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Notte buia. Da qualche parte laggiù, nel distretto di Benin City.
Nel villaggio la storia che il vecchio chio saggio stava raccontando la conoscevano tutti: l’ormai defunto Godwin Onanku, pescatore che, colto da un’improvvisa tempesta al largo mentre pescava, veniva sbalzato in acqua e scivolava nel profondo blu. Ma, invece di affogare, veniva soccorso da una misteriosa sa sirena che gli mostrò il regno subacqueo di Mami Wata, pieno di ricchezze e di promesse di gloria, e lo riportò sano, salvo e asciutto sulla spiaggia, ia, a patto della sua totale fedeltà e del suo servizio.
I bambini del villaggio che lo ascoltavano erano estasiati. Tra loro, anche gli occhi della giovane Faith brillavano ano come non mai, pieni di speranza.
«Vedete», disse il vecchio saggio baba loa ammiccando alle bambine, «Godwin fu salvato perché Mami Wata conosceva la purezza del suo animo, e la forza della sua promessa di servo».
ea africana, potente sirena antropomorfa il cui regno si estende dal Golfo di Guinea alle calde acque del delta del Niger. Arcana padrona, sovrana di chi dispensa promesse, simbolo della servile protezione che non permette dinieghi. Spirito tuttavia demoniaco, tanto femmineo quanto terribile, fo-cus delle ritualità