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Melata: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:Aphids with honeydew and ants.JPG|thumb|Infestazione di afidi con emissioni di melata e presenza di formiche.]]
 
La '''melata''' è una [[secrezione]] [[Zucchero|zuccherina]] emessa dalla maggior parte dei [[Homoptera|Rincoti Omotteri]] che si nutrono della [[linfa (botanica)|linfa]] delle [[Plantae|piante]]. Rappresenta un substrato alimentare fondamentale per la nutrizione di un elevato numero di [[Insecta|insetti]] [[Glossario entomologico#glicifago|glicifagi]] e di alcuni [[Fungi|funghi]] [[Saprofita|saprofiti]] e, presso alcune popolazioni, anche per lo stesso l'[[uomo]]. In ambienti con scarsa disponibilità di piante [[nettare (botanica)|nettarifere]] è inoltre utilizzata dalle [[Apis mellifera|api]] per la [[produzione del [[miele]].
 
== Origine ==
 
[[ImmagineFile:Filter chamber of Aleyrodidae.svg|left|thumb|Schema della camera filtrante degli [[Aleyrodidae|Aleirodidi]]. Legenda: 1: stomodeo; 2: tubi malpighiani; 3: camera filtrante con il primo tratto del mesentero e, dietro, il primo tratto del proctodeo; 4: inizio del proctodeo; 5: tratto terminale del mesentero; 6: inizio del mesentero; 7: proctodeo; 8: mesentero; 9: ampolla rettale.]]
 
La melata è costituita dagli [[Escremento|escrementi]] liquidi prodotti da un adattamento fisiologico di insetti [[Glossario entomologico#fitomizo|fitomizi]] che si nutrono esclusivamente di linfa. La dieta a base di linfa è sbilanciata a causa dell'elevato tenore in zuccheri e del basso tenore in [[amminoacidi]], perciò per soddisfare il proprio fabbisogno azotato, questi insetti devono assumere quantità sproporzionate di linfa di cui dovranno scartare buona parte dell'acqua e degli zuccheri disciolti.<ref name="bioapi">{{cita web|url=http://www.bioapi.it/prodotti-alveare/317-il-miele-di-melata.html|titolo=Il miele di melata|sito=bioapi.it|accesso=1712 giugnoaprile 20142016|dataarchivio=25 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160425025910/http://www.bioapi.it/prodotti-alveare/317-il-miele-di-melata|urlmorto=sì}}</ref>
 
La maggior parte degli [[Homoptera|Omotteri]] dispone di un adattamento anatomo-fisiologico dell'[[Apparato digerente degli insetti|apparato digerente]], detto [[camera filtrante]], che consiste in un sistema ''bypass'' localizzato all'inizio dell'[[Apparato digerente degli insetti#Mesentero|intestino medio]] (mesentero): la camera filtrante funziona come un dispositivo di [[Dialisi (fisica)|dialisi]] che filtra l'acqua e gli zuccheri deviandoli nell'[[Apparato digerente degli insetti#Proctodeo|intestino posteriore]] (proctodeo). Lo scopo di questa deviazione è quello di concentrare il substrato alimentare sottoposto alla digestione vera e propria prevenendo l'eccessiva diluizione dei succhi [[enzima]]tici dell'intestino medio.
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== Utilità ==
 
[[ImmagineFile:Melkende Ameisen Honigtau4 edit2.jpg|thumb|La melata è l'elemento su cui si fonda la [[simbiosi mutualistica|simbiosi]] fra le formiche e gli afidi. Nella foto si osserva una formica che preleva una gocciolina di melata da un afide.]]
 
Per il suo tenore zuccherino, la melata rappresenta una fonte alimentare anche per gli esseri umani. L'utilizzo diretto della melata ha contesti circostanziati in quanto interessava popolazioni la cui sussistenza si basava fondamentalmente sulla raccolta in ambienti aridi o desertici. La raccolta della melata era attuata da alcune tribù indigene della [[Sierra Nevada (Stati Uniti d'America)|Sierra Nevada]] e del [[Gran Bacino]], da popolazioni del [[Sudafrica]], dagli [[aborigeni australiani]] e da popolazioni stanziate in [[Medio Oriente]] fra la [[Mesopotamia]] e l'[[Egitto]].<ref>Gene R. DeFoliart. ''[http://www.food-insects.com The Human Use of Insects as a Food Resource: A Bibliographic Account in Progress] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20030311131121/http://www.food-insects.com/book7_31/Chapter%2025%20Other%20Countries%20in%20SE%20Asia.htm |date=11 marzo 2003 }}''. (''in [[Lingua inglese|inglese]]'').</ref>.
 
Non va inoltre trascurata l'importanza della melata sotto l'aspetto [[ecologia|ecologico]] in quanto rappresenta il substrato alimentare per gli adulti glicifagi di un notevole numero di specie di insetti, in periodi in cui scarseggia la disponibilità di nettare. Molte di queste specie fanno capo agli ordini dei [[Diptera|Ditteri]] e degli [[Hymenoptera|Imenotteri]] e sono da considerarsi utili perché le loro [[larva|larve]], entomofaghe, sono un importante fattore di controllo naturale degli insetti [[fitofago|fitofagi]]. Nella dinamica di un [[ecosistema]] naturale o sufficientemente non degradato, la melata entra dunque come parte integrante della catena alimentare.
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Maggiormente diffuso è invece l'utilizzo indiretto della melata sotto forma di [[miele]].
 
In ambienti dove è scarsa la fioritura, infatti, le api ricorrono alla melata come fonte zuccherina alternativa al nettare, o anche in periodi in cui non ci sono altre fioriture cospicue. In [[Italia]] gli ambienti tipici per la produzione del miele di melata erano le [[foresta|foreste]] di [[conifere]] di montagna (abetine), associazioni vegetali in cui scarseggia per buona parte dell'anno la disponibilità di piante mellifere da bottinare. Dagli [[anni 1980|anni ottanta]] si è però diffusa, soprattutto nell'Italia centrosettentrionalecentro-settentrionale, un [[Fulgoroidea|fulgoroideo]] di origine [[nordamerica]]na, la ''[[Metcalfa pruinosa]]'' ([[Homoptera]]: [[Flatidae]]). Questo [[fitomizo]], estremamente polifago, ha colonizzato gli ambienti collinari ed è di difficile controllo, perciò le sue popolazioni raggiungono ogni anno densità tali da rendere significativa la produzione di melata. La maggior parte del miele di melata prodotto in Italia, infatti, deriva attualmente dalla melata bottinata dalle api in ambienti collinari, in occasione di infestazioni di metcalfa. Per questo motivo il miele di melata è detto spesso anche ''miele di metcalfa''.
 
Il '''miele di melata''' ha sapore molto meno dolce di quelli prodotti a partire dal nettare, non cristallizza e si presenta particolarmente scuro, aromatico e denso. Le proprietà organolettiche non sono particolarmente apprezzate dal consumatore italiano e lail maggiorgusto partepuò delricordare mieleil prodottocaramello. èPresenti destinatoin aibuona mercatiquantità delanche centro e nordcalcio, [[Europa]]magnesio, ovesodio ie mielipotassio più apprezzati sono quellie scuriferro.{{cn}}
<ref name="bioapi" /><ref>{{cita libro|autore=|titolo=L'Italia del biologico|editore=Touring Editore|anno=2002|pagina=97|url=http://books.google.it/books?id=sx06GFR2huAC&pg=PA97&dq=miele+melata&hl=it&sa=X&ei=IUOhU5WwLI_40gWki4CgCg&ved=0CEIQ6AEwBA#v=onepage}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Michele Balsamo-Crivelli|titolo=Storia naturale e coltivagione dell'ape|editore=|anno=1864|pagina=113|url=http://books.google.it/books?id=Q8o6AAAAcAAJ&pg=PA113&dq=miele+melata&hl=it&sa=X&ei=IUOhU5WwLI_40gWki4CgCg&ved=0CCoQ6AEwAA#v=onepage}}</ref><ref>{{cita libro|autore=|titolo=Apicoltura da manuale. Con il calendario dei lavori - Verde e natura|editore=Edizioni Del Baldo|anno=|pagina=75|url=http://books.google.it/books?id=FI8ZOy8sMoUC&pg=PA75&dq=miele+melata&hl=it&sa=X&ei=IUOhU5WwLI_40gWki4CgCg&ved=0CDAQ6AEwAQ#v=onepage}}</ref>
 
== Danni ==
 
[[ImmagineFile:Scale and sooty mold on a Eucalyptus tree.jpg|thumb|left|Fumaggine sviluppata su una foglia sulla melata prodotta da una colonia di [[Coccoidea|cocciniglie]].|184x184px]]
 
{{senza fonte|A fronte della sua utilità, limitata a contesti socioeconomici circoscritti o ad ambiti ecologici non degradati, la melata è un fattore di danno dal punto di vista agronomico.}} L'abbondante emissione di melata, in [[agrosistema|agrosistemi]] in cui è compromessa la [[biodiversità]], rappresenta il substrato ideale per l'insediamento dei [[fungi|funghi]] agenti della [[fumaggine]]. Questa, sviluppandosi sulla superficie delle foglie, impedisce la [[fotosintesi]] e interferisce perciò nel bilancio energetico delle colture, contribuendo alla decurtazione della produzione e al deperimento delle piante.
 
A questo danno si aggiunge anche quello qualitativo derivante dall'imbrattamento dei prodotti da parte della melata e della [[fumaggine]]. Pur trattandosi di un danno puramente estetico, la presenza di melata, di consistenza vischiosa, e della fumaggine, di colore nerastro e consistenza polverulenta o crostosa, è avversasgradita daiai consumatori, perciòed è perciò causa di un deprezzamento commerciale.
 
Infine va considerato il danno derivante dalla simbiosi fra le formiche e gli afidi. Allo scopo di sfruttarne la produzione di melata (sostanza zuccherina di cui si cibano), le formiche favoriscono la diffusione degli afidi trasportandoli su piante e germogli non attaccati, interferiscono con la loro moltiplicazione inibendo la comparsa delle [[Glossario entomologico#virginogenie|virginogenie]] attere e causando l'incremento della popolazione, proteggono gli afidi dai loro predatori. Ne è un esempio il fatto che le formiche attaccano le coccinelle che si cibano di afidi. Nel complesso, perciò, la simbiosi è un fattore di predisposizione che favorisce l'incremento delle popolazioni afidiche a danno delle colture.
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Formiche mellifere]]
 
* [[Homoptera]]
* [[Fumaggine]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Honeydewinterprogetto|wikt=melata|wikt_etichetta=melata}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
* {{cita web|url=http://www.informamiele.it/index.php/prodotti-delle-api/miele/113-caratteristiche-dei-principali-mieli-uniflorali-2|titolo=CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI MIELI UNIFLORALI (2)|sito=informamiele.it|accesso=17 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140923053612/http://www.informamiele.it/index.php/prodotti-delle-api/miele/113-caratteristiche-dei-principali-mieli-uniflorali-2|dataarchivio=23 settembre 2014|urlmorto=sì}}
 
{{Controllo di autorità}}
 
[[Categoria:Apicoltura]]