Chieve
Chieve (Céef in dialetto cremasco[4]) è un comune italiano di 2 241 abitanti[1] della provincia di Cremona in Lombardia. Si trova sul confine tra le province di Cremona e di Lodi.
Fa parte del territorio del Cremasco.
Chieve comune | |
---|---|
La chiesa di San Giorgio Martire situata in piazza Roma | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Cremona |
Amministrazione | |
Sindaco | Orietta Berti (lista civica) dal 9-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°21′N 9°37′E |
Altitudine | 77 m s.l.m. |
Superficie | 6,19 km² |
Abitanti | 2 241[1] (31-12-2021) |
Densità | 362,04 ab./km² |
Frazioni | Il Palo (area industriale) |
Comuni confinanti | Bagnolo Cremasco, Capergnanica, Casaletto Ceredano, Crespiatica (LO) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26010 |
Prefisso | 0373 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 019029 |
Cod. catastale | C634 |
Targa | CR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 557 GG[3] |
Nome abitanti | chievesi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
Posizione del comune di Chieve nella provincia di Cremona | |
Sito istituzionale | |
Origini del nome
modificaLe prime attestazioni del nome del borgo risalgono all'epoca altomedievale. Un documento datato 886 parla de vico Clemba (o più probabilmente Cleuba), cui seguono altre due indicazioni — rispettivamente del 900 e del 923 — nelle quali ci si riferisce al villaggio con l'espressione In Cleba. Ci si discosta poi poco da queste occorrenze allorché nel 955 un ulteriore documento riporta la voce Clebo. Sarà solo nel 1082 che comparirà un'espressione più definita: de loco Cleuve habitator de loco in Crema. Un secolo più tardi (1188) una carta ufficiale parlerà di Clevum utrumque, con evidente riferimento ai due insediamenti: quello inferiore e quello superiore[5].
Come suggerisce lo studioso locale Valerio Ferrari[6], verosimilmente l'origine etimologica del nome risale al termine latino clevus (anche nella variante clivus) usato per indicare un pendio, un declivio, ma altresì un piccolo colle, un poggio, un luogo leggermente rialzato. Questo significato darebbe più propriamente ragione della morfologia del territorio su cui Chieve sorge. Come altri piccoli insediamenti della zona, infatti, il borgo sarebbe stato edificato ai margini occidentali della cosiddetta Insula Fulcheria, le cui lievi pendici offrivano la possibilità a chi vi si insediava di ripararsi dalle frequenti esondazioni del lago Gerundo.
Sarebbe dunque da rigettare la fantasiosa ipotesi riportata dallo storico cremasco Pietro Terni nella sua Storia di Crema. Secondo lo studioso infatti il nome "Chieve" sarebbe direttamente derivato da fantasiose quanto improbabili "chiavi" che gli antichi abitanti del territorio (più precisamente di una certa "Isola della Mosa") avrebbero usato per custodire le navi con le quali attraversavano le paludi circostanti.
Storia
modificaIn età napoleonica (1809-16) Chieve fu frazione di Capergnanica, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 20 novembre 1933.[7]
- Stemma
«Inquartato con la croce d'argento sulla partizione: al primo d'oro; al secondo di azzurro, a due chiavi d'oro, in decusse, con l'ingegno in alto; al terzo campo di cielo, con una nave di un albero dalla vela spiegata, vogante sulle onde; al quarto d'oro, all'ancora di nero, posta in palo. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»
Il primo campo dell'inquartato è d'oro a rappresentare il terreno fertile. Le chiavi nel secondo forse derivano dalla parola dialettale ciaf, che indica la protezione di ferro posta attorno ad un palo trovato durante degli scavi nella zona a nord del paese. È probabile che attorno al ferro venissero legate le corde di barche come quella raffigurata nel terzo quarto. L'ancora probabilmente allude al fatto che Chieve era il punto di attracco per le imbarcazioni che giravano sul lago Gerundo.[9]
- Gonfalone
«Drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento "COMUNE DI CHIEVE". Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri colorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[10]
Etnie e minoranze straniere
modificaAl 31 dicembre 2020 i cittadini stranieri sono 127. Le comunità nazionali numericamente significative sono[11]:
- Romania: 60
Infrastrutture e trasporti
modificaStrade
modificaIl comune è interessato dalla SP CR ex SS 235 di Orzinuovi e dalle strade provinciali 5, 17 e 62.
Mobilità urbana
modificaI trasporti interurbani di Chieve vengono svolti con autoservizi di linea gestiti dalle società Autoguidovie e LINE.
In passato lungo la sede della strada Lodi-Crema, tra il 1880 ed il 1931 transitava la tranvia Lodi-Crema-Soncino.
Non vi sono stazioni ferroviarie all'interno del comune; le stazioni più vicine sono quella di Crema, della linea Treviglio-Cremona (dista poco più di 6 km), e quella di Lodi, della linea Milano-Bologna (dista poco più di 12 km).
Amministrazione
modificalenco dei sindaci dal 1985 ad oggi[12].
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1985 | 1990 | Cesare Pollastri | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1990 | 1995 | Elio Massimo Bozzetti | Partito Socialista Italiano | sindaco | |
1995 | 1999 | Ernesto Baroni Giavazzi | centro | sindaco | |
1999 | 2004 | Ernesto Baroni Giavazzi | centro | sindaco | |
2004 | 2008 | Elio Massimo Bozzetti | lista civica | sindaco | [13] |
2008 | 2009 | Luigi Zaboia | lista civica | vicesindaco facente funzioni | [14] |
2009 | 2014 | Luigi Zaboia | lista civica | sindaco | |
2014 | 2019 | Davide Bettinelli | lista civica | sindaco | |
2019 | 2024 | Davide Bettinelli | lista civica | sindaco | |
2024 | in carica | Orietta Berti | lista civica | sindaco |
Note
modifica- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 203, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ S. Lini, Chieve. La sua storia la sua gente, Crema, 2003.
- ^ V. Ferrari, Toponomastica di Chieve, Cremona, 1999.
- ^ Chieve, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 9 maggio 2023.
- ^ Comune di Chieve, Statuto (PDF), art. 4.
- ^ Lo stemma, su Comune di Chieve. URL consultato il 9 maggio 2023.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2020, su demo.istat.it. URL consultato il 24 ottobre 2021.
- ^ Anagrafe: Ricerca e Archivio nel sito del Ministero dell'Interno
- ^ Deceduto durante il mandato.
- ^ Chieve, dopo la scomparsa di Bozzetti. Il vicesindaco Zaboia regge il comune, in La Provincia, giovedì 17 aprile 2008.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chieve
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.chieve.cr.it.
- Chiève, su sapere.it, De Agostini.
- Chieve, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.