Primitivismo
Il primitivismo o anarco-primitivismo è un insieme di correnti culturali moderne che individuano la «vera dimensione dell'essere umano e della società» nell'abbandono della modernità e nel ritorno ad uno stile di vita primitivo[1].
Origini
modificaUno dei precursori di queste teorie fu il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau, che indicò, nel Discorso sulle scienze e le arti e in altre opere, lo "stato di natura" come lo stato felice dell'umanità e l'eccessiva modernizzazione della cultura e dell'uomo come l'origine delle diseguaglianze e dell'infelicità[2].
Una delle più famose, spesso considerata la prima delle correnti primitiviste, è rappresentata da intellettuali statunitensi come Henry David Thoreau, autore, tra l'altro, di Walden ovvero Vita nei boschi. Tale libro divenne in un certo senso la "bibbia" dei primitivisti e rimane a tutt'oggi il punto di riferimento per una categoria del pensiero anarchico detta anarchismo primitivista o anarco-primitivismo. Il pensiero di Thoreau era basato sul rifiuto generale della svolta mercantile dell'economia statunitense e la sua proposta consisteva in un ritorno generalizzato ad una vita semplice ed austera, che rifiutasse tutto il progresso considerato superfluo. Più tardi, Thoreau scrisse Disobbedienza civile, libro al quale lo stesso Gandhi ammetteva di essersi ispirato[3], completando il panorama ideologico del primitivismo: pacifismo, rifiuto della modernità, vita austera e vicina alla natura.
Sviluppi recenti
modificaUno dei più noti pensatori primitivisti è John Zerzan, che, con i suoi scritti, ha fortemente influenzato il pensiero e l'anarchismo primitivisti degli ultimi anni. Egli auspica un ritorno ad uno stato preagricolo e nomade o seminomade, individuando appunto nell'agricoltura e nell'allevamento (oltre che nel rituale e nella cultura simbolica) le cause storiche della divisione del lavoro, della gerarchia, delle guerre, della schiavitù e dell'alienazione. È del resto accettato da alcuni antropologi che le società dei cacciatori-raccoglitori siano egualitarie, prive di ruoli sociali rigidi, e che i loro membri godano di molto tempo libero che usano giocando ed oziando[4]. John Zerzan auspica che in un vicino futuro le città divengano musei di un'epoca passata che non deve tornare.
Arte del XX secolo
modificaPiero Raffa nel suo libro Avanguardia e realismo ricorda «il ruolo che il gusto del primitivo ha giocato nella rivoluzione avvenuta in tutte le arti» del XX secolo. Specificando ulteriormente continua scrivendo che è nel primitivo che «gli artisti hanno cercato soprattutto un modello formale che permettesse loro di elaborare la stilizzazione, con la quale intendevano rinnovare i linguaggi artistici».[5]
Note
modifica- ^ Pierpaolo Pracca, A tavola nel paese che non c'è, Il leone verde edizioni, 2011, pp. 75–, ISBN 978-88-6580-010-2.
- ^ Per una bibliografia del primitivismo, su Carmilla on line, 26 agosto 2010. URL consultato il 2 febbraio 2017.
- ^ Gandhi venne a conoscenza del libro grazie a Henry S. Salt, biografo di Thoreau, mentre era studente all'Università di Oxford. Ne rimase entusiasta e il 26 ottobre 1907 lo pubblicò nella sua rivista Indian Opinion; vedi Articolo, su Le Monde Diplomatique, 2005. URL consultato il 2 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- ^ Si vedano per esempio le opere degli antropologi:
- Marvin Harris, Cannibali e re, le origini delle culture, traduzione di Mario Baccianini, Universale Economica Feltrinelli, 2007, ISBN 978-88-07-81030-5.
- Desmond Morris, Lo Zoo umano, Mondadori, 2005, ISBN 88-04-53776-0.
- Jared Diamond, Il peggior errore della specie umana, su appelloalpopolo.it. URL consultato il 2 febbraio 2017.
- ^ Piero Raffa, Avanguardia e realismo, Milano, Rizzoli, maggio 1967, p. 108.
Bibliografia
modifica- Jean-Jacques Rousseau, Discorso sulle scienze e le arti, 1750.
- Jean Jacques Rousseau, Discorso sull'origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini, 1754.
- Henry David Thoreau, Walden, ovvero La vita nei boschi, 1854.
- Bob Black, L'abolizione del lavoro Archiviato il 5 maggio 2019 in Internet Archive., Torino, Nautilus, 1992.
- John Zerzan, Ammazzare il tempo Archiviato il 6 maggio 2019 in Internet Archive., Torino, Nautilus, 1995.
- Theodore Kaczynski detto Unabomber, Il manifesto contro la società tecnologica, con un'introduzione di Claudio Risé, Milano, Società Editrice Barbarossa, 1997.
- Theodore Kaczynski, Il manifesto di Unabomber. La società industriale e il suo futuro, a cura di Antonio Troiano, traduzione di Roberto Migliussi, Roma, Stampa Alternativa, 1997, ISBN 88-7226-352-2.
- John Zerzan, Dizionario primitivista Archiviato il 5 maggio 2019 in Internet Archive., Torino, Nautilus, 2004.
- John Zerzan, Futuro primitivo Archiviato il 6 maggio 2019 in Internet Archive., Torino, Nautilus, 2006.
- Ted Kaczynski, Contro la civiltà tecnologica, Torino, Nautilus, 2006.
- John Zerzan, Primitivo attuale, Roma, Stampa Alternativa, 2004, ISBN 88-7226-793-5.
- Green Anarchy Collective, Green Anarchy. Introduzione al pensiero e alla pratica anarchica di anticivilizzazione, Torino, Nautilus, 2004, SBN IT\ICCU\CAG\1722837.
- Massimo Fini, Il vizio oscuro dell'Occidente. Manifesto dell'antimodernità, Venezia, Marsilio, 2004, ISBN 88-317-8175-8.
- John Zerzan, Il Crepuscolo delle macchine Archiviato il 6 maggio 2019 in Internet Archive., Torino, Nautilus, 2013.
- Miguel Amorós, Primitivismo e storia Archiviato il 5 maggio 2019 in Internet Archive., Torino, Nautilus, 2018.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «primitivismo»
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Taylor Loy, anarcho-primitivism, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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