Melata: differenze tra le versioni
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La '''melata''' è una [[secrezione]] [[Zucchero|zuccherina]] emessa dalla maggior parte dei [[Homoptera|Rincoti Omotteri]] che si nutrono della [[linfa (botanica)|linfa]] delle [[Plantae|piante]]. Rappresenta un substrato alimentare fondamentale per la nutrizione di un elevato numero di [[Insecta|insetti]] [[Glossario entomologico#glicifago|glicifagi]] e di alcuni [[Fungi|funghi]] [[Saprofita|saprofiti]] e, presso alcune popolazioni, anche per
== Origine ==
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La melata è costituita dagli [[Escremento|escrementi]] liquidi prodotti da un adattamento fisiologico di insetti [[Glossario entomologico#fitomizo|fitomizi]] che si nutrono esclusivamente di linfa. La dieta a base di linfa è sbilanciata a causa dell'elevato tenore in zuccheri e del basso tenore in [[amminoacidi]], perciò per soddisfare il proprio fabbisogno azotato, questi insetti devono assumere quantità sproporzionate di linfa di cui dovranno scartare buona parte dell'acqua e degli zuccheri disciolti.<ref name="bioapi">{{cita web|url=http://www.bioapi.it/prodotti-alveare/317-il-miele-di-melata
La maggior parte degli [[Homoptera|Omotteri]] dispone di un adattamento anatomo-fisiologico dell'[[Apparato digerente degli insetti|apparato digerente]], detto [[camera filtrante]], che consiste in un sistema ''bypass'' localizzato all'inizio dell'[[Apparato digerente degli insetti#Mesentero|intestino medio]] (mesentero): la camera filtrante funziona come un dispositivo di [[Dialisi (fisica)|dialisi]] che filtra l'acqua e gli zuccheri deviandoli nell'[[Apparato digerente degli insetti#Proctodeo|intestino posteriore]] (proctodeo). Lo scopo di questa deviazione è quello di concentrare il substrato alimentare sottoposto alla digestione vera e propria prevenendo l'eccessiva diluizione dei succhi [[enzima]]tici dell'intestino medio.
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== Utilità ==
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Per il suo tenore zuccherino, la melata rappresenta una fonte alimentare anche per gli esseri umani. L'utilizzo diretto della melata ha contesti circostanziati in quanto interessava popolazioni la cui sussistenza si basava fondamentalmente sulla raccolta in ambienti aridi o desertici. La raccolta della melata era attuata da alcune tribù indigene della [[Sierra Nevada (Stati Uniti d'America)|Sierra Nevada]] e del [[Gran Bacino]], da popolazioni del [[Sudafrica]], dagli [[aborigeni australiani]] e da popolazioni stanziate in [[Medio Oriente]] fra la [[Mesopotamia]] e l'[[Egitto]].<ref>Gene R. DeFoliart. ''[http://www.food-insects.com The Human Use of Insects as a Food Resource: A Bibliographic Account in Progress] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20030311131121/http://www.food-insects.com/book7_31/Chapter%2025%20Other%20Countries%20in%20SE%20Asia.htm |date=11 marzo 2003 }}''. (''in [[Lingua inglese|inglese]]'').</ref>
Non va inoltre trascurata l'importanza della melata sotto l'aspetto [[ecologia|ecologico]] in quanto rappresenta il substrato alimentare per gli adulti glicifagi di un notevole numero di specie di insetti, in periodi in cui scarseggia la disponibilità di nettare. Molte di queste specie fanno capo agli ordini dei [[Diptera|Ditteri]] e degli [[Hymenoptera|Imenotteri]] e sono da considerarsi utili perché le loro [[larva|larve]], entomofaghe, sono un importante fattore di controllo naturale degli insetti [[fitofago|fitofagi]]. Nella dinamica di un [[ecosistema]] naturale o sufficientemente non degradato, la melata entra dunque come parte integrante della catena alimentare.
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Maggiormente diffuso è invece l'utilizzo indiretto della melata sotto forma di [[miele]].
In ambienti dove è scarsa la fioritura, infatti, le api ricorrono alla melata come fonte zuccherina alternativa al nettare, o anche in periodi in cui non ci sono altre fioriture cospicue. In [[Italia]] gli ambienti tipici per la produzione del miele di melata erano le [[foresta|foreste]] di [[conifere]] di montagna (abetine), associazioni vegetali in cui scarseggia per buona parte dell'anno la disponibilità di piante mellifere da bottinare. Dagli [[anni 1980|anni ottanta]] si è però diffusa, soprattutto nell'Italia
Il
== Danni ==
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{{senza fonte|A fronte della sua utilità, limitata a contesti socioeconomici circoscritti o ad ambiti ecologici non degradati, la melata è un fattore di danno dal punto di vista agronomico.}} L'abbondante emissione di melata, in [[agrosistema|agrosistemi]] in cui è compromessa la [[biodiversità]], rappresenta il substrato ideale per l'insediamento dei [[fungi|funghi]] agenti della [[fumaggine]]. Questa, sviluppandosi sulla superficie delle foglie, impedisce la [[fotosintesi]] e interferisce perciò nel bilancio energetico delle colture, contribuendo alla decurtazione della produzione e al deperimento delle piante.
A questo danno si aggiunge anche quello qualitativo derivante dall'imbrattamento dei prodotti da parte della melata e della [[fumaggine]]. Pur trattandosi di un danno puramente estetico, la presenza di melata, di consistenza vischiosa, e della fumaggine, di colore nerastro e consistenza polverulenta o crostosa, è
Infine va considerato il danno derivante dalla simbiosi fra le formiche e gli afidi. Allo scopo di sfruttarne la produzione di melata (sostanza zuccherina di cui si cibano), le formiche favoriscono la diffusione degli afidi trasportandoli su piante e germogli non attaccati, interferiscono con la loro moltiplicazione inibendo la comparsa delle [[Glossario entomologico#virginogenie|virginogenie]] attere e causando l'incremento della popolazione, proteggono gli afidi dai loro predatori. Ne è un esempio il fatto che le formiche attaccano le coccinelle che si cibano di afidi. Nel complesso, perciò, la simbiosi è un fattore di predisposizione che favorisce l'incremento delle popolazioni afidiche a danno delle colture.
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Formiche mellifere]]
* [[Homoptera]]
* [[Fumaggine]]
== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.informamiele.it/index.php/prodotti-delle-api/miele/113-caratteristiche-dei-principali-mieli-uniflorali-2|titolo=CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI MIELI UNIFLORALI (2)|sito=informamiele.it|accesso=17 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140923053612/http://www.informamiele.it/index.php/prodotti-delle-api/miele/113-caratteristiche-dei-principali-mieli-uniflorali-2|dataarchivio=23 settembre 2014|urlmorto=sì}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Apicoltura]]
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