Appennino campano
L'Appennino campano è un settore dell'Appennino meridionale che si estende dalla sella di Vinchiaturo (553 m), ove si connette all'Appennino sannita, fino alla sella di Conza (697 m), ove entra in congiunzione con l'Appennino lucano[2]. Spostati verso ovest, tra l'Appennino campano e il mar Tirreno, vi sono inoltre i rilievi dell'antiappennino campano, mentre sul lato orientale, verso l'Adriatico, si ergono i monti della Daunia. Dall'Appennino campano nascono tra gli altri i fiumi Tammaro, Ufita, Calore, Sabato e Isclero, tutti affluenti o subaffluenti del Volturno, cui contribuiscono per più della metà del bacino.
Appennino Campano | |
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Scorcio tra i monti Picentini | |
Continente | Europa |
Stati | Italia |
Catena principale | Appennino meridionale (negli Appennini) |
Cima più elevata | Cervialto (1 809 m s.l.m.) |
Massicci principali | Monti del Partenio Monti Picentini Taburno Camposauro |
Età della catena | Eocene-oligocene[1] |
Tipi di rocce | Rocce sedimentarie (principalmente rilievi calcarei)[1] |
Descrizione
modificaLa linea spartiacque corre nell'entroterra, lungo dorsali o altipiani argillosi e incoerenti, a modesta altitudine. Il valico interno più importante è la sella di Ariano (600 m s.l.m.), attraversato in galleria dalla ferrovia Napoli-Foggia e in superficie dalla strada statale 90 delle Puglie (anticamente detta strada regia, poi strada nazionale). I massicci calcareo-carbonatici sono invece relativamente più antichi e raggiungono altitudini di molto superiori; tuttavia essi sorgono sul versante tirrenico avvicinandosi talvolta alla linea di costa. Sul versante adriatico l'Appennino campano termina invece con i Monti Dauni a formare un modesto orlo rialzato a ridosso della pianura del Tavoliere delle Puglie.
Massicci principali
modificaI massicci principali che compongono l'Appennino campano, tutti localizzati sul versante tirrenico, sono:
- Taburno Camposauro, con i gruppi del Taburno e del Camposauro
- Monti del Partenio
- Monti Picentini, con i gruppi del Terminio, Tuoro, Cervialto e Polveracchio
Montagne principali
modificaLe montagne più elevate (al di sopra dei 1500 m di altitudine) della catena, quasi tutte appartenenti al gruppo dei Picentini, sono le seguenti:
- Cervialto - 1.809 m (Picentini)
- Terminio - 1.806 m (Picentini)
- Polveracchio - 1.790 m (Picentini)
- Sierro dei Cuoppi - 1.683 m (Picentini)
- Raiamagra - 1.667 m (Picentini)
- Accellica - 1.660 m (Picentini)
- Cervarulo - 1.632 m (Picentini)
- Mai - 1.607 m (Picentini)
- Acerone - 1.598 m (Partenio)
- Calvello - 1.579 m (Picentini)
- Boschetiello - 1.574 m (Picentini)
- Pizzo San Michele - 1.567 m (Picentini)
- Cervarolo - 1.558 m (Picentini)
- Montagna Grande - 1.509 m (Picentini)
La più alta tra le montagne permanentemente abitate è invece Trevico - 1 094 m.
Valichi
modificaI valichi principali posti lungo la linea spartiacque in questa parte della catena appenninica sono (da nord-ovest a sud-est):
- Sella di Vinchiaturo – 552 m
- Casone Cocca – 888 m
- Sella di Ariano – 600 m
- Valico di Scampitella – 683 m
- Sella di Conza – 697 m
Parchi ed aree protette
modificaParchi regionali
modifica- Parco regionale del Partenio
- Parco regionale Monti Picentini
- Parco regionale del Taburno - Camposauro
Altre aree protette
modifica- Alta Valle del Fiume Tammaro (SIC)
- Boschi e Sorgenti della Baronia (ZPS)
- Bosco di Castelfranco in Miscano (SIC)
- Bosco di Castelpagano e Torrente Tammarecchia (SIC)
- Bosco di Castelvetere in Val Fortore (SIC e ZPS)
- Camposauro (SIC)
- Invaso del Fiume Tammaro (ZPS)
- Massiccio del Taburno (SIC)
- Sorgenti e alta Valle del Fiume Fortore (SIC e ZPS)
- Mafariello
- Oasi Lago di Campolattaro (Oasi WWF)
- Oasi Lago di Conza (Oasi WWF)
- Oasi naturale del Monte Polveracchio (Oasi WWF)
- Oasi naturale Valle della Caccia (Oasi WWF)
- Oasi Zone Umide Beneventane (Oasi LIPU)
- Parte della riserva naturale regionale Foce Sele - Tanagro
Geologia
modificaLa parte più occidentale dell'Appennino campano è formata da alti massicci carbonatici risalenti a un periodo compreso tra il Triassico superiore e il Paleogene. Più a oriente vi è un'ampia fascia formata da depositi detritici di epoca molto varia (dal Triassico al Miocene superiore); al di sopra dei quali possono poggiare altre stratificazioni più recenti, soprattutto del Pliocene (è il caso dell'unità di Ariano) ma anche del Miocene stesso o del Quaternario[3]; tra queste ultime vanno incluse non soltanto le pianure alluvionali della valle dell'Ufita e del bacino dell'Ofanto, ma anche le pomici di Avellino, rocce piroclastiche di provenienza vesuviana.
Stazioni sciistiche
modifica- Laceno (Bagnoli Irpino, gruppo del Cervialto nei Picentini)
Note
modifica- ^ a b Sapere.it.
- ^ Adriana Pintori e Maribel Andreu, Diamoci dentro! Cultura e civiltà italiana, Materials, vol. 32, Università Autonoma di Barcellona, 1996, p. 95, ISBN 9788449007286.
- ^ Figura (JPG), su ars.els-cdn.com (archiviato il 26 maggio 2023). in (EN) Sabatino Ciarcia e Stefano Vitale, Sedimentology, stratigraphy and tectonics of evolving wedge-top depozone: Ariano Basin, southern Apennines, Italy (abstract), in G.J. Weltje (a cura di), Sedimentary Geology, vol. 290, n. 1, Amsterdam, Elsevier, 15 maggio 2013, pp. 27-46, DOI:10.1016/j.sedgeo.2013.02.015, ISSN 1879-0968 . URL consultato il 6 giugno 2023.
Bibliografia
modifica- Appennino o Appennini, su Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 22 agosto 2020 (archiviato il 23 aprile 2020).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Appennino campano
Collegamenti esterni
modifica- Campano, Appennino, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.