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Diocesi di Albania

La diocesi di Arbano o di Albania (in latino: Dioecesis Albanensis o Arbanensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Antivari.

Arbano o Albania
Sede vescovile titolare
Dioecesis Albanensis o Arbanensis
Chiesa latina
Vescovo titolareErminio De Scalzi
Istituita1933
StatoAlbania
Diocesi soppressa di Arbano o Albania
Suffraganea diAntivari
ErettaXII secolo
Soppressa1640
territorio unito all'arcidiocesi di Durazzo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Territorio

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Nel 1615 si estendeva in parte nel territorio dell'Albania e in parte in quello della Macedonia, ossia nella regione della Metochia (chiamata in albanese Dukagjin). I vescovi non avevano una residenza fissa e nemmeno una propria cattedrale, a causa delle distruzioni operate dagli Ottomani.[1]

La prima menzione di un vescovo Albanensis o Arbanensis risale alla seconda metà del XII secolo con il vescovo Lazzaro, documentato nel 1166 e 1167. Secondo gli editori degli Acta et diplomata Albaniae, questa diocesi è da identificare con la diocesi di Croia e solo a partire dal 1279 si trovano due vescovi distinti per le due sedi.[2]

Tra XII e XIII secolo è documentata l'esistenza di due monasteri locali, quello del Santissimo Salvatore con l'abate Gregorio, e quello di Sant'Alessandro e il suo abate Lazzaro.

Nel 1615 la popolazione cristiana della diocesi contava fra le 60 000 e 70 000 anime, ma la diocesi era amministrata in commenda[3] dai vescovi di Stefaniaco e non aveva rendite proprie, cosicché il vescovo era sostentato dalle offerte dei fedeli.

Nel 1640 la diocesi fu soppressa e incorporata nell'arcidiocesi di Durazzo.

Dal 1933 è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica con il titolo di Arbano; dall'11 maggio 1999 il vescovo titolare è Erminio De Scalzi, già vescovo ausiliare di Milano.

Cronotassi dei vescovi

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  • Lazzaro † (prima del 1166 - dopo il 1167)[4]
  • Anonimo ? † (menzionato nel 1199)[5]
  • Paolo † (prima del 1208 - dopo il 1209)[6]
  • Anonimi † (menzionati nel 1250 e 1252)[7]
  • Michele † (prima del 1295 - dopo il 1319[8])[9]
    • Lazzaro † (menzionato nel 1319) (vescovo intruso)[8]
  • Lauro † (menzionato nel 1350)
  • Nicola † (menzionato nel 1354)
  • Andrea (o Giorgio)[10] † (? - circa 1370 deceduto)
  • Giovanni Lourlis, O.P. † (28 giugno 1370 - ? dimesso)[11]
  • Giovanni da Trieste, O.F.M. † (1º marzo 1391 - ?)
  • Tommaso (Butyller ?[13]), O.F.M. † (? - 16 maggio 1401 nominato vescovo di Ugento)
  • Giorgio, O.S.B. † (30 gennaio 1402 - ? deceduto)
    • Andrea Murić † (11 febbraio 1411 - ? deceduto) (antivescovo)
  • Vulcano Suinti, O.S.B. † (28 marzo 1412 - ? deceduto)
  • Andrea Sume † (10 maggio 1426 - ? deceduto)
  • Andrea de Suincis † (12 giugno 1441 - ? deceduto)
  • Nicola † (5 ottobre 1463 - ? deceduto)
  • Anonimo † (? - 1494 deceduto)
  • Angelo da Macerata † (1º ottobre 1494 - 1506 deceduto)
  • Giovanni Corona, O.P. † (24 giugno 1506 - 1515 deceduto)
  • Giovanni (Giacomo) Montalbo, O.S.A. † (3 marzo 1518 - ?)
  • Ludovico de Vivaldi, O.P. † (19 settembre 1519 - ?)
  • Pedro de Torres † (27 agosto 1540 - ?)[14]
  • Domenico Bigorrei † (19 novembre 1554 - ?)
  • Anonimo † (menzionato nel 1598)
  • Anonimo † (menzionato nel 1608)
  • Giovanni Collesio, O.F.M. † (31 agosto 1615 - 1635 deceduto)[15]
  • Marco Scurra, O.F.M. † (1º ottobre 1635 - 1640 nominato arcivescovo di Durazzo)

Cronotassi dei vescovi titolari

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  • Giuseppe Perniciaro † (26 ottobre 1937 - 12 luglio 1967 nominato eparca di Piana degli Albanesi)
  • Jules-Louis-Paul Harlé † (12 ottobre 1970 - 24 gennaio 1999 deceduto)
  • Erminio De Scalzi, dall'11 maggio 1999
  1. ^ Eubel, vol. IV, p. 74, nota 1.
  2. ^ Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, pp. 10-11, nº 48; e indice, pp. 258 (Albanum) e 266 (Croya).
  3. ^ Istituto in base al quale a uno stesso vescovo erano assegnate le rendite provenienti da più diocesi.
  4. ^ Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, pp. 31-32, nº 93 e 97. Nel documento del 1167 il nome del vescovo non è menzionato; gli editori degli Acta ritengono che si tratti di Lazzaro, documentato l'anno precedente.
  5. ^ Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 39, nº 120. Nel concilio di Antivari del 1199, prese parte Dominicus, archipresbiter Arbanensis: la sua presenza al posto del vescovo può essere motivata dal fatto che il titolare della cattedra fosse impedito a partecipare al concilio, oppure perché la sede era vacante.
  6. ^ Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, pp. 42-43, nº 133 e 138. Nel documento del 1209 il nome del vescovo non è menzionato; gli editori degli Acta ritengono che si tratti di Paolo, documentato l'anno precedente.
  7. ^ Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, pp. 60 e 66, nº 200 e 216.
  8. ^ a b Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 197, nº 653. Il metropolita Andrea di Antivari aveva deposto il vescovo Michele ed imposto Lazzaro, abate del monastero di Sant'Alessandro di Arbano. Papa Giovanni XXII, il 19 settembre 1319, ordina al metropolita Andrea di recarsi ad Avignone per essere giudicato.
  9. ^ Farlati (vol. VII, p. 196) e Gams pongono un vescovo Martino nel 1306, e di conseguenza due vescovi di nome Michele. In realtà il vescovo Martino è da eliminare dalla cronotassi di Arbano, poiché non era un vescovo Albanensis, ma Nandoralbensis, ossia di Belgrado. Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 155, nº 525. Eubel, Hierarchia catholica, I, p. 100, nota 2.
  10. ^ In un documento del 10 settembre 1376 il nome di questo vescovo è Giorgio e non Andrea. Andrea era anche il nome del contemporaneo vescovo di Croia, nominato nel 1366. Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 62, nº 268; p. 78, nº 337.
  11. ^ Secondo Eubel (Hierarchia catholica, vol. I, p. 83, nota 1; p. 100, nota 5), Johannes Nigro alias Lursi O.P., che cercò di impossessarsi della sede di Alessio e di cui parla una lettera pontificia del 21 novembre 1371 (Acta, p. 66, nº 284), potrebbe essere lo stesso Giovanni Lourlis di Arbano.
  12. ^ In occasione della morte di Giorgio (Andrea?), il capitolo di Arbano aveva eletto il vescovo Demetrio Nesa, e dunque la sede non era più vacante quando il papa nominò Giovanni Lourlis. Ne scaturì una causa, nella quale intervenne, il 10 settembre 1376, papa Gregorio XI che ordinò ai vescovi di Dulcigno e Drivasto di indagare sulla faccenda e, se necessario, spogliare Giovanni Lourlis della sua sede. Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 78, nº 337. Eubel, I, p. 100, nota 3. Non si conosce l'esito di questa disposizione di Gregorio XI: nel 1389 è documentato un vescovo Demetrio, forse il vescovo di Arbano (Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, p. 106, nº 439), mentre il successivo vescovo Giovanni da Trieste fu nominato a questa sede per liberam resignationem Johannis (Acta et diplomata res Albaniae, vol. I, pp. 113-114, nº 459).
  13. ^ Il cognome Butyller (o Bittyler) viene ammesso nella prima edizione della Hierarchia catholica di Eubel, ma non si trova più nella seconda edizione. In effetti il vescovo Thomas Butyller, francescano, titolare di Cristopoli dal 1395, è documentato come ausiliare di Winchester nel 1401 e di Worcester nel 1420. Eubel, Hierarchia catholica, I, p. 186, nota 3.
  14. ^ Non prese possesso della sua sede. È documentato come vescovo ausiliare di Cassano (Eubel, vol. III, p. 114, nota 6).
  15. ^ Il 31 agosto 1615 corrisponde alla data in cui Giovanni Collesio fu nominato vescovo coadiutore, con diritto di successione, della diocesi di Stefaniaco; tuttavia, un atto di Propaganda Fide del 14 febbraio 1626 chiarisce che Collesio non poté succedere al defunto vescovo di Stefaniaco (Nicola Mecansio), perché impossibilitato a prendere possesso della sua sede; al Collesio Propaganda Fide conservò il titulus ecclesiae Albanensis con il compito di amministrare diverse diocesi del nord dell'Albania, vacanti a causa dell'occupazione ottomana. Eubel, vol. IV, p. 74, nota 2. Farlati, vol. VII, p. 202. Sembra che a quest'epoca la sede di Albania fosse già una sede titolare in partibus infidelium.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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