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Ricevette un'istruzione primaria ebraica tradizionale - secondo la Torah, il Talmud, con lo studio dell'antica lingua ebraica. Nell'autunno del 1900 si iscrisse alla scuola cittadina di quattro classi con una specializzazione artigianale, dove eccelse solo nel disegno e nella geometria. Dopo aver convinto la sua famiglia, riluttante a fargli intraprendere la carriera artistica in quanto cosa espressamente vietata dalla [[Torah]], Chagall dapprima lavorò assai di malavoglia come ritoccatore nella bottega di due fotografi, ma nel 1906 iniziò a studiare pittura alla scuola-laboratorio del maestro Yehuda (Yudl) Pen, il solo pittore di Vicebsk: rimarrà nel suo studio per due mesi, non ritrovandosi nell'insegnamento accademico del maestro, e l'anno successivo si trasferì a [[San Pietroburgo]]. Qui frequentò l'[[Accademia russa di belle arti|Accademia Russa di Belle Arti]] con il maestro [[Nikolaj Konstantinovič Rerich]], che lo ricompenserà con una borsa di studio, e conobbe artisti di ogni scuola e stile. Tra il 1908 e il 1910 studiò prima in una scuola privata, poi alla scuola Zvanceva con [[Léon Bakst]], che per primo gli parlò dei nuovi orizzonti culturali dell'Occidente e gli fece conoscere la pittura di [[Paul Cézanne|Cézanne]] e [[Paul Gauguin|Gauguin]].<ref>La nuova enciclopedia dell'arte, Garzanti Editore, Milano, 1986</ref>. Per mantenersi gli studi a San Pietroburgo, Chagall lavorava come artigiano dipingendo insegne di negozi, oltre a realizzare le prime opere originali. Questo fu un periodo difficile per lui: gli ebrei potevano infatti vivere a San Pietroburgo solo con un permesso apposito, infatti venne imprigionato per essere rimasto fuori dal [[ghetto]] oltre l'orario consentito. Rimase nella città fino al 1910, anche se di tanto in tanto tornava nel paese natale, dove nel 1909 incontrò, grazie alla modella e amica Thea Brachman, Bella Rosenfeld, figlia di ricchi orefici e sua futura moglie. Nel 1912 aderì alla [[Massoneria]]<ref>{{fr}} [[Nina Berberova]], ''Les Francs-maçons russes du XXe siècle'', Actes Sud, 1990, p. 113, "sub voce"</ref>.
 
Una volta divenuto noto come artista, nel 1910 Chagall lasciò San Pietroburgo per [[Parigi]] avvicinandosi alla comunità artistica di [[Montparnasse]]: «Nessuna Accademia avrebbe potuto darmi tutto quello che ho scoperto divorando le esposizioni di Parigi, le sue vetrine, i suoi musei [...] Come una pianta ha bisogno di acqua, così la mia arte aveva bisogno di Parigi», dirà poi. A Parigi il giovane Chagall conobbe diversi intellettuali d'avanguardia; si stabilì presto alla [[La Ruche|Ruche]] e strinse amicizia con [[Guillaume Apollinaire]], [[Robert Delaunay]], [[Fernand Léger]] e [[Eugeniusz Zak]]; manterrà però un certo scetticismo nei confronti del [[cubismo]], considerandolo troppo "realista" e attaccato al lato fisico delle cose, mentre lui si sentiva più attratto «dal lato invisibile, quello della forma e dello spirito, senza il quale la verità esterna non è completa». In questo periodo, nel disordine del suo studio e sempre a corto di cibo e mezzi dipinse i suoi primi capolavori, nei quali il ricordo di casa e dello [[shtetl]] è predominante: ''Alla Russia, agli asini e agli altri'', ''Il Santo vetturino'' e soprattutto ''[[Io e il villaggio]]'', fiaba cubista dove in un'unica visione sono racchiusi paesaggi russi, fantasie popolari, proverbi ebraici.<ref name=Janson>[[H. W. Janson]], ''History of Art'', Harry N. Abrams Publishers, New York, 1962</ref>Il poeta [[Blaise Cendrars|Cendrars]] gli dedicò quattro dei suoi ''PoemesPoèmes élastiques'' e Apollinaire, riferendosi alla sua pittura, la definì "soprannaturale". Chagall potrà affermare con soddisfazione: «Ho portato dalla Russia i miei oggetti, Parigi vi ha versato sopra la sua luce». Nel [[1914]] ritornò a Vicebsk fermandosi a [[Berlino]], dove il mercante d'arte Herwarth Walden organizzò nella propria galleria la prima personale dell'artista, che ebbe un ottimo successo di pubblico e critica. Poco dopo il ritorno in Russia, scoppiò la [[prima guerra mondiale]] che, insieme alla successiva [[Rivoluzione russa|rivoluzione]], lo terrà di fatto bloccato in patria fino al [[1923]]. Intanto, nel [[1915]] si era unito in matrimonio con Bella Rosenfeld; nel [[1916]] nacque la loro prima figlia, Ida.
 
A Vicebsk, dove ritrovò la famiglia, Chagall dipinse opere come ''[[L'Ebreo in rosa]]'', ''L'ebreo in preghiera'', [[La passeggiata (Chagall)|''La passeggiata'']] e [[Compleanno (Chagall)|''Compleanno'']]. Nel [[1917]] prese parte attiva alla [[rivoluzione russa]]: in sostituzione del servizio militare, lavorò a Pietroburgo al Ministero della Guerra, dove conobbe i grandi poeti russi del periodo ([[Boris Pasternak|Pasternak]], [[Sergej Aleksandrovič Esenin|Esenin]], [[Vladimir Vladimirovič Majakovskij |Majakovskij]]), realizzò le prime illustrazioni per libri e giornali ed espose in alcune importanti collettive. Il Ministro sovietico della cultura [[Anatolij Vasil'evič Lunačarskij|Lunačarskij]] lo nominò ''Commissario dell'arte'' per la regione di Vicebsk, dove fondò una "Libera Accademia d'Arte" e il [[Museo di arte moderna (Vicebsk)|Museo di arte moderna]]; non ebbe tuttavia successo nella politica del governo dei [[soviet]]. Chagall incitò gli artisti di ogni età ad abbandonare gli ''atelier'' e portare il loro contributo alla preparazione della festa, oltre che a seguire il proprio estro creativo: così, le opere decorative per il primo anniversario della Rivoluzione scontentarono i funzionari del governo che, in luogo dei ritratti trionfali di [[Karl Marx|Marx]], [[Friederich Engels|Engels]] e [[Lenin]], si ritrovarono effigi di [[mucca|mucche]] e [[cavallo|cavalli]] volanti ed umanizzati. Per questo, Chagall entrò in contrasto con la sua stessa scuola (in cui militava [[El Lissitzky]]), conforme per motivi politici al [[suprematismo]], assolutamente agli antipodi rispetto al suo stile fresco ed "infantile". Dopo un breve viaggio a San Pietroburgo per chiedere «pane, colori e denaro», il pittore trovò al ritorno la sua stessa scuola trasformata in una "accademia suprematista". Di conseguenza, nel 1920 Chagall fu costretto a dimettersi e si trasferì con la moglie e la figlioletta a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove il governo gli affidò l'insegnamento dell'arte agli orfani di guerra delle colonie Malachovka e III Internazionale, mestiere di certo più limitante del precedente. Nello stesso periodo accettò la commissione per la decorazione di nove pannelli (oggi ne rimangono 7) per il [[Teatro Ebraico Statale di Mosca|Teatro Ebraico di Stato "Granovskij"]] e disegnò una serie di illustrazioni per il ciclo di poesie in yiddish ''Grief'' del poeta [[David Hofstein]], anch'egli insegnante presso il rifugio Malachovka.<!-- <ref name=Wullschlager/> -->
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* ''[[La caduta di Icaro (Chagall)|La caduta di Icaro]]'' (1975)
* ''La famiglia'' (1975-1976)
* ''Il Grande Circo'' (1970) (Albertina - Vienna)
* ''Donna che dorme con i fiori'' (1972) (Albertina - Vienna)
 
=== 1980-1985 ===