Peio
Peio (IPA: /ˈpɛjo/,[4] Péi, Pièi, o Pèi in solandro[5][6]), anche noto come Pejo[7], è un comune italiano sparso di 1 835 abitanti della provincia autonoma di Trento, sito nell'omonima valle e noto per le sue sorgenti di acqua ferruginosa e per le sue terme. È uno dei comuni più estesi del Trentino, con ben 162,33 km²[8] di territorio, e la sede comunale è Cogolo.
Peio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Alberto Pretti (lista civica) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 46°21′19″N 10°41′21″E |
Altitudine | 1 585 m s.l.m. |
Superficie | 162,33 km² |
Abitanti | 1 835[1] (31-10-2021) |
Densità | 11,3 ab./km² |
Frazioni | Cogolo (sede comunale), Celentino, Celledizzo, Comasine, Peio
Località: Peio Fonti, Strombiano |
Comuni confinanti | Martello (BZ), Ossana, Pellizzano, Ponte di Legno (BS), Rabbi, Valfurva (SO), Vermiglio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38024 |
Prefisso | 0463 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022136 |
Cod. catastale | G419 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 221 GG[3] |
Nome abitanti | pegaési |
Cartografia | |
Posizione del comune di Peio nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaIl comune nacque nel 1928 in seguito all'accorpamento dei cinque comuni precedentemente presenti in valle: Celledizzo, Celentino, Cogolo, Comasine e Peio. Il capoluogo comunale divenne Cogolo, mentre l'abitato di Peio, per una migliore e rapida distinzione, è normalmente identificato come Peio Paese. Tale provvedimento fu ratificato con il Regio Decreto 28 giugno 1928, n. 1686: Riunione dei comuni di Celadizzo, Celentino, Cogolo, Comasine e Peio in un unico Comune denominato «Peio» con capoluogo a Cogolo.[9]
Simboli
modifica- Stemma
Lo stemma è stato adottato con D.G.P. del 12 dicembre 1982 n. 16159/2-B.[10]
«Colonna-piedistallo di color oro von ombreggiatura in rosso, sormontato in alto da capitello dorico di argento tratteggiato nero; doppia vasca per raccolta acqua di colore oro tratteggiato nero con ai lati due cascatelle d'acqua azzurra cadenti dalle due vasche e al centro una cascatella che sfiora dalla vasca superiore.[11]»
- Gonfalone
Il gonfalone è stato adottao con D.G.P. del 18 gennaio 1985 n. 242.[12]
«Drappo: di seta rettangolare terminante a tre punte, frangiato d'argento, suddiviso in due bande verticali di cui quelle a destra di colore azzurro, quella a sinistra di colore giallo, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato nel centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione su svolazzo pergamenato di colore rosa "De admirando dei Dono", inserita fra i rami fruttati di quercia e alloro. Nella parte superiore della corona civica l'iscrizione "Comune di Pejo". L'asta verticale sarà ricoperta da velluto azzurro con bulette argentate poste a spirale. Cravatta e nastri dai colori nazionali, frangiato d'argento.»
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, a Cogolo.
- Chiesa di San Giorgio, a Peio Paese.
- Chiesa di San Rocco, poco sopra all'abitato di Peio Paese. Nei pressi della chiesa si trova un cimitero militare, nel quale sono stati deposti anche i resti di soldati austriaci morti durante la Grande Guerra e restituiti dal ghiacciaio.
- Chiesa di Sant'Agostino, parrocchiale a Celentino
- Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, parrocchiale a Celledizzo
- Chiesa di San Bartolomeo, a Pegaia
Architetture militari
modifica- Forte Barba di Fiori, di cui sono rimasti i ruderi a sud-ovest dell'abitato di Peio Paese, sulla strada che porta al lago artificiale di Pian Palù, a quota 1610 m s.l.m..
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[13]
Cultura
modificaIstruzione
modificaMusei
modificaGrazie alle peculiarità dell'ambiente, delle strutture storiche e delle tradizioni e al lavoro di ricerca etnografica svolto dall'Associazione L.I.N.U.M. (Lavorare Insieme per Narrare gli Usi della Montagna), nell'anno 2002, la Provincia di Trento ha riconosciuto al territorio del Comune di Peio lo status di Ecomuseo. La denominazione ufficiale scelta è stata: Ecomuseo della Val di Peio "Piccolo Mondo Alpino". Nel 2003 è stato creato un museo riguardante la prima guerra mondiale, svoltasi anche su queste montagne. Tale museo contiene sia reperti riguardanti il campo di battaglia, sia oggetti di uso quotidiano, e inoltre documenti, mappe, videodocumentari ed un archivio fotografico.
Economia
modificaTurismo
modificaPeio è un importante centro turistico che offre nei mesi estivi la possibilità di effettuare escursioni nel Parco nazionale dello Stelvio, mentre in quelli invernali la possibilità di praticare lo sci alpino, lo sci nordico ed il pattinaggio su ghiaccio. Sul territorio comunale sono presenti come punti di appoggio i rifugi Vioz e Larcher.
Infrastrutture e trasporti
modificaLa Val di Peio è percorsa dalla Strada Provinciale 87, che ha origine nei pressi di Fucine dalla SS 42 del Tonale e che termina a Peio Paese dopo aver attraversato direttamente o con varie diramazioni (SP 87dir) tutte le frazioni.
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 1985 | 21 marzo 1990 | Silvio Bolis | Indipendente | Sindaco | |
5 giugno 1990 | 5 giugno 1995 | Paolo Frenguelli | DC | Sindaco | |
5 giugno 1995 | 15 maggio 2000 | Paolo Frenguelli | lista civica | Sindaco | |
15 maggio 2000 | 10 febbraio 2006 | Alberto Rigo | lista civica | Sindaco | |
29 maggio 2006 | 22 settembre 2020 | Angelo Dalpez | lista civica | Sindaco | |
22 settembre 2020 | in carica | Alberto Pretti | lista civica | Sindaco |
Altre informazioni amministrative
modificaLa circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Celledizzo, Celentino, Cogolo e Comasine.[14]
In realtà, come visto precedentemente, non si è trattato di accorpamento, ma di riunione di tutti e cinque i comuni. Data l'omonimia fra il nuovo comune ed uno di quelli soppressi, a livello Istat il provvedimento è stato però trattato come un'aggregazione.
Sport
modificaCalcio
modificaIn Val di Peio, sono state ospitate svariate volte squadre di calcio professionistiche per i ritiri estivi tra cui ricordiamo il Chievo Verona, il Brescia, il Panathinaikos, la Torres e più recentemente le formazioni giovanili del Bayern Monaco e del Napoli. Dall'estate 2016 a quella 2018 è sede del ritiro del Cagliari Calcio. Nel 2022 è sede del ritiro del Parma Calcio.
Ciclismo
modificaPeio ha ospitato l'arrivo di due tappe del Giro d'Italia:
- Nel 1986 la 19ª tappa che è stata vinta dall'olandese Johan van der Velde. Quell'anno Peio fu anche sede di partenza della tappa successiva.
- Nel 2010 la 17ª tappa che è stata vinta dal francese Damien Monier.
La frazione di Cogolo è un capolinea della ciclopista della Val di Sole.
Alpinismo
modificaIl territorio offre varie possibilità di escursioni alpinistiche, in particolare la salita al Monte Vioz e alla Punta Taviela.
Note
modifica- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Luciano Canepari, Peio, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
- ^ Quaresima, p. XXV, «Pièi, Pèi».
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 479, ISBN 88-11-30500-4..
- ^ Si veda: Istituto Geografico Militare, collezione dei testi tecnici, Elenco dei Comuni della Repubblica Italiana — con riferimento alla cartografia alla scala 1:25 000 (serie 25/v), Firenze 1989, pag. 96.
- ^ Popolazione residente ai censimenti, altitudine e superficie territoriale, per comune (1921-2011), su statweb.provincia.tn.it. URL consultato l'11/05/2021.
- ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 175, 28 luglio 1928.
- ^ Adozione dello temma comunale di Pejo (PDF), in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige, n. 1 del 04/01/1983, pp. 12-13.
- ^ Blasonatura alternativa: Scudo appuntato. D'argento ad una fontana di due vasche sovrapposte d'oro ageminate di nero, sul capitello d'una colonna del primo, illuminata di rosso, movente dalla punta, accostata da due cascate d'azzurro; la vasca superiore caricata di tre cascate dello stesso.
- ^ Adozione gonfalone del Comune di Pejo (PDF), in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige, n. 11 del 05/03/1985, p. 441.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
Bibliografia
modifica- Enrico Quaresima, Vocabolario anaunico e solandro, Firenze, Leo S. Olschki, 1991 [1964], ISBN 88-222-0754-8.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Peio
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.peio.tn.it.
- Pèio, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 235237348 |
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