Public and Private Enforcement of EU Competition Law in the Age of Big Data, 2024
Summary: 1. Preliminary remarks: “real” competition issues in digital markets surpass predictive ... more Summary: 1. Preliminary remarks: “real” competition issues in digital markets surpass predictive studies. – 2. The characteristics of economies of scale and of marginal and distributional costs in digital markets. – 3. Direct network effects in digital markets ... – 4. ... and indirect ones. – 5. The multi-sided market structure of digital markets. – 6. The value of data in digital markets. – 7. Economies of scope and vertical integra- tion. – 8. Digital competition: from tipping markets ... – 9. ... to digital ecosystems. – 10. Conclusive doubts: faced with the limited effectiveness of “traditional” compe- tition rules in digital markets, is a new mindset required? Will the ex ante approach provide adequate solutions?
L'opera si propone di delineare un quadro esauriente della disciplina dei porti, come bene pu... more L'opera si propone di delineare un quadro esauriente della disciplina dei porti, come bene pubblico e come infrastruttura pubblica, con particolare attenzione alle attivit\ue0 economiche esercitate all'interno del medesimo in un contesto di mercato regolato. Muovendo da una disamina del ruolo e delle funzioni del porto, nel suo rapporto con la citt\ue0 e la rete infrastrutturale, gli autori analizzano il ruolo dei soggetti che operano nell'ambito del porto, tra i quali l'Autorit\ue0 portuale, in relazione alla quale sono evidenziati i profili di differenziazione rispetto ad altri modelli di Port Authorities presenti nello spazio europeo, nonch\ue9 i profili pi\uf9 significativi del rapporto della medesima con le altre istituzioni del porto, tra cui l'Autorit\ue0 marittima. Gli autori analizzano quindi la disciplina dei servizi e delle imprese portuali, con particolare riferimento alla operazione portuali, nonch\ue9 al mercato della fornitura di manodopera, tra normativa italiana (L. 84/1994) e significativi contributi della giurisprudenza comunitaria. Infine, vengono presi in considerazione i servizi tecnico-nautici ancillari alla navigazione ed i servizi di interesse generale e le ragioni alla base della regolazione di tali servizi. The book analyses the discipline applicable to ports, intended as public good and public infrastructure, with a special focus on economic activities taking place within port regulated market. Starting form the analysis of the role and function of the port and its relationship with the town and the transport network, the authors analyse the role of the different actors operating within the port, including the Port Authority, in comparison with other port Authority models existing in the European area, as well as in its relationship with other public entities present in the port, such as the Maritime Authority (Autorit\ue0 marittima). Moreover, authors analyse the legal discipline of port services and undertakings, with special focus on loading and unloading activities and the supply of port labour, as provided under Italian law (L. 84/1994) and the significant contribution of EU case-law. Finally, the book tackles the legal aspect of technical-nautical services ancillary to navigation, and other services of general interest, investigating the ratio behind their regulation at UE and domestic level
Con la pronuncia del 6 marzo 2018 sul caso Achmea (C-284/16) la Corte di Giustizia ha dichiarato ... more Con la pronuncia del 6 marzo 2018 sul caso Achmea (C-284/16) la Corte di Giustizia ha dichiarato l\u2019incompatibilit\ue0 con il diritto unionale dei trattati bilaterali sugli investimenti (Bilateral Investment Treaties - BITs) conclusi intra-UE. Nel presente contributo tale sentenza \ue8 analizzata alla luce del quadro normativo di riferimento (in particolare l\u2019art. 344 TFUE) e della giurisprudenza della CGUE (il caso Micula, T-704/15 e quelli relativi agli investimenti nel settore dell\u2019energia), sottolineando anche le differenze rispetto alle conclusioni rese dall\u2019AG Wathelet il 19 settembre 2017. Nel ricostruire la ratio decidendi della pronuncia, si evidenzia come gli arbitrati in materia di investimenti non possano essere assimilati agli arbitrati commerciali, e come la soluzione adottata dalla Corte tuteli l\u2019uniforme applicazione del diritto unionale e, allo stesso tempo, sia compatibile con le libert\ue0 fondamentali dell\u2019UE. Infine, l\u2019analisi si concentra sulle implicazioni della sentenza Achmea su trattati vigenti e arbitrati in essere, nonch\ue9 sui profili evolutivi della governance degli investimenti esteri in ambito UE
New Technologies, Artificial Intelligence and Shipping Law in the 21st Century, 2019
Abstract: L\u2019articolo si sofferma sulla tecnologia blockchain e sulla sua applicazione nel se... more Abstract: L\u2019articolo si sofferma sulla tecnologia blockchain e sulla sua applicazione nel settore marittimo e dei trasporti, specie in congiunzione coi cd. smart contracts, i.e. contratti eseguiti mediante algoritmi. Descrive i motivi per cui, nella logistica, le applicazioni della blockchain si sono rapidamente sviluppate, e quale possibile evoluzione potrebbe determinare la diffusione di queste tecnologie, sia nei rapporti del commercio internazionale, sia nella cooperazione interstatuale sulla navigazione. Viene messo in luce come, significativamente, la blockchain abbia elementi in comune con istituti storici del diritto marittimo, che potrebbero facilitarne la diffusione, visto che anch\u2019essa soddisfa quelle stesse esigenze economiche di certezza dei rapporti giuridici che furono alla base, ad esempio, dell\u2019invenzione della polizza di carico. Infine, l\u2019articolo si sofferma sulla collocazione di queste tecnologie nel mondo giuridico, e sulla necessit\ue0 di inquadrarle all\u2019interno di istituti giuridici preferibilmente di diritto uniforme, pena il rischio di una sottrazione totale di questi fenomeni al controllo della legge. In tal senso, soltanto le cd. Rotterdam Rules sembrano poter coprire nel loro ambito di operativit\ue0 questi fenomeni, ed \ue8 bene quindi che gli Stati si attivino per guidare la diffusione di questi fenomeni, riportandoli nell\u2019alveo di situazioni tipiche nelle quali l\u2019autonomia privata si estrinseca nel commercio internazionale, nell\u2019ambito tuttavia di un quadro sovranazionale di regole condiviso ed efficace
Il volume rappresenta il prodotto finale del progetto Judicial EU Competition Network (JEUCON), c... more Il volume rappresenta il prodotto finale del progetto Judicial EU Competition Network (JEUCON), cofinanziato dalla Commissione europea e realizzato dal dipartimento di Giurisprudenza dell\u2019Universit\ue0 degli Studi di Genova, in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura, distretto genovese, l\u2019Ordine degli Avvocati di Genova, e con i due partner internazionali Universit\ue0 di Coimbra (Portogallo) e Riga Graduate School of Law (Lettonia). Il progetto offre formazione ai magistrati italiani ed europei nelle materie del diritto della concorrenza, attraverso una serie di seminari ed eventi formativi sui profili applicativi di maggiore interesse per i procedimenti che si svolgono dinanzi al giudice nazionale. Una particolare attenzione \ue8 stata dedicata al tema delle azioni risarcitorie in materia di concorrenza, oggi disciplinate in modo parzialmente uniforme a livello europeo dalla Direttiva UE n. 104/2014, relativa a determinate norme che regolamentano le azioni per il risarcimento del danno per violazione delle disposizioni nazionali ed europee del diritto della concorrenza. Proprio a tale tematica si \ue8 dedicato il convegno conclusivo del progetto, i cui contributi si trovano raccolti nel presente volume
The author examines the practice concerning the scope of application of European Union competitio... more The author examines the practice concerning the scope of application of European Union competition rules. The purpose of this study is to establish whether rules of international law exist, or are recognised to exist, which may limit the extraterritorial reach of articles 101 or 102 TFEU, as well as of the EU regime on mergers control. Notwithstanding the apparent nuances characterising the case law of the Commission, the General Court or the European Court of Justice, the analysis made by the author tends to exclude that rules of international law restrain the enforcement of European antitrust law. Rather, once an interest exists to apply European competition rules to situations characterised by extraterritoriality, a legal criterion justified by, or compatible with, international law is always found. In this vein, it is also maintained that, on the one hand, the enforcement of antitrust rules vis-\ue0-vis non-European entities is a matter of policy rather than law. It is based on ...
This paper discusses the main features of directive 2004/35/EC and analyses its relationship with... more This paper discusses the main features of directive 2004/35/EC and analyses its relationship with other liability systems relevant to marine environmental protection at international, EC and national levels. The issue of recoverable damage is examined and the ELD's specific relevance to the marine environment queried post the 2006 Green Paper on the future European maritime policy. The Commission's proposal for a directive on civil liability and financial guarantees of shipowners is also considered and possible inconsistencies within existing and proposed regimes highlighted. Finally, a case study of Italy is given from the perspective of the adoption of appropriate implementing measures at national level
La riforma portuale prevede una riduzione delle Autorit\ue0 di regolazione dei porti, fino ad ogg... more La riforma portuale prevede una riduzione delle Autorit\ue0 di regolazione dei porti, fino ad oggi sostanzialmente coincidenti con uno scalo, e in prospettiva aventi invece competenze su pi\uf9 scali. La ratio di questa scelta del legislatore delegato sembra rispondere a diverse esigenze, dalla spending review alla riduzione dei centri decisionali, al migliore coordinamento tra scelte nazionali di politica dei porti e loro attuazione a livello locale. Sarebbe tuttavia riduttivo leggere l\u2019intera riforma nell\u2019ottica di mera riduzione del numero delle Autorit\ue0 portuali. \uc8 infatti possibile individuare scenari anche ulteriori, e magari pi\uf9 ambiziosi, nel disegno del legislatore: alcuni espliciti, come il potere di coordinamento attribuito alle nuove Autorit\ue0 di Sistema Portuale (AdSP) sulle altre amministrazioni aventi competenze in ambito portuale; altri meno espliciti, ma altrettanto importanti, quali l\u2019istituzione di un raccordo tra Ministero vigilante e le...
Public and Private Enforcement of EU Competition Law in the Age of Big Data, 2024
Summary: 1. Preliminary remarks: “real” competition issues in digital markets surpass predictive ... more Summary: 1. Preliminary remarks: “real” competition issues in digital markets surpass predictive studies. – 2. The characteristics of economies of scale and of marginal and distributional costs in digital markets. – 3. Direct network effects in digital markets ... – 4. ... and indirect ones. – 5. The multi-sided market structure of digital markets. – 6. The value of data in digital markets. – 7. Economies of scope and vertical integra- tion. – 8. Digital competition: from tipping markets ... – 9. ... to digital ecosystems. – 10. Conclusive doubts: faced with the limited effectiveness of “traditional” compe- tition rules in digital markets, is a new mindset required? Will the ex ante approach provide adequate solutions?
L'opera si propone di delineare un quadro esauriente della disciplina dei porti, come bene pu... more L'opera si propone di delineare un quadro esauriente della disciplina dei porti, come bene pubblico e come infrastruttura pubblica, con particolare attenzione alle attivit\ue0 economiche esercitate all'interno del medesimo in un contesto di mercato regolato. Muovendo da una disamina del ruolo e delle funzioni del porto, nel suo rapporto con la citt\ue0 e la rete infrastrutturale, gli autori analizzano il ruolo dei soggetti che operano nell'ambito del porto, tra i quali l'Autorit\ue0 portuale, in relazione alla quale sono evidenziati i profili di differenziazione rispetto ad altri modelli di Port Authorities presenti nello spazio europeo, nonch\ue9 i profili pi\uf9 significativi del rapporto della medesima con le altre istituzioni del porto, tra cui l'Autorit\ue0 marittima. Gli autori analizzano quindi la disciplina dei servizi e delle imprese portuali, con particolare riferimento alla operazione portuali, nonch\ue9 al mercato della fornitura di manodopera, tra normativa italiana (L. 84/1994) e significativi contributi della giurisprudenza comunitaria. Infine, vengono presi in considerazione i servizi tecnico-nautici ancillari alla navigazione ed i servizi di interesse generale e le ragioni alla base della regolazione di tali servizi. The book analyses the discipline applicable to ports, intended as public good and public infrastructure, with a special focus on economic activities taking place within port regulated market. Starting form the analysis of the role and function of the port and its relationship with the town and the transport network, the authors analyse the role of the different actors operating within the port, including the Port Authority, in comparison with other port Authority models existing in the European area, as well as in its relationship with other public entities present in the port, such as the Maritime Authority (Autorit\ue0 marittima). Moreover, authors analyse the legal discipline of port services and undertakings, with special focus on loading and unloading activities and the supply of port labour, as provided under Italian law (L. 84/1994) and the significant contribution of EU case-law. Finally, the book tackles the legal aspect of technical-nautical services ancillary to navigation, and other services of general interest, investigating the ratio behind their regulation at UE and domestic level
Con la pronuncia del 6 marzo 2018 sul caso Achmea (C-284/16) la Corte di Giustizia ha dichiarato ... more Con la pronuncia del 6 marzo 2018 sul caso Achmea (C-284/16) la Corte di Giustizia ha dichiarato l\u2019incompatibilit\ue0 con il diritto unionale dei trattati bilaterali sugli investimenti (Bilateral Investment Treaties - BITs) conclusi intra-UE. Nel presente contributo tale sentenza \ue8 analizzata alla luce del quadro normativo di riferimento (in particolare l\u2019art. 344 TFUE) e della giurisprudenza della CGUE (il caso Micula, T-704/15 e quelli relativi agli investimenti nel settore dell\u2019energia), sottolineando anche le differenze rispetto alle conclusioni rese dall\u2019AG Wathelet il 19 settembre 2017. Nel ricostruire la ratio decidendi della pronuncia, si evidenzia come gli arbitrati in materia di investimenti non possano essere assimilati agli arbitrati commerciali, e come la soluzione adottata dalla Corte tuteli l\u2019uniforme applicazione del diritto unionale e, allo stesso tempo, sia compatibile con le libert\ue0 fondamentali dell\u2019UE. Infine, l\u2019analisi si concentra sulle implicazioni della sentenza Achmea su trattati vigenti e arbitrati in essere, nonch\ue9 sui profili evolutivi della governance degli investimenti esteri in ambito UE
New Technologies, Artificial Intelligence and Shipping Law in the 21st Century, 2019
Abstract: L\u2019articolo si sofferma sulla tecnologia blockchain e sulla sua applicazione nel se... more Abstract: L\u2019articolo si sofferma sulla tecnologia blockchain e sulla sua applicazione nel settore marittimo e dei trasporti, specie in congiunzione coi cd. smart contracts, i.e. contratti eseguiti mediante algoritmi. Descrive i motivi per cui, nella logistica, le applicazioni della blockchain si sono rapidamente sviluppate, e quale possibile evoluzione potrebbe determinare la diffusione di queste tecnologie, sia nei rapporti del commercio internazionale, sia nella cooperazione interstatuale sulla navigazione. Viene messo in luce come, significativamente, la blockchain abbia elementi in comune con istituti storici del diritto marittimo, che potrebbero facilitarne la diffusione, visto che anch\u2019essa soddisfa quelle stesse esigenze economiche di certezza dei rapporti giuridici che furono alla base, ad esempio, dell\u2019invenzione della polizza di carico. Infine, l\u2019articolo si sofferma sulla collocazione di queste tecnologie nel mondo giuridico, e sulla necessit\ue0 di inquadrarle all\u2019interno di istituti giuridici preferibilmente di diritto uniforme, pena il rischio di una sottrazione totale di questi fenomeni al controllo della legge. In tal senso, soltanto le cd. Rotterdam Rules sembrano poter coprire nel loro ambito di operativit\ue0 questi fenomeni, ed \ue8 bene quindi che gli Stati si attivino per guidare la diffusione di questi fenomeni, riportandoli nell\u2019alveo di situazioni tipiche nelle quali l\u2019autonomia privata si estrinseca nel commercio internazionale, nell\u2019ambito tuttavia di un quadro sovranazionale di regole condiviso ed efficace
Il volume rappresenta il prodotto finale del progetto Judicial EU Competition Network (JEUCON), c... more Il volume rappresenta il prodotto finale del progetto Judicial EU Competition Network (JEUCON), cofinanziato dalla Commissione europea e realizzato dal dipartimento di Giurisprudenza dell\u2019Universit\ue0 degli Studi di Genova, in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura, distretto genovese, l\u2019Ordine degli Avvocati di Genova, e con i due partner internazionali Universit\ue0 di Coimbra (Portogallo) e Riga Graduate School of Law (Lettonia). Il progetto offre formazione ai magistrati italiani ed europei nelle materie del diritto della concorrenza, attraverso una serie di seminari ed eventi formativi sui profili applicativi di maggiore interesse per i procedimenti che si svolgono dinanzi al giudice nazionale. Una particolare attenzione \ue8 stata dedicata al tema delle azioni risarcitorie in materia di concorrenza, oggi disciplinate in modo parzialmente uniforme a livello europeo dalla Direttiva UE n. 104/2014, relativa a determinate norme che regolamentano le azioni per il risarcimento del danno per violazione delle disposizioni nazionali ed europee del diritto della concorrenza. Proprio a tale tematica si \ue8 dedicato il convegno conclusivo del progetto, i cui contributi si trovano raccolti nel presente volume
The author examines the practice concerning the scope of application of European Union competitio... more The author examines the practice concerning the scope of application of European Union competition rules. The purpose of this study is to establish whether rules of international law exist, or are recognised to exist, which may limit the extraterritorial reach of articles 101 or 102 TFEU, as well as of the EU regime on mergers control. Notwithstanding the apparent nuances characterising the case law of the Commission, the General Court or the European Court of Justice, the analysis made by the author tends to exclude that rules of international law restrain the enforcement of European antitrust law. Rather, once an interest exists to apply European competition rules to situations characterised by extraterritoriality, a legal criterion justified by, or compatible with, international law is always found. In this vein, it is also maintained that, on the one hand, the enforcement of antitrust rules vis-\ue0-vis non-European entities is a matter of policy rather than law. It is based on ...
This paper discusses the main features of directive 2004/35/EC and analyses its relationship with... more This paper discusses the main features of directive 2004/35/EC and analyses its relationship with other liability systems relevant to marine environmental protection at international, EC and national levels. The issue of recoverable damage is examined and the ELD's specific relevance to the marine environment queried post the 2006 Green Paper on the future European maritime policy. The Commission's proposal for a directive on civil liability and financial guarantees of shipowners is also considered and possible inconsistencies within existing and proposed regimes highlighted. Finally, a case study of Italy is given from the perspective of the adoption of appropriate implementing measures at national level
La riforma portuale prevede una riduzione delle Autorit\ue0 di regolazione dei porti, fino ad ogg... more La riforma portuale prevede una riduzione delle Autorit\ue0 di regolazione dei porti, fino ad oggi sostanzialmente coincidenti con uno scalo, e in prospettiva aventi invece competenze su pi\uf9 scali. La ratio di questa scelta del legislatore delegato sembra rispondere a diverse esigenze, dalla spending review alla riduzione dei centri decisionali, al migliore coordinamento tra scelte nazionali di politica dei porti e loro attuazione a livello locale. Sarebbe tuttavia riduttivo leggere l\u2019intera riforma nell\u2019ottica di mera riduzione del numero delle Autorit\ue0 portuali. \uc8 infatti possibile individuare scenari anche ulteriori, e magari pi\uf9 ambiziosi, nel disegno del legislatore: alcuni espliciti, come il potere di coordinamento attribuito alle nuove Autorit\ue0 di Sistema Portuale (AdSP) sulle altre amministrazioni aventi competenze in ambito portuale; altri meno espliciti, ma altrettanto importanti, quali l\u2019istituzione di un raccordo tra Ministero vigilante e le...
la politica di sicurezza e difesa comune. il tempo delle scelte, 2024
The paper attempts to provide a legal analysis of the discipline related to the Common Defense an... more The paper attempts to provide a legal analysis of the discipline related to the Common Defense and Security Policy in order to understand whether, in the current geopolitical contingency, and in the prospect of having to impart a rapid change of pace to the CSDP, there are real systemic obstacles in the way of a decisive acceleration in the implementation of this policy. Premised on a clarification of the need not to confuse the implementation of the CSDP with the creation of European armed forces, or the need to use enhanced forms of cooperation in the field as a precondition for action, the A. rules out the existence of such obstacles, with unchanged primary legislation, and without any need to affect domestic constitutional limits. To do so, the work analytically addresses the profiles likely to prove obstructive to the effective and rapid development of CSDP, such as those of a technical, operational and financial nature. First, the rules on the internal market and competition rules are examined, which do not preclude a strengthening of the industrial sector in the sector, both in the sense of allowing the creation of European champions, including through forms of concentration among national companies, and in the sense of governing the discipline of public supply in order to guide the development of standardized and interoperable European technologies, thus more efficient at the same cost. The article then examines the profiles concerning the financing of the CSDP, noting the critical aspects of the current system that places the relevant burdens on member states; it then proposes that the CSDP be financed not only within the EU budget, but also from sources other than those traditionally used for the Union’s own resources: they, in fact, being largely composed of the contributions of states based on their GDP (and thus impacting public finance obligations imposed by EMU rules) are disincentivizing and inconsistent with the objectives of CSDP, such as national security, the values of the Union and solidarity among its members. In this sense, the experience made with the Next Gen EU can be replicated in the CSDP function as well. In light of the above, and coming to the political obstacles, the A. concludes his analysis by pointing out how the proposed win-win solutions actually facilitate the states’ decisions in this regard, all the more so because many “European” industrial projects can be implemented using legal bases related to traditional policies provided for in the TFEU, thus by a majority of the states and with the involvement of the European Parliament.
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