Diocesi di Cesarea di Filippo
La diocesi di Cesarea di Filippo (in latino Dioecesis Caesariensis Philippi) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Cesarea di Filippo Sede vescovile titolare Dioecesis Caesariensis Philippi Patriarcato di Antiochia | |
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Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo) | |
Vescovo titolare | Guy-Paul Noujaim |
Istituita | XIX secolo |
Stato | Siria |
Diocesi soppressa di Cesarea di Filippo | |
Suffraganea di | Tiro |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Storia
modificaCesarea di Filippo, corrispondente alla città di Bāniyās (in greco: Panea) nell'odierno Golan (conteso tra Siria e Israele), è un'antica sede vescovile della provincia romana di Fenicia Prima nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Antiochia ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Tiro, come attestato da una Notitia episcopatuum del VI secolo.[1]
Il racconto evangelico di Matteo 16,13-20[2] riferisce che a Cesarea di Filippo Pietro apostolo fece la professione di fede che gli valse il titolo di capo della Chiesa. Secondo un'antica tradizione riportata da Eusebio di Cesarea, l'emorroissa che Gesù guarì era originaria di Cesarea di Filippo (cfr. Matteo 9,20-22[3]); lo stesso storico ricorda che in città esisteva al suo tempo una statua che ricordava l'episodio evangelico.
Cesarea ebbe ben presto un proprio vescovo. Una tradizione locale fece di Erasto, menzionato da san Paolo nella lettera ai Romani 16,23[4], il primo vescovo e fondatore della comunità cristiana. Di certo, al primo concilio di Nicea nel 325 era presente Filocalo. Secondo la tradizione cristiana, Martirio (probabile corruzione per Asturio[5]) sarebbe stato messo a morte durante la persecuzione di Flavio Claudio Giuliano.[6] Barato[5] prese parte al primo concilio di Costantinopoli nel 381 e Olimpio al concilio di Calcedonia nel 451. Infine Anastasio è segnalato alla fine VII secolo per essere divenuto patriarca di Gerusalemme, secondo la Historia ecclesiastica di Niceforo Callisto Xanthopoulos.[7]
In epoca crociata, Cesarea di Filippo fu sede di una diocesi di rito latino. Sono noti due vescovi, Adamo e Giovanni. In una lettera del 24 ottobre 1272 papa Gregorio X scrisse una lettera all'arcivescovo di Nazareth e ai vescovi di Betlemme e di Paneade, che però non menziona.
In seguito la diocesi è diventata sede titolare. Nelle fonti ecclesiastiche, la città è chiamata Panea, Paneade o Belina. Almeno fino al 1882 negli Annuari pontifici non esiste la sede Caesariensis Philippi, ma solo la sede Paneadensis. Negli Acta Sanctae Sedis la sede di Cesarea di Filippo appare solo con la nomina di Cirillo Makarios nel 1895.[8]
Dal XIX secolo Cesarea di Filippo è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 9 giugno 1990 il vescovo titolare è Guy-Paul Noujaim, già vescovo ausiliare di Joubbé, Sarba e Jounieh.
Cronotassi
modificaVescovi greci
modifica- Erasto † (I secolo)
- Filocalo † (menzionato nel 325)
- San Martirio (o Asturio) † (? - circa 362/363 deceduto)
- Barato † (menzionato nel 381)
- Olimpio † (menzionato nel 451)
- Anastasio † (fine VII secolo nominato patriarca di Gerusalemme)
Vescovi latini
modificaVescovi titolari
modificaI vescovi di Cesarea di Filippo appaiono confusi con i vescovi delle altre sedi omonime (Arcidiocesi di Cesarea di Cappadocia, Arcidiocesi di Cesarea di Palestina, Diocesi di Cesarea di Bitinia, Diocesi di Cesarea di Mauritania, Diocesi di Cesarea di Numidia, Diocesi di Cesarea di Tessalia), perché nelle fonti citate le cronotassi delle diverse sedi non sono distinte.
- Juan Sáenz de Valatorre † (30 settembre 1675 - prima del 9 dicembre 1687 deceduto)
- Pierre Magnye † (28 settembre 1784 - ?)
- Aidan Devereaux † (3 agosto 1847 - 11 febbraio 1854 deceduto)
- Mariano Šunjić, O.F.M. † (3 ottobre 1854 - 28 settembre 1860 deceduto)
- Matthias Eberhard † (7 aprile 1862 - 20 settembre 1867 confermato vescovo di Treviri)
- Rupert Mayr † (22 ottobre 1869 - 27 luglio 1873 deceduto)
- Alessio Maria Filippi, O.F.M. † (25 gennaio 1876 - 22 novembre 1888 deceduto)[10]
- Cirillo Makarios † (15 marzo 1895 - 19 giugno 1899 nominato patriarca di Alessandria)
- Giuliano Cabras † (17 dicembre 1900 - 19 ottobre 1905 deceduto)
- Giuseppe Morticelli † (11 dicembre 1905 - 11 ottobre 1910 deceduto)
- Hermann Zschokke † (17 novembre 1910 - 23 ottobre 1920 deceduto)
- Antonio Micozzi † (22 luglio 1921 - 23 dicembre 1927 nominato vescovo di Teramo)
- Ercole Attuoni † (15 luglio 1929 - 16 marzo 1933 nominato arcivescovo di Fermo)
- Francesco Beretti † (4 luglio 1936 - 25 novembre 1949 nominato arcivescovo titolare di Leontopoli di Pamfilia)
- Armando Lombardi † (13 febbraio 1950 - 4 maggio 1964 deceduto)
- Lawrence Patrick Moran † (9 novembre 1964 - 15 marzo 1970 deceduto)
- Joseph Powathil † (7 gennaio 1972 - 26 febbraio 1977 nominato eparca di Kanjirapally)
- Béchara Boutros Raï, O.M.M. (2 maggio 1986 - 9 giugno 1990 nominato eparca di Jbeil)
- Guy-Paul Noujaim, dal 9 giugno 1990
Note
modifica- ^ (FR) Siméon Vailhé, La "Notitia episcopatuum" d'Antioche du patriarche Anastase, VI siècle, Echos d'Orient X, 1907, pp. 144-145. (DE) Ernest Honigmann, Studien zur Notitia Antiochena, Byzantinische Zeitschrift, nº 25, 1925, pp. 73-75.
- ^ Mt 16,13-20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mt 9,20-22, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Rm 16,23, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ a b (EN) Ernest Honigmann, The Patriarchate of Antioch: A Revision of Le Quien and the Notitia Antiochena, Traditio 5 (1947), p. 146.
- ^ In realtà, sotto l'imperatore Giuliano non vi furono martiri di cristiani, in quanto l'imperatore sapeva bene che dare nuovi martiri alla fede cristiana l'avrebbe aiutata (Claudio Moreschini, Filosofia e letteratura in Gregorio di Nazianzo, Vita e Pensiero, 1997, pp. 186-190).
- ^ (EL, LA) Historia ecclesiastica, Liber XIV, 39, 531.
- ^ Quando Cyrillus Macaire fu eletto patriarca della Chiesa cattolica copta, gli Acta Sanctae Sedis gli attribuiscono la sede Caesariensis Paneadis; cfr. ASS 31 (1898-99), pp. 706-708.
- ^ Konrad Eubel, nei volumi II (p. 211 Archiviato il 4 ottobre 2018 in Internet Archive.) e III (p. 268 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.) della sua Hierarchia Catholica Medii Aevi, menziona la sede Paneadensis (Banados), in Tracia, suffraganea di Costantinopoli.
- ^ Il successivo titolare menzionato da Catholic Hierarchy, Peter Géraigiry, in realtà è arcieparca di Baniyas.
Bibliografia
modifica- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 434
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo II, coll. 831-832
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 387; vol. 5, p. 305; vol. 6, p. 326
- (FR) Raymond Janin, v. Césarée de Philippe, in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XII, Parigi, 1953, coll. 209-211
- (FR) Robert Devreesse, Le Patriarcat d'Antioche depuis la paix de l'église jusqu'a la conquête arabe, Paris, 1945, p. 199
Collegamenti esterni
modifica- (EN) La sede titolare di Cesarea nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare di Cesarea nel sito di www.gcatholic.org
- (EN) La sede titolare di Panea nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare di Panea Archiviato il 5 dicembre 2013 in Internet Archive. nel sito di www.gcatholic.org