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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Le lesioni di Olney o neurotossicità da antagonisti del recettore NMDA (o NAN, dall'inglese NMDA receptor Antagonist Neurotoxicity) sono una forma di danno neuronale provocata dall'antagonismo competitivo di alcuni composti chimici con il recettore glutamatergico NMDA.

Principali composti

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La neurotossicità da antagonisti del recettore NMDA venne per la prima volta segnalata da John Onley nel 1989,[1] che descrisse la lisi mitocondriale (e successiva vacuolizzazione cellulare) dei neuroni della corteccia retro-spleniale e del cingolo posteriore dopo somministrazione di antagonisti NMDA quali la fenciclidina (PCP o polvere d'angelo). Lesioni analoghe possono essere provocate da tutti i composti in grado di antagonizzare i recettori NMDA, tra cui la dizocilpina (MK-801), la ketamina e la tiletamina. La PCP e la MK-801 sono i composti che più frequentemente possono provocare la vacuolizzazione neuronale. Ulteriori studi su cavia operati dal ricercatore Roland N. Auer, hanno dimostrato una maggiore tossicità nei ratti più anziani e di sesso femminile.[2]

Prevenzione

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Alcuni antagonisti dei recettori NMDA, quali la ketamina, sono utilizzati in medicina e veterinaria per indurre anestesia. Tuttavia è stato dimostrato che l'utilizzo di farmaci quali gabaergici (benzodiazepine e barbiturici), largamente impiegati in anestesia, siano in grado di prevenire la NAN.[3] Altri farmaci protettivi sono gli anticolinergici[4] e gli agonisti del recettore alfa-2 adrenergico, quali la clonidina. In letteratura[5][6] sono inoltre riportati gli effetti neuroprotettivi degli agonisti serotoninergici quali LSD e psilocibina nei confronti degli antagonisti NMDA.

  1. ^ Olney J, Labruyere J, Price M, Pathological changes induced in cerebrocortical neurons by phencyclidine and related drugs, in Science, vol. 244, n. 4910, 1989, pp. 1360–2, DOI:10.1126/science.2660263, PMID 2660263.
  2. ^ Auer R, Effect of age and sex on N-methyl-D-aspartate antagonist-induced neuronal necrosis in rats, in Stroke, vol. 27, n. 4, 1996, pp. 743–6, PMID 8614941.
  3. ^ Nakao S, Nagata A, Masuzawa M, Miyamoto E, Yamada M, Nishizawa N, Shingu K, [NMDA receptor antagonist neurotoxicity and psychotomimetic activity], in Masui, vol. 52, n. 6, 2003, pp. 594–602, PMID 12854473.
  4. ^ Olney J, Labruyere J, Wang G, Wozniak D, Price M, Sesma M, NMDA antagonist neurotoxicity: mechanism and prevention, in Science, vol. 254, n. 5037, 1991, pp. 1515–8, DOI:10.1126/science.1835799, PMID 1835799.
  5. ^ Farber N, Hanslick J, Kirby C, McWilliams L, Olney J, Serotonergic agents that activate 5HT2A receptors prevent NMDA antagonist neurotoxicity, in Neuropsychopharmacology, vol. 18, n. 1, 1998, pp. 57–62, DOI:10.1016/S0893-133X(97)00127-9, PMID 9408919.
  6. ^ Arvanov V, Liang X, Russo A, Wang R, LSD and DOB: interaction with 5-HT2A receptors to inhibit NMDA receptor-mediated transmission in the rat prefrontal cortex, in Eur J Neurosci, vol. 11, n. 9, 1999, pp. 3064–72, DOI:10.1046/j.1460-9568.1999.00726.x, PMID 10510170.

Voci correlate

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Altri progetti

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