Massima Il trust nel quale il disponente, successivamente fallito, conferisce il 60% del capitale... more Massima Il trust nel quale il disponente, successivamente fallito, conferisce il 60% del capitale di una S.r.l. al fine di metterlo a garanzia della posizione creditoria di una terza società – titolare del 20% del capitale della predetta S.r.l. e la quale aveva concesso finanziamenti al disponente –, prevedendo che il trustee possa soddisfare la posizione di detta società attraverso la gestione del fondo in trust e attribuirle il fondo stesso in tutto o in parte qualora il disponente sia inadempiente, non viola il divieto di patto commissorio, in quanto il trustee non può attribuire alla società beneficiaria beni in trust di valore superiore all’importo dovutole. Siffatto trust è nullo per violazione dell’art. 15 lett. e) della Convenzione de L’Aja in quanto è stato istituito quando il disponente versava in stato di insolvenza, prefigura pagamenti preferenziali in danno dei creditori e sottrae i beni in trust alla gestione degli organi della procedura fallimentare.
Il presente contributo prende le mosse da una recente pronuncia del Tribunale di Imperia per anal... more Il presente contributo prende le mosse da una recente pronuncia del Tribunale di Imperia per analizzare brevemente le modalit\ue0 applicative dei rimedi successori previsti dal nostro ordinamento all\u2019istituto del trust. La trattazione si concentra, in particolare, sulle vessate questioni dell\u2019individua- zione del legittimato passivo dell\u2019azione di riduzione e della valutazione in merito all\u2019estendibilit\ue0, o meno, al caso di riduzione di conferimenti compiuti dal disponente in natura, degli effetti retroattivi reali tipici della tutela dei legittimari
L\u2019applicazione o meno delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale al confer... more L\u2019applicazione o meno delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale al conferimento di unit\ue0 immobiliari in trust \ue8 stata, negli ultimi anni, motivo di incertezza per gli operatori del settore. Nonostante la posizione dell\u2019Agenzia delle entrate continui ad essere quella di applicare le imposte in misura proporzionale all\u2019atto del conferimento, molte Commissioni tributarie, ed in particolare, la Commissione tributaria di I Grado di Bolzano, hanno gi\ue0 da tempo sostenuto che il trasferimento di un bene dal disponente al trustee non giustifichi l\u2019applicazione proporzionale delle imposte ipotecaria e catastale. Tale posizione sembra anche aver trovato conferma nelle pi\uf9 recenti decisioni della Corte di cassazione, secondo cui l\u2019atto di trasferimento di un bene dal disponente al trustee \ue8 privo di contenuto patrimoniale e non produce un effetto traslativo in senso proprio, mancando l\u2019elemento fondamentale dell\u2019attribuzione d...
Massima Dall’applicazione della disciplina dell’art. 47 (G) della legge di Jersey, che consente a... more Massima Dall’applicazione della disciplina dell’art. 47 (G) della legge di Jersey, che consente al giudice di dichiarare l’invalidità di un atto compiuto per errore dal trustee, non può derivare una modifica del contenuto negoziale dell’operazione compiuta, ma solo la sua inefficacia. Deve quindi essere rigettata la richiesta con cui un trustee domanda la parziale inefficacia dell’atto compiuto, se da tale parziale inefficacia discende un mutamento della sostanza economica dell’operazione.
L'universo giuridico dei trust in italia continua ad evolversi senza sosta attraverso i frequ... more L'universo giuridico dei trust in italia continua ad evolversi senza sosta attraverso i frequentissimi interventi delle corti, della dottrina e, da ultimo, anche del legislatore. con il presente elaborato si cercano di individuare ed analizzare i temi di diritto sostanziale e tributario di maggiore attualit\ue0, prendendo le mosse da una sentenza della Commissione Tributaria di Milano in materia di imposte di donazione, ipotecaria e catastale. In particolare, si tratter\ue0 della riaccesa discussione riguardo alla riconoscibilit\ue0 del trust interno, del rapporto tra trust "convenzionale" e vincolo di destinazione, nonch\ue8 dell'imposizione dell'atto di conferimento di un bene in trust ai fini delle imposte indirette
La categoria dei dati relativi a condanne penali e reati \ue8 stata oggetto di particolare attenz... more La categoria dei dati relativi a condanne penali e reati \ue8 stata oggetto di particolare attenzione da parte delle diverse normative che si sono susseguite in materia di protezione di dati personali, sin da molto tempo prima della recente emanazione del Regolamento (UE) 2016/679 (cd. General Data Protection Regulation, d\u2019ora in avanti anche semplicemente \u201cRegolamento\u201d o \u201cGDPR\u201d) e del successivo decreto legislativo di adeguamento, d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101 (anche \u201cDecreto di adeguamento\u201d). Le speciali cautele a cui \ue8 da sempre sottoposto il trattamento di dati relativi a condanne penali e reati si ritengono giustificate, da un lato, per via dell\u2019elevato interesse di ciascun individuo alla tutela di tali informazioni, in quanto strettamente attinenti ad aspetti particolarmente sensibili della sua personalit\ue0 e, dall\u2019altro, come esplicitato anche nel considerando n. 75 del Regolamento, per via del grave rischio che dal trattament...
Negli ultimi anni la Corte di cassazione si \ue8 pronunciata, a pi\uf9 riprese, sulla validit\ue0... more Negli ultimi anni la Corte di cassazione si \ue8 pronunciata, a pi\uf9 riprese, sulla validit\ue0 dell\u2019obbligazione, assunta tra fratelli, di pagare un conguaglio per appianare la differenza di valore di beni loro donati in vita dal genitore.Con il presente contributo, alla luce di tali pronunce di legittimit\ue0, si tenta di ricostruire quale possa essere la fonte di una tale obbligazione perequativa e quali possano essere gli effetti che una tale pattuizione potrebbe provocare sulla successione del donante
Dopo una breve esposizione del problema della circolazione dei beni di provenienza donativa, nel ... more Dopo una breve esposizione del problema della circolazione dei beni di provenienza donativa, nel presente articolo si vuole trattare della possibilit\ue0, o meno, di rinunciare pattiziamente all'azione di restituzione contro i terzi aventi causa dal donatario durante la vita del donante, anche alla luce del decreto del Tribunale di Torino, 26 settembre 2014, n. 2298
L\u2019approccio contraddittorio e frammentario del legislatore italiano alla disciplina del trus... more L\u2019approccio contraddittorio e frammentario del legislatore italiano alla disciplina del trust e dei vincoli di destinazione continua a provocare incertezze sotto il profilo dell\u2019applicazione concreta di tali fattispecie, oggetto di interpretazioni contrastanti da parte di una giurisprudenza a volte diffidente rispetto agli strumenti segregativi, pur consentiti e regolati espressamente dall\u2019ordinamento, anche a tutela di interessi primari. Ci\uf2 non \ue8 scevro da conseguenze. Le oscillanti interpretazioni, infatti, generano ripercussioni negative sia sotto un profilo strettamente economico, visti i notevoli costi che deve sopportare chi ha comunque necessit\ue0 di ricorrere a taliistituti, dato l\u2019alto tecnicismo richiesto per la loro attuazione, sia sotto il profilo sociale, in quanto la valutazione probabilistica della risposta giudiziale all\u2019impiego degli strumenti di protezione del patrimonio, di fatto ne scoraggiano l\u2019impiego, lasciando scoperte ampie e rilevanti aree di bisogno. Tale attitudine inoltre, contribuisce ad alimentare un sentimento di sfiducia dei consociati nei confronti dell\u2019efficienza della segregazione patrimoniale nel suo complesso, anche quando essa \ue8 posta a tutela di interessi meritevoli e, pi\uf9 in generale, nella capacit\ue0 dell\u2019ordinamento giuridico di presidiarli opportunamente
Le interazioni tra il diritto dei trust e la disciplina successoria interna sono tra gli aspetti ... more Le interazioni tra il diritto dei trust e la disciplina successoria interna sono tra gli aspetti più controversi nell’adattamento dell’istituto di diritto anglosassone al nostro ordinamento. Le diverse possibili configurazioni di un rapporto di trust e i mutamenti ch’esso può subire nel corso della sua durata, infatti, rendono particolarmente difficoltosa l'individuazione di regole univoche in base alle quali i rimedi successori interni debbano essere applicati quando, tramite l'utilizzo dell'istituto in questione, si provochi una lesione dei diritti dei legittimari. Da tale circostanza deriva altresì l'idea, che sembra sempre più farsi spazio in dottrina, secondo la quale per il terzo avente causa dal trustee e dai beneficiari potrebbero porsi i medesimi – ben noti – problemi in cui incorre il terzo avente causa dal donatario, dovendosi, a questi fini, distinguere il trust da altre tipologie di liberalità indirette che, invece, sono ormai da tempo pacificamente riconosciute estranee alla problematica.
L\u2019obiettivo della nota \ue8 cercare di fare chiarezza sulle recenti pronunce della sezione T... more L\u2019obiettivo della nota \ue8 cercare di fare chiarezza sulle recenti pronunce della sezione Tributaria della Suprema Corte riguardanti il trattamento fiscale e, in certi casi, l\u2019ammissibilit\ue0 stessa dei trust nel nostro ordinamento. La decisione qui commentata, in particolare, pur di carattere prevalentemente fiscale, fornisce spunti utili anche per un'analisi dell'istituto sotto il profilo sostanziale. I magistrati interpellati, infatti, nel testo della sentenza, lasciano emergere in maniera pi\uf9 o meno espressa numerose considerazioni, specialmente in tema di trust autodichiarato, che sembrano esulare dal mero campo di applicazione del diritto tributario
Il presente contributo prende le mosse da una recente pronuncia del Tribunale di Imperia per anal... more Il presente contributo prende le mosse da una recente pronuncia del Tribunale di Imperia per analizzare brevemente le modalità applicative dei rimedi successori previsti dal nostro ordinamento all'istituto del trust. La trattazione si concentra, in particolare, sulle vessate questioni dell'individuazione del legittimato passivo dell'azione di riduzione e della valutazione in merito all'estendibilità, o meno, al caso di riduzione di conferimenti compiuti dal disponente in natura, degli effetti retroattivi reali tipici della tutela dei legittimari.
Le interazioni tra il diritto dei trust e la disciplina successoria interna sono tra gli aspetti ... more Le interazioni tra il diritto dei trust e la disciplina successoria interna sono tra gli aspetti più controversi nell’adattamento dell’istituto di diritto anglosassone al nostro ordinamento. Le diverse possibili configurazioni di un rapporto di trust e i mutamenti ch’esso può subire nel corso della sua durata, infatti, rendono particolarmente difficoltosa l'individuazione di regole univoche in base alle quali i rimedi successori interni debbano essere applicati quando, tramite l'utilizzo dell'istituto in questione, si provochi una lesione dei diritti dei legittimari. Da tale circostanza deriva altresì l'idea, che sembra sempre più farsi spazio in dottrina, secondo la quale per il terzo avente causa dal trustee e dai beneficiari potrebbero porsi i medesimi – ben noti – problemi in cui incorre il terzo avente causa dal donatario, dovendosi, a questi fini, distinguere il trust da altre tipologie di liberalità indirette che, invece, sono ormai da tempo pacificamente riconosciute estranee alla problematica
Il dibattito sull’ammissibilità della rinunzia unilaterale del diritto dominicale, nelle sue dive... more Il dibattito sull’ammissibilità della rinunzia unilaterale del diritto dominicale, nelle sue diverse rappresentazioni, ha sollevato nel corso degli ultimi anni problematiche di notevole interesse per la dottrina e per la prassi negoziale. La sentenza del Tribunale di Lecce oggetto del presente commento s’inserisce all’interno di tale dibattito trattando un caso di rinunzia alla multiproprietà e porta argomentazioni che rischiano di rompere il precario e forse solo apparente equilibrio raggiunto con le precedenti interpretazioni.
L'approccio contraddittorio e frammentario del legislatore italiano alla disciplina del trust e d... more L'approccio contraddittorio e frammentario del legislatore italiano alla disciplina del trust e dei vincoli di destinazione continua a provocare incertezze sotto il profilo dell'applicazione concreta di tali fattispecie, oggetto di interpretazioni contrastanti da parte di una giurisprudenza a volte diffidente rispetto agli strumenti segregativi, pur consentiti e regolati espressamente dall'ordinamento, anche a tutela di interessi primari. Ciò non è scevro da conseguenze. Le oscillanti interpretazioni, infatti, generano ripercussioni negative sia sotto un profilo strettamente economico, visti i notevoli costi che deve sopportare chi ha comunque necessità di ricorrere a tali istituti, dato l'alto tecnicismo richiesto per la loro attuazione, sia sotto il profilo sociale, in quanto la valutazione probabilistica della risposta giudiziale all'impiego degli strumenti di protezione del patrimonio, di fatto ne scoraggiano l'impiego, lasciando scoperte ampie e rilevanti aree di bisogno. Tale attitudine inoltre, contribuisce ad alimentare un sentimento di sfiducia dei consociati nei confronti dell'efficienza della segregazione patrimoniale nel suo complesso, anche quando essa è posta a tutela di interessi meritevoli e, più in generale, nella capacità dell'ordinamento giuridico di presidiarli opportunamente.
Dopo una breve esposizione del problema della circolazione dei beni di
provenienza donativa, nel ... more Dopo una breve esposizione del problema della circolazione dei beni di provenienza donativa, nel presente articolo si vuole trattare della possibilità, o meno, di rinunciare pattiziamente all'azione di restituzione contro i terzi aventi causa dal donatario durante la vita del donante, anche alla luce del decreto del Tribunale di Torino, 26 settembre 2014, n. 2298. In particolare, si vuole verificare se la disciplina dettata per l'atto di opposizione dall'art. 563, comma 4,c.c. sia da ritenere giuridicamente compatibile o meno con l'ammissibilità di tale rinuncia.
L'obiettivo di questa nota è cercare di fare chiarezza sulle recenti pronunce della sezione Tribu... more L'obiettivo di questa nota è cercare di fare chiarezza sulle recenti pronunce della sezione Tributaria della Suprema Corte riguardanti il trattamento fiscale e, in certi casi, l'ammissibilità stessa dei trust nel nostro ordinamento.
Negli ultimi anni la Corte di cassazione si è pronunciata, a più riprese, sulla validità dell’obb... more Negli ultimi anni la Corte di cassazione si è pronunciata, a più riprese, sulla validità dell’obbligazione, assunta tra fratelli, di pagare un conguaglio per appianare la differenza di valore di beni loro donati in vita dal genitore. Con il presente contributo, alla luce di tali pronunce di legittimità, si tenta di ricostruire quale possa essere la fonte di una tale obbligazione perequativa e quali possano essere gli effetti che una tale pattuizione potrebbe provocare sulla successione del donante.
L'applicazione o meno delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale al conferiment... more L'applicazione o meno delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale al conferimento di unità immobiliari in trust è stata, negli ultimi anni, motivo di incertezza per gli operatori del settore. Nonostante la posizione dell'Agenzia delle entrate continui ad essere quella di applicare le imposte in misura proporzionale all'atto del conferimento, molte Commissioni tributarie, ed in particolare, la Commissione tributaria di I Grado di Bolzano, hanno già da tempo sostenuto che il trasferimento di un bene dal disponente al trustee non giustifichi l'applicazione proporzionale delle imposte ipotecaria e catastale. Tale posizione sembra anche aver trovato conferma nelle più recenti decisioni della Corte di cassazione, secondo cui l'atto di trasferimento di un bene dal disponente al trustee è privo di contenuto patrimoniale e non produce un effetto traslativo in senso proprio, mancando l'elemento fondamentale dell'attribuzione definitiva dei beni al soggetto beneficiario.
Massima Il trust nel quale il disponente, successivamente fallito, conferisce il 60% del capitale... more Massima Il trust nel quale il disponente, successivamente fallito, conferisce il 60% del capitale di una S.r.l. al fine di metterlo a garanzia della posizione creditoria di una terza società – titolare del 20% del capitale della predetta S.r.l. e la quale aveva concesso finanziamenti al disponente –, prevedendo che il trustee possa soddisfare la posizione di detta società attraverso la gestione del fondo in trust e attribuirle il fondo stesso in tutto o in parte qualora il disponente sia inadempiente, non viola il divieto di patto commissorio, in quanto il trustee non può attribuire alla società beneficiaria beni in trust di valore superiore all’importo dovutole. Siffatto trust è nullo per violazione dell’art. 15 lett. e) della Convenzione de L’Aja in quanto è stato istituito quando il disponente versava in stato di insolvenza, prefigura pagamenti preferenziali in danno dei creditori e sottrae i beni in trust alla gestione degli organi della procedura fallimentare.
Il presente contributo prende le mosse da una recente pronuncia del Tribunale di Imperia per anal... more Il presente contributo prende le mosse da una recente pronuncia del Tribunale di Imperia per analizzare brevemente le modalit\ue0 applicative dei rimedi successori previsti dal nostro ordinamento all\u2019istituto del trust. La trattazione si concentra, in particolare, sulle vessate questioni dell\u2019individua- zione del legittimato passivo dell\u2019azione di riduzione e della valutazione in merito all\u2019estendibilit\ue0, o meno, al caso di riduzione di conferimenti compiuti dal disponente in natura, degli effetti retroattivi reali tipici della tutela dei legittimari
L\u2019applicazione o meno delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale al confer... more L\u2019applicazione o meno delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale al conferimento di unit\ue0 immobiliari in trust \ue8 stata, negli ultimi anni, motivo di incertezza per gli operatori del settore. Nonostante la posizione dell\u2019Agenzia delle entrate continui ad essere quella di applicare le imposte in misura proporzionale all\u2019atto del conferimento, molte Commissioni tributarie, ed in particolare, la Commissione tributaria di I Grado di Bolzano, hanno gi\ue0 da tempo sostenuto che il trasferimento di un bene dal disponente al trustee non giustifichi l\u2019applicazione proporzionale delle imposte ipotecaria e catastale. Tale posizione sembra anche aver trovato conferma nelle pi\uf9 recenti decisioni della Corte di cassazione, secondo cui l\u2019atto di trasferimento di un bene dal disponente al trustee \ue8 privo di contenuto patrimoniale e non produce un effetto traslativo in senso proprio, mancando l\u2019elemento fondamentale dell\u2019attribuzione d...
Massima Dall’applicazione della disciplina dell’art. 47 (G) della legge di Jersey, che consente a... more Massima Dall’applicazione della disciplina dell’art. 47 (G) della legge di Jersey, che consente al giudice di dichiarare l’invalidità di un atto compiuto per errore dal trustee, non può derivare una modifica del contenuto negoziale dell’operazione compiuta, ma solo la sua inefficacia. Deve quindi essere rigettata la richiesta con cui un trustee domanda la parziale inefficacia dell’atto compiuto, se da tale parziale inefficacia discende un mutamento della sostanza economica dell’operazione.
L'universo giuridico dei trust in italia continua ad evolversi senza sosta attraverso i frequ... more L'universo giuridico dei trust in italia continua ad evolversi senza sosta attraverso i frequentissimi interventi delle corti, della dottrina e, da ultimo, anche del legislatore. con il presente elaborato si cercano di individuare ed analizzare i temi di diritto sostanziale e tributario di maggiore attualit\ue0, prendendo le mosse da una sentenza della Commissione Tributaria di Milano in materia di imposte di donazione, ipotecaria e catastale. In particolare, si tratter\ue0 della riaccesa discussione riguardo alla riconoscibilit\ue0 del trust interno, del rapporto tra trust "convenzionale" e vincolo di destinazione, nonch\ue8 dell'imposizione dell'atto di conferimento di un bene in trust ai fini delle imposte indirette
La categoria dei dati relativi a condanne penali e reati \ue8 stata oggetto di particolare attenz... more La categoria dei dati relativi a condanne penali e reati \ue8 stata oggetto di particolare attenzione da parte delle diverse normative che si sono susseguite in materia di protezione di dati personali, sin da molto tempo prima della recente emanazione del Regolamento (UE) 2016/679 (cd. General Data Protection Regulation, d\u2019ora in avanti anche semplicemente \u201cRegolamento\u201d o \u201cGDPR\u201d) e del successivo decreto legislativo di adeguamento, d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101 (anche \u201cDecreto di adeguamento\u201d). Le speciali cautele a cui \ue8 da sempre sottoposto il trattamento di dati relativi a condanne penali e reati si ritengono giustificate, da un lato, per via dell\u2019elevato interesse di ciascun individuo alla tutela di tali informazioni, in quanto strettamente attinenti ad aspetti particolarmente sensibili della sua personalit\ue0 e, dall\u2019altro, come esplicitato anche nel considerando n. 75 del Regolamento, per via del grave rischio che dal trattament...
Negli ultimi anni la Corte di cassazione si \ue8 pronunciata, a pi\uf9 riprese, sulla validit\ue0... more Negli ultimi anni la Corte di cassazione si \ue8 pronunciata, a pi\uf9 riprese, sulla validit\ue0 dell\u2019obbligazione, assunta tra fratelli, di pagare un conguaglio per appianare la differenza di valore di beni loro donati in vita dal genitore.Con il presente contributo, alla luce di tali pronunce di legittimit\ue0, si tenta di ricostruire quale possa essere la fonte di una tale obbligazione perequativa e quali possano essere gli effetti che una tale pattuizione potrebbe provocare sulla successione del donante
Dopo una breve esposizione del problema della circolazione dei beni di provenienza donativa, nel ... more Dopo una breve esposizione del problema della circolazione dei beni di provenienza donativa, nel presente articolo si vuole trattare della possibilit\ue0, o meno, di rinunciare pattiziamente all'azione di restituzione contro i terzi aventi causa dal donatario durante la vita del donante, anche alla luce del decreto del Tribunale di Torino, 26 settembre 2014, n. 2298
L\u2019approccio contraddittorio e frammentario del legislatore italiano alla disciplina del trus... more L\u2019approccio contraddittorio e frammentario del legislatore italiano alla disciplina del trust e dei vincoli di destinazione continua a provocare incertezze sotto il profilo dell\u2019applicazione concreta di tali fattispecie, oggetto di interpretazioni contrastanti da parte di una giurisprudenza a volte diffidente rispetto agli strumenti segregativi, pur consentiti e regolati espressamente dall\u2019ordinamento, anche a tutela di interessi primari. Ci\uf2 non \ue8 scevro da conseguenze. Le oscillanti interpretazioni, infatti, generano ripercussioni negative sia sotto un profilo strettamente economico, visti i notevoli costi che deve sopportare chi ha comunque necessit\ue0 di ricorrere a taliistituti, dato l\u2019alto tecnicismo richiesto per la loro attuazione, sia sotto il profilo sociale, in quanto la valutazione probabilistica della risposta giudiziale all\u2019impiego degli strumenti di protezione del patrimonio, di fatto ne scoraggiano l\u2019impiego, lasciando scoperte ampie e rilevanti aree di bisogno. Tale attitudine inoltre, contribuisce ad alimentare un sentimento di sfiducia dei consociati nei confronti dell\u2019efficienza della segregazione patrimoniale nel suo complesso, anche quando essa \ue8 posta a tutela di interessi meritevoli e, pi\uf9 in generale, nella capacit\ue0 dell\u2019ordinamento giuridico di presidiarli opportunamente
Le interazioni tra il diritto dei trust e la disciplina successoria interna sono tra gli aspetti ... more Le interazioni tra il diritto dei trust e la disciplina successoria interna sono tra gli aspetti più controversi nell’adattamento dell’istituto di diritto anglosassone al nostro ordinamento. Le diverse possibili configurazioni di un rapporto di trust e i mutamenti ch’esso può subire nel corso della sua durata, infatti, rendono particolarmente difficoltosa l'individuazione di regole univoche in base alle quali i rimedi successori interni debbano essere applicati quando, tramite l'utilizzo dell'istituto in questione, si provochi una lesione dei diritti dei legittimari. Da tale circostanza deriva altresì l'idea, che sembra sempre più farsi spazio in dottrina, secondo la quale per il terzo avente causa dal trustee e dai beneficiari potrebbero porsi i medesimi – ben noti – problemi in cui incorre il terzo avente causa dal donatario, dovendosi, a questi fini, distinguere il trust da altre tipologie di liberalità indirette che, invece, sono ormai da tempo pacificamente riconosciute estranee alla problematica.
L\u2019obiettivo della nota \ue8 cercare di fare chiarezza sulle recenti pronunce della sezione T... more L\u2019obiettivo della nota \ue8 cercare di fare chiarezza sulle recenti pronunce della sezione Tributaria della Suprema Corte riguardanti il trattamento fiscale e, in certi casi, l\u2019ammissibilit\ue0 stessa dei trust nel nostro ordinamento. La decisione qui commentata, in particolare, pur di carattere prevalentemente fiscale, fornisce spunti utili anche per un'analisi dell'istituto sotto il profilo sostanziale. I magistrati interpellati, infatti, nel testo della sentenza, lasciano emergere in maniera pi\uf9 o meno espressa numerose considerazioni, specialmente in tema di trust autodichiarato, che sembrano esulare dal mero campo di applicazione del diritto tributario
Il presente contributo prende le mosse da una recente pronuncia del Tribunale di Imperia per anal... more Il presente contributo prende le mosse da una recente pronuncia del Tribunale di Imperia per analizzare brevemente le modalità applicative dei rimedi successori previsti dal nostro ordinamento all'istituto del trust. La trattazione si concentra, in particolare, sulle vessate questioni dell'individuazione del legittimato passivo dell'azione di riduzione e della valutazione in merito all'estendibilità, o meno, al caso di riduzione di conferimenti compiuti dal disponente in natura, degli effetti retroattivi reali tipici della tutela dei legittimari.
Le interazioni tra il diritto dei trust e la disciplina successoria interna sono tra gli aspetti ... more Le interazioni tra il diritto dei trust e la disciplina successoria interna sono tra gli aspetti più controversi nell’adattamento dell’istituto di diritto anglosassone al nostro ordinamento. Le diverse possibili configurazioni di un rapporto di trust e i mutamenti ch’esso può subire nel corso della sua durata, infatti, rendono particolarmente difficoltosa l'individuazione di regole univoche in base alle quali i rimedi successori interni debbano essere applicati quando, tramite l'utilizzo dell'istituto in questione, si provochi una lesione dei diritti dei legittimari. Da tale circostanza deriva altresì l'idea, che sembra sempre più farsi spazio in dottrina, secondo la quale per il terzo avente causa dal trustee e dai beneficiari potrebbero porsi i medesimi – ben noti – problemi in cui incorre il terzo avente causa dal donatario, dovendosi, a questi fini, distinguere il trust da altre tipologie di liberalità indirette che, invece, sono ormai da tempo pacificamente riconosciute estranee alla problematica
Il dibattito sull’ammissibilità della rinunzia unilaterale del diritto dominicale, nelle sue dive... more Il dibattito sull’ammissibilità della rinunzia unilaterale del diritto dominicale, nelle sue diverse rappresentazioni, ha sollevato nel corso degli ultimi anni problematiche di notevole interesse per la dottrina e per la prassi negoziale. La sentenza del Tribunale di Lecce oggetto del presente commento s’inserisce all’interno di tale dibattito trattando un caso di rinunzia alla multiproprietà e porta argomentazioni che rischiano di rompere il precario e forse solo apparente equilibrio raggiunto con le precedenti interpretazioni.
L'approccio contraddittorio e frammentario del legislatore italiano alla disciplina del trust e d... more L'approccio contraddittorio e frammentario del legislatore italiano alla disciplina del trust e dei vincoli di destinazione continua a provocare incertezze sotto il profilo dell'applicazione concreta di tali fattispecie, oggetto di interpretazioni contrastanti da parte di una giurisprudenza a volte diffidente rispetto agli strumenti segregativi, pur consentiti e regolati espressamente dall'ordinamento, anche a tutela di interessi primari. Ciò non è scevro da conseguenze. Le oscillanti interpretazioni, infatti, generano ripercussioni negative sia sotto un profilo strettamente economico, visti i notevoli costi che deve sopportare chi ha comunque necessità di ricorrere a tali istituti, dato l'alto tecnicismo richiesto per la loro attuazione, sia sotto il profilo sociale, in quanto la valutazione probabilistica della risposta giudiziale all'impiego degli strumenti di protezione del patrimonio, di fatto ne scoraggiano l'impiego, lasciando scoperte ampie e rilevanti aree di bisogno. Tale attitudine inoltre, contribuisce ad alimentare un sentimento di sfiducia dei consociati nei confronti dell'efficienza della segregazione patrimoniale nel suo complesso, anche quando essa è posta a tutela di interessi meritevoli e, più in generale, nella capacità dell'ordinamento giuridico di presidiarli opportunamente.
Dopo una breve esposizione del problema della circolazione dei beni di
provenienza donativa, nel ... more Dopo una breve esposizione del problema della circolazione dei beni di provenienza donativa, nel presente articolo si vuole trattare della possibilità, o meno, di rinunciare pattiziamente all'azione di restituzione contro i terzi aventi causa dal donatario durante la vita del donante, anche alla luce del decreto del Tribunale di Torino, 26 settembre 2014, n. 2298. In particolare, si vuole verificare se la disciplina dettata per l'atto di opposizione dall'art. 563, comma 4,c.c. sia da ritenere giuridicamente compatibile o meno con l'ammissibilità di tale rinuncia.
L'obiettivo di questa nota è cercare di fare chiarezza sulle recenti pronunce della sezione Tribu... more L'obiettivo di questa nota è cercare di fare chiarezza sulle recenti pronunce della sezione Tributaria della Suprema Corte riguardanti il trattamento fiscale e, in certi casi, l'ammissibilità stessa dei trust nel nostro ordinamento.
Negli ultimi anni la Corte di cassazione si è pronunciata, a più riprese, sulla validità dell’obb... more Negli ultimi anni la Corte di cassazione si è pronunciata, a più riprese, sulla validità dell’obbligazione, assunta tra fratelli, di pagare un conguaglio per appianare la differenza di valore di beni loro donati in vita dal genitore. Con il presente contributo, alla luce di tali pronunce di legittimità, si tenta di ricostruire quale possa essere la fonte di una tale obbligazione perequativa e quali possano essere gli effetti che una tale pattuizione potrebbe provocare sulla successione del donante.
L'applicazione o meno delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale al conferiment... more L'applicazione o meno delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale al conferimento di unità immobiliari in trust è stata, negli ultimi anni, motivo di incertezza per gli operatori del settore. Nonostante la posizione dell'Agenzia delle entrate continui ad essere quella di applicare le imposte in misura proporzionale all'atto del conferimento, molte Commissioni tributarie, ed in particolare, la Commissione tributaria di I Grado di Bolzano, hanno già da tempo sostenuto che il trasferimento di un bene dal disponente al trustee non giustifichi l'applicazione proporzionale delle imposte ipotecaria e catastale. Tale posizione sembra anche aver trovato conferma nelle più recenti decisioni della Corte di cassazione, secondo cui l'atto di trasferimento di un bene dal disponente al trustee è privo di contenuto patrimoniale e non produce un effetto traslativo in senso proprio, mancando l'elemento fondamentale dell'attribuzione definitiva dei beni al soggetto beneficiario.
Uploads
provenienza donativa, nel presente articolo si vuole trattare della possibilità, o meno, di rinunciare pattiziamente all'azione di restituzione
contro i terzi aventi causa dal donatario durante la vita del donante, anche alla luce del decreto del Tribunale di Torino, 26 settembre 2014, n. 2298. In particolare, si vuole verificare se la disciplina dettata per l'atto di opposizione dall'art. 563, comma 4,c.c. sia da ritenere giuridicamente compatibile o meno con l'ammissibilità di tale rinuncia.
vita dal genitore. Con il presente contributo, alla luce di tali pronunce di legittimità, si tenta di ricostruire quale possa essere la fonte di una tale obbligazione perequativa e quali possano essere gli effetti che una tale pattuizione potrebbe provocare sulla successione del donante.
provenienza donativa, nel presente articolo si vuole trattare della possibilità, o meno, di rinunciare pattiziamente all'azione di restituzione
contro i terzi aventi causa dal donatario durante la vita del donante, anche alla luce del decreto del Tribunale di Torino, 26 settembre 2014, n. 2298. In particolare, si vuole verificare se la disciplina dettata per l'atto di opposizione dall'art. 563, comma 4,c.c. sia da ritenere giuridicamente compatibile o meno con l'ammissibilità di tale rinuncia.
vita dal genitore. Con il presente contributo, alla luce di tali pronunce di legittimità, si tenta di ricostruire quale possa essere la fonte di una tale obbligazione perequativa e quali possano essere gli effetti che una tale pattuizione potrebbe provocare sulla successione del donante.