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Milena Vukotic

attrice italiana (1935-)
Disambiguazione – Se stai cercando la regina del Montenegro, vedi Milena Vukotić.

Milena Vukotic, all'anagrafe Gemma Fausta Milena Vukotic[1] (Roma, 23 aprile 1935[2][3]), è un'attrice italiana, vincitrice di un Nastro d'argento e di un David di Donatello alla carriera dopo tre candidature al medesimo premio (nel 1983, 1991, 2014).

Milena Vukotic nel 2010

È nota per le sue interpretazioni in Gran bollito di Mauro Bolognini, Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel, per il ruolo della moglie di Raffaello Mascetti (interpretato da Ugo Tognazzi) in Amici miei e Amici miei - Atto IIº di Mario Monicelli, ma soprattutto per il ruolo di Pina Fantozzi, moglie del ragioniere Ugo protagonista della saga di Paolo Villaggio. Dalla fine degli anni '90 rinnova la sua popolarità nel ruolo di Enrica nella serie televisiva Un medico in famiglia, dove impersona la moglie di suo consuocero Libero Martini (interpretato da Lino Banfi) e per la terza volta interpreta il ruolo di coniuge per uno dei personaggi dell'attore pugliese (dopo Cornetti alla crema e Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, oltre alla volta in cui interpretava anche la sua fidanzata nel primo dei tre episodi di Sabato, domenica e venerdì). Negli altri oltre novantacinque film a cui prende parte, Milena Vukotic è diretta da diversi registi, sia italiani che stranieri, tra i quali si ricordano Nanni Loy, Alberto Lattuada, Jean-Jacques Beineix, Alessandro Blasetti, Ettore Scola, Mario Monicelli, Lina Wertmüller, Dino Risi, Steno, Carlo Lizzani, Federico Fellini, Carlo Verdone, Luis Buñuel, Bernardo Bertolucci, Sergio Martino, Andrej Tarkovskij, Nagisa Ōshima, Walerian Borowczyk, Franco Zeffirelli e Ferzan Özpetek.

Biografia

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Nasce a Roma il 23 aprile 1935. Figlia di un commediografo e diplomatico di origine montenegrina e di una pianista italiana, Marta Nervi (figlia, a sua volta, della celebre pianista, Gemma Luziani),[4][5][6] fin da bambina studia pianoforte, recitazione e danza classica a Londra, Vienna e Parigi. La sua carriera inizia con successo nella danza, entrando a far parte prima, brevemente, del corpo di ballo dell'Opera di Parigi e poi delle compagnie del Grand Ballet du Marquis de Cuevas e del coreografo Roland Petit.[7] La visione del film La Strada di Federico Fellini le fa decidere istantaneamente di dedicarsi esclusivamente alla recitazione. Nel 1960 il debutto cinematografico ne Il sicario di Damiano Damiani.[8]

Poi le numerose commedie degli anni sessanta, assieme a film d'autore quali Il giovedì (1963) di Dino Risi, Giulietta degli spiriti (1965) e l'episodio Toby Dammit (inserito in Tre passi nel delirio, 1968) di Federico Fellini, i primi due capitoli Amici miei del 1975 e Amici miei - Atto IIº del 1982, entrambi di Mario Monicelli) della trilogia di Amici miei, L'arcidiavolo (1966) e La terrazza (1980) di Ettore Scola, La bisbetica domata (1967) di Franco Zeffirelli, Il fascino discreto della borghesia (1973), Il fantasma della libertà (1974) e Quell'oscuro oggetto del desiderio (1976) di Luis Buñuel.

I suoi ruoli sono quasi sempre di contorno, da caratterista, come la servetta timida e silenziosa oppure la signora dell'alta borghesia sofisticata e distinta. Attiva anche in televisione, nel 1964 Lina Wertmüller la sceglie per il ruolo di una delle sorelle di Gian Burrasca ne Il giornalino di Gian Burrasca, con Rita Pavone. Milena è poi la protagonista di Nel mondo di Alice, trasposizione televisiva del romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll del 1974. Conduce inoltre molti programmi per ragazzi irradiati dal Centro di produzione Rai di Torino, tra cui L'amico libro nel 1968 e Musica insieme nel 1980. Milena Vukotic posa nuda per il numero di maggio 1976 dell'edizione italiana di Playboy. Molto particolare, inoltre, la sua partecipazione in Bianco, rosso e Verdone (1981) di Carlo Verdone nel ruolo di una prostituta che si mostra nuda al protagonista. In teatro diviene una delle attrici predilette di Rina Morelli (fra gli spettacoli Oh, che bella guerra del 1982 e Così è se vi pare di Pirandello del 1983). Lavora anche in altri prestigiosi allestimenti accanto a Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Paolo Poli e Jean Cocteau.

Per parte del pubblico rimane indissolubilmente legata al personaggio di Pina Fantozzi, la moglie disincantata ma sempre sottomessa di Ugo Fantozzi, il personaggio di Paolo Villaggio. Subentrata a Liù Bosisio nel ruolo della moglie del famoso ragioniere dopo i primi due film della serie, vince anche un Nastro d'argento come miglior attrice non protagonista nel 1994 per Fantozzi in paradiso. Dalla fine delle riprese (avvenuta a dicembre 1998) per il film Fantozzi 2000 - La clonazione, decimo e ultimo capitolo della saga, si allontana dal personaggio partecipando alla serie televisiva Un medico in famiglia, in cui interpreta il ruolo di Enrica, al fianco di Lino Banfi e di Giulio Scarpati. Vukotić ricopre questo ruolo fino al 2016.

Nel 2007 prende parte ai film di Ferzan Özpetek Saturno contro, in cui ha il ruolo di un'aspra ma umana infermiera, e Un giorno perfetto, nel cameo di una professoressa. Nello stesso anno le è conferito il Ciak d'oro alla carriera. Nel 2014 ottiene la terza nomination al David di Donatello grazie alla partecipazione al film "testamento" di Carlo Mazzacurati La sedia della felicità, dopo quelle ricevute, nella categoria di migliore attrice non protagonista, per i film Amici miei - Atto IIº nel 1983, e Fantozzi alla riscossa, nel 1991. Dal 30 marzo 2019 è tra i concorrenti della quattordicesima edizione di Ballando con le stelle, condotto da Milly Carlucci su Rai 1, ed è in coppia con Simone Di Pasquale; riescono ad arrivare in finale, dove si classificano terzi.

Nell'edizione dei David di Donatello 2024, Vukotic riceve il David di Donatello speciale alla carriera, insieme a Giorgio Moroder.[9]

Vita privata

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Nel 2003 sposa Alfredo Baldi, autore e critico cinematografico.[10]

Filmografia

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Milena Vukotic in Giulietta degli spiriti (1965)

Televisione

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Cortometraggi

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Riconoscimenti

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  • Premio Eleonora Duse
    • 2002 – Per le interpretazioni di quell'anno teatrale in Le donne di Picasso di Brian McAvera, regia di Terry D'Alfonso e Notte di grazia scendi di Samuel Beckett, regia di Mario Morini[7]

Doppiatrici

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Discografia

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  • 1976 – Fiabe per sette giorni

Partecipazioni

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  • Ensemble Punto It Shuman Racconta: Shumann's Fairy Tales
  1. ^ Gian Luca Bauzano, Milena Vukotic: «Porto in scena il rapporto di simbiosi con mia madre», in Corriere della Sera, 6 settembre 2018. URL consultato il 23 aprile 2021.
  2. ^ Enrico Giacovelli, La commedia all'italiana, Gremese Editore, 1995, p. 274.
  3. ^ Riportano invece il 1938 altre fonti, con Giorgio Dell'Arti, Milena Vukotic, su Cinquantamila giorni. La storia raccontata dai Giorgio Dell'Arti, Corriere della Sera (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
  4. ^ Rodolfo di Giammarco, Intervista a Milena Vukotic: "Io, Fellini e l'Aventino: una danza di emozioni", in la Repubblica, 16 settembre 2019. URL consultato il 7 agosto 2022.
  5. ^ Le Piagge: a Gemma Luziani intitolata la piazza davanti al centro SMS, in PisaToday, 11 giugno 2012. URL consultato il 7 agosto 2022.
  6. ^ Una piazzetta dedicata a Gemma Luziani, in Il Tirreno, 10 giugno 2012. URL consultato il 7 agosto 2022.
  7. ^ a b Milena Vukotic, su Milena Vukotic, 27 gennaio 2007. URL consultato il 7 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2007).
  8. ^ Silvia Levanti, Milena Vukotic: chi è la grande attrice premiata con il David alla Carriera, in iO Donna, 3 maggio 2024. URL consultato il 7 maggio 2024.
  9. ^ a b David di Donatello, i film candidati e i premi già assegnati: cosa c'è da sapere, su Domani, 3 maggio 2024. URL consultato il 3 maggio 2024.
  10. ^ Davide Giancristofaro Alberti, Alfredo Baldi, marito di Milena Vukotic/ Un matrimonio "diesel" dopo 20 anni, in Il Sussidiario. Il quotidiano approfondito, 15 ottobre 2021.
  11. ^ Moretti vince anche il Ciak d'oro, in la Repubblica, 30 giugno 1994.
  12. ^ I vincitori dei "Ciak d'Oro" 2007, su CinemaItaliano.info, 5 giugno 2007.
  13. ^ Vincitori Premi Internazionali Flaiano 2007, su Premi Flaiano. URL consultato il 7 agosto 2022.
  14. ^ Vincitori Premi Internazionali Flaiano 2014, su Premi Flaiano. URL consultato il 7 agosto 2022.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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