Arnau Fonolleda
Arnau Fonolleda (Barcellona, 1390 – 1475) è stato un politico spagnolo, al servizio di Alfonso V d'Aragona.
Biografia
modificaIl padre di Arnau era un notaio e cancelliere del re Martino e servì come segretario dei delegati del Compromesso di Caspe. Dal 1431 Arnau Fonolleda appare come impiegato pubblico e notaio in curia. Nel 1436 iniziò a fungere da segretario presso re Alfonso V e, come tale, esercitò numerose missioni politiche e diplomatiche tra il 1436 e il 1449. Scrisse lettere agli ambasciatori al Concilio di Basilea, al duca di Milano e al papa[1]. Ha agito come custode del patrimonio reale nel Regno di Sicilia. In qualità di segretario di Alfonso V, che diede una svolta umanistica alla sua corte napoletana, Arnau Fonolleda fu in contatto con numerosi umanisti ed intellettuali del tempo[2]. Lorenzo Valla, ad esempio, dedicò la sua versione latina delle favole d'Esopo nel 1438, che fu infine stampata a Valencia nel 1480. Fu in contatto con Leonardo Bruni detto l'Aretino e con il patriarca di Costantinopoli. Nel 1446 fu nominato sindaco generale della Catalogna, e fino alla morte del re Alfonso fece anche da protonotario e suo consigliere[1].
Opere
modifica- Epistula ad Leonardum Aretinum
- Epistula ad Archiepiscopum Constantinopolitanum
- Epistulae
- Epistula regis Alphonsi
- Incipits
- Cartes catalanes
- Cartes en castellà
- Testamentum regis Alphonsi
Note
modifica- ^ a b Vilallonga.
- ^ Cappelli, pp. 279-280.
Bibliografia
modifica- Guido Cappelli, L'Umanesimo italiano da Petrarca a Valla, Roma, Carocci editore, 2013, ISBN 978-88-430-5405-3.
- (CA) Mariàngela Vilallonga, La literatura llatina a Catalunya al segle XV. Repertori bio-bibliogràfic, Barcellona, Curial: Publicacions de l'Abadia de Montserrat, 1993, ISBN 978-84-7256-930-0.
- (ES) Fèlix Torres Amat, Memorias para ayudar a formar un diccionario crítico de los escritores catalanes, Barcellona, Verdaguer, 1836, OCLC 601398920.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Mariàngela Vilallonga, Biografia di Arnau Fonolleda [collegamento interrotto], su www3.udg.edu. URL consultato il 22 maggio 2019.