Petrofina
La Petrofina (o semplicemente Fina, localmente anche conosciuta come Purfina) è stata una compagnia petrolifera belga, fondata nel 1920 da Hector Carlier, attiva fino al 1999, anno di fusione con la francese Total.
PETROFINA SA | |
---|---|
Stato | Belgio |
Fondazione | 1920 |
Fondata da | Hector e Fernand Carlier |
Chiusura | 1999 (Fusione con la Total) |
Sede principale | Bruxelles |
Gruppo | TotalEnergies |
Settore | energia, petrolchimica |
Prodotti | petrolio, petrolchimica, stazioni di servizio |
Fatturato | 20,25 miliardi US$ (1997) |
Dipendenti | 19.000 (1969) |
Slogan | «Fina ti benzina» |
Storia
modificaPrimi anni
modificaLa Petrofina viene costituita ad Anversa il 25 febbraio 1920 grazie all'iniziativa di un gruppo di industriali e finanzieri locali, tra cui i fratelli Hector e Fernand Carlier[1], con il nome di Compagnie Financière Belge des Pétroles[2], con un capitale iniziale di 50 milioni di franchi belgi[3]. Il nome Petrofina, derivante dall'indirizzo telegrafico dell'azienda, si diffuse a partire dal 1922.[4]
Fin da subito, la compagnia stabilisce delle basi in Romania[5], controllando diverse società, tra cui la Concordia, e una fitta rete di oleodotti. Sin dalla sua fondazione, la Fina punta all'espansione in Europa e nel Medio Oriente, sviluppando una rete economica che va dalla Francia alla Turchia, e porta avanti attività di ricerca petrolifera anche in Africa, soprattutto nel Camerun francese[3].
Nel maggio 1920 la Petrofina e la Pure Oil (Delaware) fondano il marchio Purfina, responsabile della distribuzione in Belgio e Paesi Bassi; l'anno successivo, il marchio passa sotto il pieno controllo della compagnia belga[6].
Nel 1927, in piena espansione, il capitale della società, già cresciuto a 85 milioni di franchi, conosce un nuovo balzo in avanti, toccando i 200 milioni; nello stesso periodo, la compagnia si diffonde anche in Italia, con la costituzione di alcune società locali dipendenti dalla Fina[3].
Nel 1930 il capitale raggiunge i 300 milioni (suddivisi, nel 1938, in 600.000 azioni da 500 franchi[7]), e nel corso del decennio, nonostante la concorrenza, la società rafforza le proprie posizioni, soprattutto in Romania[3]; proprio le attività in Romania e nell'est Europa vengono però cedute a società tedesche in occasione della Seconda Guerra Mondiale[5], al punto che la società, dopo la fine del conflitto, viene condannata per collaborazionismo[8][9][10][11] e posta sotto sequestro dallo Stato fino al 1946[12]. Tra gli imputati vi sono anche i fratelli Carlier; Hector muore suicida prima della sentenza mentre Fernand, condannato a 7 anni, riesce a fuggire in Brasile[13].
Dopoguerra, ricostruzione ed espansione
modificaDuramente provata dalla guerra, la società inizia a riprendersi a partire dal 1947, con un programma di ricostruzione a lungo termine dei propri impianti, a partire dalla Francia; nell'ambito di queste attività nasce in Italia, il 15 luglio 1954[14], la Purfina Italiana S.p.A., che acquisisce il controllo di quattro raffinerie a Milano, Genova, Firenze e Roma. Nel 1946 viene inoltre stipulato un accordo con la BP, che si impegna a rifornire di petrolio la compagnia belga in cambio della cessione della raffineria di Dunkerque, danneggiata durante la guerra[3]. Sempre insieme alla BP, nel 1949 viene costituita (in parti uguali) la Société industrielle Belge des Pétroles, per la costruzione di una raffineria ad Anversa[15]; l'impianto, situato in un terreno di 150 ettari, viene inaugurato il 23 giugno 1952[16]. Nello stesso anno, la Fina espande la sua attività in Canada, dove apre una filiale locale nel 1953[15], e in Svizzera, dove acquisisce la locale SOCAL per formare la Socal-Fina.[17]
Dal 1955 la compagnia inizia le proprie attività in Germania, e dal 1964 si potenzia anche la presenza in Gran Bretagna, con la costruzione di un nuovo impianto a Birmingham.
La Fina si espande anche fuori dall'Europa, in Canada, negli Stati Uniti, in Angola, nel Gabon e altrove; rinuncia tuttavia a una parte dei propri interessi nel Congo Belga al momento dell'indipendenza del paese. Negli anni '50 e '60 la società collabora inoltre in varie partnership con compagnie straniere, come la Phillips Petroleum e la Amoco[3].
Attorno al 1959 le stazioni di servizio italiane[18] e francesi[19] abbandonano il marchio Purfina per adottare la semplice dicitura Fina, per "standardizzarlo [il marchio] in tutto il mondo"[18].
Nell'aprile 1968 la Purfina italiana viene premiata con il Mercurio d'Oro (o Oscar del Commercio Europeo) per il suo apporto produttivo e commerciale all'economia del Paese[20].
Al 1969, il capitale societario si aggira intorno agli 8 miliardi di Franchi, con circa 200 società sussidiarie controllate dalla compagnia[3].
Al 1970 la Petrofina, dalla sola raffineria di Anversa rimastale dopo la guerra, controlla direttamente 9 raffinerie in tutto il mondo, dislocate in Belgio, Germania, Italia, Regno Unito, Canada, Stati Uniti e Angola[21].
Negli anni '60 e l'attività si diversifica, e la società, direttamente o tramite sussidiarie, risulta attiva in campi molto differenti, tra cui la commercializzazione di acqua, olii alimentari, sapone, tenute stagne, vernici, plastica, complessi immobiliari, gas liquido[21].
Con la crisi petrolifera del 1973, la Fina dà nuovo impulso alle ricerche petrolifere nel Mare del Nord (già iniziate negli anni '60 in partnership con la Phillips e con l'Agip), scoprendo nuovi giacimenti[2]. Nel 1981 vengono invece cedute a Petro-Canada le attività nel territorio canadese.[6]
Nel 1976 inizia una joint-venture con la Montedison per la produzione di materiale plastico[2], dando vita alla Montefina; Montedison cede poi l'intera proprietà alla Petrofina nel 1995.[22]
Negli anni '80 la Fina acquisisce diverse società straniere, e nel 1988 rileva le attività della Tenneco negli USA, espandendo il proprio giro d'affari[23].
Ultimi anni e sparizione del marchio
modificaTra il 1993 e il 1994, la rete della compagnia in Angola viene gravemente danneggiata a causa dello scoppio della guerra civile; in quegli anni, inoltre, la Fina disinveste dal continente africano, rimanendo attiva solo nello Zaire e, appunto, in Angola[2].
Il 3 settembre 1997[24] diviene la prima società belga quotata alla Borsa di New York[23], che vedeva già la presenza della succursale statunitense Fina Inc. dal 1994.[24]
Nel 1999, anche in conseguenza delle recenti fusioni tra Amoco e BP e tra Mobil e Exxon[2], la Fina viene acquistata dalla Total, dando vita alla Total Fina, poi TotalFinaElf con l'acquisizione della Elf. Dal 2003 il nome Fina scompare definitivamente dalla denominazione sociale[23], sparendo gradualmente anche dalle stazioni di servizio, e la compagnia riprende il nome Total.
Negli Stati Uniti i diritti sul marchio Fina vengono ceduti ad Alon USA (oggi parte del gruppo Delek), assieme alla raffineria di Big Spring in Texas[25]. Le 1.200 stazioni Fina, diffuse in sette stati del sud-ovest tra cui Texas, Oklahoma, Arkansas, Louisiana, New Mexico, Arizona e Colorado, mantengono così lo storico marchio fino al 2012 quando, alla scadenza dell'accordo con Total, la proprietà decide di rimarchiarle con il brand Alon[26].
Note
modifica- ^ carlier, su web.archive.org, 3 maggio 2011. URL consultato il 13 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2011).
- ^ a b c d e PetroFina S.A. -- Company History, su company-histories.com. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ a b c d e f g Enciclopedia del Petrolio e del Gas Naturale.
- ^ Total's history in Belgium | WikiTotal, su wiki.totalenergies.com. URL consultato il 20 marzo 2023.
- ^ a b (EN) Marius S. Vassiliou, The A to Z of the Petroleum Industry, Scarecrow Press, 24 settembre 2009, ISBN 9780810870666. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ a b (FR) PetroFina : plus de 80 ans d’histoire – Musée de la STATION-SERVICE et de la POMPE…, su musee-pompe.fr. URL consultato l'8 novembre 2022.
- ^ Compagnie Financière Belge des Pétroles (Petrofina)-Status, 7me Edition, conservato presso il Museo Fisogni, 1938.
- ^ Le procés de la Pétrofina, in La Libre Belgique, 14 dicembre 1945.
- ^ Petrofina a vendu aux Allemands 2 millions de titres, in Le Drapeau Rouge, 7 dicembre 1945.
- ^ La Cour militaire condamne le dirigeants de la Pétrofina, in La Cité Nouvelle, 23/24 giugno 1946.
- ^ Storia dell'Automobile: l'Affaire Petrofina - Focus.it, su focus.it. URL consultato il 30 ottobre 2020.
- ^ Total's history in Belgium | WikiTotal, su wiki.total. URL consultato il 13 ottobre 2020.
- ^ (FR) Carlier choisit le suicide plutôt que la honte, su Le Soir, 15/05/2008. URL consultato il 13 ottobre 2020.
- ^ Editoriale, in Rivista Purfina, n. 1, estate 1959.
- ^ a b Storia ed evoluzione del gruppo Petrofina, in Rivista Petrofina, autunno 1959.
- ^ Société Industrielle Belge des Pétroles, Raffinerie du Kruisschans-Anverse, conservato presso il Museo Fisogni, 1952.
- ^ Socal Fina in Svizzera, in Rivista Purfina, rivista conservata presso il Museo Fisogni, n. 11, dicembre 1961.
- ^ a b I Trofeo Purfina in Versilia. 23-24 maggio 1959, Opuscolo conservato al Museo Fisogni, 1959.
- ^ Dominique Pascal, Stations Service, ETAI, 1999.
- ^ Alla Fina Italiana il Mercurio d'Oro 1968, in Rivista Purfina, n. 32/33, giugno 1968.
- ^ a b Petrofina, Petrofina 1920/1970.
- ^ Montedison cede 50% Montefina, in Corriere della Sera, 25 febbraio 1995.
- ^ a b c (EN) Marius S. Vassiliou, Historical Dictionary of the Petroleum Industry, Scarecrow Press, 2 marzo 2009, ISBN 9780810862883. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ a b Massimo Longoni, PetroFina approda a Wall Street, in Fina Rosso&Blu, rivista conservata al Museo Fisogni, n. 16, luglio-agosto 1997.
- ^ (EN) Mar. 22, 2012, Alon's Fina Chapter Coming to End, su CSP Daily News. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (EN) Alon USA Completes Rebranding From FINA to ALON, su Convenience Store News, 9 agosto 2012. URL consultato il 2 aprile 2024.
Bibliografia
modifica- Enciclopedia del Petrolio e del Gas Naturale, Ente Nazionale Idrocarburi, ed. Carlo Colombo, vol. VII.
- Marius S. Vassiliou, Historical Dictionary of the Petroleum Industry, Scarecrow Press, 2 marzo 2009.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Petrofina
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Petrofina SA, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 140165374 · ISNI (EN) 0000 0001 2110 769X · GND (DE) 271177-1 |
---|