Mae West
Mae West, pseudonimo di Mary Jean West (New York, 17 agosto 1893 – Los Angeles, 22 novembre 1980), è stata un'attrice statunitense e, prima ancora, una star del musical e prima vera e propria sex symbol del cinema.
Dotata di un piccante senso dell'ironia e di curve sinuose e abbondanti, che esibiva in pose languide e provocanti, raggiunse il successo cinematografico dopo aver compiuto i 40 anni; fu maestra del doppio senso, scandalizzando l'America perbenista e puritana del suo tempo[1]. Sceneggiò la maggior parte delle proprie interpretazioni e volle sempre scegliere personalmente i partner cinematografici, privilegio raramente concesso ad altre dive del cinema.
L'American Film Institute ha inserito la West al quindicesimo posto tra le più grandi star della storia del cinema.[2]
Biografia
modificaMae West iniziò prestissimo la sua carriera teatrale, quando - a soli cinque anni - si esibì in numeri di vaudeville, diventando successivamente una star del musical. Il 22 settembre 1911 è Maggie O'Hara nella prima assoluta di A La Broadway di Harold Orlob per il Broadway theatre. Nel 1912 è petite Daffy nella prima assoluta di A Winsome Widow di Raymond Hubbell prodotto da Florenz Ziegfeld con Leon Errol, le Dolly Sisters e Charles King a Broadway. Nel 1914 sposò il musicista torinese Guido Deiro, da cui divorziò nel 1920[3]. Nel 1918 è Mayme Dean nell'anteprima di Sometime di Rudolf Friml e Rida Johnson Young diretta da Herbert Stothart con Ed Wynn ad Atlantic City e nella prima di New York. In tale film e nei primi Anni Venti lanciò un ballo chiamato "Shimmy"[4] e iniziò a scrivere commedie che interpretò lei stessa, tra le quali Sex (1926), che a quei tempi suscitò grande scandalo, tanto che la polizia fece irruzione a teatro e l'attrice venne arrestata[5].
Debuttò nel cinema relativamente tardi, quando nel 1932 la Paramount la scritturò come coprotagonista di George Raft nel film Night After Night, in cui le venne data l'opportunità di riscrivere le sue battute; in tal modo Mae West riuscì ad attirare tutte le attenzioni su di sé. Grazie al successo riscosso dall'attrice in questa piccola parte, la Paramount decise di farne la protagonista di quello che sarà considerato il miglior film della West: Lady Lou (1933), per la regia di Lowell Sherman, tratto dalla commedia Diamond Lil, che la West stessa aveva scritto e rappresentato nel 1928. In questa spassosa commedia, ambientata nella New York della fine Ottocento, Mae West interpretò con irriverente disinvoltura una formosa e ironica cantante di saloon, che si trova coinvolta in un traffico di prostitute, ma che verrà però "salvata" (ovvero "sposata") da un attraente agente di polizia, interpretato da un giovanissimo e quasi esordiente Cary Grant. In questo film la West ebbe ampia opportunità di dimostrare la sua inesauribile verve, esibendosi in piccanti freddure e allusioni: alla domanda «Nessun uomo l'ha mai fatta felice?», lei risponde «Sicuro. Un sacco di volte».
In seguito interpretò alcuni film di grande successo, di cui lei stessa scrisse le sceneggiature, come Non sono un angelo (1933) di Wesley Ruggles, sempre accanto a Cary Grant, Belle of the Nineties (1934) di Leo McCarey, e Annie del Klondike (1936) di Raoul Walsh. Dopo la rottura del suo contratto con la Paramount, Mae West venne scritturata dalla Universal, che la affiancò al caustico commediante W. C. Fields nella commedia Mia bella pollastrella (1940) di Edward F. Cline; l'idea di un'accoppiata del genere portò i produttori a puntare su un film che, nonostante le pessime critiche, fu la pellicola di maggior successo del 1940, seconda solo a Via col vento (1939). I rapporti tra i due attori sul set furono comunque contrastati. Dopo il mediocre The Heat's On, girato nel 1943 per la Columbia, l'attrice decise di abbandonare il cinema.
Nel 1950 le venne proposto il ruolo di Norma Desmond in Viale del tramonto, ma il regista Billy Wilder cambiò idea quando l'attrice, come sua abitudine, pretese di riscrivere la sceneggiatura[6]. La West perse l'opportunità di affrontare un ruolo (in seguito interpretato superbamente da Gloria Swanson), che avrebbe potuto darle ancora grande fama. Preferì invece continuare la sua attività di attrice teatrale, riproponendo con successo a Broadway la sua commedia Diamond Lil, che andò in scena dal 1949 al 1951. Fu anche attiva come scrittrice, pubblicando nel 1953 il romanzo The constant sinner (tradotto in Italia come L'eterna peccatrice) e nel 1959 un'audace autobiografia dal titolo Goodness Had Nothing to Do With It.
Nel 1970, dopo quasi trent'anni di lontananza dallo schermo, tornò al cinema interpretando nuovamente la parte di una vamp nel disastroso film Il caso Myra Breckinridge di Michael Sarne, con Raquel Welch e John Huston, tratto da un racconto satirico di Gore Vidal, ma solo perché le era stato concesso di riscriversi le battute. La sua ultima interpretazione risale al 1978 nel film Sextette di Ken Hughes, con Timothy Dalton, Tony Curtis e George Raft,[7] dove apparve ormai ottantacinquenne.
Morì nel 1980 a Los Angeles per cause naturali.
Citazioni
modifica- Le bottiglie contour della Coca-Cola, comparse nel 1916, hanno una forma particolare con marchio registrato, probabilmente ispirata alle curve anatomiche della sex symbol Mae West che indossava il particolare abito aderente detto hobble skirt.[8]
- Salvador Dalí dipinse il famoso Ritratto di Mae West che può essere usato come appartamento, dove è raffigurata una stanza con il divano a forma di labbra ed altri elementi di arredo che nell'insieme compongono il volto di Mae West[9]. L'opera si trova anche come installazione nel Museo Dalí di Figueres.
- Il giubbotto di salvataggio in dotazione ai piloti della RAF durante la seconda guerra mondiale venne soprannominato appunto "Mae West" per le sue forme tondeggianti.[10]
- Il suo volto compare nella copertina dell'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles.[11]
- Viene citata nel testo della canzone Flagra di Rita Lee.
- Bobbie Deerfield, protagonista del film di Sydney Pollack Un attimo, una vita, interpretato da Al Pacino, fa un'imitazione di Mae West per la compagna Liliana Morelli.
- La sua celeberrima battuta: "Hai una pistola in tasca o sei contento di vedermi?", del film Lady Lou del 1933, fu ripresa e parodiata in Chi ha incastrato Roger Rabbit, dove è pronunziata così da Dolores: "Di' un po', Eddie, hai un coniglio in tasca o sei contento di vedermi?"[12]
- Il Mae West è una scultura architettonica alta 52 metri situata a Monaco di Baviera, dell'artista Rita McBride, completata nel 2011, la cui struttura sinuosa porta il nome della sex symbol Mae West, omaggiando la sua forma corporea.
Filmografia
modificaAttrice
modifica- Night After Night, regia di Archie Mayo (1932)
- Lady Lou (She Done Him Wrong), regia di Lowell Sherman (1933)
- Non sono un angelo (I'm No Angel), regia di Wesley Ruggles (1933)
- Belle of the Nineties, regia di Leo McCarey (1934)
- Goin' To Town, regia di Alexander Hall (1935)
- Annie del Klondike (Klondike Annie), regia di Raoul Walsh (1936)
- Fashions in Love cortometraggio (1936)
- Go West Young Man, regia di Henry Hathaway (1936)
- Every Day's A Holiday, regia di A. Edward Sutherland (1937)
- Mia bella pollastrella (My Little Chickadee), regia di Edward F. Cline (1940)
- The Heat's On, regia di Gregory Ratoff (1943)
- Il caso Myra Breckinridge (Myra Breckinridge), regia di Michael Sarne (1970)
- Sextette, regia di Ken Hughes (1978)
Sceneggiatrice
modifica- Night After Night, regia di Archie Mayo - dialogo addizionale, non accreditata (1932)
- Non sono un angelo (I'm No Angel), regia di Wesley Ruggles - storia, sceneggiatura, dialoghi (1933)
- Belle of the Nineties, regia di Leo McCarey - storia It Ain't No Sin (1934)
- Goin' To Town, regia di Alexander Hall - sceneggiatura (1935)
- Annie del Klondike (Klondike Annie), regia di Raoul Walsh - lavoro teatrale, sceneggiatura (1936)
- Go West Young Man, regia di Henry Hathaway - lavoro teatrale, sceneggiatura (1936)
- Every Day's A Holiday, regia di A. Edward Sutherland - sceneggiatura (1937)
- Mia bella pollastrella (My Little Chickadee), regia di Edward F. Cline - sceneggiatura originale (1940)
- Sextette, regia di Ken Hughes - lavoro teatrale Sextet (1978)
Film e documentari con Mae West (parziale)
modifica- Hollywood on Parade No. A-9, regia di Louis Lewyn (1933)
- Hollywood on Parade No. B-5, regia di Louis Lewyn (1933)
- The Fashion Side of Hollywood, regia di Josef von Sternberg (1935)
- Hollywood Without Make-Up documentario, regia di Rudy Behlmer, Loring d'Usseau (1963)
- Mae West, episodio tv Wayne and Shuster Take an Affectionate Look At... (1965)
- Le dee dell'amore (The Love Goddesses) documentario di Saul J. Turell - filmati di repertorio (1965)
- The Best of Laurel and Hardy, regia di James L. Wolcott (1969)
- The Casting Couch, regia di John Sealey - video con filmati di repertorio (1995)
Opere teatrali
modificaDoppiatrici italiane
modifica- Marzia Ubaldi in Lady Lou (ridoppiaggio), Non sono un angelo
- Lola Braccini in Lady Lou
Note
modifica- ^ Ciò avvenne anche grazie a battute allusive come «Hai in tasca una pistola o sei semplicemente felice di vedermi?»
- ^ (EN) AFI's 50 Greatest American Screen Legends, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 16 novembre 2014.
- ^ Guido Roberto Deiro, "Guido Deiro & Mae West: The Untold Story," Guido Deiro: Complete Recorded Works, Vol. 2 (Archeophone 5014: 2009), pp. 12-13
- ^ È un tipo di ballo in cui si ondeggiano velocemente e scuotono i fianchi e le spalle, simile al Foxtrot ma più ritmato laRepubblica. Dizionario di italiano. Shimmy, su dizionari.repubblica.it. URL consultato l'11 febbraio 2023.; Tesi magistrale Tonin, su thesis.unipd.it. URL consultato il 22 febbraio 2023.; Treccani. Vocabolario. Shimmy, su treccani.it. URL consultato l'11 febbraio 2023.
- ^ Mae West, Milano Libri Edizioni, 1979
- ^ Informazione tratta dal documentario "Sunset Boulevard: A Look Back", presente sul DVD di "Viale del tramonto", Paramount Home Video
- ^ con il quale aveva recitato nel suo film di esordio nel cinema, Night After Night, del 1932. Night After Night (1932), su allmovie.com. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ (EN) The Story Behind the Iconic Coca-Cola Bottle, su mentalfloss.com. URL consultato il 6 febbraio 2023.; La bottiglia di Coca Cola compie 100 anni, su flairplusultra.com. URL consultato il 6 febbraio 2023.
- ^ (ES) Sala Mae West - Salvador Dalí, su HA!. URL consultato il 12 dicembre 2019.
- ^ (EN) RAF 1941 pattern Mae West in WW2 RAF, su historicflyingclothing.com. URL consultato il 12 dicembre 2019.
- ^ (EN) Jason Draper, Who’s Who On The Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band Album Cover, su uDiscover Music, 23 maggio 2019. URL consultato il 12 dicembre 2019.
- ^ «HAI una pistola in tasca o sei contento di vedermi?» E chi se la scorda questa battuta, la conoscono tutti, su iltempo.it. URL consultato il 26 novembre 2022., The movie connection: risposta quesito 124 [collegamento interrotto], su movieconnection.it. URL consultato il 26 novembre 2022.
Bibliografia
modifica- Dominique Mainon, James Ursini e Paul Duncan, Mae West, collana Kobal Collection, Taschen, 2008, ISBN 978-3822823217.
- (EN) Jon Tuska, The films of Mae West, Secaucus, The Citadel Press, 1975, ISBN 0806505028.
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Mae West
- Wikiquote contiene citazioni di o su Mae West
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mae West
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Mae West, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Mae West, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Mae West, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere riguardanti Mae West (1893-1980) / Mae West / Mae West (d. 1980), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Mae West, su Goodreads.
- Mae West, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Mae West, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Mae West, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Mae West, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Mae West, su WhoSampled.
- (EN) Mae West, su SecondHandSongs.
- (EN) Mae West, su SoundCloud.
- (EN) Mary Jane “Mae” West, su Genius.com.
- (EN) Mae West, su Billboard.
- Mae West, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Mae West, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Mae West, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Mae West, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Mae West, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Mae West, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- Mae West Photo Gallery, su mindspring.com. URL consultato il 16 aprile 2004 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2004).
- Simone Starace, approfondimento sulla ricezione italiana, su simonestarace.blogspot.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7521525 · ISNI (EN) 0000 0001 2119 5175 · Europeana agent/base/147646 · LCCN (EN) n50003369 · GND (DE) 118631799 · BNE (ES) XX4942149 (data) · BNF (FR) cb12999775v (data) · J9U (EN, HE) 987007462949205171 |
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