Macrolidi
I macrolidi rappresentano una classe di composti chimici costituita da lattoni nella cui molecola è presente un macrociclo costituito da almeno 12 termini.[1]
Sono utilizzati in ambito medico come antibiotici per la cura di specifiche infezioni batteriche.
Struttura
modificaI macrolidi costituiscono un'ampia famiglia di prodotti naturali (molti dei quali presentano attività antibiotica) costituiti da un anello lattonico macrociclico, tipicamente a 14, 15 o 16 termini. Il macrociclo può presentare numerose ramificazioni metiliche e lo stesso macrociclo può essere legato, mediante legami glicosidici,a due o più desossi zuccheri che raramente si ritrovano in altri composti. I più comuni zuccheri tipici dei macrolidi sono il L-cladinosio, L-micarosio, D-micinosio oppure L-oleandrosio. Almeno una unità saccaridica deve essere un amminozucchero come D-desossamina o D-furosamina.
Esempi di macrolidi
modificaI macrolidi sono molecole ampiamente utilizzate nella pratica medica. È possibile perciò ricordare:
- eritromicina: presenta un anello a 14 termini
- oleandomicina: anch'esso a 14 termini
- spiramicina: 16 termini
- avermectine: anello a 16 termini. Non hanno attività battericida ma sono utili come insetticidi
- claritromicina: con 14 atomi
- azitromicina: 15 atomi
- fluritromicina: anello lattonico a 14 atomi
Impiego in ambito medico
modificaI macrolidi hanno uno spettro d'azione leggermente più ampio rispetto a quello delle penicilline. Gli streptococchi beta-emolitici, gli pneumococchi, gli stafilococchi e gli enterococchi sono solitamente suscettibili all'azione dei macrolidi. A differenza delle penicilline, i macrolidi si sono dimostrati efficaci contro Legionella pneumophila, mycoplasma, mycobacteria, alcune specie di rickettsie e chlamydia. Di norma si preferisce l'uso dei β-lattamici ma si possono usare anche i macrolidi come validi sostituti soprattutto nel caso in cui il paziente sia allergico o insensibile alle penicilline.
Meccanismo d'azione
modificaI macrolidi si legano in maniera reversibile a una adenosina in posizione 2058 (A2058) dell'RNA 23S nella subunità 50s del ribosoma batterico, inibendo la tappa della traduzione nella sintesi proteica operata dal ribosoma stesso. Generalmente i macrolidi sono batteriostatici ma, ad alte dosi, divengono anche battericidi.
Resistenza
modificaLa resistenza è un problema clinico rilevante per molti farmaci, e molto grave per i macrolidi. Molti ceppi di stafilococchi stanno diventando resistenti. La resistenza sembra operare in 3 diverse vie:
- Il microrganismo riesce a captare una minor quantità di farmaco e l'antibiotico non raggiunge la concentrazione critica per essere efficace.
- Il sito recettoriale a livello del ribosoma è mutato: in questo modo al ribosoma si lega una minor quantità di farmaco.
- Il batterio sviluppa un'esterasi che è in grado di aprire il lattone, inattivandolo.
Farmacocinetica
modifica- Somministrazione: i macrolidi si comportano in maniera differente a seconda delle diverse molecole. L'eritromicina viene distrutta dall'acidità gastrica. Deve perciò essere somministrata in compresse gastroresistenti o nella forma esterificata. Azitromicina e claritromicina sono invece stabili all'acidità gastrica.
- Distribuzione: l'eritromicina si distribuisce bene nell'organismo ma non passa la BEE. Buona distribuzione anche per azitromicina e claritromicina.
- Metabolismo: l'eritromicina e claritromicina sono estesamente metabolizzate al contrario dell'azitromicina che non subisce alcun metabolismo.
Effetti collaterali
modifica- Epigastralgia
- effetti gastrointestinali
- ittero colestatico
- ototossicità
- i pazienti con problemi epatici non dovrebbero assumere tali farmaci, in particolare l'eritromicina, perché si accumulano nel fegato.
- la somministrazione di macrolidi provoca bradicardia, comporta un aumento significativo di eventi avversi cardiaci gravi, e un aumentato rischio di morte improvvisa. L’unica molecola di questa classe estranea a eventi avversi cardiaci risulta la roxitromicina.[2]
Note
modifica- ^ (EN) IUPAC Gold Book, "macrolides"
- ^ Macrolidi e cuore | Farmacovigilanza, su www.farmacovigilanza.eu. URL consultato il 27 giugno 2017.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su macrolide
Collegamenti esterni
modifica- macrolide, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) macrolide, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 21077 · GND (DE) 4168683-4 · BNE (ES) XX530702 (data) · J9U (EN, HE) 987007541026005171 |
---|