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Canevino

frazione italiana

Canevino (Canavén in dialetto oltrepadano[4]) è una frazione di 108 abitanti di Colli Verdi, di cui costituisce un municipio.[5] Si trova in provincia di Pavia, in Lombardia.

Canevino
municipio
Canevino – Veduta
Canevino – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
ComuneColli Verdi
Territorio
Coordinate44°56′N 9°17′E
Altitudine511 m s.l.m.
Superficie4,81 km²
Abitanti108[1] (31-12-2017)
Densità22,45 ab./km²
SottodivisioniCanevino, Caseo, Colombara, Fontana
Altre informazioni
Cod. postale27061 (già 27040)
Prefisso0385
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleB599
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 917 GG[3]
Nome abitanticanevinesi
PatronoNostra Signora Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Canevino
Canevino
Sito istituzionale

Si trova nell'alta collina dell'Oltrepò Pavese, presso le sorgenti dei torrenti Versa e Scuropasso. Fino al 31 dicembre 2018 ha costituito un comune autonomo, che confinava con i comuni di Alta Val Tidone (PC), Montecalvo Versiggia, Rocca de' Giorgi, Ruino e Volpara.

Il più antico documento riguardante Canevino è dell'816. In esso Walperto ff. Leone abitante a Cannavino, zio di Lea moglie di Marino (o Martino), dona alla nipote quanto possiede nel territorio piacentino a Maurasco, Morasco frazione di Pecorara oggi Alta Val Tidone e a Lubarinci presso il torrente Tidoncello[6].

Canevino è noto fin dal luglio 929, quando vi avvenne il transito da Bobbio a Pavia dell'arca con il corpo di San Colombano, quando tutta la zona apparteneva al monastero bobbiese.

Passò probabilmente sotto il dominio pavese nel 1164, pur non essendo nominato nel relativo diploma (che elenca probabilmente solo i castelli, sedi di signorie locali). Nell'ambito di tale dominio, ebbero la supremazia i Sannazzaro, signori della valle Scuropasso, e nelle successive suddivisioni di tale famiglia rimase alla linea di Cigognola, luogo situato all'imbocco della vallata di cui Canevino è alla testata.

 
Territorio dell'ex comune di Canevino nella provincia di Pavia

Da allora Canevino rimase sempre una dipendenza di quel lontano feudo, nei successivi passaggi: dall'usurpazione dei Beccaria, alla concessione ai Visconti Scaramuzza, che tennero il feudo fino al XVIII secolo, quando passò per eredità ai D'Adda e infine ai Barbiano di Belgioioso, poco prima della fine del feudalesimo nel 1797.

Nel 1936 il comune fu soppresso e fuso con Ruino, formando il nuovo comune di Pometo[7]; nel 1947 fu ricostituito.

Nel 2018 è stata decisa tramite referendum la fusione, a decorrere dal primo gennaio 2019, con i comuni di Ruino e Valverde per dare vita al nuovo comune di Colli Verdi.[8]

Dal 1º gennaio 2019 Canevino, insieme con Ruino e Valverde, confluì nel nuovo comune di Colli Verdi, nato dalla fusione dei comuni.[9]

 
Vecchio stemma comunale

Simboli

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Il comune di Canevino utilizzava uno stemma privo di riconoscimento ufficiale.

«D'argento, alla gemella d'azzurro in fascia, attraversata dalla spiga di grano d'oro, posta in palo, nodrita nella pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • Chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta (Sec. XV) a Canevino, di probabile origine romana, come indica l'epigrafe di una lapide funeraria scolpita in pietra locale situata al suo esterno, la chiesa fu elevata a parrocchiale ed intitolata all'Assunta, patrona del comune, nel 1692. Nel luglio 929, al passaggio del sacro corteo che accompagnava l'arca con il corpo di san Colombano per Canevino, un fanciullo muto acquistò il dono della parola. La scalinata di 133 gradini che porta alla chiesa, che riprende il tragitto compiuto dalle spoglie di san Colombano è denominata, a ricordo del fatto, "antico percorso di S. Colombano".

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[10]

Amministrazione

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La sede comunale era situata nella località Caseo, situata più in basso rispetto a quella che dava il nome al comune (e oggi al municipio), che si trova in cima a un'alta collina.

Comunità montane

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Fino al 2009 faceva parte della fascia bassa della Comunità montana Oltrepò Pavese.

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 152.
  5. ^ Statuto comunale di Colli Verdi, su comune.colliverdi.pv.it. URL consultato il 2 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2023).
  6. ^ Giacomo Coperchini: Quadro ecologico e interpretazione storica del territorio piacentino-bobiense, in "Bollettino Storico Piacentino, 1988
  7. ^ Regio Decreto n° 1758 del 3 settembre 1936, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 233 del 7 ottobre 1936
  8. ^ Tre Comuni dicono sì alla fusione: in Oltrepo nasce "Colli Verdi", su laprovinciapavese.gelocal.it, 31 luglio 2018.
  9. ^ Il nuovo Comune di Colli Verdi (PV).
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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