Helperich di Plötzkau
Helperich, chiamato anche Helferich, (... – 1118) fu conte di Plötzkau e Walbeck e margravio della marca del Nord per pochi mesi nel 1112.
Helperich di Plötzkau | |
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Margravio della marca del Nord | |
In carica | 1112 – giugno 1112 |
Predecessore | Rodolfo I |
Successore | Enrico II |
Altri titoli | conte di Plötzkau |
Morte | 1118 |
Padre | Teodorico di Plötzkau |
Madre | Matilde di Walbeck |
Coniuge | Adele di Northeim |
Figli | Bernardo Corrado Ermengarda Matilde |
Biografia
modificaEra figlio di Teodorico, conte di Plötzkau, e Matilde di Walbeck, figlia di Corrado, conte di Walbeck e Adelaide di Baviera. La sorella di Helperich, Ermengarda, era sposata con Lotario Udo III, margravio della marca del Nord, e fu la madre del successore di Helperich nel governo del margraviato, Enrico II.
Helperich ereditò il titolo di conte di Plötzkau alla morte di suo padre e il titolo di conte di Walbeck da sua madre, sebbene questo titolo fosse principalmente cerimoniale a quei tempi. Nel 1112 l'imperatore Enrico V depose Rodolfo I come margravio della marca del Nord a causa della cospirazione contro la corona nella sua alleanza con Lotario di Supplimburgo, poi duca di Sassonia (e in seguito imperatore dei Romani). Il margraviato fu dato a Helperich come misura provvisoria fino a quando Enrico II, nipote di Rodolfo ed erede al titolo, non fosse devenuto maggiorenne.
Matrimonio e figli
modificaNel 1106 Helperich sposò Adele di Northeim, figlia di Cuno di Northeim e Cunegonda di Weimar-Orlamünde, vedova di Teodorico III, conte di Katlenburg. Helperich e Adele ebbero quattro figli:
- Bernardo († 1147), conte di Plötzkau;
- Corrado, margravio della marca del Nord;
- Ermengarda, badessa di Hecklingen;
- Matilde.
Halperich morì nel 1118 e fu sepolto nel monastero di Hecklingen. Alla sua morte, gli successe come conte di Plötzkau suo figlio Bernardo. Enrico II assunse il ruolo di margravio della marca del Nord nel 1114.
Bibliografia
modifica- Hucke, Richard G., Die Grafen von Stade. 900-1144. Genealogie, politische Stellung, Comitat und Allodialbesitz der sächsischen Udonen. Stade 1956
Collegamenti esterni
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