Foligno Calcio
Il Foligno Calcio S.S.D.,[1] meglio noto come Foligno, è una società calcistica italiana con sede nella città di Foligno. Milita in Promozione, la sesta divisione del campionato italiano.
Foligno Calcio SSD Calcio | |
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Falchetti, Biancazzurri | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco, azzurro |
Simboli | Falco |
Inno | Vai Falco Vai |
Dati societari | |
Città | Foligno |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Promozione |
Fondazione | 1928 |
Rifondazione | 1937 |
Rifondazione | 2015 |
Rifondazione | 2017 |
Presidente | Simone Filippetti |
Allenatore | Michele Proietti |
Stadio | Enzo Blasone (5 650 posti) |
Sito web | www.folignocalcio.it |
Palmarès | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il club, nato nel 1928 e rifondato prima nel 2015 e poi nel 2017, conta venticinque partecipazioni ai campionati professionistici di calcio annoverando, come apice del suo palmarès, la vittoria di un torneo di Serie C2; il Foligno vanta i suoi trascorsi migliori nel periodo interbellico, nel secondo dopoguerra e sul finire degli anni 2000, quando sfiorò la promozione in Serie B.
I colori sociali tradizionali della squadra sono l'azzurro e il bianco, mentre i giocatori sono soprannominati "Falchetti" per via della figura araldica simbolo della formazione folignate, un falco. Disputa le gare interne allo stadio Enzo Blasone.
Storia
modificaDagli anni 1920 agli anni 1940
modificaL'Associazione Sportiva Foligno, da cui ha origine l'odierno club, venne fondata nel 1928, tuttavia la città folignate annoverava squadre di calcio amatoriali già dai primi anni del XX secolo. Si svolsero poi incontri con i militari cecoslovacchi di stanza a Foligno durante la prima guerra mondiale, mentre compagini vere e proprie si ebbero solamente a partire dal 1916, con gare contro l'allora formazione di Terni.
L'esordio ufficiale dei Falchetti avvenne il 24 febbraio 1929, quando affrontarono il Tiferno per la prima giornata del girone umbro di Terza Divisione; campionato che il Foligno poi vinse superando il Perugia nello spareggio per il primo posto giocato sul neutro di Arezzo, che nell'occasione valse una promozione d'ufficio direttamente in Prima Divisione.[2]
Il primo risultato di rilievo della sua storia lo ottenne nella stessa categoria, nella stagione 1933-1934, che concluse in seconda posizione in classifica ottenendo così l'accesso alle finali per la promozione in Serie B: tuttavia la Federazione, per un illecito compiuto da elementi estranei alla società folignate ma che comunque andò a favore della stessa, la escluse dalle finali;[3] nelle settimane seguenti la squadra non riuscirà a regolarizzare l'iscrizione al successivo campionato di Prima Divisione, venendone estromessa.[4]
Dal secondo dopoguerra agli anni 1960
modificaNell'immediato dopoguerra, in un'Italia che ancora faceva i conti con le devastazioni lasciate dal secondo conflitto mondiale, la squadra folignate – ora nota sotto la denominazione di Foligno Calcio, dopo che negli anni della guerra aveva brevemente assunto il nome commerciale di Aeronautica Umbra Foligno tramite abbinamento – andò nuovamente vicina alla promozione in cadetteria, chiudendo al secondo posto il proprio girone nel campionato di Serie C organizzato dalla transitoria Lega Centro-Sud; una successiva riforma dei campionati, a stagione conclusa, aveva comunque aperto ai biancazzurri le porte della Serie B tramite ripescaggio, cui tuttavia la società rinunciò per ragioni economiche.[5]
La stagione 1945-1946 si rivelò solo un acuto poiché, di lì a breve, i Falchetti scivoleranno via via nelle serie inferiori, dove stagneranno per i successivi tre decenni. Gli anni del boom economico trascorsero per i biancazzurri nei livelli regionali, tra Prima Divisione, Promozione e IV Serie, categoria quest'ultima dove, tra il 1956 e il 1957, sfiorarono il ritorno in Serie C inanellando un secondo e un terzo posto.
Con la stagione 1962-1963, dopo la vittoria del campionato umbro di Prima Categoria davanti al Bastia, avvenne un primo approdo in Serie D dove la squadra si fermò pressoché stabilmente sino alla prima metà degli anni 1970, conducendo vari campionati di discreto livello; i migliori risultati raggiunti dal Foligno in questo periodo rimasero i quarti posti datati 1968 e 1970, pur senza mai riuscire a impegnarsi concretamente per la promozione.
Dagli anni 1970 agli anni 1990
modificaNel 1976 una brusca e per certi versi inaspettata retrocessione sembrò paventare l'inizio di un'epoca buia in fatto di risultati. Contrariamente, la fine del decennio diede invece nuovo impulso alla storia del club che dapprima, sotto la guida di Mario Massini, primeggiò nel 1979-1980 nel torneo umbro di Promozione, tornando così nella massima categoria dilettantistica nazionale,[6] e, appena due anni dopo, vinse il proprio girone nell'Interregionale, raggiungendo il traguardo della Serie C2: la promozione arrivò solo il 16 maggio 1982, nello spareggio di Siena,[7] superando quel Cynthia con cui i Falchetti di Vincenzo Castignani, con Boranga a difendere i pali[6] e la coppia Donati-Mariotti in attacco, battagliarono per tutto il campionato chiudendo a pari punti la stagione regolare.[7]
I biancazzurri del presidentissimo Angelo Giacinti[7] rimasero in quarta serie appena dodici mesi poiché, già nell'annata 1982-1983, il secondo posto nel proprio girone valse loro lo storico approdo in Serie C1. Fu questo il secondo periodo di gloria nella storia del Foligno che tuttavia ebbe modo di giocare sui campi della terza serie lo spazio di una stagione, salutando poi nel 1986 anche la C2 nonostante la presenza, tra le proprie file, di un bomber di provincia quale Palanca. Da qui in avanti, altrettanto veloce fu la discesa nelle categorie inferiori fino alla retrocessione del 1994 nel torneo umbro di Eccellenza, facendo quindi la spola tra questo ultimo e il Campionato Nazionale Dilettanti sino all'inizio del III millennio.
Dagli anni 2000 al presente
modificaDopo quasi un ventennio trascorso nelle leghe dilettanti, gli anni 2000 rappresentarono per il Foligno, passato nel frattempo sotto la presidenza di Maurizio Zampetti, l'inizio di una veloce risalita nella piramide calcistica nazionale. La stagione 2002-2003 fu quella del double regionale, con la vittoria del campionato di Eccellenza, davanti alla Fortis di Terni, e annessa coppa umbra. Tornati in Serie D, già dodici mesi dopo i biancazzurri andarono vicini a una nuova promozione chiudendo il proprio girone alla seconda piazza, a tre lunghezze dal Morro d'Oro; la squadra si rifece nella stagione seguente, 2004-2005, quando primeggiò staccando nettamente il Cattolica (pur se mancò poi l'obiettivo della poule scudetto di categoria).
Passato un altro biennio, il 6 maggio 2007 i Falchetti allenati da Giovanni Pagliari vinsero con una giornata di anticipo il proprio girone di Serie C2, ritornando dopo ventitré anni in C1 (ma fallendo anche stavolta l'obiettivo di fine stagione, in questo caso la supercoppa di categoria). Pur da matricola del campionato, l'annata 2007-2008 vide continuare il momento positivo del Foligno che, affidato a Pierpaolo Bisoli e ricco di giovani prospetti quali Cacciatore, Parolo, Pascali e Volta, chiuse la classifica al quarto posto sfiorando per la terza volta nella sua storia la Serie B, rinunciandovi solamente ai play-off dopo la sconfitta in semifinale per mano del Cittadella.[8]
La mancata promozione sancì di fatto la fine di un ciclo.[9] Nel triennio seguente i biancazzurri lottarono nella nuova Lega Pro Prima Divisione unicamente per la salvezza, peraltro raggiunta nel 2009 e nel 2011 passando dai play-out vinti, rispettivamente, contro Pistoiese[10] e Ternana.[11] Salvezza invece mancata nel biennio 2011-2013, quando una doppia retrocessione fece cadere i folignati dapprima in Lega Pro Seconda Divisione[12] e infine, dopo dieci anni consecutivi nel calcio professionistico, in Serie D.[13]
Anni difficili
modificaDi nuovo nei dilettanti, nel campionato 2013-2014 gli umbri andarono vicini a un immediato ritorno in Lega Pro chiudendo al secondo posto il proprio girone, salvo essere eliminati alla terza fase dei play-off dal Borgosesia.[14] La stagione 2014-2015 fu invece segnata, a livello societario, da un dissesto finanziario che portò, nel marzo 2015, al fallimento del club biancazzurro, che riuscì comunque a concludere il campionato a metà classifica grazie all'esercizio provvisorio;[15] nelle settimane seguenti venne quindi costituita una nuova società, il Città di Foligno 1928,[16] che rilevò titolo sportivo e parco tesserati del precedente Foligno Calcio ponendosi quindi in continuità con lo stesso e mantenendo la categoria.[17]
Questa apparente rinascita, fu tuttavia solo l'inizio di un biennio horribilis che portò il club al punto più basso della sua storia. Dopo un altro anonimo campionato, il 2017 si rivelò una sorta di anno «zero»[18] per il calcio folignate: i biancazzurri, oltre a ricadere in problemi economici, finirono invischiati anche nei guai giudiziari del loro patron Gianluca Ius, con la squadra colpita da un'interdittiva antimafia della prefettura di Perugia[19] che, di lì a breve, ne impedì il prosieguo dell'attività portando all'esclusione dai campionati a stagione in corso, e alla conseguente radiazione.[20] Nei mesi seguenti una concertazione tra l'amministrazione comunale e varie società calcistiche minori della città, sfociò nell'estate 2017 nella rinascita del Foligno Calcio, ciò principalmente grazie alla Nuova Fulginium che attraverso un cambio di denominazione mise a disposizione titolo sportivo, giocatori e strutture: il Foligno, col suo storico marchio, ripartì quindi dal campionato regionale di Promozione.[18]
La rifondata società ebbe un avvio positivo, quantomeno nell'immediato, con una doppia promozione tra il 2017 e il 2019 che la riportò in Serie D.[21] Dopo un triennio in cui mantenne la categoria, tuttavia, la sconfitta ai play-out nel campionato 2021-2022[22] fu il preludio a un altro periodo di crisi per la squadra, stavolta con una doppia retrocessione che li relegò nuovamente nel torneo di Promozione.[23] Dalla prima metà degli 2020 la storica società iniziò inoltre a pagare il dualismo con un altro sodalizio cittadino, quello granata della Polisportiva C4 – sorto nel 1984 nella zona di Sportella Marini –, che proprio durante le difficoltà del Foligno fu al contrario autore di una repentina scalata verso la massima divisione dilettantistica:[24] lo stesso, cambiando poi nome in ACF Foligno e adottando anch'esso i colori biancazzurri,[25] palesò l'intento di affermarsi de facto quale club folignate di riferimento.
Cronistoria
modificaCronistoria del Foligno Calcio Associazione Sportiva Dilettantistica |
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Colori e simboli
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Ai suoi esordi il Foligno indossava una maglia celeste con fascia bianca e nero/blu sul petto, abbinata a pantaloncini bianchi e calzettoni nero/blu.[2] Con il tempo il colore identificativo della squadra è diventato l'azzurro ancora oggi in uso, affiancato in misura minore dal bianco; il simbolo del club è invece il falco, da cui il soprannome di "Falchetti" assegnato ai giocatori folignati.
Per quanto concerne le divise da gioco, nel corso dei decenni gli umbri hanno più volte variato template:[28] degne di nota rimangono la maglia degli anni 1950, contraddistinta da un grande scaglione rovesciato bianco (che voleva richiamare la lettera "V", l'iniziale del conte Nino Vaselli al tempo dirigente del club),[28] così come alcune sperimentazioni partite o palate. Ciò nonostante la tradizionale uniforme casalinga del club è comunemente identificata in un completo all azure, recante solo dei piccoli dettagli in bianco; nei primi decenni di attività erano inoltre in vigore pantaloni pure bianchi, in seguito solo saltuariamente sfoggiati.[28]
All'inverso, la muta da trasferta dei Falchetti è generalmente bianca con bordature azzurre. È ciclicamente presente nel lotto di divise del Foligno anche una terza casacca, la quale non presenta tuttavia uno schema fisso, venendo disegnata secondo le mode del momento.[28]
Strutture
modificaStadio
modificaI primi campi da calcio di cui usufruì il neonato Foligno furono allestiti all'interno della città, adattando alla bell'e meglio dapprima la piazza San Domenico e poi il parco dei Canapè. Dal 1931 al 1983 la compagine biancazzurra utilizzò invece per i suoi incontri casalinghi lo stadio Comunale, sito nella zona di Porta Romana.
Questi venne abbandonato, come detto, nei primi anni 1980 in favore del più moderno stadio Enzo Blasone, terzo impianto umbro per grandezza, la cui costruzione era stata avviata conseguentemente alla promozione dei Falchetti in Serie C2 nell'annata 1981-1982, e data la sopraggiunta insufficienza del vecchio Comunale – quest'ultimo, in seguito ridenominato Campo de li Giochi Marcello Formica e Paolo Giusti e palcoscenico della giostra della Quintana. Il Blasone, colloquialmente noto anche come Santo Pietro dal nome del quartiere in cui sorge, venne inaugurato l'8 giugno 1983 con un'amichevole tra il Foligno e l'Anderlecht (0-6), e ospita le partite della squadra cittadina dalla stagione agonistica 1983-1984.
Società
modificaOrganigramma societario
modificaDal sito web ufficiale della società.[29]
Sponsor
modificaAllenatori e presidenti
modificaDi seguito gli allenatori e i presidenti del Foligno dall'anno di fondazione a oggi.[32]
- 1927-1928 Eugenio Mellini
- 1928-1929 Fancelli
- 1929-1930 Vittorio Ravagli
- 1930-1931 Ferenc Ecker
- 1931-1932 Dolci
- Luigi Zagni
- Armand Halmos
- 1932-1933 Armand Halmos
- 1933-1934 Ivo Fiorentini
- 1934-1935 Luigi Zagni
- 1935-1937 il club è inattivo
- 1937-1938 Candiani
- 1938-1940 Romolo Marinari
- 1940-1941 Romolo Marinari
- 1941-1942 Sándor Peics
- 1942-1943 Guglielmo Borgo
- 1943-1945 attività sospese per cause belliche.
- 1945-1946 Engelbert König
- 1946-1947 Mario Mazzoleni
- 1947-1948 Fulvio Dolci
- 1948-1949 Abramo Silvestri
- 1949-1950 Abramo Silvestri
- 1950-1952 Elio Roselli
- 1952-1953 Ferdinando Dal Pont
- 1953-1954 Ruggero Salar
- 1954-1955 Ruggero Salar
- 1955-1956 Guido Mazzetti
- 1956-1959 Romolo Alzani
- 1959-1960 Romolo Alzani
- 1960-1961 Abramo Silvestri
- 1961-1963 Elio Mariani
- 1963-1964 Gianfranco Ganzer
- 1964-1965 Gianfranco Ganzer
- 1965-1966 Elio Mariani
- 1966-1967 Elio Grassi
- 1967-1969 Enzo Blasone
- 1969-1970 Enzo Blasoni
- 1970-1971 Gianni Corelli
- 1971-1972 Gaudenzio Bernasconi
- 1972-1973 Dante Fortini
- 1973-1974 Enzo Blasone
- 1974-1975 Enzo Blasone
- 1975-1976 Franco Nicolini
- 1976-1977 Cecchetto
- 1977-1978 Flavio Possanzini
- 1978-1979 Enzo Blasone
- 1979-1980 Mario Massini
- 1980-1981 Mario Massini
- Lamberto Boranga
- Vincenzo Castignani
- 1981-1982 Mario Massini
- 1982-1983 Alberto Mari
- 1983-1984 Alberto Mari
- 1984-1985 Dante Fortini
- 1985-1986 Luciano Aristei
- 1986-1987 Zeli
- 1987-1988 Vincenzo Castignani
- 1988-1989 Vincenzo Castignani
- 1989-1990 Flavio Possanzini
- 1990-1991 Flamini
- 1991-1992 Angelo Castronaro
- 1992-1993 Alfiero Agostinelli
- 1993-1994 Baldacci
- 1994-1995 Flavio Possanzini
- 1995-1996 Scaia
- 1996-1997 Fiorucci
- Truffarelli
- Alfiero Agostinelli
- Biribao
- Maurizio Raggi
- 1997-1998 Angeloni
- Maurizio Raggi
- Palombi
- Gianfranco Ferretti
- 1998-1999 Gianfranco Ferretti
- 1999-2000 Crema
- 2000-2001 Lorenzo
- Mauro Viviani
- Flavio Possanzini
- 2001-2002 Di Vincenzo
- 2002-2005 Luciano Marini
- 2005-2006 Luciano Marini
- Maurizio Pizzimenti
- Walter Bianchi
- 2006-2007 Giovanni Pagliari
- 2007-2008 Pierpaolo Bisoli
- 2008-2009 Roberto Cevoli (1ª-10ª)
- 2009-2010 Luca Fusi (1ª-32ª)
- Salvatore Matrecano (33ª-34ª)
- 2010-2011 Salvatore Matrecano (1ª-17ª)
- Federico Giunti (18ª-21ª)
- Giovanni Pagliari (22ª-34ª e play-out)
- 2011-2012 Giovanni Pagliari (1ª-7ª)
- Lamberto Magrini (8ª-34ª)
- 2012-2013 Giovanni Tedesco (1ª-4ª)
- Mirko Barbetta (5ª-14ª)
- Francesco Monaco (8ª-24ª)
- Alessio De Petrillo (25ª-34ª)
- 2013-2014 Federico Nofri
- 2014-2015 Petrini
- 2015-2016 Federico Giunti
- 2016-2017 Mario Palazzi
- 2017-2021 Antonio Armillei
- 2021- Guido Vicarelli
- 1927-1928 Rolando Rolandi Ricci
- 1928-1929 Comitato di reggenza
- 1929-1930 Rolando Rolandi Ricci
- 1930-1934 Romolo Raschi
- 1934-1935 Luigi Buffetti Berardi
- 1935-1937 il club è inattivo
- 1937-1938 Comitato di reggenza
- 1938-1940 Argante Pambuffetti
- 1940-1941 Federico Sorbi
- 1941-1943 Aldo Bosetti
- 1943-1945 attività sospese per cause belliche.
- 1945-1946 Serafino Bonaca
- 1946-1947 Alviero Carrara
- 1947-1948 Zanotto
- 1948-1949 Serafino Bonaca
- 1949-1950 Vincenzo Damiani e Alviero Carrara
- 1950-1951 Alviero Carrara
- 1951-1952 D. Cherubini
- 1952-1955 Domenico Mantucci
- 1955-1958 Nino Vaselli
- 1958-1960 Mario Marchionni
- 1960-1961 Fernando Rossi
- 1961-1964 Vincenzo Moriconi
- 1964-1965 Benedetto Petterini
- 1965-1967 Antonio Rossellini[N 1]
- 1967-1968 Giancarlo Maltempi
- 1968-1969 Giancarlo Maltempi
- 1969-1971 Ariodante Picuti
- 1971-1972 Aldo De Luca
- 1972-1975 Franco Passeri[N 2]
- 1975-1976 Olivo Perugini[N 1]
- 1976-1979 Franco Passeri, Santi, Viola, Megni e Proietti
- 1979-1981 Ariodante Picuti
- 1981-1983 Angelo Giacinti
- 1983-1984 Angelo Giacinti
- 1984-1986 Giuseppe Bizzaglia
- 1986-1987 Giuseppe Bizzaglia
- 1987-1990 Ignazio Melilli
- 1990-1991 Ignazio Melilli e Nevi
- 1991-1992 Ignazio Melilli
- 1992-1993 Ignazio Melilli e Nevi
- 1993-1994 Ignazio Melilli
- 1994-1999 Leonardo Giombini
- 1999-2002 Erminio Cornacchini
- 2002-2013 Maurizio Zampetti
- 2013-2015 Sauro Liberti
- 2015-2016 Roberto Damaschi
- 2016-2017 Gianluca Ius
- 2017-2021 Guido Tofi
- 2021-2021 Giuseppe Izzo
- 2021- Luca Fiorucci
- Annotazioni
Calciatori
modificaPalmarès
modificaCompetizioni interregionali
modifica- Serie C2: 1
- 2006-2007 (girone B)
- 1981-1982 (girone G)
- Serie D: 1
- 2004-2005 (girone F)
Competizioni regionali
modifica- Promozione: 3
- Eccellenza: 1
- 2002-2003, 2018-2019
Statistiche e record
modificaPartecipazione ai campionati
modificaLivello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
3º | Prima Divisione | 5 | 1929-1930 | 1933-1934 | 19 |
Serie C | 8 | 1938-1939 | 1947-1948 | ||
Serie C1 | 2 | 1983-1984 | 2007-2008 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 4 | 2008-2009 | 2011-2012 | ||
4º | Promozione | 2 | 1948-1949 | 1951-1952 | 32 |
IV Serie | 4 | 1953-1954 | 1956-1957 | ||
Campionato Interregionale - Prima Categoria | 1 | 1957-1958 | |||
Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
Serie D | 18 | 1963-1964 | 2021-2022 | ||
Serie C2 | 5 | 1982-1983 | 2006-2007 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2012-2013 | |||
5º | Serie D | 6 | 1980-1981 | 2013-2014 | 15 |
Campionato Interregionale | 4 | 1981-1982 | 1991-1992 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 5 | 1992-1993 | 1998-1999 |
Statistiche di squadra
modificaIl Foligno è uno dei sei club a essere riusciti a vincere nella stesse stagione il campionato di Eccellenza Umbria e la Coppa Italia Dilettanti Umbria.
Tifoseria
modificaStoria
modificaLa curva biancazzurra è guidata dagli Hooligans Warriors Foligno; questi, spesso noti con la sola sigla HWF, nacquero nel 1981 e si caratterizzarono subito per il loro stile affine alle sottoculture anglosassoni mod e skinhead. Altri gruppi presenti nella curva biancazzurra sono il Vecchio Nucleo, formatosi nel 1992 e composto fondamentalmente da ex membri degli HWF, e lo storico Foligno 1980.[34] Nel 2007 è nato un altro gruppo, F1928, sempre formato da ex componenti degli HWF.[senza fonte]
Gemellaggi e rivalità
modificaNel corso della sua storia la tifoseria folignate ha sostenuto un unico ma sentito gemellaggio con la curva del Brindisi,[35][36] portato avanti dal 1985[37] al 2019.[38] Risalente agli anni 1980 è invece l'amicizia sostenuta nei confronti della tifoseria del Poggibonsi;[36] altre amicizie si sono instaurate con le tifoserie di Vadese (dagli anni 1980),[35][36][39] Sangiovannese,[35][36][40] Vigor Senigallia[35][36] e Sambenedettese.[35][36]
Le principali rivalità si hanno reciprocamente con le tifoserie corregionali di Perugia,[35][36] Gubbio[35][36] e Ternana,[35][36] con le quali i derby disputati in passato sono stati spesso motivi di scontro tra le tifoserie stesse. Altre ostilità sono vissute nei confronti delle tifoserie di Arezzo,[35][36] Civitanovese,[35][36][41] Fermana,[35][36][42] Ancona,[35][36] Teramo,[35][36][43] Maceratese,[44] Tolentino,[45] Narnese,[46] e Cattolica.[47]
Note
modifica- ^ Contatti, su folignocalcio.net.
- ^ a b c d Daniele Costantini, La speciale divisa celebrativa di 2T Sport per gli 85 anni di storia del Foligno, su passionemaglie.it, 4 aprile 2014.
- ^ I deliberata del Direttorio Federale, in Il Littoriale, 30 aprile 1934-XII, p. 5.«Caso Società Sambenedettese (forfait Sambenedettese: gara Sambenedettese-Foligno 11 marzo 1934 [...]) – Il Direttorio [...], considerato che il forfait per la gara intestata venne dichiarato a seguito di contrattazione finanziaria, tra il presidente della Sambenedettese ed elementi folignati, riaffermato il principio che le società sono sempre responsabili degli atti compiuti anche da propri sostenitori, delibera [...] di revocare il provvedimento di omologazione del risultato della gara Sambenedettese-Foligno [per 0-2, ndr] [...] stabilendo di dare partita persa ad entrambe le società. Dà mandato al D.D.S. di modificare conseguentemente la classifica del Girone G di prima divisione, ed insieme delibera di escludere dal girone finale della prima divisione la società Foligno, accettando le dimissioni presentate dal Consiglio Direttivo dell'A.C. Foligno, in considerazione che la responsabilità dei membri del Consiglio stesso, non è stata provata»
- ^ Comunicazioni ufficiali, in Il Littoriale, 24 agosto 1934-XII, p. 3.«Le seguenti società aventi diritto alla disputa del campionato di I Divisione, non avendo rimessa la regolare iscrizione, sono escluse dal campionato stesso: [...] Foligno [...]»
- ^ Ponti, Benedetti.
- ^ a b L’evento: i Falchi dei vittoriosi anni Ottanta si sono riuniti, su folignosport.it, 7 aprile 2014. URL consultato il 25 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2017).
- ^ a b c Amarcord, trent'anni fa il Foligno vinse lo spareggio contro il Cynthia e tornò in Serie C, su tuttolegapro.com, 16 maggio 2012. URL consultato il 25 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2015).
- ^ Nino Caracciolo, Da Foligno verso Cittadella passando per Kilmarnock: la storia di Manuel Pascali [collegamento interrotto], su gianlucadimarzio.com, 1º luglio 2015.
- ^ Foligno, sulla scia di Parolo dove nascono i grandi, su corrieredellosport.it, Ufficio Stampa Lega Pro, 14 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2015).
- ^ Roberto Di Meo, Foligno salvo con Turchi, la Pistoiese all'inferno, in La Gazzetta dello Sport, 8 giugno 2009.
- ^ Luca Biribanti, Retrocessione Ternana, Foligno espugna il Liberati e sorride. Al gol di Sinigaglia risponde al 93' La Mantia: Fere finiscono in 8, su tuttoggi.info, 5 giugno 2011.
- ^ Lega Pro, termina a Carpi l’agonia del Falco. Finalmente retrocessione matematica. Carpi Foligno 1-0, su tuttoggi.info, 29 aprile 2012.
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Bibliografia
modifica- Stefano Ponti e Ermanno Benedetti, Foligno sportiva 1900-1964, Foligno, AAST, 1964.
- Alessandro Bianchini, Foligno Calcio - La squadra del cuore, Foligno, PIXE!, 2010.
Voci correlate
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Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su folignocalcio.net.
- (DE, EN, IT) Foligno Calcio, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.