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Asfaltovenator (il cui nome significa "cacciatore della Formazione Cañadón Asfalto", la formazione in cui sono stati ritrovati i fossile dell'animale) è un genere estinto di dinosauro tetanuro, forse un allosauroide, vissuto nel Giurassico medio (ToarcianoBajociano), in quella che oggi è la Formazione Cañadón Asfalto, nella Provincia di Chubut, Argentina. Il genere contiene una singola specie, ossia A. vialidadi.

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Asfaltovenator
Illustrazione degli elementi ossei di A. vialidadi
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineTheropoda
Superfamiglia† Allosauroidea
GenereAsfaltovenator
Rauhut & Pol, 2019 
Nomenclatura binomiale
† Asfaltovenator vialidadi
Rauhut & Pol, 2019

Descrizione

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Dimensioni di A. vialidadi

Asfaltovenator era un animale piuttosto grande, il cui cranio dell'olotipo è lungo circa 75-80 centimetri, mentre la lunghezza totale dell'animale doveva aggirarsi intorno ai 7-8 metri (22,9-26,2 piedi).[1]

Gli autori della descrizione dell'animale hanno evidenziato una serie di tratti distintivi. Alcuni di questi sono autapomorfie, ossia caratteristiche derivate uniche. I denti premascellari presentano grandi dentellature sul bordo posteriore, mentre nel bordo anteriore le dentellature sono minuscole. L'osso esoccipitale della parte posteriore del cranio presenta creste orizzontali distintive tra il processo paraoccipitale e il foro occipitale. Sulla terza e quarta vertebra cervicale, le spine neurali sono triangolari e orientate all'indietro. L'undicesima e la dodicesima vertebra dorsale possiedono un'ulteriore cresta in avanti sul lato inferiore della diapofisi, il processo per la faccetta articolare della testa della costola superiore.[1]

Classificazione

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A causa del mix di caratteristiche primitivi e derivati all'interno di Tetanurae, l'inclusione di Asfaltovenator nell'analisi filogenetica ha interrotto le attuali opinioni sulla filogenesi dei Tetanurae, con l'analisi filogenetica che ha collocato l'animale come un'allosauroide basale, al di sopra degli Piatnitzkysauridae e i tradizionali Megalosauroidea come grado parafiletico che porta ad Allosauroidea.[1] La combinazione unica di caratteristiche osservata in Asfaltovenator potrebbe anche indicare che i megalosauroidi e gli allosauroidi condividessero un antenato comune, non condiviso con il gruppo tetanurico di Coelurosauria.

Carnosauria

Spinosauridae 

Megalosauridae 

Allosauroidea

Piatnitzkysauridae  

Asfaltovenator vialidadi

Metriacanthosauridae 

Allosauria

Allosauridae 

Carcharodontosauria

Neovenatoridae 

Carcharodontosauridae 

Storia della scoperta

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Cranio di Asfaltovenator

Nel 2002, il tecnico Leandro Canesa scoprì lo scheletro di un teropode a circa un miglio a nord di Cerro Condor, i cui scavi iniziarono solo nel 2005. Nel 2007, il fossile è stato rimosso nella sua interezza come un enorme blocco di pietra, coperto da intonaco, e venne spedito a Parigi. È stato quindi preparato da Mariano Caffa, un processo che ha richiesto cinque anni a causa dell'estrema durezza della matrice di pietra. Tra il 2013 e il 2015, l'esemplare è stato confrontato con altri esemplari di teropodi correlati da collezioni di tutto il mondo.[1][2]

Nel 2019, la specie tipo Asfaltovenator vialidadi è stata nominata e descritta da Oliver Walter Mischa Rauhut e Diego Pol. Il nome generico, Asfaltovenator, combina un riferimento alla Formazione Cañadón Asfalto con il termine latino venator ossia "cacciatore". Il nome specifico, vialidadi, onora il Dirección Nacional de Vialidad, per la sua assistenza al Museo Paleontológico "Egidio Feruglio" nel recupero del fossile.[1]

Asfaltovenator è noto solo da un singolo esemplare, l'olotipo MPEF PV 3440, ritrovato in uno strato della Formazione Cafadon Asfalto che risale tra il tardo Toarciano ed il primo Bajociano. L'esemplare è costituito da uno scheletro parziale completo di cranio, in uno stato pressoché completo e provvisto di mandibola. Il resto dell'esemplare comprende la metà anteriore dello scheletro, tra cui dieci vertebre cervicali, tredici vertebre dorsali e la prima vertebra sacrale, la cintura scapolare completa, meno la forcula, ed entrambe le zampe anteriori; l'esemplare contiene anche la porzione distale delle ossa pubiche nonché l'arto posteriore destro parziale costituito dalla porzione distale del femore e dalle porzioni prossimali della tibia e del perone e un piede parziale.[1]

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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