Michelangelo Cerquozzi
Michelangelo Cerquozzi detto Michelangelo delle Battaglie o Michelangelo delle Bambocciate (Roma, 1602 – 6 aprile 1660) è stato un pittore italiano del periodo barocco.
Biografia
modificaNato e attivo soprattutto a Roma, dopo essersi formato artisticamente presso il tardomanierista Giuseppe Cesari, si fece conoscere per le scene di genere[1] e per il suo inserimento nella corrente caravaggista popolaresca romana, definita Scuola dei Bamboccianti capitanata dal fiammingo Pieter van Laer, di cui divenne uno dei principali esponenti assieme a vari artisti olandesi residenti a Roma.
La sua condanna da parte della critica fu ancora più dura di quella toccata al Van Laer, essendogli negato il merito di avere almeno inaugurato un genere nuovo. Ma la sua pittura non cede in nulla rispetto a quella del Bamboccio, ed anzi Cerquozzi rivela spesso un atteggiamento più patetico e partecipe nei confronti dei semplici affetti e delle umili vicende del popolo; eccezionale documento è La rivolta di Masaniello, cronaca obiettiva del tumulto popolare napoletano, affatto priva di enfasi e di retorica.
In opere quali la Morte del somaro, al colorito spirito aneddotico si aggiunse una notevole carica vitale. Anche nelle nature morte, ben rappresentate dalla Raccolta delle lumache, il pittore evidenziò non solo gli insegnamenti del Gobbo dei Carracci, ma persino una traccia di mescolanza con la pittura di paesaggio.[2] Notevole, tra gli ultimi apporti, la Scena di genere, raffigurante la venerazione della guaritrice Angizia dea dei Marsi durante la Festa dei Serpari di Cocullo, con la mirabile resa dello zampognaro in ginocchio tra le sue ciaramelle, dove lo stile bambocciante sviluppa una lettura caravaggesca.
Secondo Giuliano Briganti, suo potrebbe essere anche il dipinto Assalto di armati, conservato alla Pinacoteca civica di Forlì.[3].
Cerquozzi fu membro dell'Accademia di San Luca dal 1634. La sua arte fu continuata da Angeluccio, pittore di cui praticamente non si conosce nulla, tranne un paio di dipinti a lui attribuiti.
Alla Galleria dell'Accademia di belle arti di Napoli si trovano due tele di Michelangelo Cerquozziː Venditore di funghi, 34x43 cm e Favola della pignatta d'oro, 33x42,5 cm.[4]
Note
modifica- ^ Fetching water
- ^ "Le muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol. III, pag.209
- ^ G. Viroli, La Pinacoteca Civica di Forlì, Grafiche Emmediemme, Forlì 1980, p. 244.
- ^ Galleria dell'Accademia, p. 106.
Bibliografia
modifica- Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone (a cura di), La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli, Napoli, Banco di Napoli, 1971, SBN IT\ICCU\NAP\0178087.
- Giuseppe Scavizzi, CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 23, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979. URL consultato il 30 luglio 2017.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Michelangelo Cerquozzi
Collegamenti esterni
modifica- Cerquòzzi, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Nello Tarchiani, CERQUOZZI, Michelangelo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 80973000 · ISNI (EN) 0000 0000 7104 5194 · SBN BVEV139500 · BAV 495/359564 · CERL cnp01156811 · Europeana agent/base/92020 · ULAN (EN) 500007713 · GND (DE) 136667031 · BNF (FR) cb14880929z (data) |
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