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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'ergofobia, detta anche ergasiofobia, è una parola derivata dal greco εργον (ergon, lavoro) e φοβος (phobos, paura). Indica una paura anormale e persistente del lavoro o di compiti e incombenze[1][2]. Chi soffre di ergofobia sperimenta una ansietà sproporzionata riguardo all'ambiente di lavoro anche se si rende conto che la sua paura è irrazionale. Questa paura potrebbe essere in realtà una combinazione di varie fobie, come la paura di fallire compiti assegnati o di socializzare coi colleghi.

Sintomi

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Secondo Michael Linden, direttore della clinica psichiatrica della Freie Universität di Berlino, l'ergofobia è classificata come un disturbo d'ansia che può riguardare anche persone che non soffrono di disturbi d'ansia generali. In particolare, i lavoratori che si assentano frequentemente per malattia o si lamentano per l'emicrania provocata dal carico di lavoro possono essere ergofobici. Spesso, ancora secondo Linden, questi disturbi sfociano nell'assenteismo o nel pensionamento anticipato, ma possono portare anche alla paura paranoica di essere sottoposti a mobbing.

Fra i sintomi della malattia si segnalano le crisi di panico, l'ipocondria, le paure o le ansie sociali connesse al lavoro e lo stress post-traumatico.[3]

  1. ^ Eugène Dabout. Diccionario de Medicina: Expresiones técnicas, términos médicos. Editora Nacional, 1947.
  2. ^ Wiley Di Steven M. Kaplan, Kaplan. Wiley's English-Spanish Spanish-English Dictionary of Psychology and Psychiatry. John Wiley & Sons, 1997
  3. ^ (EN) Laborophobia, su medicine.com.my. URL consultato il 10 settembre 2008.

Voci correlate

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Altri progetti

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