Kızılırmak
Il Kızılırmak (Ali in italiano[1]) è il più lungo fiume della Turchia; il suo nome, in turco, significa fiume rosso. Lungo 1.150 km, nasce nell'altopiano anatolico orientale e sfocia nel mar Nero. Non è navigabile, ma lungo il suo corso sono state costruite alcune dighe e oggi è un'importante fonte di energia idroelettrica.
Kızılırmak | |
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Stato | Turchia |
Lunghezza | 1 150 km |
Portata media | 500 m³/s |
Bacino idrografico | 78 180 km² |
Altitudine sorgente | 2 000 m s.l.m. |
Nasce | Anatolia |
Sfocia | Mar Nero |
Le dighe principali sono: Kesikköprü, Altınkaya, Kapulukaya e Derbent.
Storia
modificaGli Ittiti chiamavano il fiume Marassantiya; esso costituiva il confine naturale della terra chiamata Hatti, la regione centrale dell'Impero ittita.
Nell'antichità classica il fiume era considerato il confine tra l'Asia Minore e il resto dell'Asia. Il fiume fu teatro della battaglia dell'eclissi, combattuta tra il regno di Lidia e i Medi nel 585 a.C. Lungo il fiume fu fissato il confine orientale della Lidia, che rimase tale fino al 547 a.C., quando Creso lo attraversò per attaccare Ciro il Grande (vedi Battaglia di Halys). In seguito alla sconfitta di Creso, la Persia poté espandersi fino al Mar Egeo.
A Talete si attribuisce l'elaborazione d'un espediente che avrebbe permesso all'esercito di Creso, il re della Lidia in guerra contro il persiano Ciro il Grande, di attraversare il fiume Halys.
Racconta Erodoto (Storie, I, 75):
«Quando Creso giunse sul fiume Alis, procedette oltre, a quanto io credo, facendo passare l'esercito per i ponti che già vi erano; invece, secondo quanto comunemente dicono i Greci, fu Talete di Mileto che trovò il modo di farlo passare al di là. Infatti si racconta che, mentre Creso era preoccupato e non sapeva come le sue truppe avrebbero attraversato il fiume (secondo queste voci, in quel tempo non ci sarebbero stati ancora i ponti che ora ci sono), Talete, che si trovava nell'accampamento, per servirlo, avrebbe fatto in modo che il fiume, che scorreva a sinistra dell'attendamento, potesse scorrere anche alla sua destra, facendo così. A partire da un punto del fiume a monte del campo, avrebbe fatto scavare un canale profondo, a forma di semicerchio, in modo che l'acqua del fiume, deviata a questo punto per mezzo del canale dal suo vecchio alveo, avvolgesse alle spalle il luogo dov'erano attendate le truppe, e poi, di nuovo, passato il campo, si gettasse ancora nell'antico letto: sicché, non appena il fiume si divise in due rami, fu possibile passarli a guado ambedue.»
Questo è inoltre il luogo dove Mitridate VI, re del Ponto, si suicidò nel 66 a.C., dopo l'omonima battaglia combattuta contro Gneo Pompeo Magno, pesante sconfitta per le province d'Oriente.
Dighe costruite sullo Kızılırmak
modificaNote
modifica- ^ Vocabolario di pronuncia dei principali Nomi geografici moderni, su Google Books. URL consultato il 12 febbraio 2024.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kızılırmak
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Kızıl River, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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