Power electronics
La Power electronics è un genere musicale sviluppatosi dall'inizio degli anni ottanta del XX secolo in poi. Il nome fu coniato da William Bennett per l'album Psychopathia Sexualis degli Whitehouse, ma in seguito fu usato per descrivere un rumorismo particolarmente brutale.[1]
Power electronics | |
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Origini stilistiche | Industrial Musica concreta Musica sperimentale Avanguardia Situazionismo |
Origini culturali | Europa (in particolare Gran Bretagna), primi anni settanta |
Strumenti tipici | Voce Vocoder Sintetizzatore Tastiera Batteria Chitarra Tape loops Sampler Registrazioni di suoni concreti. |
Popolarità | Underground |
Sottogeneri | |
Power noise, Death Industrial |
Storia
modificaLa Power electronics è un genere musicale che deriva dalla musica industriale, direttamente collegato alla prima scena che gravitava attorno all'Industrial Records. Il nome fu coniato da William Bennett per l'album Psychopathia Sexualis degli Whitehouse, ma in seguito fu usato per descrivere un rumorismo brutale. Oltre ai già citati Whitehouse, altri artisti sono Philip Best, Sutcliffe Jügend, e Genocide Organ. In Italia si possono menzionare The Sodality, Mauthausen Orchestra, Laxative Souls, Atrax Morgue e Wertham.
La rivista Tellus Audio Cassette Magazine, nel 1986 produceva compilation in cassetta che si chiamavano Power Electronics ed erano curate da Joseph Nechvatal[2]
Caratteristiche principali
modificaLa Power electronics utilizza rumori di feedback, tastiere che producono frequenze estremamente basse, suoni ad alta frequenza, grida distorte e testi spesso disturbanti per il loro contenuto forte. Quasi sempre si tratta di musica atonale e priva di melodie e ritmi.
Note
modificaBibliografia
modifica- V. Vale, Andrea Juno, Manuale di cultura industriale, a cura di Paolo Bandera, Shake Edizioni, 1998, ISBN 88-86926-40-5.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Power electronics su last.fm, su last.fm.