Aermacchi AM.3
L'Aermacchi AM.3 era un aereo militare biposto, monomotore, monoplano ad ala alta con capacità STOL, sviluppato negli anni sessanta da una joint-venture tra aziende aeronautiche italiane, Aermacchi e Aerfer, su progetto originale della statunitense Lockheed Corporation come variante militare del suo AL-60.
Aermacchi AM.3 | |
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AM 3CM Bosbok impiegato dalla National Test Pilot School presso il Mojave Spaceport | |
Descrizione | |
Tipo | Aereo da ricognizione |
Equipaggio | 1-4 |
Progettista | Ermanno Bazzocchi |
Costruttore | Aermacchi Piaggio Atlas Aircraft |
Data primo volo | 12 maggio 1967 |
Data entrata in servizio | 1974 |
Utilizzatore principale | Suid-Afrikaanse Lugmag |
Sviluppato dal | Aermacchi AL-60 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,73 m |
Apertura alare | 11,73 m |
Altezza | 2,72 m |
Peso a vuoto | 1 080 kg |
Peso carico | 1 500 kg |
Peso max al decollo | 1 700 kg |
Propulsione | |
Motore | un Lycoming O-480 |
Potenza | 340 hp (254 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 278 km/h |
Autonomia | 990 km |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 |
Bombe | 340 kg all'esterno |
Razzi | 4 fumogeni |
i dati sono estratti da: | |
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Realizzato per competere a una specifica emessa dall'Esercito Italiano, non riuscì a imporsi sul progetto concorrente, il SIAI-Marchetti SM-1019, che ottenne il contratto di fornitura, tuttavia riuscì comunque ad avere un buon successo commerciale, in quanto 40 velivoli furono venduti, dal maggio 1972 al dicembre 1974,[2][3] alla SAAF (South African Air Force)[4] della South African Defence Force, l'allora definizione delle forze armate sudafricane, nel settembre 1970, dove rimase in servizio con il nome di Bosbok[N 1] fino al 1992 nel ruolo di ricognitore, corriere e aereo da trasporto merci.
Il primo Bosbok ad essere prodotto per la SAAF ha fatto il proprio debutto al Turin Aerospace Show nel 1972,[5] con ancora la registrazione civile italiana (I- TAM). La variante gestito dal SAAF era la versione AM.3CM che aveva previsto quattro punti di attacco NATO M-4A. Durante il suo servizio con la SAAF il Bosbok era inserito negli Squadroni 41° e 42°.[2]
Utilizzatori
modificaMilitari
modifica- operò con tre esemplari.
- Sudafrica
Civili
modificaNote
modificaAnnotazioni
modifica- ^ Nome in lingua afrikaans del "tragelafo striato", un'antilope.
Fonti
modifica- ^ Berger 2008, p. 405.
- ^ a b AM.3C Bosbok, su saairforce.co.za.
- ^ Winston A. Brent, African Military Aviation, Freeworld Publications, 1994, p. 210.
- ^ The History of the SAAF, su af.mil.za (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2020).
- ^ Turin Aerospace Show 1972, su flightglobal.com.
Bibliografia
modifica- Rolf Berger, 1000 Aerei apparecchi di ogni epoca e genere, Milano, Giunti Demetra, 2008, ISBN 978-88-440-3633-1.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su AM.3
Collegamenti esterni
modifica- (RU) Aeromacchi AM.3, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 25 gennaio 2011.
- (EN) AM.3C Bosbok, http://www.saairforce.co.za/the-airforce/aircraft/10/am-3c-bosbok