Campana dei Caduti
La Campana dei Caduti, Maria Dolens, è una campana commemorativa dei caduti della prima guerra mondiale. Si trova sul Colle di Miravalle a Rovereto.[1]
Campana dei Caduti | |
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Maria Dolens, la campana dei Caduti di Rovereto. | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Rovereto |
Indirizzo | Colle di Miravalle, Largo Padre Jori Eusebio, Rovereto, Largo Padre Eusebio Jori - Colle di Miravalle, 38068 Rovereto e Largo Padre Jori Eusebio 1, 38068 Rovereto |
Coordinate | 45°52′26.11″N 11°02′21.06″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Storia |
Visitatori | 34 288 (2022) |
Sito web | |
Storia
modificaIdea
modificaIdeatore della Campana dei Caduti fu un sacerdote di Rovereto, don Antonio Rossaro (1883-1952), il quale volle trovare un modo per ricordare tutti i caduti del conflitto da poco concluso e pensò alla realizzazione di una campana, fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla prima guerra mondiale[2][3].
In una cornice internazionale ancora scossa dalla guerra, don Rossaro diede avvio al progetto, prendendo contatto con le diplomazie degli Stati ex belligeranti per una fornitura di cannoni ed altro materiale bellico dismesso. Grazie alla collaborazione di numerosi governi, la campana (denominata "Maria Dolens") poté essere fusa nell'ottobre 1924 a cura della Fonderia Colbacchini[4] di Trento e inaugurata solennemente il 4 novembre 1925 alla presenza del re d'Italia Vittorio Emanuele III[5] e di altri dignitari, italiani e stranieri.
Prima realizzazione
modificaDal punto di vista figurativo, la realizzazione del modello era stata affidata al noto scultore trentino Stefano Zuech, che l'aveva raffigurata con un bassorilievo di impostazione neoclassica[6]. Il suo peso raggiungeva le 11 t, con un'altezza di 2,58 m ed un diametro di 2,55 m. Era la maggiore campana d'Italia e tra le più imponenti al mondo, superata solo dalla campana dello zar del Cremlino a Mosca (peraltro mai in attività), della Petersglocke del duomo di Colonia e dal Pummerin della cattedrale di Santo Stefano di Vienna.
La prima collocazione di Maria Dolens fu rappresentata dal torrione Malipiero del Castello di Rovereto, nel centro cittadino, sede dal 1921 del "Museo Storico italiano della Guerra".
Realizzazioni successive
modificaNon corrispondendo il suono a quello desiderato[7], nel 1938 la Campana fu sottoposta a due nuove fusioni (la prima non riuscita) ad opera della Fonderia Cavadini di Verona[4].
"Maria Dolens" tornò a Rovereto il 26 maggio 1940, pochi giorni prima dell'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, avvenuta il 10 giugno. Si dovette attendere il 1945, alla fine della guerra, prima di poterla installare nuovamente al Castello. In seguito, nel 1960, essa si incrinò gravemente. Non potendo intervenire altrimenti, nel 1964 si decise per una nuova fusione, la quarta, resa possibile dal sostegno finanziario dei Lions Club d'Italia e affidata per la realizzazione alla Fonderia Capanni di Reggio Emilia[8][9].
Il 31 ottobre 1965 la nuova Campana fu benedetta a Piazza San Pietro da Papa Paolo VI[10], per essere poi trasportata a Rovereto ed essere collocata in una nuova sede, il Colle di Miravalle.
Fondazione e attività
modificaCon decreto presidenziale del 18 gennaio 1968[11] è stata istituita la "Fondazione Opera Campana dei Caduti" (rinominata nel 2018 "Fondazione Campana dei Caduti"[12]), ente morale avente le finalità di preservare in piena efficienza lo storico manufatto. di garantire il decoro dell'area monumentale e di contribuire ad educare le nuove generazioni ai principi della pace e del rispetto dei diritti umani[13].
All'interno dell'area monumentale, si rifà a tali obiettivi il "Viale delle Nazioni", in cui figurano le bandiere degli oltre 100 paesi, fra Stati nazionali e entità territoriali non indipendenti, che hanno formalmente aderito al "Memorandum di Pace" della Fondazione[14].
Anche tre organizzazioni multilaterali (Nazioni Unite, Consiglio d'Europa e Unione Europea) vi hanno esposti in maniera permanente i rispettivi vessilli.
Nel febbraio 2006 il Parlamento italiano approvando una legge ad hoc (la nº 103) ha conferito a Rovereto il titolo di "Città della Pace" , assegnandole il compito di mettere in atto le misure e di realizzare le iniziative volte a diffonderne i relativi valori.
Dimensione Internazionale (Consiglio d'Europa e Nazioni Unite)
modificaNel maggio 2006 la Fondazione ha ottenuto il "participatory status" in ambito Consiglio d'Europa, mentre nell'agosto 2009 il Consiglio economico e sociale (ECOSOC) dell'ONU le ha attribuito lo "special consultative status"[15].
Infine, dal 2020 la Fondazione pubblica in lingua italiana ed in inglese un mensile online, "La Voce di Maria Dolens", avente come focus la promozione dei diritti umani nella attualità internazionale[16].
Descrizione
modificaLa campana si trova sul Colle di Miravalle e tutte le sere batte i suoi rintocchi a ricordo dei caduti.
Tecnicamente si può classificare come campana a battaglio cadente. Le sue dimensioni sono notevoli: il suo peso equivale a 22,639 t, il ceppo a 10,3 t e il battaglio a 0,6 t. La sua altezza è di 3,36 m e il diametro di 3,21 m. La nota musicale è Si1. È la quinta campana al mondo per peso tra quelle che suonano a distesa (prima quella del parco Gotemba in Giappone di 36 t, la seconda la Millennium Bell di Newport negli Stati Uniti di 33 t, terza la campana maggiore della nuova Cattedrale della Salvezza del Popolo di Bucarest di 25 t, quarta la Petersglocke del duomo di Colonia in Germania di 24 t).
Note
modifica- ^ Gorfer Trentino orientale, pp. 135-136.
- ^ Note Storiche, su fondazioneoperacampana.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ Trentino Grande Guerra - La Campana dei Caduti - Rovereto, su trentinograndeguerra.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ a b ISBN/9788871972589, p. 197 - 222.
- ^ Galleria 4, su Archivi di Pace. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ Renato Trinco, Maurizio Scudiero, La Campana dei Caduti Maria Dolens. Cento rintocchi per la pace, pp. 20-26.
- ^ Renato Trinco, Maurizio Scudiero, La Campana dei Caduti Maria Dolens, p. 83.
- ^ Renato Trinco, Maurizio Scudiero, La Campana dei Caduti Maria Dolens. Cento rintocchi per la pace, p. 177.
- ^ Maria Dolens un simbolo di Pace - La Campana che risveglia la coscienza dei popoli, p. 70.
- ^ Benedizione del Papa, su fondazioneoperacampana.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ DPR 18 gennaio 1968, su fondazioneoperacampana.it.
- ^ Statuto attuale, su fondazioneoperacampana.it.
- ^ I statuto, su fondazioneoperacampana.it.
- ^ Le bandiere, su fondazioneoperacampana.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ Welcome to csonet.org | Website of the UN DESA NGO Branch. At your service, su csonet.org. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ Magazine Mensile, su fondazioneoperacampana.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
Bibliografia
modifica- Renato Trinco, Maurizio Scudiero, La Campana dei Caduti Maria Dolens. Cento rintocchi per la pace, Mori, La Grafica, 2000, ISBN 9788886757126, OCLC 58843894.
- Touring Club Italiano, Trentino Alto Adige, Milano, Touring Editore, 2005, ISBN 978-88-365-4802-6.
- Aldo Gorfer, Le valli del Trentino: guida geografico-storico-artistico-ambientale: Trentino orientale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, OCLC 637057987, SBN TSA1415530.
- Armando Vadagnini; Maria Dolens un simbolo di Pace - La Campana che risveglia la coscienza dei popoli, Via della Terra, 2005; ISBN 88-7558-020-0
- Armando Vadagnini; Maria Dolens un simbolo di Pace - 2003-2013 una Campana che parla al Mondo, Egon 2013 ISBN 978-88-96215-55-5
- Maurizio Gentilini, Francesco Samassa: I Documenti di un monumento - Guida alle fonti su Antonio Rossaro e La Campana dei Caduti di Rovereto; Pubblicazioni della Fondazione Museo Storico del Trentino, 2020; ISBN 978-88-7197-258-9[1]
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Fondazione Opera Campana dei Caduti
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su fondazioneoperacampana.it.
- Flavia Caldera (a cura di), Inventario del fondo "Comitato riconoscenza a Don Rossaro" (PDF), su museodellaguerra.it, Museo storico italiano della guerra. URL consultato il 3 luglio 2015.
- Il suono della campana dei caduti di Rovereto, su YouTube. URL consultato il 3 luglio 2015.
- Al museo lo studio di don Rossaro, su trentinocorrierealpi.gelocal.it. URL consultato il 3 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2015).
- Fondazione Opera Campana dei caduti, su archividelnovecento.it. URL consultato il 3 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2015).
- papa Paolo VI, DISCORSO DI PAOLO VI ALLA REGGENZA DELL'OPERA INTERNAZIONALE DELLA «CAMPANA DEI CADUTI», su vatican.va, Libreria Editrice Vaticana, 30 ottobre 1965. URL consultato il 3 luglio 2015.
- Fondazione Opera Campana dei Caduti, su trentinograndeguerra.it, Trentino Grande Guerra, 2014. URL consultato il 3 luglio 2015.
- Campana dei caduti, su cultura.trentino.it, TrentinoCultura - Dipartimento Cultura, Turismo, Promozione e Sport Provincia autonoma di Trento. URL consultato il 3 luglio 2015.
- Un incidente "silenzia" la Campana dei caduti, su trentinocorrierealpi.gelocal.it, Trentino, 5 giugno 2015. URL consultato il 3 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2015).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3960162906459378110005 · GND (DE) 1238534759 |
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- ^ archivi di pace, su archividipace.it.