Emilio Greco
Emilio Greco (Catania, 11 ottobre 1913 – Roma, 5 aprile 1995) è stato uno scultore, scrittore e illustratore italiano.
Biografia
modificaFiglio di Giuseppe e di Domenica Sambuco, frequentò le elementari nell'ex convento di San Placido e in quel periodo, affacciandosi da una grata dal Palazzo Biscari, osservava incantato i resti delle strutture greco-romane che lo portarono a sviluppare una passione per la scultura antica.[4]
Iniziò tredicenne a lavorare come apprendista scalpellino presso la ditta edile di un architetto locale che si occupava principalmente di restauro e realizzazione di monumenti civici.[4]
Tuttavia la Catania del tempo non riuscì a dargli lo spazio che meritava, in quanto «per i giovani la possibilità di esporre opere d'arte si limitava a qualche rara mostra sindacale (…). Nel volgere del tempo però, anche a Catania le cose sono cambiate. Ora esistono, laggiù, degli Istituti d'Arte e operano delle gallerie private».[5]
Nel 1934 conseguì un attestato da esterno presso l'Accademia di Palermo, poi intraprese il servizio di leva nel Regio Esercito.[4] Partecipò ad alcune battaglie coloniali (Africa, Albania) ma seguì passivamente a Roma gli avvenimenti della seconda guerra mondiale.[4] Nel 1947 risiedette e lavorò assieme ad altri celebri artisti a villa Massimo.[4] Dal 1948 al 1952 fu assistente a Quirino Ruggeri grazie ad un concorso per titoli, Liceo di via Ripetta per poi passare nel '52 alla cattedra di scultura all'Accademia di Carrara[4] grazie anche agli indiscussi successi ottenuti. In questo periodo ebbe come allievo il pittore Gualtiero Passani[senza fonte] con il quale intrattenne un rapporto di collaborazione.[6]
Ottenne una grandissima popolarità con il monumento Pinocchio e la Fatina (1956) per il paese di Collodi.[7] Poetico il suo ciclo delle Grandi bagnanti e i suoi ritratti di giovani donne. Suoi sono la Fontana Camillo Olivetti a Ivrea, il Monumento a Papa Giovanni XXIII in San Pietro e le Porte del Duomo di Orvieto (1970).[3] Successivamente ad una mostra tournée trionfale, dal 1971 si creò il mito di Greco, culminante con l'istituzione del museo all'aria aperta di Hakone (1800 mq)[4] chiamata "Giardino di Greco" (o "Greco Garden")[senza fonte].
Proseguì per diversi anni l'insegnamento a Napoli (1955-67) e poi di nuovo nella capitale dal 1967 al 1975,[4] dove incontrò il diciottenne artista curdo Aziz Fuad[senza fonte]; dopodiché ebbe dapprima la cattedra all'Accademia di Belle Arti a Monaco e più avanti lavorò a Salisburgo su interesse di Oskar Kokoschka.[4]
Visse per un periodo in Iran, dove fu apprezzato dall'alta dirigenza del Paese, che voleva servirsene per alcune opere.[4]
Il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo e il Museo Puškin di Mosca gli dedicarono una sala di sculture e opere grafiche.[4] A Catania, il museo dedicatogli offriva una collezione di numerose litografie e acqueforti.
Fu un assiduo viaggiatore e viene attualmente considerato uno dei più grandi scultori del Novecento.[4]
È sepolto nel Cimitero di Sabaudia.
Opere nei musei
modificaMusei che espongono opere dell'artista:
- Galleria d'arte moderna Sant'Anna
- Hirshhorn Museum and Sculpture Garden
- Galleria Nazionale d'Arte Moderna
- Tate Gallery
- Museo Novecento
- Estorick Collection, Londra
- Giardino di Greco (Greco Garden), Hakone[4]Citata anche nella voce senza che essa specifichi il nome dell'area[non chiaro]
- Museo all'aperto Bilotti, Cosenza
- Museo Emilio Greco a Catania
- Museo Emilio Greco a Orvieto
- Museo Emilio Greco a Sabaudia
- Museo dell'Ermitage
- Galleria Nazionale d'Arte Moderna di San Marino
- Museo civico
- Museo del Sannio sez. d'Arte di Benevento
- Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti
- Museo Nazionale d'Abruzzo
- Museo dell'Opera del Duomo a Prato
- Museo Puškin
- Giardino delle sculture, Bruxelles
- Museo della scultura contemporanea
- Museo Emilio Greco, Spello
- Museo Fortunato Calleri, Catania
- Pinacoteca Comunale Andrea Alfano, Saracena
- MAGI '900
- Museo Biblioteca Giacomo Leopardi, espone un bassorilievo in bronzo di Emilio Greco, firmato 1975, raffigurante Dante Alighieri
- Museo Palazzo Ricci, Macerata
Pubblicazioni
modifica- Emilio Greco, Poesie con 5 disegni, Milano, Edizioni Fiumara, 1952 (100 esemplari numerati).
- Vittorio Masselli e Emilio Greco (disegni), Giostra di fanciulle, Roma, Razzi, 1963, SBN IT\ICCU\SBL\0259606.
- Leonardo Sciascia e Emilio Greco (acquaforte), Racconti siciliani, Le mete, n. 4, Urbino, Istituto Statale d'Arte del Libro, 1966sbn=IT\ICCU\BVE\0654829.
- Giulio Briani, Tre favole vere, con disegni di Emilio Greco, Roma, Trevi, 1976, SBN IT\ICCU\RMS\2477969.
- Emilio Greco, L'oro antico delle vigne, prefazione di Giacinto Spagnoletti, Roma, 1978, SBN IT\ICCU\SBL\0339310.
- (IT, JA) Emilio Greco, 19 poesie per 19 disegni di Greco, Tokyo, Contemporary Sculpture Center, 1978, SBN IT\ICCU\BVE\0542395.
- Emilio Greco, Lo Jonio corrusco di vento, Catania-Roma, ASPA, 1980, SBN IT\ICCU\UM1\0094116.
- Emilio Greco, Appunti di una vita (1937-1980), introduzione di Giacinto Spagnoletti, Palermo, Sellerio, 1980, SBN IT\ICCU\RAV\0091263.
- Gianfranco Nolli (testo) e Emilio Greco (disegni), Apocrifi biblici moderni, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1980, SBN IT\ICCU\CSA\0025539.
- Emilio Greco, A ritroso nel tempo. Poesie e prose, a cura di Mario Pisani, Roma, Officina, 1993, SBN IT\ICCU\CFI\0438443.
Riconoscimenti
modifica- Nel 1993 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il Premio Feltrinelli per l'Incisione.[8]
Note
modifica- ^ Maurizio Zuccari, Emilio Greco, cent'anni fa, su insideart.eu, 15 ottobre 2013. URL consultato il 31 gennaio 2016.
- ^ La vitalità di Emilio Greco, in Il Giornale dell'Arte, 21 giugno 2013. URL consultato il 31 gennaio 2016.
- ^ a b Sezione biografica, su archiviemiliogreco.it, sul sito ufficiale "Archivi Emilio Greco". URL consultato il 31 gennaio 2016.
- ^ a b c d e f g h i j k l m C. Pirovano, Greco, Emilio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 59.
- ^ Su ciò sono interessanti le sue stesse memorie: cfr. M. Calvesi, C. Esposito Hayter e G. Frazzetto (a cura di), Emilio Greco. Catalogo generale dell'opera incisoria, Roma, 1994, SBN IT\ICCU\NAP\0164658. e in C. L. Ragghianti, Emilio Greco. Disegni e Grafica, in Critica d'Arte, Firenze, 1973, SBN IT\ICCU\RMS\1083785.
- ^ Sito Gualtiero Passani, Biografia, su gualtieropassani.it, http://gualtieropassani.it/. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ F. Bellonzi e V. Mariani, Il Pinocchio di Emilio Greco, Roma, De Luca, 1958, SBN IT\ICCU\SBL\0484835.
- ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
Bibliografia
modifica- Carlo Pirovano, GRECO, Emilio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 59, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003. URL consultato l'11 luglio 2014.
- Tiziana Gori (a cura di), Emilio Greco nelle trasformazioni della scultura del '900, 2005-2006, SBN IT\ICCU\BVE\0419118.
- Vito Apuleio, Emilio Greco. Bellezza mitica in chiave di armonia [collegamento interrotto], in Kalós, Maestri siciliani, vol. 5, n. 1, 1990, SBN IT\ICCU\BVE\0254789. URL consultato il 30 gennaio 2016.
- Francesco Butturini, Giuseppe Brugnoli, Camilla Ferro e Michela Memeo, Emilio Greco. Sculture e disegni, Verona, Edizioni d'Arte Ghelfi, 1999, p. 50.
- Mostra di Emilio Greco (Catania, Istituto di Storia dell'Arte, 20 febbraio-7 marzo 1965), presentazione di Ottavio Morisani, Catania, 1965, SBN IT\ICCU\VEA\0003151.
- Lo sport nell'arte di Emilio Greco (Firenze, Palazzo Pitti, 16 dicembre 1988-15 gennaio 1989), Milano-Roma, Mondadori-De Luca, 1988, SBN IT\ICCU\CFI\0127233.
- Carlo Pirovano (a cura di), Emilio Greco scultore (Roma, Palazzo Venezia, 11 marzo-25 maggio 2005), Roma, Il Cigno, 2004, ISBN 88-7831-179-0.
- Gabriele Simongini (a cura di), Emilio Greco. La vitalità della scultura, Torino, Allemandi, 2013, ISBN 978-88-422-2250-7.
- Floriano De Santi (a cura di), Emilio Greco. Sulla soglia della forma classica, Massarosa (Lucca), Caleidoscopio, 2004, SBN IT\ICCU\LUA\0161568.
- (EN) Recent Sculpture by Emilio Greco and Fine French Pictures, Londra, Roland, Browse & Delbanco, 1955, SBN IT\ICCU\VEA\0707899.
- (DE) Bernahrd Degenhart, Emilio Greco (Stoccarda, Württenbergischer Kunstverein, 16 aprile-7 maggio 1959), Monaco di Baviera, Holzinger, 1959, SBN IT\ICCU\USM\1732957.
- (DE) Emilio Greco (Wiener Kunstlerhaus, aprile-maggio 1960), Vienna, 1960, SBN IT\ICCU\VEA\0137787.
- (PT) Escultura e desenho de Emilio Greco (Lisbona, Fundação Calouste Gulbenkian, 1963), Lisbona, Henry Gris, 1963, SBN IT\ICCU\VEA\1055917.
- (EL, IT) Enzo Carli, Emilio Greco, Atene, Istituto Italiano di Cultura, 1980, SBN IT\ICCU\RMS\1087284.
- Piero Girace, Artisti contemporanei, Napoli, Ed. E.D.A.R.T., 1970, p. 150, SBN IT\ICCU\NAP\0057927.
- L'arte del '900 nella collezione Posabella, a cura di Gaetano Bongiovanni e Giuseppe Moschella, Palermo 2014.
Voci correlate
modifica- Museo Emilio Greco (Catania)
- Museo Emilio Greco (Orvieto)
- Museo Emilio Greco (Sabaudia)
- Io ho fermato quest'istante della tua bellezza, documentario diretto dal regista Edoardo A. Dell'Acqua
- Chiesa di San Nicola (Cosenza)
- Chiesa di Santo Stefano (Porto Santo Stefano)
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Emilio Greco
Collegamenti esterni
modifica- Grèco, Emilio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Agnese Concina Sebastiani, GRECO, Emilio, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Alexandra Andresen, GRECO, Emilio, in Enciclopedia Italiana, VI Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- Grèco, Emìlio, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Emilio Greco, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Emilio Greco, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Opere di Emilio Greco, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Emilio Greco, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Emilio Greco, su Olympedia.
- (EN) Emilio Greco, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- Sito ufficiale, su archiviemiliogreco.it.
- (FR) Opere di Emilio Greco nelle collezioni pubbliche francesi d'arte moderna e contemporanea, su videomuseum.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 93595607 · ISNI (EN) 0000 0001 2030 8246 · SBN CFIV024936 · BAV 495/168475 · Europeana agent/base/33867 · ULAN (EN) 500010767 · LCCN (EN) n81043040 · GND (DE) 118697315 · BNF (FR) cb122114815 (data) · J9U (EN, HE) 987007507965505171 · NDL (EN, JA) 00441573 |
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