Girovaghi
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Titoli di questa serie (6)
- Bimbi e Viaggi: La guida completa per viaggiare sereni con i bambini
3
“È inutile viaggiare con loro, tanto non si ricordano niente”. “Come faccio a preparargli la pappa in viaggio? E le nanne?”. “Poverino, chissà quanto si annoia tutte quelle ore in aereo!”. “E se si ammala mentre siamo in vacanza?”. Come se non fosse bastata la maternità a scombussolarti la vita, ci si mettono anche gli altri a farti desistere dal perseguire quello che fino a ieri era il tuo passatempo preferito, l’antistress per eccellenza alla routine quotidiana, la medicina migliore per ogni disagio: viaggiare! Non ti preoccupare, ci siamo passate anche noi e ne siamo uscite alla grande! Con questo manuale ironico ma serissimo, otterrai di diritto un upgrade dallo status di mamma-viaggiatrice-imparanoiata a quello di mamma-globetrotter-indiana jones! Parola di Bimbi e Viaggi! Qui troverai una guida completa su tutti gli aspetti che riguardano l’organizzazione di un viaggio con i bambini: informazioni pratiche per organizzarsi al meglio, consigli per risparmiare, analisi di tutti i timori che impediscono alle mamme di partire serene per un viaggio con gnometto al seguito. Se sogni di viaggiare ma temi che con un bambino non sia possibile, questa è la guida che fa per te: demoliremo uno ad uno tutti i tuoi timori perché ai sogni ed alle passioni non si può mai dire di no!
- Parlando con San Giacomo: Sulla via di Compostela
Il Camino francese di Santiago, da Saint Jean Pied de Port a Compostela e poi a Finisterrae, è lungo 900 chilometri e l’autore lo ha percorso in trenta giorni. Un’esperienza unica, che tanti sognano e che affascina credenti, agnostici e atei. Un semplice turista vi scopre luoghi incantevoli, ambienti naturali e storici straordinari, e incontra viaggiatori di ogni continente e cultura. I devoti, ma ormai sembrano essere pochi, vi trovano i segni di una lunga e tormentata storia cristiana, dal Medioevo a oggi. Qualche ateo vi rincorre un facile anticlericalismo di maniera. L’autore, filosofo e uomo di cultura, racconta, passo dopo passo, l’impatto del proprio mondo interiore alla ricerca di ciò che, in modo un po’ indefinito, viene chiamato “lo spirito di Santiago”. E lo fa, dialogando senza peli sulla lingua, con la presenza costante di san Giacomo Maggiore, il primo apostolo martire, a Gerusalemme non in Galizia, diventato, secondo il medioevale Codex Calistinus, un fiero matamoros, uccisore di mori. Simbolo più della tormentata realtà di quei luoghi che della vera storia. Cronaca di viaggio, storia, religione e filosofia si intrecciano in un racconto originale, sincero e a tratti poetico.
- DEL VENTO e altre storie: La mia infanzia in Sardegna
8
La Sardegna che l’autrice descrive non è quella patinata delle spiagge alla moda ma il mondo rurale degli anni Sessanta. Di quel mondo e di una bambina si parla nei venti racconti che compongono questo libro. La vita in uno stazzo fra le colline, le cose di tutti i giorni (ma non per questo banali o noiose), il grande amore per gli animali e la natura, le persone sagge e generose che l’hanno cresciuta: ogni racconto è un atto d’amore per un’isola molto amata e mai dimenticata, un viaggio nella Sardegna più vera e affascinante. Affreschi di paesaggi ventosi, rocce misteriose, tradizioni e cibi, personaggi mai dimenticati: ogni aspetto di quella vita è un ricordo dolce e indelebile. E alla fine del libro ci chiederemo perché quella bimbetta, cresciuta per “conto terzi” da una famiglia gallurese, con nessun giocattolo e pochi amici, parla della sua infanzia come di un periodo pieno di felicità. Ma basterà la sintesi di un passaggio del racconto “Pomeriggi d’estate” per capire il perché di quella gioia di vivere: “Quei pomeriggi erano uno spazio completamente mio, un’oasi di libertà che mi consentiva di decidere in totale autonomia del mio tempo e dei miei pensieri”. E in quella libertà la bambina sognava creando mondi immaginari. “Solo a una certa età, quando curiosità e smanie di carriera si sono attenuate, riusciamo a comprendere che il posto migliore in cui vogliamo e possiamo vivere è quello che ci fa sentire tranquilli, a casa. Un luogo dove la nostra inquietudine si placa e che ci trasmette benessere e serenità. La Sardegna per me è tutto questo. [...] E forse è proprio vero che non siamo noi a scegliere i luoghi ma sono i luoghi che scelgono noi”.
- Zanzibar è una bugia
4
Questo è un testo che parla di una terra lontana, ma neanche troppo. Racconta di sogni, amori, mete raggiunte e poi lasciate alle spalle. È la storia vera di una giovane donna che dall’Italia si trasferisce per dieci anni in Africa seguendo un amore. E poi, quasi per caso, una volta approdata tra spiagge bianche e resort in costruzione, finisce per inventarsi un’altra vita, tutta sua, una vita in cui non è più una giornalista ma una stilista di successo. «Zanzibar è una bugia», ma non è la sola. Molte altre sono quelle che da cui fugge Magò, giovane irrequieta e innamorata di un uomo che ha deciso di ricominciare da capo proprio a Zanzibar. Dalle fatiche per costruire il loro Hotel, all’idea di creare una linea di abiti che intrecciano tessuti africani e tagli europei, il romanzo è un grande canto di amore per Zanzibar e per l’Africa intera. Con una voce autentica, l’autrice mette a nudo senza pudore i risvolti di una vita apparentemente perfetta, e del suo progressivo senso di straniamento verso una realtà cui non riesce ad appartenere del tutto. Così, mentre l’amore sfila via con la noia della routine, seppur tropicale, l’illusione del Paradiso lascia spazio a un presente di corruzione e alla disillusione di altri espatriati respinti da ciò che non si vede dietro l’immagine da cartolina dell’isola. Un nuovo amore sembra infine regalarle pace, ma non risolve il conflitto che la vede sospesa tra due mondi, quello occidentale e quello africano, due mondi che trovano felice unione nelle sue creazioni di moda, ma non altrettanto nella sua anima. Una narrazione che attrae il lettore in un vortice di colori, odori, tradizioni, speranze e sconfitte, suggestioni che trasportano con grazia il lettore in una dimensione narrativa molto convincente, da cui è facile e bello farsi coinvolgere e molto difficile uscire.
- Ragazzi, la mamma parte!: Viaggiare da sola con la famiglia a casa
Un viaggio solitario per una donna costituisce un’occasione straordinaria per assaporare se stessa, conoscersi meglio, respirare la propria libertà, affinare empatia e spirito di osservazione. A volte basta una passeggiata dietro casa perché spesso si parte da ciò che è noto e rassicurante. Basta modificare lo sguardo, esercitare l’attenzione per programmare itinerari sempre più complessi. Si impara così a organizzare il bagaglio, a cenare da sole, ad affrontare situazioni che mettono alla prova. Si sperimentano la paura, la rabbia, momenti di sconforto, di gioia e di incontenibile entusiasmo. Un viaggio solitario è tanti viaggi insieme che, a cascata, coinvolgono coloro che ti attendono al ritorno. Percepita come una sorta di strega contemporanea e come una mina vagante, la donna che viaggia sola, soprattutto se con una famiglia a casa, innesca una miriade di interrogativi: che cosa ne pensano tuo marito e i tuoi figli? Non hai paura? Come ti organizzi concretamente? E… soprattutto, perché lo fai? Questo libro vuole essere, dunque, una storia narrata di emozioni, immagini, luoghi, incontri, sentimenti, consigli pratici e magari lo stimolo per altre viaggiatrici. “C’era un gatto una sera di fronte al Santo Sepolcro. Eravamo io, lui e un turista rumeno. Da poco la chiesa era stata chiusa. La piazza deserta e il gatto se ne stava lì davanti al sagrato...”
- I mille volti d'Oriente
Villaggi che nascondono un mondo arcano; città con mercatini a tinte forti e interi quartieri dal vago sapore rétro coloniale; siti archeologici che testimoniano la magnificenza di antiche civiltà dalla forte tensione spirituale. E ancora: intricate foreste, habitat inespugnabili di animali selvaggi; corsi d’acqua che si snodano tra una vegetazione impenetrabile; lembi di spiaggia bianchissima circondati dalla barriera corallina e dai fondali popolati da pesci di tutte le forme e colori. Malnati e Reniero raccontano il caleidoscopio di cultura e natura del Sud-est asiatico che hanno attraversato a più riprese senza risparmiarsi le esperienze più estreme e le località più incongrue. Hanno lambito – ma sempre intensamente vissuto – cinque Paesi tra loro simili, ma ciascuno con forti specificità che non sono sfuggite ai due reporter: le Filippine, la Thailandia, la Cambogia, la Malesia (specificamente il Borneo malese) e isole e arcipelaghi indonesiani. Si snoda, a tratti lieve a tratti incalzante, la narrazione di un mondo, e di come gli autori l’hanno esplorato e interiorizzato, a metà tra Salgari e Tabucchi.
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