Ore canoniche: differenze tra le versioni
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{{F|argomento=religione|data=febbraio 2008|commento=neanche un libro come riferimento (e ce ne sono)}}Le '''ore canoniche''' sono un'antica suddivisione della [[giornata]] sviluppata nella [[Chiesa cattolica]] per la [[preghiera]] in comune, detta anche "Ufficio divino".
Questa pratica liturgica deriva dall'uso di recitare preghiere, in modo particolare i [[salmi]] del [[salterio (liturgia)|salterio]], ad [[Ora canonica|ore]] prestabilite: ad esempio nel libro degli [[Atti degli Apostoli|Atti]] si riporta che [[Pietro apostolo|Pietro]] e [[Giovanni apostolo|Giovanni]] andavano al tempio per la preghiera pomeridiana. Il [[salmo 119]] dice: ''Sette volte al giorno ti lodo per la tua giusta legge''.
La pratica delle ore canoniche è osservata da molte chiese, fra cui la [[Chiesa cattolica]], le [[Chiese ortodosse]] e la [[Comunione anglicana]].
In particolare nella [[Chiesa cattolica]] di [[rito latino]] si riferisce anche ad un ordine di preghiere chiamato [[liturgia delle ore]] (''liturgia horarum''), [[ufficio divino]] (''divinum officium''), ''[[opus Dei]]'' (opera di Dio). Questo ordine di preghiere è contenuto nel "[[libro delle ore]]". La suddivisione oraria è approssimativa, variando nell'antichità secondo le [[stagione|stagioni]] e la [[latitudine]].
* A qualsiasi ora del giorno: [[Ufficio delle letture]] (tradizionalmente celebrato durante la notte, prima dell'alba: da qui il nome tradizionale di [[mattutino]] o "''ufficio di vigilia''" in diverse comunità religiose; "''orthros''" nelle [[Chiese orientali]])
* All'alba: [[Lodi mattutine|lodi]], in occidente separato dal mattutino; detto anche "preghiera del mattino"
* Alle 6.00: [[Prima (ora canonica)|Prima]] (oggi abolita nel rito latino di [[papa Paolo VI]])
* Alle 9.00: Terza
* Alle 12.00: [[Sesta (ora canonica)|Sesta]]
* Alle 15.00: Nona
* Al tramonto: [[Vespri]]
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== Giudaismo antico ==
Le ore canoniche derivano dalla [[preghiera]] [[liturgia|liturgica]] [[ebraismo|ebraica]]. Nel [[libro dell'Esodo]] [[Dio]] comanda agli israeliti di offrire [[sacrificio|sacrifici]] di animali al mattino, pomeriggio e alla sera. Dopo qualche tempo questi sacrifici vennero offerti al [[Tempio di Gerusalemme]]. Durante [[storia di Gerusalemme|l'esilio babilonese]], con la prima distruzione del [[Tempio di Gerusalemme|Tempio]], si costruirono le prime [[sinagoga|sinagoghe]], con funzioni (a ore fisse della giornata) di lettura della [[Torah]], [[salmi]] e [[inno|inni]]. Questo "sacrificio di lode" cominciò a prendere il posto dei sacrifici di animali.
Dopo che il popolo ritornò in [[Giudea]], il precedente servizio di preghiera venne incorporato nel culto del tempio. Gli ebrei della "[[diaspora]]" nell'impero romano adottarono il sistema di organizzare la propria attività giornaliera scandendola con momenti di preghiera. Nelle città romane la campana del [[Foro (urbanistica)|Foro]] suonava la prima volta alle 6.00 (prima ora), poi a metà mattina (terza ora, circa le 9.00), poi per l'intervallo del pranzo a mezzogiorno (ora sesta), l'inizio del pomeriggio era alle 15.00 (ora nona), infine il giorno lavorativo aveva termine circa alle 18.00 (ciò che sarà la preghiera serale)
== Primo cristianesimo ==
Nel [[Nuovo Testamento]] il primo [[miracolo]] degli [[apostoli]] ha luogo sui gradini del tempio, dove Pietro e Giovanni si erano recati per la preghiera ({{passo biblico|Atti|3,1-8|nome=''At'' 3,1-8|libro=no}}). Anche la visione di Pietro sull'ingresso dei [[gentili]] avviene mentre egli sta pregando a mezzogiorno ({{passo biblico|Atti|2,9-16|nome=''At'' 2,9-16|libro=no}}).
La pratica di pregare ad ore fisse si mantenne anche quando la [[Cristianesimo|chiesa cristiana]] cominciò a separarsi dal [[giudaismo]]. Nella chiesa primitiva si recitavano i salmi ({{passo biblico|Atti|4,23-30|nome=''At'' 4,23-30|libro=no}}), che da allora hanno sempre fatto parte delle ore canoniche e della preghiera cristiana. La [[Didaché]], uno dei primi testi cristiani risalente al [[I secolo|I]] o [[II secolo]], raccomandava ai discepoli di recitare la preghiera del Signore tre volte al giorno<ref>''Didaché'', 8.</ref>; quest'uso si è mantenuto nelle ore canoniche.
Verso il [[II secolo|II]] e [[III secolo]] alcuni [[padri della Chiesa]] come [[Clemente di Alessandria]], [[Origene]] e [[Tertulliano]] scrivono a proposito della pratica della preghiera del mattino e della sera, e delle preghiere di Terza, Sesta e Nona. Esse potevano essere individuali o comunitarie. A partire dal III secolo i [[padri del deserto]] (i primi [[monachesimo|monaci]] ed [[eremita|eremiti]]) cominciarono a vivere secondo il comando di [[Paolo di Tarso|San Paolo]] di "pregare senza interruzioni" ([[prima lettera ai Tessalonicesi]], 5,17) con turni di gruppi di monaci ad ore fisse.
== Rito latino ==
Questo uso, ritenuto quindi di origine apostolica, è stato "formalizzato" nel 525 da [[San Benedetto]], che compose il primo ufficio di preghiere delle ore. Nel [[IX secolo]] esso consiste in otto suddivisioni del giorno e quattro ore notturne (denominate notturni, vigilie o veglie). Basato principalmente su salmi o cantici della [[Bibbia]], con il tempo si sono aggiunti inni, [[agiografia|letture agiografiche]] e altre preghiere.
Con la [[Congregazione Cluniacense|riforma cluniacense]] dell'[[XI secolo]] venne data una particolare importanza alla liturgia delle ore, con a capo il [[monastero]] di [[Abbazia di Cluny|Cluny]]. La [[Curia Romana]] non prescrisse un [[breviario
=== Medioevo ===
A partire dal [[IV secolo]] le ore canoniche assunsero all'incirca la forma di base mantenuta fino ai giorni nostri. Mentre per i "[[Istituto secolare|secolari]]", cioè per gli ecclesiastici non monaci e per i laici le ore di preghiera erano non eccessivamente lunghe, nei monasteri esse avevano uno sviluppo maggiore, con l'aggiunta di preghiere. In alcune chiese rette da monaci esse potevano avere anche una forma ibrida, secolare e monastica. San Benedetto, nella sua famosa [[Regola benedettina|Regola]], si ispirò alle forme in uso nelle [[
Man mano che l'ufficio divino aumentava d'importanza nella vita della Chiesa il rituale diveniva sempre più elaborato. Si cominciò ad avere necessità di vari libri, come il [[Salterio (liturgia)|Salterio]] per i [[salmi]], il [[Lezionario]] per i brani della Bibbia da leggere in ciascun giorno, la Bibbia per le scritture, l'innario per gli inni ecc. Con l'accresciuta importanza delle [[parrocchia|parrocchie]] nel Medio Evo, rispetto alle [[cattedrale|cattedrali]] e ai monasteri, si rese necessario un metodo più semplice e conciso per la celebrazione delle ore. Si ebbero così i primi breviari, nei quali si trova lo schema per l'ufficio giornaliero ed i testi da leggere. Anche a Roma si diffusero i breviari e [[papa Innocenzo III]] ne prescrisse l'uso per la Curia romana. Quando i [[Ordine francescano|francescani]] decisero di usare un breviario in volume unico da usare in viaggio, essi adottarono il ''Breviarium Curiae'', sostituendo però il salterio gallicano
=== Concilio di Trento ===
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=== Le riforme del Concilio Vaticano II ===
{{vedi anche|Liturgia delle ore}}
Dopo il [[concilio Vaticano II]] la Chiesa cattolica di [[rito romano]] decise di operare una semplificazione delle ore canoniche in modo tale da rendere l'ufficio divino più accessibile ai laici, per ridare all'ufficio il carattere di preghiera dell'intera Chiesa e non solo monastica
Con il ''Motu Proprio'' ''[[Summorum Pontificum]]'' del 7 luglio [[2007]], [[Papa Benedetto XVI]] concesse a tutti i chierici la libertà di recitare il breviario tradizionale che era in vigore nel 1962 in alternativa alla Liturgia delle Ore pubblicata dopo la [[riforma liturgica]]. Tale esercizio venne poi di nuovo limitato da [[Papa Francesco]] con il ''Motu Proprio'' ''[[Traditionis custodes]]'' del 16 luglio [[2021]].
Si è abolito l'ufficio di Prima, mentre il Mattutino è stato cambiato in modo tale da poter essere celebrato in ogni momento della giornata come ufficio di letture dalla Bibbia o agiografico.
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* un inno
* tre salmi corti, oppure un salmo lungo diviso in tre parti
Spesso viene recitata una parte del salmo 119, il più lungo del salterio:
Riga 124:
Oltre all'uso di utilizzare l'intero ciclo di 150 salmi nell'arco di quattro settimane, la Chiesa mantiene un ulteriore ciclo di inni, letture, salmi, cantici e antifone per particolari feste e tempi del [[anno liturgico della Chiesa cattolica|calendario liturgico]] romano. Questo ciclo è detto "proprio del tempo" (cioè [[avvento]], [[natale]], [[quaresima]] e [[pasqua]]) e il "proprio dei santi" per le feste dei vari santi.
== Rito bizantino ==
#Domenica: la Resurrezione
#Lunedì: i
#Martedì:
#Mercoledì: la Madre di Dio e la
#Giovedì: i
#Venerdì: la
#Sabato: tutti i
{| class="wikitable"
!Nome in greco
Riga 169:
|Ora Nona||15.00 - 18.00|| La morte di Gesù [[Cristo]] in croce.
|}
Nei monasteri
Il nuovo giorno liturgico comincia con la celebrazione dei Vespri, in particolare al canto del ''Prokeìmenon'', e non alla mezzanotte.[[File:OrthodoxHouseAltar.jpg|miniatura]]
Schema dei Vespri:
* Preghiere iniziali;
* Salmo 103 (Numerazione dei LXX);
* Lettura di una stazione del Salterio, di solito omessa nelle parrocchie;
* ''Signore, a te ho gridato'' (salmo 140), seguito dai salmi 141, 129, 116;
* L'inno ''Luce gioiosa;''
* Prokeìmena della sera, che precedevano anticamente le letture dall'Antico Testamento;
* ''Concedici, Signore, in questa sera;''
* Apòsticha;
* Nunc dimittis;
* Preghiera del Trisàgio;
* Apolytìkia e Theotokìon del giorno;
* Congedo.
La Compieta e la Preghiera di Mezzanotte hanno uno schema fisso quotidiano. La Compieta può essere integrata con il canto di un Canone, spesso quello di Preparazione alla Comunione. La Preghiera di Mezzanotte cambia schema solamente al sabato e alla domenica. L'Orològion, o Libro delle Ore, riporta tutte le eccezioni di questi uffici.
Il Mattutino, l'ufficio più complesso del rito bizantino, è suddiviso in Mattutino vero e proprio e Lodi.
Schema del Mattutino:
* Preghiere iniziali;
* Salmi 19 e 20 (''Ti ascolti il Signore''), di solito omessi nelle parrocchie;
* ''Esàsalmo'', una raccolta fissa di sei salmi, il 3, il 37, il 62, l'87, il 102 e il 142;
* ''Il Signore è Dio,'' seguito dagli Apolytìkia e dal Theotokìon del giorno;
* Prima stazione, con la lettura del Salterio - di solito omessa nelle parrocchie - e seguita da alcuni tropari;
* Seconda stazione, con la lettura del Salterio - di solito omessa nelle parrocchie - e seguita da alcuni tropari;
* Terza stazione, se richiesta dal Typikòn, con la lettura del Salterio - di solito omessa nelle parrocchie - oppure Polyèleos nelle grandi Feste (salmi 134 e 135 nelle Feste del Signore, salmo 44 nelle feste della Vergine), seguiti entrambi da alcuni tropari;
* Nei sabati si cantano le Benedizioni funebri (''Il coro dei santi'') e nelle domeniche si cantano le Benedizioni della Resurrezione (''Stupì il popolo degli angeli'');
* Nelle domeniche si canta il Graduale secondo il tono della settimana, invece nelle grandi feste una parte del Graduale del tono 4;
* Nelle domeniche e nelle grandi feste si canta il Prokeìmenon dell'alba, seguito dalla lettura del Vangelo;
* Nelle domeniche, al Vangelo segue il ''Contemplata la Resurrezione di Cristo;''
* Salmo 50, cantato nelle domeniche;
* Canoni, intervallati dalle nove odi dell'Antico Testamento, quest'ultime omesse nelle parrocchie;
* Dopo la III Ode, Stazione;
* Dopo la VI Ode, Kondàkion e Stanza, seguiti dalla lettura del Martirologio;
* Nelle domeniche e nelle grandi feste, secondo il Typikòn di Violàkis, si cantano le ''Katavasìe,'' mentre secondo il Typikòn di San Saba si cantano separatamente dopo ogni Ode;
* Magnificat;
* ''Exapostilària.''
Schema delle Lodi:
* Salmi Laudativi (148, 149, 150);
* Nelle domeniche e nelle grandi feste si canta la Grande Dossologia, nei giorni feriali si recita la Piccola Dossologia;
* Nei giorni feriali si cantano gli Apòsticha e il ''È bene confessare il Signore;''
* Nei giorni feriali si recita la Preghiera del Trisàgio e si cantano gli Apolytikia e il Theotokìon, seguiti dal congedo, invece nelle domeniche e nelle grandi feste alla Grande Dossologia segue la Celebrazione Eucaristica.
Le Ore Prima, Terza, Sesta e Nona hanno uno schema comune:
* Preghiere iniziali;
* Tre salmi dal Salterio;
* Apolytìkion del giorno;
* Versetti;
* Preghiera del trisàgio;
* Kondàkion del giorno oppure Ypakoì nelle domeniche;
* 40 Kyrie eleison;
* Preghiera di ogni tempo;
* Assoluzione dell'Ora.
Questi gli schemi del tempo ordinario. Durante la Quaresima e il Tempo Pasquale gli uffici seguono schemi differenti.
== Nella Chiesa d'Inghilterra ==
[[File:St. John's Anglican Church 1.jpg|alt=|251x251px]]
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La maggior parte dei libri di servizio liturgici prevede quattro uffici:
*
*
*
*
==Rito alessandrino o copto==
Il ciclo liturgico quotidiano della Chiesa
*
* '''Preghiera di Mezzanotte''',
* '''Ora Terza''', '''Ora
Il nuovo giorno liturgico inizia con l'Offerta dell'incenso vespertina.
Nelle parrocchie solitamente non si celebrano
Nella Chiesa copta la Liturgia delle Ore, chiamata '''Agpìa''', viene recitata sia privatamente sia collettivamente.
{| class="wikitable"
!Nome
!Orario
!Tema
|-
|Lodi
|06:00
|
|-
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|09:00
|
|-
|
|12:00
|
|-
|
|15:00
|
|-
|Vespri
|17:00
|Contempla la deposizione dalla croce del Signore.
|-
|Compieta
|18:00
|
|-
|Veglia di Protezione
|Sera
|Questa preghiera è riservata ai monaci
|-
|Preghiera di Mezzanotte
|Notte
|
|}
[[File:CopticCross7Modified-ar.jpg|miniatura]]'''Schema delle Ore:'''
*Preghiere iniziali, che includono il Padre nostro, la Preghiera di Ringraziamento e il Salmo 50 (numerazione dei LXX);
*12 Salmi (Terza, Sesta, Nona,
*Un brano del Vangelo, fisso;
*Litanie, brevi strofe intervallate da ''Gloria. Ora e sempre;''
*
*
*Preghiera del Trisagio ''(facoltativa)'';
*Padre
*''Ave, Santa Maria,'' preghiera alla
*
*''Kyrie eleison'', cantato 41 volte (39 per le frustate che Cristo ha ricevuto nella Passione, uno per lancia e uno per la corona di spine);
*Confessione'';''
*Padre nostro;
*Assoluzione;
*La conclusione di ogni ora, detta anche ''Preghiera di ogni tempo;''
*Padre nostro.
La Preghiera di Mezzanotte segue uno schema diverso. È suddivisa in tre Vigilie e contiene numerosi salmi, tra i quali il Salmo 118 (numerazione dei LXX).
Nelle ferie di Quaresima si segue uno schema differente:
* l'Offerta dell'incenso vespertina è soppressa;
* la Santa Messa si celebra soltanto di sera, per permettere ai fedeli di digiunare;
* Si aggiungono Vespri e Compieta (nei monasteri anche la Veglia di Protezione) alle altre Ore che precedono la Santa Messa.
Durante la Settimana Santa la Liturgia delle Ore segue uno schema proprio, in cui i dodici salmi vengono sostituiti dalla ''Lode Pasquale''. Vengono celebrate le Ore e le Vigilie.
La '''Tàsbeha''' è un ufficio composto da inni e cantici che si susseguono, atti a glorificare il Creatore alla maniera degli angeli. Può essere celebrata anche dai fedeli, senza la presenza di un sacerdote. Contiene 4 Odi: il Cantico di Mosè, il salmo 135, il Cantico dei Tre Giovani e i salmi laudativi.
L'''<nowiki/>'Offerta dell'incenso''' è un ufficio sacerdotale in cui viene offerto l'incenso a Dio alla maniera dei patriarchi dell'Antico Testamento. Si celebra sia al mattino che alla sera e di solito precede la celebrazione della Santa Messa.
'''Schema dell'Offerta dell'incenso:'''
* Benedizione iniziale;
* Padre nostro;
* Preghiera di Ringraziamento;
* Inno dei Cembali;
* Preghiera per i defunti <u>(solo di sera e il sabato mattina)</u>;
* Preghiera per i malati <u>(solo di mattina)</u>;
* Preghiera per i viaggiatori (<u>solo di mattina tranne di domenica</u>, perché si presume che nessuno viaggi per partecipare all'Eucaristia);
* Preghiera per le offerte (<u>solo di mattina ogni qual volta viene celebrata la Santa Messa</u>);
* ''Gloria'' (<u>solo di mattina</u>) oppure ''Preghiera della sera'' (<u>solo di sera</u>);
* Preghiera del Trisagio;
* Dossologie, inni dedicati alla Madre di Dio, alle festività e ai Santi;
* Preambolo al Credo e Credo;
* La supplica ''Efnouti nai nan'' (Dio, abbi pietà di noi);
* Nelle Feste la ''Venerazione'', in Quaresima ''le Suppliche quaresimali'';
* La Preghiera del Vangelo con la lettura dal Vangelo;
* Le 5 Litanie Minori (per la pace, per i padri, per il luogo, per le stagioni, per le assemblee);
* Padre nostro;
* Assoluzione;
* Inno Finale e congedo.
==Rito siro-orientale==
Il Rito siriaco orientale è praticato dalla [[Chiesa assira d'Oriente]] e dalla [[Chiesa cattolica caldea]]. Il nucleo dell'Ufficio quotidiano consiste nella recita dei Salmi. Vi sono solo tre ore regolari di servizio (Sera, Mezzanotte, Mattina), e la Complina è usata raramente.
Nell'ufficio della sera si recita una selezione da quattro a sette salmi, variabili con i giorni della settimana, e una ''Shuraya'', o piccolo salmo, che è generalmente un frammento del salmo 118, variabile da giorno a giorno.
Line 355 ⟶ 362:
*digiuno di Ninive (settanta giorni prima di [[Pasqua]])
*digiuno di Mart Mariam (Nostra Signora) (dal primo al 14 di agosto)
==Rito siro-occidentale==
Il rito siriaco occidentale è usato dalla [[Chiesa ortodossa siriaca]] e dalla [[Chiesa cattolica siriaca]], ed ha origine dall'antico rito di Antiochia in [[lingua siriaca]].
In accordo con il salmo 118, che esorta a pregare sette volte al giorno, il rito prevede sette uffici:
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Il libro delle Ore è chiamato ''Shhimo'' (''Preghiera
==Rito armeno==
Il rito armeno è usato dalla [[Chiesa apostolica armena]] e dalla [[Chiesa cattolica armena]] e prevede nove uffici.
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== Note ==
Line 388 ⟶ 396:
* [[Preghiera]]
* [[Libro d'ore]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
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