Pietro Martini
Pietro Martini (Cagliari, 29 settembre 1800 – Cagliari, 17 febbraio 1866) è stato uno storico, bibliotecario e politico italiano.[1]
Biografia
modificaNacque nel 1800 a Cagliari. Si laureò in giurisprudenza all'Università di Cagliari in utroque iure nel 1823.[1] Lavorò presso la segreteria di Stato e di guerra del Regno di Sardegna dal 1826 al 1842, quando per motivi di salute lasciò l'impiego e divenne direttore della Biblioteca universitaria di Cagliari.[1]
Negli anni trenta e fino al 1849 fu redattore, assieme ai suoi fratelli Antonio e Michele, del settimanale L'Indicatore sardo,[2] un periodico della Restaurazione che sosteneva l'assolutismo monarchico; negli stessi anni cominciò a pubblicare le prime opere di argomento letterario e storico.[1]
Pubblicò una vasta raccolta biografica sugli uomini illustri della Sardegna nel 1837-38[2] e si dedicò inoltre alla storia ecclestiastica sarda; la sua opera più importante è la Storia di Sardegna dall'anno 1799 al 1816.[1]
Fu ingannato dalle cosiddette Carte di Arborea, una serie di documenti apparsi nel 1845, che Martini iniziò a pubblicare dal 1846,[1] ma che in seguito si rivelarono il frutto di una falsificazione;[3] il dibattito proseguì fino al 1870, con il pronunciamento di una commissione dell'Accademia delle scienze di Berlino.[1] Il falsario non fu mai trovato e quindi non avvenne mai un processo, ma è plausibile ipotizzare che lo stesso Martini abbia partecipato alla creazione del caso delle Carte.[senza fonte]
Nelle elezioni del Parlamento del Regno di Sardegna dell'aprile 1848 fu eletto deputato, ma rassegnò le dimissioni alcuni mesi dopo essendo malato.[1]
Morì nel 1866 a Cagliari,[1] dove fu sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria. Gli è stato intitolato un istituto tecnico commerciale nella città di Cagliari.[4]
Opere
modifica- Biografia sarda, 1837-1838.
- Storia ecclesiastica di Sardegna, 3 voll., Cagliari 1839-1840.
- Storia di Sardegna dall'anno 1799 al 1816, 1852.
- Pergamene, codici e fogli cartacei di Arborea, Cagliari, Timon, 1863.
- Appendice alla raccolta delle pergamene dei codici e fogli cartacei di Arborea, Cagliari, Timon, 1865.
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i DBI.
- ^ a b Autori sardi: Pietro Martini - Centro di studi filologici sardi, su filologiasarda.eu. URL consultato l'11 marzo 2020.
- ^ L. Marrocu, Theodor Mommsen nell'isola dei falsari. Storici e critica storica in Sardegna tra Ottocento e Novecento, Cuec, Cagliari 2009.
- ^ I.T.E. Pietro Martini - Home, su itemartini.edu.it. URL consultato l'8 aprile 2022.
Bibliografia
modifica- Antonello Mattone, MARTINI, Pietro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 71, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
- Filippo Vivanet, Pietro Martini: la sua vita e le sue opere, Cagliari, Tip. Timon, 1866.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Pietro Martini
- Wikiquote contiene citazioni di o su Pietro Martini
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pietro Martini
Collegamenti esterni
modifica- Martini, Pietro, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Fortunato Pintor, MARTINI, Pietro, in Enciclopedia Italiana, I Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938.
- Pietro Martini, su accademiadellescienze.it, Accademia delle Scienze di Torino.
- (EN) Opere di Pietro Martini, su Open Library, Internet Archive.
- Pietro Martini, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 36909146 · ISNI (EN) 0000 0000 8115 1230 · SBN CFIV029100 · BAV 495/80745 · LCCN (EN) n80066855 · GND (DE) 134172523 · BNE (ES) XX1359292 (data) · BNF (FR) cb10653138x (data) · J9U (EN, HE) 987007273491605171 |
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