Fëdor Gordeevič Gordeev
Fëdor Gordeevič Gordeev (San Pietroburgo, 1744 – San Pietroburgo, 4 febbraio 1810) è stato uno scultore russo.
Biografia
modificaFrequentò l'Accademia delle arti di Pietroburgo,[1][2]e grazie all'ottenimento di una borsa di studio andò nell'Europa occidentale per perfezionarsi.[3][2]
Si recò dapprima a Parigi, come allievo e praticante nell'atelier J.-B. Lemoyne,[1] e successivamente soggiornò a Roma, dove invece approfondì l'arte classica.[3]
Una volta rientrato in Russia, nel 1769 ricevette l'incarico di insegnare scultura all'Accademia,[1] e si distinse in quegli anni per un bassorilievo intitolato Mercurio consegna Bacco alle Ninfe (1776); dal 1802 venne nominato rettore dell'Istituto.[3]
Gordeev viene valutato dai critici d'arte come uno dei più significativi interpreti del classicismo scultoreo russo,[2] anche se nel suo periodo artistico giovanile non mancarono, nelle sue opere, le influenze barocche,[2] ben esemplificate nella celeberrima Tomba di N. M. Golicyna (1780).[3]
Tracce di caratteristiche barocche si rintracciarono anche nell'ultima fase dello scultore.[3]
Tra le sue più importanti opere si possono annoverare il Prometeo (1769), il Monumento ad A. M. Golicyn nel convento Donskoj a Mosca (1788), i bassorilievi del Palazzo Ostankino di Mosca (1798) e quelli per il timpano della Cattedrale di Kazan di Pietroburgo (1804).[3][1][2]
Si distinse anche nell'attività di ritrattista e di pittore di storie.[1]
Note
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fëdor Gordeevič Gordeev
Collegamenti esterni
modifica- Gordeev, Fëdor Gordeevič, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 339144782723473870756 · ULAN (EN) 500004753 |
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