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Il Mito delle Maschere di Zaffiro
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Il Mito delle Maschere di Zaffiro
E-book85 pagine1 ora

Il Mito delle Maschere di Zaffiro

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Info su questo ebook

L'attrazione tra energia femminile ed energia maschile, la lotta per la libertà, la presenza di forze avverse in mezzo a noi, l'incontro tra la Magia del Sud e la Magia del Nord si intrecciano in queste pagine e parlano al nostro cuore, indicandoci le sfide che ci attendono e raccontandoci che ognuno di noi, se ci crede, può essere il protagonista della propria avventura.

LinguaItaliano
EditoreDEVODAMA
Data di uscita2 giu 2019
ISBN9788832197044
Il Mito delle Maschere di Zaffiro

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    Anteprima del libro

    Il Mito delle Maschere di Zaffiro - Falco Tarassaco

    zaffiro

    Introduzione

    È l’anno 22 dalla scomparsa di Atlantide: Il Mito delle Maschere di Zaffiro si presenta da solo, così, promettendo di nulla lasciare all’allusione, al non detto, allo scritto fra le righe. E questo, in un Autore che ci ha abituati al libro come portatore di una conoscenza in parte rivelata e in parte da scoprire, ci fa sospettare subito che sia necessario esaminare con attenzione la storia. Il racconto è una corsa a rotta di collo in mezzo a un gran numero di personaggi, situazioni, cause, effetti, coincidenze, che riesce a stare dentro a un centinaio di pagine proprio perché l’Autore rinuncia a creare qualsiasi effetto speciale, qualsiasi effetto artificio narrativo, quasi avesse l’urgenza di raccontarne la trama prima di dimenticarla. Chi ha conosciuto Falco Tarassaco, Oberto Airaudi, sa che aveva il gusto di dichiarare di non ricordare alcunché dall’oggi al domani, nonostante nell’impressione di tutti avesse memoria d’elefante; chissà, forse nel caso di questo racconto era davvero preoccupato di smarrirlo per strada.

    Prima di parlare dei suoi contenuti, rimaniamo ancora un momento sulla forma del Mito: sembra per molti versi più un soggetto cinematografico, oppure una lunga sequenza di didascalie da apporre a illustrazioni che nessuno ha mai realizzato, che una narrazione destinata al piacere della lettura.

    In così poco spazio Falco accenna a tantissimi intrecci, ognuno dei quali configura uno spin off che potrebbe da solo durare molto più a lungo dell’opera completa; ma lo fa con tale nonchalance, con così poca attenzione letteraria – lui che amava così tanto scrivere – da rendere difficile non pensare alla presenza di un messaggio in codice per chi ha gli occhi giusti per leggerlo.

    Prendiamo i numeri, per esempio: l’intera storia è punteggiata di numeri – a cominciare da quel 22 – con i quali puntigliosamente, precisamente, quasi pedantemente Falco sottolinea varie circostanze della storia. Perché? Cosa c’è dietro? C’è forse una progressione proporzionale, una sorta di sequenza di Fibonacci in chiave esoterica, attraverso la quale decodificare una sorta di bonus track contenuto nel Mito?

    La storia stessa, peraltro, ruota intorno ad alcuni temi fondamentali: la fine di Atlantide, la reciproca ricerca di Femminile e Maschile, il rapporto tra umani e Dei, la magia del Nord e quella del Sud, la forza delle scelte, la natura non come sfondo ma come personaggio al pari degli altri. Su tutto, il viaggio: non fosse che l’Autore amava poco gli inglesismi, parleremmo di racconto on the road, insieme a Sette Porte Scarlatte, scritto pochi anni dopo.

    Fino ad arrivare al finale, terribile e promettente insieme: il luogo che ci hanno insegnato essere il più bello è quello nel quale siamo più prigionieri che altrove, ma uscirne è possibile se sappiamo diventare trasgressori. Non aggiungiamo altro, se non una riflessione che prendendo spunto dall’ultima affermazione ci porta nel cuore dell’insegnamento di Falco Tarassaco: chi è un trasgressore? È colui che non rispetta le regole? No, è colui che crea una regola nuova, la propria. E su di essa, nella libertà e nella disciplina, facendola incontrare con le regole di altri come lui, costruisce il mondo nuovo.

    Stambecco Pesco

    Prologo

    Anno 22 dalla scomparsa di Atlantide.

    Le colonie sono rimaste improvvisamente isolate dalla madre patria, distrutta da un immane cataclisma. Soltanto ora, le poche comunità superstiti cominciano faticosamente a riorganizzarsi.

    Il Gran Dio dei Vortici Cosmici, nemico dell’Umanità, ha riportato una grande vittoria, mentre gli Dei dell’Uomo, indeboliti, cercano una soluzione alla catastrofe avvenuta.

    Per gli Dei, il tempo ha altri valori che per gli umani.

    Molti uomini, troppo impegnati nella lotta per la sopravvivenza, hanno trascurato di pensarli e nutrirli con offerte, e questa è un’altra vittoria per il

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