Esodo Pratelli: differenze tra le versioni
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|Cognome = Pratelli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lugo
|LuogoNascitaLink = Lugo (Italia)
|GiornoMeseNascita = 8 febbraio
|AnnoNascita = 1892
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 4 gennaio
|AnnoMorte = 1983
|Epoca = 1900▼
|Attività = pittore
|Attività2 = regista
▲|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
}}
== Biografia ==
Dopo aver frequentato l'[[Accademia di belle arti di Roma]] si trasferì a [[Milano]], dove nel 1922 fece la sua prima mostra di pittura e dal 1924 fu direttore della [[Scuola superiore d'Arte applicata all'Industria del Castello Sforzesco]].<ref>Luigi Timoncini, Pietro Nimis [http://www.scuolaartecastellosforzesco.it/storia.html Scuola Superiore d'Arte applicata all'Industria] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090927073510/http://www.scuolaartecastellosforzesco.it/storia.html |data=27 settembre 2009 }}</ref>
Durante il [[fascismo]] partecipò alle più importanti esposizioni dell'epoca, tra
Alla fine degli anni
Fu dirigente a [[Cinecittà]] dal momento della fondazione, al [[Centro sperimentale di cinematografia]] e alla Commissione di censura cinematografica. Durante la guerra iniziò a lavorare a un film, abbandonandone poi la lavorazione; sarà [[Vittorio De Sica]] a riprendere il progetto e portarlo a termine col titolo ''[[La porta del cielo]]''.
Nel [[secondo dopoguerra italiano|dopoguerra]] girò alcuni documentari sulle arti figurative. Dall'inizio degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] di Pratelli si perdono le tracce.
== Filmografia ==
▲Durante il fascismo partecipò alle più importanti esposizioni dell'epoca tra cui la prima [[Quadriennale di Roma|Quadriennale d’Arte di Roma]] e la [[Biennale di Venezia]].
▲Alla fine degli anni '30 , debutta nel mondo del cinema come sceneggiatore e regista realizzando tra l'altro [[Pia de' Tolomei (film 1941)|Pia de' Tolomei]], ''Se non son matti non li vogliamo'' e ''A che servono questi quattrini?'' con [[Eduardo De Filippo|Eduardo]] e [[Peppino De Filippo]]. Sarà Dirigente a [[Cinecittà]] dal momento della fondazione, al Centro Sperimentale e alla Commissione di censura cinematografica. Durante la guerra inizia a lavorare ad un film, abbandonandone poi la lavorazione; sarà [[Vittorio De Sica]] a riprendere il progetto e portarlo a termine col titolo [[La porta del cielo]].
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<references />
== Bibliografia ==
▲*''[[Scandalo per bene]]'' , anche sceneggiatura, ([[1939]])
* {{Cita libro |autore = |titolo = Dizionario Bolaffi del cinema italiano |curatore = Gianni Rondolino |volume = 1 (''I registi'') |città = Torino |editore = |anno = 1979 |sbn = IT\ICCU\SBL\0345144}}
▲*''[[Se non son matti non li vogliamo]]'' , anche sceneggiatura, ([[1941]])
* {{Cita libro |titolo = Dizionario dei registi |autore = Pino Farinotti |autore2 = Giorgio Carbone |autore3 = Leo Pasqua |autore4 = Tiziano Sossi |editore = SugarCo |città = Milano |anno = 1993 |isbn = 88-7198-259-2}}
▲*''[[Pia de' Tolomei (film 1941)|Pia de' Tolomei]]'' , anche sceneggiatura, ([[1941]])
▲*''[[Gente dell'aria]]'' , anche sceneggiatura, ([[1941]])
▲*''[[A che servono questi quattrini?]]'' , anche sceneggiatura, ([[1942]])
▲*''[[L'amore degli angeli]]'' , ([[1944]])
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|biografie|cinema}}
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