Paolo Schicchi
Paolo Schicchi (Collesano, 31 agosto 1865 – Palermo, 12 dicembre 1950) è stato un anarchico italiano.
Biografia
modificaPaolo Schicchi nasce a Collesano nel 1865, e fin da giovanissimo frequenta gli ambienti socialisti e libertari siciliani. A soli 15 anni, fa il suo primo comizio improvvisato contro il clero, proprio davanti al duomo di Cefalù[1]. Frequenta la facoltà di giurisprudenza e si dedica all’attività giornalistica, prima a Palermo e poi a Bologna, dove guida i giovani nelle proteste contro la visita del re all’università. Costretto ad arruolarsi nell’esercito italiano, riesce a disertare trasferendosi a Parigi proprio nel centenario della Rivoluzione.
In Francia collabora con Sébastien Faure ed è fra i promotori della rivoluzione culturale anarchica francese grazie all’applicazione delle teorie del filosofo Jean-Marie Guyau. Fonda il circolo internazionale degli studenti anarchici, il cui manifesto viene diffuso in migliaia di copie anche in Italia. Per le sue idee ed attività libertarie, viene condannato a oltre 11 anni di carcere[2].
Durante la sua lunga militanza, fonda e dirige numerosi giornali anarchici, in Italia e all’estero, dalle cui colonne incita alla sollevazione e conduce delle vive polemiche contro alcuni dei principali esponenti dell’anarchismo italiano, come Errico Malatesta e Pietro Gori[3].
Arrestato diverse volte, condannato al confino e costretto all’esilio, continua ad animare il dibattito anarchico, producendo un’immensa mole di scritti, fino alla morte, sopraggiunta a Palermo nel 1950[4].
È stato un importante e discusso esponente della tendenza antiorganizzatrice dell’anarchismo italiano, contraria ad ogni forma di organizzazione strutturata del movimento e più propensa all’azione diretta e alla propaganda col fatto[5].
È il prozio di Riccardo Schicchi[6].
Opere pubblicate in volume
modifica- Le degenerazioni dell’anarchismo. Mentecatti e delinquenti, La Spezia 1909;
- La morte dell’aquila. Tutto per l’amore, Milano 1917
- Il Contadino e la questione sociale, Palermo 1919
- Fra la putredine borghese, Palermo 1920
- Il Canto dei Gladiatori, New York 1921
- Casa Savoia, vol. I, Buenos Aires 1928
- Casa Savoia, vol. II, East-Boston 1929
- Storie di Francia, Vienna 1930
- Conversazioni sociali, 4 ss., Palermo 1944-1945
- La guerra e la civiltà. Mondo arabo e aggressione occidentale, Ragusa 1988
- Noi soli contro tutti! Antologia di scritti (1919-1921), Catania 1993.
Note
modifica- ^ Redazione, La vita di lotta come missione anarchica di Paolo Schicchi “Leone di Collesano” - Esperonews: Giornale Termini Cefalù Madonie, su esperonews.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Il 31 agosto 1865 nasce l’Anarchico Paolo Schicchi, su La locomotiva, 31 agosto 2017. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Un anarchico al giorno: Paolo Schicchi, su Un anarchico al giorno, 5 marzo 2011. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Paolo Schicchi sul Dizionario biografico degli anarchici italiani [collegamento interrotto], su bfscollezionidigitali.org.
- ^ paolo, A. Rivista, A Rivista Anarchica, su arivista.org. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Storie di casa Schicchi: se la libertà sessuale è un’eredità paterna, su umbertocantone.it.
Bibliografia
modifica- Renato Souvarine, Vita eroica e gloriosa di Paolo Schicchi : pagine di storia anarchica: 1889-1950, Napoli, Giuseppe Grillo Editore, 1957
- Pier Carlo Masini, Storia degli Anarchici Italiani da Bakunin a Malatesta (1862-1892), Milano, Rizzoli, 1969
- Italino Rossi, La ripresa del Movimento Anarchico Italiano e la propaganda orale dal 1943 al 1950, Pistoia, Edizioni ErreElle, 1981
- Filippo Gramignano, Il tentativo rivoluzionario di Paolo Schicchi del 1930, Pescara, Samizdat, 1997
- Antonio Catalfamo, Scrittori, umanisti e «cavalieri erranti» di Sicilia, Ragusa, Punto L, 2001.
- Nicola Schicchi, Paolo Schicchi, storia di un anarchico siciliano, Geraci Siculo, Arianna Editore, 2015 ISBN 9788898351558
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Paolo Schicchi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paolo Schicchi
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54991993 · ISNI (EN) 0000 0000 5961 5203 · SBN LO1V032222 · LCCN (EN) nr91022719 · GND (DE) 120959445 · BNF (FR) cb110356583 (data) · J9U (EN, HE) 987007358893005171 |
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