“LA VERA BELLEZZA È QUELLA IMPERFETTA perché dotata di una forza magnetica che fa sì che la si guardi continuamente. Oggi invece si insegue un ideale standardizzato e l’omologazione è sempre più un rischio: ecco allora che si finisce nella finzione, nella noia e nella perdita dell’individualità”.
Una definizione che può sorprendere se pronunciata proprio da chi è abituato a trascorrere ogni giorno circondato dalla bellezza per eccellenza, quella perfetta di un’opera d’arte: come nel caso del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt,