Canederli
I canéderli (in tedesco Semmelknödel) sono degli Knödel (grossi gnocchi) composti da un impasto a composizione variabile a base di pane raffermo. Primo piatto tipico della cucina mitteleuropea, fa parte della cucina trentina, altoatesina, lombarda e tedesca sudorientale, oltre che di quella austriaca, ceca, slovacca, ungherese e polacca.
Canederli | |
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Un piatto di canederli. | |
Origini | |
Altri nomi | Semmelknödel |
Luoghi d'origine | Germania Austria Rep. Ceca Italia |
Diffusione | Europa centrale includendo Baviera, Trentino-Alto Adige, Tirolo, Lombardia e Grigioni |
Zona di produzione | Europa centrale includendo Baviera, Trentino-Alto Adige, Tirolo, Lombardia e Grigioni |
Dettagli | |
Categoria | primo piatto |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria |
Etimologia
modificaI termini canederlo e canederli sono germanismi, ovvero un adattamento dialettale del termine tedesco knödel[1].
Storia
modificaUna prima rappresentazione dei canederli si trova in un affresco nella cappella di castel d'Appiano risalente attorno al 1180.[2]
Preparazione
modificaL'impasto è composto generalmente da cubetti di pane raffermo, latte e uova (ma esistono varianti che, al posto del pane, prevedono polenta di grano saraceno), solitamente insaporito con l'aggiunta di speck (o pancetta) (Speckknödel) oppure formaggio (Käseknödel), spinaci o fegato, con prezzemolo e farina. Dall'impasto di tutti gli ingredienti vengono modellate delle "palline" di circa 4–6 cm di diametro (il formaggio, nella misura di un cubetto, può essere posto nel cuore del canederlo), che sono poi cotte in acqua salata.
Possono essere serviti con il brodo di cottura o anche "asciutti", con il burro fuso scuro. Tipiche pietanze per accompagnare i canederli in versione "asciutta" sono: spezzatino ungherese (gulasch), crauti, verza cruda e cicoria selvatica.
Si tratta di un piatto la cui ricetta è molto antica, e che nella cucina contadina permetteva il riciclo del cibo avanzato, in particolare del pane ritenuto ormai inadatto al normale consumo.
Note
modifica- ^ Knödel, su treccani.it. URL consultato il 16 settembre 2020.
- ^ (DE) Descrizione degli affreschi presso il Castel d'Appiano Archiviato il 10 luglio 2014 in Internet Archive.
Bibliografia
modifica- Maria Teresa Di Marco Marie Cécile Ferré, Canederli, Guido Tommasi Editore, 2001.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Il Libro di cucina di Wikibooks contiene ricette relative a questo argomento
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «canederli»
- Wikiversità contiene risorse su canederli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su canederli