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Giulio Cibo: differenze tra le versioni

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|legenda =
|titolo = [[Sovrani di Massa e Carrara|Marchese di Massa e Signore di Carrara]]
|regno =
|inizio regno = 7 ottobre [[1546]]
|fine regno -= 27 giugno [[1547]]
|predecessore = [[Ricciarda Malaspina]]
|successore = [[Ricciarda Malaspina]]
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|data di nascita = 1º marzo [[1525]]
|luogo di morte = [[Milano]]
|data di morte = 18{{Calcola maggio [[età3|1548]]|5|18|1525|3|1}}
|sepoltura = [[Duomo di Massa]]
|dinastia = [[Cybo-Malaspina]]
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[[File:Castello Malaspina di Massa, Italia (01).JPG|thumb|left|La [[Rocca Malaspina (Massa)|Rocca Malaspina]] a [[Massa (Italia)|Massa]]]]
[[File:Pontremoli-castello del Piagnaro3.JPG|thumb|left|Il castello di [[Pontremoli]], carcere del marchese Giulio]]
I suoi genitori erano [[Ricciarda Malaspina]], ultima del ramo dinastico, secondogenita ed erede di [[Antonio Alberico II Malaspina]] [[Sovrani di Massa e Carrara|marchese di Massa e signore di Carrara]], e [[Lorenzo Cybo]], [[Ducato di Ferentillo|conte di Ferentillo]], quartogenito di [[Franceschetto Cybo]] (figlio del [[papa Innocenzo VIII]]) e di [[Maddalena di Lorenzo de' Medici|Maddalena de' Medici]] (il cui padre era [[Lorenzo il Magnifico]]). Giulio nacque a Roma il 1º marzo [[1525]] nel palazzo Cybo in [[piazza Navona]], di proprietà del padre e in seguito incorporato nella [[Palazzo Pamphilj|residenza dei Pamphilj]], dove Ricciarda amava soggiornare: vi rimase per due anni, fino a quando la famiglia dovette, via mare, rientrare nel [[Rocca Malaspina (Massa)|castello di Massa]], sua residenza ufficiale, a causa del [[Sacco di Roma (1527)|sacco di Roma]]. Lo Stato, durante le assenze della marchesa, veniva amministrato, secondo la volontà paterna, da sua madre [[Lucrezia di Sigismondo d'Este|Lucrezia d'Este]], coadiuvata dal cognato cardinale [[Innocenzo Cybo]]: lei si riservava il disbrigo degli affari diplomatici con l'estero.<ref>{{cita|S.Bertocchi| p. 70}}.</ref>
 
Ricciarda e i figli Eleonora e Giulio ritornarono a Roma - il marito [[Lorenzo Cybo|Lorenzo]] con il quale l'accordo non era perfetto si era stabilito ad [[Agnano]] e curava gli interessi della sua [[Ducato di Ferentillo|contea di Ferentillo]] - e vi rimasero fino al [[1533]], per poi insediarsi a Firenze nel [[palazzo Pazzi]], sempre appartenente ai [[Cybo]]: la marchesa e la sorella Taddea vi tennero corte suscitando pettegolezzi e scandalo per la vita che conducevano. Nel [[1543]] il diciottenne Giulio si recò a [[Barcellona]] dove, con il sostegno dell'ammiraglio [[Andrea Doria]], entrò a far parte della [[Corte regia|corte]] dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]].<ref>{{cita|L.Staffetti (1974)|p. 44}}.</ref>
 
I gravi dissidi tra Giulio e la dispotica madre erano dovuti soprattutto alle disposizioni testamentarie del defunto avo [[Antonio Alberico II Malaspina]] che aveva nominato suo successore il primogenito maschio della figlia che, insieme alla vedova Lucrezia, avrebbe retto il marchesato fino al raggiungimento della maggiore età. Ma Ricciarda ricorse ad ogni mezzo per escludere il figlio - come aveva già fatto con il marito - per mantenere personalmente il potere, con l'appoggio imperiale. Intanto, nel [[1544]], Giulio, dopo le esperienze non costruttive, anche finanziarie, vissute in Spagna, si stabilì temporaneamente nella rocca di Carrara, presso lo zio cardinale Cybo, indi ad Agnano dal padre, poi a Roma. Qui reclamò all'imperiosa Ricciarda, in quanto primogenito, il suo diritto al rango di [[Sovrani di Massa e Carrara|marchese di Massa e signore di Carrara]]: la nobildonna rifiutò decisamente di trasmettergli il potere, in quanto desiderava continuare ad esercitarlo personalmente e passarlo, alla morte, al prediletto [[Alberico I Cybo-Malaspina|Alberico]]. Seguì, tra madre e figlio, un'accanita lotta senza esclusione di colpi che, in un primo tempo, favorì Giulio per poi trasformarsi per lui in uno scontro mortale.<ref>{{cita|Pelù-Raffo| pp. 48-50}}.</ref>
 
Nel marzo [[1546]] Giulio sposò [[Peretta di Tommaso Doria|Peretta Doria]] ([[1526]]-[[1591]]), figlia di Tommaso, primo cugino di [[Andrea Doria]] dei [[Principato di Oneglia|principi di Oneglia]], e di Maria Grillo: la donna, dopo la scomparsa del Cybo-Malaspina, si risposò con il parente Filippo Doria, conte di [[Sassocorvaro]] e morirà nella [[Rocca di Sassocorvaro|Rocca ubaldinesca]]. Ricciarda, nel frattempo, procedette per vie legali contro Giulio che, con l'aiuto del padre, di Andrea Doria e dei [[Medici]], riuscì con la forza ad occupare il territorio che gli spettava, proclamandosi, il 7 ottobre [[1546]], marchese. La situazione, tuttavia, peggiorò e Giulio perse i supporti anche economici degli alleati. Il 30 maggio [[1547]] concluse con la madre un accordo per cui, con il pagamento di quarantamila [[Ducato (moneta)|ducati]] d'oro, le restituiva i feudi che lui avrebbe retto in suo nome. Il 27 giugno Ricciarda si installò nella nativa [[Rocca Malaspina (Massa)|rocca massese]], mentre l'incauto Giulio, sprovvisto della grande somma pattuita, chiese un prestito allo zio acquisito [[Andrea Doria]], che però glielo rifiutò.<ref>{{cita|L.Staffetti (1974)|pp. 94-96}}.</ref>
 
=== Il tradimento e la morte ===
In seguito a questo fatto il giovane marchese iniziò a cospirare contro l'ammiraglio, al fine di ucciderlo e portare la [[repubblica di Genova]], ed il suo marchesato, nell'orbita francese. Il complotto, sostenuto da Ottobono [[Fieschi]] ed altri esiliati genovesi riparati a [[Venezia]] prevedeva l'ingresso in città, l'omicidio del Doria, dell'ambasciatore spagnolo e di altri membri del partito filo-spagnolo. Un sostegno in questa operazione giungeva anche dalla famiglia fiorentina degli [[Strozzi]] e da [[papa Paolo III]]: i primi infatti non perdonavano agli spagnoli di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] la fine della [[repubblica fiorentina]], il secondo gradiva un maggiore equilibrio dei poteri nella penisola.<ref>{{cita|Tettoni-Saladini|p. 10}}.</ref>
 
La cospirazione fu però scoperta prima che venisse messa in atto e Giulio I venne arrestato e imprigionato nel castello di [[Pontremoli]], quindi condotto a Milano e, nonostante l'intervento dei congiunti [[Cosimo I de' Medici]] e [[Ercole II d'Este]], [[Duchi di Ferrara|duca di Ferrara]] - la madre e lo zio cardinale si disinteressarono completamente di lui -, fu decapitato a soli 23 anni il 18 maggio [[1548]]. Il suo corpo, inumato nella [[Chiesa di Sant'Angelo (Milano)|chiesa milanese di Santa Maria degli Angeli]] (officiata dai [[Ordine dei Frati Minori|padri zoccolanti]], ai quali Giulio lasciò una cospicua somma), fu infine sepolto, dopo un quarto di secolo, nel [[1573]] (su provvedimento del fratello minore [[Alberico I Cybo-Malaspina|Alberico I]] che aveva sofferto per la sua drammatica dipartita), nella cripta della [[Duomo di Massa|cattedrale di Massa]]: la salma fu composta vicino a quelle del padre Lorenzo e della madre Ricciarda che non aveva mosso un dito per salvarlo. Il biografo di Giulio, Luigi Staffetti, lo descrisse dedito ad attività culturali (autore di sonetti, di cui rimane l'ultimo, composto prima di morire), di normale statura, di colorito olivastro, riccioluto, animoso e ardito, snello e somigliante al genitore: l'unico presunto suo ritratto - anche secondo la tradizione popolare - è una piccola scultura presente a [[Massa (Italia)|Massa]] nella [[Rocca Malaspina (Massa)|rocca Malaspina]].<ref>{{cita|L.Staffetti (1974)|p. 244}}.</ref><ref>{{cita|F.Musettini|p. 3}}.</ref>
 
== Titoli ==
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<gallery>
File:Parmigianino 020.jpg|[[Lorenzo Cybo]]<br />(il padre)
File:CardinalRaphael Medici- Pope Leo X Cardinalwith Cardinals Giulio de' Medici and Luigi de' CyboRossi.jpg|Il [[Innocenzo Cybo|cardinale Cybo]]<br />(lo zio, a destra)
File:Palazzoducalecarrara.jpg|[[Palazzo Cybo Malaspina]]<br />([[Carrara]])
File:Dal Re, Marc'Antonio (1697-1766) - Vedute di Milano - 24 - S. Angelo PP. Zoccolanti - ca. 1745.jpg|[[Chiesa di Sant'Angelo (Milano)]], dove Giulio fu sepolto
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* {{cita libro|autore=Francesco Musettini|titolo=Ricciarda Malaspina e Giulio Cybo|anno=1864|editore= R. Deputazione di Storia per le Provincie Modenesi|città= Modena|cid= F.Musettini|sbn=IT\ICCU\PAL\0277807}}
* {{cita libro|curatore= Paolo Pelù|curatore2=Olga Raffo|titolo=Ricciarda Malaspina Cibo, marchesa di Massa e signora di Carrara, 1497-1553|anno=2007|editore=Aedes Muratoriana|città=Modena|cid=Pelù-Raffo|sbn=IT\ICCU\MOD\1385702}}
* {{Cita libro|titolo = Atti e Memorie della R. Deputazione di storia patria per le province modenesi|autore-capitolo = Luigi Staffetti|url =https://www.google.com/books/edition/_/SbkLAAAAYAAJ?gbpv=1|editore = Vincenzi|città = Modena|anno = 1892|volume = I e II|opera = IV|capitolo = Giulio Cybo-Malaspina, Marchese di Massa. Studio storico su documenti e atti per la maggior parte inediti|p = |pp = 123-268 e 5-184}} (riedizione: {{cita libro|autore= Luigi Staffetti|titolo=Giulio Cybo-Malaspina marchese di Massa|anno=1974|editore= Palazzo di S.Elisabetta|città=Massa|cid= L.Staffetti (1974)|sbn=IT\ICCU\LIA\0039575}})
* {{cita libro|autore=Leone Tettoni|autore2=Francesco Saladini|titolo= La famiglia Cibo e Cybo Malaspina|anno=1997|editore= Palazzo di S. Elisabetta|città=Massa|cid=Tettoni-Saladini|sbn=IT\ICCU\CFI\0399307}}
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://genealogy.euweb.cz/italy/cybo2.html|Una genealogia}}