Misia Sert
Misia Sert, pseudonimo di Maria Zofia Olga Zenajda Godebska (San Pietroburgo, 30 marzo 1872 – Parigi, 15 ottobre 1950), è stata una pianista e modella russa naturalizzata francese, nota per il suo salotto artistico parigino e per essere stata la musa ispiratrice di numerosi artisti.
Biografia
modificaSuo padre, Cyprian Godebski (1835-1909), fu un noto scultore polacco, professore presso l'Accademia Imperiale delle Arti di San Pietroburgo dal 1870. Sua madre, che morì di parto, fu Zofia Servais, figlia del violoncellista belga Adrien-François Servais. Ben presto emerse il suo talento di pianista dando il primo concerto pubblico, al Théâtre d'Application di Parigi, nel 1892. Si sposò a 21 anni con Tadeusz Natanson, noto come Thadée Natanson, un cugino lontano, politico e giornalista, fondatore della La Revue Blanche.
La coppia si stabilì in rue Saint-Florentin a Parigi. Di questa epoca esiste un ritratto di entrambi, dipinto da Pierre Bonnard, nel Museo Reina Sofía di Madrid; un altro di lei sola, a figura completa, dipinto sempre da Bonnard nel 1908, è al Museo Thyssen-Bornemisza; e un terzo, altezza busto, si trova nella collezione dell'uomo d'affari spagnolo Juan Abelló.
Nel 1905, dopo un divorzio doloroso, Misia si sposò con il magnate della stampa Alfred Edwards; in questo periodo cominciò ad organizzare il suo influente salotto artistico-letterario a Parigi. Tra i suoi ospiti abituali vi furono Stéphane Mallarmé, Maurice Ravel, Claude Debussy, i pittori Pierre-Auguste Renoir, Édouard Vuillard, Félix Vallotton e Bonnard. Misia fu poi confidente di Pablo Picasso e Jean Cocteau, mecenate dei Balletti russi di Sergei Diaghilev e amica intima di Coco Chanel.[1]
Si sposò per la terza volta, nel 1920, con il pittore catalano Josep Maria Sert (1876-1945). Misia fu una bellezza riconosciuta. Dipinta in numerose occasioni, fu una delle modelle di Toulouse-Lautrec per un poster della celebre La Revue Blanche nel 1895. Tra le opere che la ritraggono, vi è un dipinto di Renoir esposto nella Tate Gallery.[2] Ravel le rese omaggio dedicandole le composizioni Le Cygne (Histoires naturelles) e La Valse.
Opere
modifica- Misia Sert, Misia, traduzione di Nancy Marotta, Milano, Adelphi, 1981.
Note
modifica- ^ Alberto Testa, Una piccola grande donna: Misia, in la Repubblica, 10 aprile 1986, p. 20.
- ^ Misia Sert - 1904, Pierre-Auguste Renoir, su nationalgallery.org.uk.
Bibliografia
modifica- Arthur Gold e Robert Fizdale, Misia: la vita di Misia Sert, Milano, A. Mondadori, 1981.
- Luigi Rossi, Misia, brillante ispiratrice chez Proust, in Danza & danza, n. 86, novembre 1994, p. 18.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Misia Sert
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Misia Sert
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Opere di Misia Sert, su Open Library, Internet Archive.
- Misia, regina di Parigi, su Musée d'Orsay. URL consultato l'11 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2017).
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