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Alberto II di Sassonia

nobile

Alberto II di Sassonia (-Wittenberg) (Wittenberg, 1250Aken, 25 agosto 1298), fu duca di Sassonia dal 1260 al 1296 e poi duca di Sassonia-Wittenberg dal 1296 sino alla sua morte. Fu anche burgravio di Magdeburgo.

Alberto II di Sassonia
Alberto II di Sassonia in un dipinto di Lucas Cranach il Giovane
Duca di Sassonia-Wittenberg
Stemma
Stemma
In carica20 settembre 1296 –
25 agosto 1298
Predecessoretitolo creato
SuccessoreRodolfo I
Duca di Sassonia[1]
In carica7 ottobre 1260 –
20 settembre 1296
PredecessoreAlberto I
Successoreducato diviso
NascitaWittenberg, 1250
MorteAken, 25 agosto 1298
Luogo di sepolturaMonastero dei francescani, Wittenberg
DinastiaAscanidi
PadreAlberto I di Sassonia
MadreElena di Brunswick-Lunenburg
ConsorteAgnese d'Asburgo
FigliRodolfo I
Ottone
Alberto
Venceslao
Elisabetta
Anna
ReligioneCattolicesimo

Biografia

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Aberto II era figlio del duca Alberto I e di sua moglie, Elena di Brunswick-Lüneburg.

Dopo la morte del padre Alberto I nel 1260, Alberto II e suo fratello maggiore Giovanni I ottennero il governo del ducato di Sassonia aggiungendovi poi il figlio di quest'ultimo.

Nel 1269, 1272 e 1282 i fratelli gradualmente divisero le loro competenze di governo in tre aree della Sassonia non connesse tra loro (una chiamata Terra di Hadeln attorno a Otterndorf, un'altra attorno a Lauenburg e la terza attorno a Wittenberg), in preparazione di una successiva e definitiva partizione.

Nell'elezione imperiale del 1273, Alberto II rappresentò anche i suoi fratelli. In cambio dell'appoggio ottenuto, Rodolfo I diede in sposa ad Alberto II sua figlia Agnese. Dopo che Giovanni I ebbe dato le dimissioni nel 1282 in favore dei suoi tre figli Eric I, Giovanni II ed Alberto III, e la morte dello stesso Giovanni I l'anno successivo, i tre fratelli ed il loro zio Alberto II governarono tutti insieme la Sassonia.

Nel 1288 Alberto II richiese a Rodolfo I di infeudare suo figlio ed erede Rodolfo I dell'Elettorato di Sassonia, il che portò ad una lunga disputa interna alla Casa di Wettin. Quando la Contea di Brehna tornò all'Impero dopo l'estinzione della locale famiglia comitale l'imperatore ne infeudò il duca Rodolfo. Nel 1290 Alberto II ottenne la Contea di Brehna e nel 1295 anche quella di Gommern ma non ancora il prestigioso elettorato. Il re Venceslao II di Boemia riuscì a far eleggere Adolfo di Nassau al rango di nuovo imperatore ed egli siglò un patto il 29 novembre 1291 col quale avrebbe votato a favore di Adolfo in caso di concessione dell'elettorato. Il 27 aprile 1292 Alberto II, coi nipoti minorenni, sfruttò il voto elettorale per eleggere Adolfo di Germania.

L'ultimo documento che riporta il governo di Alberto II con i suoi nipoti è datato a prima del 1295.[2] La partizione definitiva del ducato di Sassonia nel Sassonia-Lauenburg, governato dai fratelli Alberto III, Eric I e Giovanni I, e nel Sassonia-Wittenberg che passò ad Alberto II ebbe luogo il 20 settembre 1296 e quest'ultimo divenne quindi anche il fondatore dell'omonimo ramo della casata degli Ascanidi.[3]

Matrimonio e figli

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Nel 1273 Alberto II sposò Agnese d'Asburgo, figlia di Rodolfo I d'Asburgo, dalla quale ebbe i seguenti figli:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alberto I di Brandeburgo Ottone di Ballenstedt  
 
Eilika di Sassonia  
Bernardo III di Sassonia  
Sofia di Winzenburg  
 
 
Alberto I di Sassonia  
Canuto V di Danimarca Magnus I di Götaland  
 
Rikissa di Polonia  
Brigitta di Danimarca  
Elena di Svezia Sverker I di Svezia  
 
 
Alberto II di Sassonia  
Guglielmo di Winchester Enrico il Leone  
 
Matilde d'Inghilterra  
Ottone I di Brunswick-Lüneburg  
Elena di Danimarca Valdemaro I di Danimarca  
 
Sofia di Minsk  
Elena di Brunswick-Lüneburg  
Alberto II di Brandeburgo Ottone I di Brandeburgo  
 
Adele d'Olanda  
Matilda del Brandeburgo  
Mechthild di Lusazia Corrado II di Lusazia  
 
Elisabetta/Eliška della Grande Polonia  
 
  1. ^ Titolo condiviso con il fratello Giovanni I e poi con i nipoti Eric I, Giovanni II e Alberto III
  2. ^ Cordula Bornefeld, "Die Herzöge von Sachsen-Lauenburg", in: Die Fürsten des Landes: Herzöge und Grafen von Schleswig, Holstein und Lauenburg [De slevigske hertuger; German], Carsten Porskrog Rasmussen (ed.) nel Gesellschaft für Schleswig-Holsteinische Geschichte, Neumünster: Wachholtz, 2008, pp. 373-389 ISBN 978-3-529-02606-5
  3. ^ Cordula Bornefeld, "Die Herzöge von Sachsen-Lauenburg", in: Die Fürsten des Landes: Herzöge und Grafen von Schleswig, Holstein und Lauenburg [De slevigske hertuger; German], Carsten Porskrog Rasmussen (ed.) on behalf of the Gesellschaft für Schleswig-Holsteinische Geschichte, Neumünster: Wachholtz, 2008, pp. 373-389, here p. 375. ISBN 978-3-529-02606-5

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