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    Zinque bici e un amaro Montenegro
    Zinque bici e un amaro Montenegro
    Zinque bici e un amaro Montenegro
    E-book76 pagine1 ora

    Zinque bici e un amaro Montenegro

    Di Diego Manna

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    Info su questo ebook

    Piaza Unità. 4 agosto 2013. ore 9.
    Zinque bici, coi rispetivi compagni de viagio, parti.
    Verso el Montenegro.
    Verso l’est. Dove nassi el sol. Dove ga origine la luce. Dove tanti filosofi ricerca el significato dela vita. O forsi, semplicemente dove che la bira costa de meno.
    In borsa, solo le robe de cui no se pol far a meno, perché ogni chilo in più costerà fadiga e sudor: calze, mudande, maiete e braghete.
    E una fiasca de Amaro Montenegro.
    Perché? Perché i xe convinti che in Montenegro no i lo gabi mai visto.
    Ma sarà veramente cussì?
    L’unica xe continuar a pedalar, passando per Slovenia, Croazia, Bosnia e infine Montenegro, in un tour dei Balcani carigo de incontri, pensieri, disaventure e carnaza, che solo el lento inceder dela bici permeti de viver pienamente.
    LinguaItaliano
    EditoreDiego Manna
    Data di uscita25 gen 2016
    ISBN9786050418521
    Zinque bici e un amaro Montenegro

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      Zinque bici e un amaro Montenegro - Diego Manna

      Diego Manna

      Zinque bici e un amaro Montenegro

      nativi

      Testo

      Diego Manna

      www.mononbehavior.it

      Revisione bozze

      Erika Ronchin

      www.erikaronchin.wordpress.com

      In copertina

      Zinque mononi e una galina con do teste

      Pupolo di Chiara Gelmini

      Edito da

      Nativi Società Cooperativa

      Salita al promontorio, 11 - 34123 Trieste

      www.bora.la

      manna@bora.la

      prima edizione, ottobre 2015

      A Michele,

      compagno de tante monade

      Zinque bici e niente veci

      Chi che ga za leto Zinque bici, do veci e una galina con do teste e Polska... rivemo! (ma cossa, xe reclam oculta dei altri libri sta qua? Certo! E gnanche oculta, xe propio spudorata!) se domanderà che fine ga fato Ucio e Ciano, i do veci che, fra un capitolo e l’altro del diario de viagio, i se contava qualche storiela, qualche maldobria.

      I sta ben, no steve preocupar, i xe in piena salute.

      Solo che ala fine de Polska... rivemo! i gaveva deciso de provar anche lori a farse un bel giro cola bici, sula Parenzana. Portandose drio Robi e Paco, el cocal incocalì e la cornacia pessimista. Quindi no li troveremo più in osmiza a leger i nostri diari de viagio, perché ormai i xe diventai ciclisticamente autonomi. I meti la bici sul tranvai o sul bikebus, i smonta a Opcine e via lori in zerca dela prima frasca. E là, come al solito, tra un otavo e l’altro, i se le disi, i se le conta e i se le ridi.

      Ma ste qua xe altre storie, che sarà protagoniste de altri libri, che vegnirà fora in seguito, tuti dedicai a lori. Ale maldobrie de Ucio e Ciano.

      Qua, in sto libro, parleremo solo che del’aventura de zinque bici e un amaro Montenegro.

      Bon divertimento!

      1. Generazion precaria

      Spero un sacco de poder vignir in futuro a un’altra ciclomonada, ma me sa che sarà la fila de qua fin Borgo.

      Cussì finiva l’ultimo biglietin che Massimo, un dei protagonisti dela rumizada Trieste-Cracovia del’ano scorso, ne gaveva fato trovar in camera l’ultimo giorno, prima de ciapar el tren e separarse del resto dela clapa. E in efeti el iera sta’ quasi profetico, visto che pareva che per bon sto giro podessimo partir adiritura in tredici.

      Che ghe sia stado un boom nel’uso dela bici nei ultimi tempi se lo pol veder ogni giorno girando per cità. Tanti la considera una moda, e quindi destinada prima o poi a finir, perché quel che desso fa figo prima o poi diventerà ccgnaf (per chi che no sa, ccgnaf xe l’acronimo de Cose Che Gridano No! Alla Figa). Xe el normale ciclo dela bobanità: prima te son boba, dopo te diventi legera, nagana, tara, marzo e co te rivi al’ultimo stadio, quel de smarzo, xe poco cossa far, no te ingrumi più, te ga fato el tuo tempo. Ghe xe capità per esempio ale tirache, al marsupio, più e più volte ale all-star nei periodi in cui le costa poco, ai ciclisti ala Axl Rose e a Axl Rose medesimo.

      Mi invece penso che le persone se gabi semplicemente acorto che la bici xe un mezo pratico e estremamente economico, e, visti i tempi che cori, questo no va de sicuro in secondo pian. In più, se sta difondendo sempre de più la passion per i viagi lenti, in bici o a pie che i sia. Insoma, mi no credo che sia una semplice moda passegera. Preferisso considerarla semplicemente un diverso tipo de aprocio e l’espression de nove, o ritrovade, necessità. E cussì el visitar diventa viver, in ogni istante.

      Cussì, via via che se avicinava l’estate, la clapa se slargava, tanto che gavevimo adiritura deciso che no iera el caso de partir in più de oto, se no dopo trovar posto dove dormir saria sta’ longhi.

      Ma se sa come che va a finir ste robe... questi xe i tempi del Se bechemo doman ale 21 de Scussa?, Certo, fata la xe!. Ma se el giorno drio no te riva de matina el sms Alora confermado stasera? Se bechemo?, al dopopranzo Bon stasera rivo, forsi un zinque minuti dopo, ma rivo, e de sera Parto desso de casa, te son za là? e subito dopo Son qua, te son fora o te ga ciolto posto dentro? te pol star sicuro che de Scussa no te trovi nissun. Semo la generazion precaria anche nei apuntamenti. Morale: el giro de mail organizative per la nova rumizada xe incomincià in aprile, tra i sete reduci dela precedente Trieste-Cracovia. De questi, perdemo subito Siani. Cionn invece disi che poderà vegnir solo i primi tre giorni. Bon, quindi semo in zinque. Se agrega nele intenzioni Guy, Paolino e Enrico. Semo in oto, el numero perfeto. Michele proponi de partir el 3 agosto, data su cui Pasta no xe convinto. Ma Michele xe sicuro de vegnir, Pasta xe convinto solo a metà. Vinzi le sicureze, e cussì decidemo che partiremo el 3 agosto, con mezo Pasta, quindi in 7,5. Tempo un mese, perdemo anche Michele, che xe sta’ ciolto in una scola de grafica a Stoccolma che incomincia propio in agosto. Semo in 6,5. Ma subentra Erich, un dei protagonisti del precedente viagio a Budapest. Semo in 7,5. Paolino però nega de esserse agregà. De novo 6,5. Marco se disi interessà a vegnir: 7,5. Marco no ga ferie: 6,5. Enrico xe via: 5,5. Italo ciol ferie e se unissi ala clapa: 6,5. Mauro disi che vien anche lui: 7,5. Emanuele e Gabri se disi fortemente interessai a vegnir. Ghe disemo che semo vicini al limite dei 8 partecipanti, cussì li tegnimo in standby in atesa dela decision de Pasta. Paolo disi che no ghe la fa: 6,5. Gabri no ghe la fa. Cavemo Emanuele del standby e lo femo entrar in clapa: par che quindi ala fine saremo in 7,5. Pasta intanto continua a seguir la sua storica filosofia de pensiero: 30% sì, 30% no, 40% forsi.

      Decidemo la meta: est, come sempre. Cossa ne sburta verso est? I viagi verso est xe sempre i più afascinanti, in pochi chilometri le robe cambia tantissimo, te entri quasi in un’altra dimension. Se va in direzion dela nascita del sol, del’origine dela luce, del’alba del mondo, dela nostra ancestralità, dela natura primordiale, del’istinto e dela fantasia, in contrasto col rigor e la fossilizazion dela decadenza ocidentale. Sì!

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