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Ibn al-Jazari

Giurista e teologo siriano

Abu al-Khayr Shams al-Din Muhammad ibn Muhammad ibn Muhammad ibn Ali ibn Yusuf al-Jazari, di solito chiamato Ibn al-Jazari (in arabo أبو الخير شمس الدين محمد بن محمد بن محمد بن علي بن يوسف?; Cizre, 26 novembre 1350Shiraz, 2 dicembre 1439), è stato un giurista, teologo e storico arabo.

Egli fu uno studioso illustre e prolifico nel campo del qira'at del Corano, che al-Suyuti considerava la "massima autorità in materia".[1] Le sue opere su tajwid e qira'at sono considerate classiche.[2] La nisba (titolo di attribuzione), Jazari, denota un'origine da Jazirat ibn 'Umar.[3]

Biografia

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Al-Jazari nacque a Damasco venerdì 26 novembre 1350 (25 Ramadan 751 AH),[4] in un momento in cui i suoi genitori non avevano ormai più da molto tempo l'età per avere figli, eppure suo padre (un commerciante) non aveva rinunciato a ogni speranza di avere un bambino anche dopo 40 anni di matrimonio. Si dice che Al-Jazari sia nato dopo le preghiere di suo padre per un figlio durante l'Hajj.[4] Egli completò la memorizzazione del Corano all'età di 13 anni e imparò l'arte della recitazione coranica in tenera età. A Damasco, al-Jazari fondò e diresse Dar al-Qur'an, una scuola specializzata in scienze coraniche. Viaggiò alla Mecca, a Medina, al Cairo e ad Alessandria dove apprese molto dagli studiosi del luogo, e nel 774 AH fu autorizzato dal suo insegnante Ibn Kathir a emettere verdetti nella legge islamica. Servì come qadi (giudice) di Damasco nel 793 AH e successivamente a Shiraz dove morì all'età di 79 anni venerdì 2 dicembre 1429 (5 Rabi 'al-awwal 833 AH).[4]

Al-Jazari ha compilato più di 90 opere su qira'at, Ḥadīth, storia e altre discipline. Queste includono:

  • Taḥbīr al-taysīr fī qirāʼāt al-ʻashr (تحبير التيسير في قراءات العشر)
  • Taqrīb al-Nashr fī al-qirāʼāt al-ʻashr (تقريب النشر في القراءات العشر)
  • Al-Tamhīd fī ʻilm al-tajwīd (التمهيد في علم التجويد)
  • Ṭayyibat al-nashr fī al-qirāʼāt al-ʻashr (طيبة النشر في القراءات العشر)
  • Munjid al-Muqriʼīn wa-murshid al-ṭālibīn (منجد المقرئين ومرشد الطالبين)
  1. ^ (EN) Khalil I Semaan, Linguistics in the Middle Ages: Phonetic studies in early Islam, E. J. Brill, 1968, p. 34.
  2. ^ (EN) Kristina Nelson, The art of reciting the Qur'an, American Univ in Cairo Press, 2001, p. 88.
  3. ^ (EN) George Sarton, Introduction to the History of Science (3 Vols. in 5), Krieger Pub Co, 1962, p. 1455.
  4. ^ a b c Ḥāfiẓ, Muḥammad Muṭīʻ (1995). Shaykh al-qurrāʼ al-Imām Ibn al-Jazarī (751–833). Dār al-Fikr al-Muʻāṣir. pp. 7–11.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN90074237 · ISNI (EN0000 0000 8163 3483 · BAV 495/20910 · CERL cnp01315461 · LCCN (ENn81008266 · GND (DE102372616 · BNF (FRcb11343102b (data) · J9U (ENHE987007271758205171