Pino Tovaglia
Pino Tovaglia, all'anagrafe Giuseppe Tovaglia (Milano, 3 dicembre 1923 – Milano, 30 novembre 1977), è stato un grafico italiano, tra i principali esponenti della Scuola svizzera in Italia.[1].
Biografia
modificaAttivo fin da giovanissimo nell'ambito della grafica pubblicitaria, a partire dal 1946 Tovaglia è insegnante di progettazione grafica presso la Scuola superiore d'Arte applicata all'Industria del Castello Sforzesco di Milano. In seguito insegnerà anche presso l'Umanitaria e presso la Scuola politecnica di design, sempre nella città di Milano[1].
Collabora inoltre con numerose aziende sia italiane sia internazionali. Tra le opere più celebri è possibile citare i marchi per Alfa Romeo, Ottagono e Nebiolo[1][2].
Nel 1954 vince il Premio nazionale della pubblicità grazie ad una serie di annunci realizzati per Finmeccanica. Nel 1956 fonda lo studio CNPT assieme a Giulio Confalonieri, Ilio Negri e Michele Provinciali. Nel 1958 vince la Palma d'oro per la pubblicità[1][3].
Nel 1967 Pino Tovaglia realizza per la Rai il simbolo della trasmissione Radiotelefortuna. Nello stesso periodo realizza alcuni dei suoi manifesti più noti: Italia da salvare (1967), Cinturato Pirelli (1967) e Brandy Stock (1970)[1][4].
Nel 1969 realizza la copertina per il numero di gennaio del giornale Graphicus, una rivista storica dedicata alla grafica, alla tipografia e alla tecnica nata nel 1911 a Torino.
Nel 1972 realizza il restyling del logo dell'Alfa Romeo, mentre nel 1975 disegna il simbolo della Regione Lombardia in collaborazione con Bruno Munari, Bob Noorda e Roberto Sambonet[1][5].
Pino Tovaglia è stato tra i fondatori dell'AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva[6]), 1955, e membro dell'AGI Alliance Graphique Internationale.
Pino Tovaglia muore prematuramente nel 1977, e viene deposto nel cimitero di Chiaravalle[7]. Nel 1998 gli viene assegnato il Compasso d'Oro alla memoria[8].
Opere
modificaPremi
modificaNote
modifica- ^ a b c d e f Giorgio Fioravanti. Il dizionario del grafico. Bologna, Zanichelli, 1993. Pagina 468. ISBN 88-08-14116-0.
- ^ Francesco Ruta, Museo del Marchio Italiano, su Museo del Marchio Italiano. URL consultato l'8 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2018).
- ^ Pino Tovaglia Archives - AIS/Design, su AIS/Design. URL consultato l'8 febbraio 2018.
- ^ Epoca 1945-1999. Manifesti tra vecchio secolo e nuovo millennio, a cura di Aldo Colonetti e Andrea Rauch, Siena, Protagon, 1999, pp. 92-93
- ^ AIAP | Archivio Aiap | Biblioteca | Pino Tovaglia, su aiap.it. URL consultato l'8 febbraio 2018.
- ^ cita web, su aiap.it.
- ^ tovaglia | sitographics, su sitographics.it. URL consultato l'8 febbraio 2018.
- ^ note (PDF), su adi-design.org.
- ^ Pino Tovaglia - Designer per NavaDesign - NAVA, su navadesign.com. URL consultato l'8 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2018).
- ^ Pino Tovaglia, Campagna Lanerossi, 1957-1958 | CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione, in CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione, 12 gennaio 2017. URL consultato l'8 febbraio 2018.
Voci correlate
modifica- Stile tipografico internazionale
- Pino Tovaglia Official Site - [1]
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pino Tovaglia
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