Marc Chagall: differenze tra le versioni
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[[File:Gravestone of Marc Chagall and his wife in Saint-Paul - Alpes-Maritimes - france.jpg|thumb|La tomba di Chagall nel cimitero di [[Saint-Paul-de-Vence]]]]
Negli Usa, Chagall frequentò la numerosa comunità artistica fuggita dall'Europa e grazie all'aiuto del gallerista [[Pierre Matisse]] (figlio del celebre [[Henri Matisse|Henri]]) espose in numerose mostre collettive e non; nonostante l'intensa attività e i numerosissimi contatti con la cultura americana, però, si rifiuterà sempre di prendere la cittadinanza [[Stati Uniti d'America|statunitense]] e di imparare l'[[Inglese (lingua)|inglese]], continuando ad esprimersi in francese e in yiddish. Il 2 settembre 1944 l'amatissima Bella, soggetto frequente nei suoi dipinti e compagna di vita, morì per un'infezione virale mal curata. La sua morte fu un durissimo colpo per l'artista, che per quasi un anno non riuscì più a dipingere; uscirà dalla [[disturbo depressivo|depressione]] solo grazie alla figlia Ida che, oltre a spronarlo a lavorare e fargli tornare l'amore per la vita, nel 1945 gli presentò la trentenne [[Canada|canadese]] Virginia Haggard McNeil, già separata da un pittore da cui aveva avuto una figlia e con la quale Chagall cominciò una relazione che durerà sette anni e che porterà alla nascita del figlio David il [[22 giugno]] [[1946]]. Durante questi duri anni di esilio negli USA, Chagall lavorò a numerose opere, ottenendo commissioni per lavori teatrali che si concretizzarono in imponenti e vivaci scenografie, come quelle per ''[[Aleko]]'' (settembre 1942, ispirato ad un poema di [[Aleksandr Sergeevič Puškin|Puškin]]) o per [[L'uccello di fuoco (balletto)|''L'uccello di fuoco'']] del 1949 al [[Metropolitan Opera House]] delle cui scenografie e costumi ideati da Chagall e dalla figlia Ida il compositore [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]] ammirò soprattutto la pittura delle scene, "di uno sfoggio fiammeggiante", rimase meno contento dei costumi.<ref>Igor Stravinskij, Robert Craft, ''Conversations with Igor Stravinsky'', Faber & Faber, Londra, 1958</ref> Oltre a questi grandi lavori, l'artista realizzò anche le illustrazioni per le ''Notti arabe'' (ispirate alle [[Le mille e una notte|Mille e una notte]]), riprendendo per l'editore newyorkese Wolff un'opera già richiestagli anni prima da Vollard; inoltre, collaborò con la rivista "
Finita la guerra e passata la tempesta dell'[[Olocausto]] (che la sua anima sensibile non gli aveva permesso di dipingere direttamente, ma di evocare attraverso opere allegoriche), nel 1948 Chagall fa ritorno in Europa e, dopo un breve soggiorno a Parigi, nel 1949 si stabilisce ad [[Orgeval (Yvelines)|Orgeval]]. Nel [[1947]] la Francia gli aveva reso omaggio con un'importante personale al [[Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris]] e l'anno successivo la [[Biennale di Venezia]] gli conferirà il Gran Premio per l'incisione. Un'altra importante antologica si tiene nel 1954 alla Galleria Maeght. In questi anni intensi, dopo l'austerità della guerra, riscopre colori liberi e brillanti: le sue opere sono ora dedicate all'amore e alla gioia di vivere, con figure morbide e sinuose. Agli inizi degli anni'50 l'editore Teriade gli pubblica tutte le opere commissionate da Vollard e rimaste fino ad allora inedite. Su consiglio dello stesso editore, Chagall acquista la tenuta ''Les Collines'' alle porte di [[Vence]], in [[Provenza]], dove si stabilisce definitivamente. Nello stesso periodo, la figlia Ida sposa il museologo [[Svizzera|svizzero]] Franz Meyer, mentre va rapidamente affievolendosi la relazione dell'artista con Virginia Haggard.
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