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Enrico Giulio di Brunswick-Lüneburg

vescovo luterano tedesco

Enrico Giulio di Brunswick-Lüneburg (Hessen am Fallstein, 15 ottobre 1564Praga, 30 luglio 1613) è stato un vescovo luterano tedesco, duca di Brunswick-Lüneburg e principe Wolfenbüttel dal 1589 fino alla sua morte.

Enrico Giulio di Brunswick-Lüneburg
Ritratto di Enrico Giulio di Brunswick-Lüneburg, incisione di Dominicus Custos, 1600-1603 circa
Duca di Brunswick e Lüneburg
Principe di Wolfenbüttel e Calenberg
Stemma
Stemma
In carica3 maggio 1589 –
30 luglio 1613
PredecessoreGiulio
SuccessoreFederico Ulrico
NascitaHessen am Fallstein, 15 ottobre 1564
MortePraga, 30 luglio 1613 (48 anni)
Casa realeWelfen
PadreGiulio di Brunswick-Lüneburg
MadreEdvige di Brandeburgo
ConiugiDorotea di Sassonia
Elisabetta di Danimarca
FigliDorotea Edvige
Federico Ulrico
Sofia Edvige
Elisabetta
Edvige
Dorotea
Enrico Giulio
Cristiano
Rodolfo
Enrico Carlo
Anna Augusta
ReligioneLuteranesimo

Biografia

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Nato a Hessen am Fallstein, Enrico Giulio era il figlio maggiore di Giulio di Brunswick-Lüneburg. Egli fu educato secondo i canoni dell'epoca, e divenne il primo rettore della neo-fondata Università di Helmstedt nel 1576. Quando aveva appena dodici anni, partecipava ai dibattiti teologici della facoltà e imparò il latino. Successivamente, studiò legge e venne impiegato dal padre come giudice di tribunale. Egli era anche portato per l'architettura e disegnò numerose costruzioni tra cui il Juleum novum, la principale struttura dell'Università di Helmstedt, e la cattedrale Beatae Mariae Virginis a Wolfenbüttel. Negli anni 1593 e 1594, egli scrisse undici opere teatrali, che sfortunatamente per lui non ebbero successo; comunque, una di queste era basata sulle avventure del Barone di Münchhausen, che divenne famoso due secoli più tardi.

Già nel 1566, all'età di due anni, venne eletto Vescovo di Halberstadt dal capitolo della cattedrale; comunque, la condizione della sua elezione era che la cattedrale ed il capitolo sarebbero stati in suo potere sin tanto che avesse raggiunto i 14 anni d'età. Quando rinunciò all'amministrazione del Vescovato nel 1578, divenne attivo come reggente temporale quanto lo era stato come reggente religioso. Egli costruì un canale d'irrigazione attraverso la Großes Bruch, una palude situata tra Hornburg e Oschersleben. Egli promosse la riforma dell'educazione nel Vescovato e completò la Riforma Protestante, aiutando i prelati cattolici a mantenere i propri privilegi — anche se non permise ai sacerdoti di avere delle amanti.

Nel 1589, il duca Giulio, padre di Enrico Giulio, morì, ed il figlio gli succedette come reggente di Wolfenbüttel. Egli sostituì la Legge Sassone con la Legge Romana, ed al posto di nobili locali che avevano la funzione di avvocati accademici, li sostituì con giudici in piena regola. Enrico Giulio è divenuto famoso per la persecuzione che operò contro ebrei e streghe. Egli perse il controllo delle finanze dello Stato e creò ben presto un notevole debito pubblico. I diritti dei nobili vennero ridotti; a causa di questo, i nobili locali denunciarono Enrico Giulio alla Corte Imperiale di Spira, prima che venisse firmato un compromesso nel 1601. Un conflitto più serio intercorse tra Enrico Giulio e la città di Brunswick; la città si rifiutò di riconoscere la sua autorità sin tanto che egli avrebbe riconfermato i suoi tradizionali privilegi. Enrico Giulio non era certo arrendevole di carattere e nel 1605 scoppiò una vera e propria guerra civile tra la città ed il Duca. L'appello fatto dalla cittadinanza al Re Cristiano IV di Danimarca non ebbe successo; nel 1606, l'Imperatore Rodolfo II bandì la città dall'impero.

Nel 1607, Enrico Giulio si recò alla corte dell'Imperatore a Praga di modo da negoziare i dettagli del bando. Egli si guadagnò l'amicizia dell'imperatore, e divenne il suo "direttore capo", una posizione che aveva molta influenza negli affari dell'Impero. In questa posizione, egli era intenzionato a risolvere i conflitti tra Rodolfo e suo fratello, Mattia, e lo assistette per appianare le differenze di trattamento tra cattolici e protestanti in Boemia. Al ritorno, Enrico Giulio aveva ottenuto il totale supporto dell'Imperatore nella questione della città di Brunswick.

Quando Rodolfo morì nel 1612, Enrico Giulio ritornò a Praga per consultare il suo successore, Mattia. Qui egli morì per uno shock anafilattico l'anno seguente. Venne sepolto nella cattedrale di Wolfenbüttel.

Amante delle arti, fu il mecenate per la costruzione dell'organo della cappella del castello di Gröningen e di quello della cappella del castello di Frederiksborg.

Matrimoni ed eredi

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Enrico Giulio sposò prima Dorotea (4 ottobre 1563 – 13 febbraio 1587), figlia di Augusto, elettore di Sassonia, il 26 settembre 1585. Ebbero una sola figlia:

Enrico Giulio si sposò una seconda volta con Elisabetta di Danimarca (25 agosto 1573 – 19 giugno 1626), figlia del re Federico II di Danimarca, il 19 aprile 1590. Ebbero dieci figli:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Enrico IV di Brunswick-Lüneburg Guglielmo IV di Brunswick-Lüneburg  
 
Elisabetta di Stolberg-Weningerode  
Enrico V di Brunswick-Lüneburg  
Caterina di Pomerania-Wolgast Eric II di Pomerania-Wolgast  
 
Sofia di Pomerania-Stolp  
Giulio di Brunswick-Lüneburg  
Enrico di Württemberg Ulrico V di Württemberg  
 
Elisabetta di Baviera-Landshut  
Maria di Württemberg-Mömpelgard  
Eva di Salm  
 
 
Enrico Giulio di Brunswick-Wolfenbüttel  
Gioacchino I di Brandeburgo Giovanni I di Brandeburgo  
 
Margherita di Sassonia  
Gioacchino II di Brandeburgo  
Elisabetta di Danimarca Giovanni di Danimarca  
 
Cristina di Sassonia  
Edvige di Brandeburgo  
Sigismondo I Jagellone Casimiro IV Jagellone  
 
Elisabetta d'Asburgo  
Edvige di Polonia  
Barbara Zápolya Stephan Zápolya  
 
Jadwiga di Teschen  
 

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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