Porto Garibaldi
Porto Garibaldi (Magnavàca nel dialetto locale; Megnavoache in dialetto comacchiese) è una frazione di 4.732 abitanti del comune di Comacchio, in provincia di Ferrara. Si trova sul litorale del mare Adriatico ed è il più antico dei lidi di Comacchio (detti anche lidi ferraresi). È un porto per la pesca ed il turismo, oltre che tradizionale località balneare della zona.[1]
Porto Garibaldi frazione | |
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Spiaggia e molo con i caratteristici capanni da pesca | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Ferrara |
Comune | Comacchio |
Territorio | |
Coordinate | 44°40′48″N 12°14′26″E |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Superficie | 3,77 km² |
Abitanti | 4 732 (2019) |
Densità | 1 255,17 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 44029 |
Prefisso | 0533 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | magnavaccanti |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaPorto Garibaldi, l'insediamento più antico tra i sette lidi di Comacchio, nacque sul lato nord del porto canale. Il quartiere storico corrisponde al rione Magnavacca. Intorno al 1600 sorsero i primi fabbricati in muratura, fra questi: la torre di guardia detta Torre Bianca (eretta nella prima metà del 1400 su progetto dell'architetto Giovanni Da Siena) o Torre Lambertini, il Bettolino, la casa del conte Ciabatta (governatore del porto), quella del dazio, dell'operatore del faro, i magazzini del sale, più alcuni pozzi per l'approvvigionamento di acqua dolce per i residenti e per i pescatori che lì approdavano.
Nel XIX secolo vennero eretti l'edificio della dogana e della delegazione di porto, le abitazioni dei proprietari storici di fondi agricoli come Bonnet, Felletti, Spadazzi, Bellini, Bergamini, Patrignani ed altri. Fu edificata la nuova chiesa parrocchiale dell'Immacolata Concezione della Beata Maria Vergine, il circolo Mazzini, le scuole elementari, il lazzaretto per i malati, alcune osterie, una locanda, l'ufficio delle poste, un primo stabilimento per i bagni di mare, un forno e numerose abitazioni ad un solo piano con tetti in canna palustre (detti Casoni). Quì, nell'agosto 1849, il colonnello Gioacchino Bonnet mise in salvo Giuseppe Garibaldi ricercato dalle truppe austriache.[1]
Origine del nome
modificaIntorno al diciassettesimo secolo il nome della località fu Magnavacca fino al 13 aprile 1919 quando prese il nome di Porto Garibaldi, per onorare lo sbarco ed il salvataggio di Giuseppe Garibaldi.[2][3]
Cultura
modificaEventi
modificaLa festa della Madonna del Mare è una processione con i pescherecci e le altre barche addobbate che si svolge nel porto canale.[4]
La Notte Rosa in Jazz è arrivata anche sul porto canale, nel 2018, trasformando i pescherecci ormeggiati in occasione di spettacolo.[5]
Economia
modificaL'economia è tradizionalmente legata alla pesca ed al turismo.[6] Il porto è tra i più grandi per la pesca in Emilia Romagna[1] e uno dei più importanti dell'alto Adriatico.[7] Il turismo è di tipo estivo, le spiagge ospitano numerosi stabilimenti balneari e nel centro abitato vi sono i tipici locali per l'intrattenimento e la ristorazione delle località turistiche.
Infrastrutture e trasporti
modificaL'infrastruttura più importante è il porto canale, con i tipici capanni da pesca (localmente chiamati "bilancioni") posti sui lati del portocanale tra Porto Garibaldi e Lido degli Estensi. Dal porto partono i pescherecci, le imbarcazioni turistiche che svolgono servizio pubblico e quelle da diporto private.[8][9]
Porto Garibaldi è storicamente servita dalla strada Strada statale 309 Romea e dalla provinciale SP 1a/1b, già principale collegamento terrestre con l'entroterra. Nella seconda metà del Novecento a questa si è aggiunto il Raccordo autostradale 8, che si innesta sulla stessa Romea.
Fra il 1911 e il 1945 la località costituì il capolinea orientale della tranvia Ostellato-Porto Garibaldi, gestita dalla Società Anonima delle Ferrovie e Tramvie Padane, poi sostituita da autolinee.
Note
modifica- ^ a b c Guida E.Romagna, p. 717.
- ^ A.F.Spadazzi.
- ^ Da Magnavacca a Porto Garibaldi, su comune.comacchio.fe.it. URL consultato il 18 ottobre 2022.
- ^ Madonna del Mare.
- ^ La Notte Rosa in Jazz accende il Porto Canale, su estense.com
- ^ In barca per pescare, su emiliaromagnaturismo.it, su emiliaromagnaturismo.it. URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2018).
- ^ I luoghi della Pesca in Emilia Romagna (pdf), su emiliaromagnaturismo.it (PDF), su emiliaromagnaturismo.it. URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ S.Grandi.
- ^ Massicciata portocanale a Porto Garibaldi, su provincia.fe.it
Bibliografia
modifica- Alberto Felletti Spadazzi, Grande porto non si nasce: a proposito di Porto Garibaldi, Ferrara - Bologna, Calderini, 1962, SBN SBL0032552.
- Silvia Grandi (a cura di), I capanni da pesca, una tradizione dell'identità popolare, Bologna, Regione Emilia Romagna / Greentime, 2006, SBN RAV1452212. URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2018).
- AAVV, Guida d'Italia:Emilia Romagna, Milano, Touring Club Italiano, 1991, ISBN 88-365-0010-2.
Voci correlate
modificaGli altri sei «Lidi di Comacchio» sono:
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Porto Garibaldi
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.comacchio.fe.it.
- Porto Garibaldi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Da Magnavacca a Porto Garibaldi: 90º anniversario, su guide.supereva.it. URL consultato il 29 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
- Festa della Madonna del Mare, su ferraraterraeacqua.it.