva e non-discorsiva) articolata al suo interno su diversi livelli – figurativo di superficie e generativo profondo – e dotata di una morfologia e di una sintassi fra le quali si coniuga la relazione fra modello, mise en forme e prassi, fra essere e fare, fra individuo e collettività, fra produzione e ricezione, fra ricezione e produzione. Fra l'istanza interiore e la dimensione sociale sussiste una semiosfera di confine porosa attraversata da continui, perlopiù inconsapevoli, flussi di informazione in entrata e in uscita. È la dimensione nella quale si definiscono i complessi processi che, in psicologia, vengono definiti autostima, autoefficacia, alto funzionamento, percezione del sé, credenze e stili attributivi. Processi che diventano istanza interiore e soggettiva e che ri-attraversano il confine sotto forma di azioni e schemi comportamentali. La semiosfera di cui parlo ha un carattere di divenire e trasformazione, è una dimensione di potenziale sociale, uno " spazio " evolutivo di " sviluppo prossimale " , che permette all'istanza interiore di rendersi manifesta sotto forma di azioni nello spazio in un tempo dato. Lo spazio fisico è la dimensione nella quale rispetto ad un tempo storico si traduce tale passaggio. Applicare come metodologia di analisi e descrizione la spazializzazione delle dinamiche sociali mette in evidenza il carattere relazionale delle posizioni dei soggetti-agenti e attua il principio di differenziazione
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